SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Matteo 5


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Ma vedendo Iesù le turbe, salì in sul monte; (puosesi a sedere), e sedendo egli, i discepoli suoi andorono a lui.1 Videns autem Jesus turbas, ascendit in montem, et cum sedisset, accesserunt ad eum discipuli ejus,
2 Ed egli incominciò a (parlare e) ammaestrare Joro, dicendo:2 et aperiens os suum docebat eos dicens :
3 Beati li poveri per spirito; imperò che di loro è il regno del cielo.3 Beati pauperes spiritu : quoniam ipsorum est regnum cælorum.
4 Beati li miti; imperò che possederanno la terra.4 Beati mites : quoniam ipsi possidebunt terram.
5 Beati coloro che piangono; imperò che saranno consolati.5 Beati qui lugent : quoniam ipsi consolabuntur.
6 Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia; imperò che saranno saziati.6 Beati qui esuriunt et sitiunt justitiam : quoniam ipsi saturabuntur.
7 Beati i misericordiosi; imperò che troveranno misericordia.7 Beati misericordes : quoniam ipsi misericordiam consequentur.
8 Beati coloro che sono mondi di cuore; imperò che vederanno Iddio.8 Beati mundo corde : quoniam ipsi Deum videbunt.
9 Beati li pacifici; imperò che saranno chiamati figliuoli di Dio.9 Beati pacifici : quoniam filii Dei vocabuntur.
10 Beati coloro che patiscano persecuzione per la giustizia; imperò che di loro è il reame del cielo.10 Beati qui persecutionem patiuntur propter justitiam : quoniam ipsorum est regnum cælorum.
11 Beati sarete, quando li uomini vi malediranno, e perseguiteranno, e diranno contra di voi ogni male, mentendo egli, per amor mio.11 Beati estis cum maledixerint vobis, et persecuti vos fuerint, et dixerint omne malum adversum vos mentientes, propter me :
12 Godete e rallegratevi imperò che la mercede vostra copiosa è in cielo; perchè così perseguitorono li profeti che furono innanzi da voi.12 gaudete, et exsultate, quoniam merces vestra copiosa est in cælis. Sic enim persecuti sunt prophetas, qui fuerunt ante vos.
13 Voi sete il sale della terra. Se il sale si estinguerà, in che si salerà? A nulla vale più, se non da metterlo fuori, e serà conculcato dagli uomini.13 Vos estis sal terræ. Quod si sal evanuerit, in quo salietur ? ad nihilum valet ultra, nisi ut mittatur foras, et conculcetur ab hominibus.
14 Voi sete la luce del mondo. Non si può ascondere la città ch' è posta sopra il monte.14 Vos estis lux mundi. Non potest civitas abscondi supra montem posita,
15 La lucerna, quando s' accende, non si pone sotto lo staio, ma sopra il candeliere, acciò ch' ella faccia lume a tutti quelli che sono in casa.15 neque accendunt lucernam, et ponunt eam sub modio, sed super candelabrum, ut luceat omnibus qui in domo sunt.
16 Così risplenderà la luce vostra dinanzi dagli uomini, acciò che veggano le vostre buone opere, e che glorifichino il padre vostro il quale è in cielo.16 Sic luceat lux vestra coram hominibus : ut videant opera vestra bona, et glorificent Patrem vestrum, qui in cælis est.
17 Non vogliate pensare ch' io sia venuto a sciogliere la legge ovver li profeti; non sono venuto a guastare, ma adempiere.17 Nolite putare quoniam veni solvere legem aut prophetas : non veni solvere, sed adimplere.
18 In verità vi dico, che insino a tanto che trapassi il cielo e la terra, una minima particella della legge non mancherà (nè verrà meno), insino che tutte queste cose non siano fatte.18 Amen quippe dico vobis, donec transeat cælum et terra, jota unum aut unus apex non præteribit a lege, donec omnia fiant.
19 Ma qualunque (vorrà insegnare, e) non farà uno di questi (miei) minimi comandamenti, e insegnerà così alli uomini, sarà chiamato minimo nel reame del cielo; ma qualunque osserverà, e così (ad altri) insegnerà, sarà chiamato grande nel regno del cielo.19 Qui ergo solverit unum de mandatis istis minimis, et docuerit sic homines, minimus vocabitur in regno cælorum : qui autem fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regno cælorum.
20 Ma io vi dico, che se la vostra giustizia non abbonderà più che quella de' Scribi e Farisei, non intrarete nel regno de' cieli.20 Dico enim vobis, quia nisi abundaverit justitia vestra plus quam scribarum et pharisæorum, non intrabitis in regnum cælorum.
21 Avete udito ch' egli è detto dalli antiqui: non ucciderai; colui che ucciderà, sarà degno del giudicio.21 Audistis quia dictum est antiquis : Non occides : qui autem occiderit, reus erit judicio.
22 Ma io vi dico, che ogni uomo che si adirarà contro il suo fratello, sarà degno del giudicio; e colui che dirà al suo fratello: sei pazzo, sarà degno di consiglio colui che dirà: pazzo, sarà degno del fuoco eternale.22 Ego autem dico vobis : quia omnis qui irascitur fratri suo, reus erit judicio. Qui autem dixerit fratri suo, raca : reus erit concilio. Qui autem dixerit, fatue : reus erit gehennæ ignis.
23 Se adunque offerisci il tuo dono all' altare, e quivi sarai arricordato che il tuo fratello ha contra. di te alcuna cosa,23 Si ergo offers munus tuum ad altare, et ibi recordatus fueris quia frater tuus habet aliquid adversum te :
24 lasia quivi il tuo dono dinanzi all' altare; e vattene, e prima ti riconcilia col tuo fratello, dopo venendo offerirai il tuo dono.24 relinque ibi munus tuum ante altare, et vade prius reconciliari fratri tuo : et tunc veniens offeres munus tuum.
25 Sii presto consenziente al tuo avversario, mentre che sei con lui nella via, acciò forse il tuo avversario non ti ponga in mano del giudice, e il giudice ponga te nella mano del ministro, e sii posto in prigione..25 Esto consentiens adversario tuo cito dum es in via cum eo : ne forte tradat te adversarius judici, et judex tradat te ministro : et in carcerem mittaris.
26 In verità io ti dico: d' indi non uscirai, insino che non li restituisci insino al minimo quadrante.26 Amen dico tibi, non exies inde, donec reddas novissimum quadrantem.
27 Avete udito dalli antiqui: non fornicarai.27 Audistis quia dictum est antiquis : Non mœchaberis.
28 Ma io vi dico, che ogni uomo che vederà la femina con desiderio carnale, già egli ha fornicato con quella nel suo cuore.28 Ego autem dico vobis : quia omnis qui viderit mulierem ad concupiscendum eam, jam mœchatus est eam in corde suo.
29 Che se il tuo occhio destro ti scandalizza, cavalo e gittalo da te; imperò che a te è meglio che perisca uno de' tuoi membri, che tutto il tuo corpo sia posto nella fiamma del fuoco.29 Quod si oculus tuus dexter scandalizat te, erue eum, et projice abs te : expedit enim tibi ut pereat unum membrorum tuorum, quam totum corpus tuum mittatur in gehennam.
30 E se la tua mano dritta ti scandalizza, tagliala e gittala da te; e' ti è meglio che perisca uno de' tuoi membri, che tutto il tuo corpo vadi nell' ardente fuoco.30 Et si dextra manus tua scandalizat te, abscide eam, et projice abs te : expedit enim tibi ut pereat unum membrorum tuorum, quam totum corpus tuum eat in gehennam.
31 Ed etiam egli è detto: ogni uomo che lascerà la mogliere sua, a lei doni il libello di repudio.31 Dictum est autem : Quicumque dimiserit uxorem suam, det ei libellum repudii.
32 Ma io vi dico, che ogni uomo che lascerà la sua mogliere, salvo per cagione di fornicazione, fa ella esser meretrice; e colui che dopo che l'averà lassata se la retorrà, commette adulterio.32 Ego autem dico vobis : quia omnis qui dimiserit uxorem suam, excepta fornicationis causa, facit eam mœchari : et qui dimissam duxerit, adulterat.
33 Ancora avete udito dalli antiqui: non spergiurerai, ma renderai al Signore li tuoi giuramenti.33 Iterum audistis quia dictum est antiquis : Non perjurabis : reddes autem Domino juramenta tua.
34 Ma io vi dico, che non giuriate per niuno modo; nè per il cielo, imperò ch' egli è il trono di Dio;34 Ego autem dico vobis, non jurare omnino, neque per cælum, quia thronus Dei est :
35 nè per la terra, chè egli è il scabello dei suoi piedi; nè per Ierosolima, imperò ch' ella è città del grande re.35 neque per terram, quia scabellum est pedum ejus : neque per Jerosolymam, quia civitas est magni regis :
36 E non giurerai per il tuo capo, imperò che non puoi fare uno capillo bianco ovver nigro.36 neque per caput tuum juraveris, quia non potes unum capillum album facere, aut nigrum.
37 Ma il vostro parlare sia: egli è, e no, no; e tutto quello ch' egli è più di questo, egli è male.37 Sit autem sermo vester, est, est : non, non : quod autem his abundantius est, a malo est.
38 Avete udito ch' egli è detto: sarà l'occhio per l'occhio, e il dente per il dente.38 Audistis quia dictum est : Oculum pro oculo, et dentem pro dente.
39 E io vi dico, che non è da resistere all' iniquo; ma se alcuno ti percuoterà nella guancia diritta, porgili l'altra.39 Ego autem dico vobis, non resistere malo : sed si quis te percusserit in dexteram maxillam tuam, præbe illi et alteram :
40 E a quello che vuole teco contendere in giudicio, e tòrti le vestimenta, lassali etiam il mantello.40 et ei, qui vult tecum judicio contendere, et tunicam tuam tollere, dimitte ei et pallium :
41 E qualunque che ti averà affaticato per mille passi, vattene con lui etiam due altri milia.41 et quicumque te angariaverit mille passus, vade cum illo et alia duo.
42 E colui che a te domanda, dàgli; e non ti volgere dal dimandante a te ad imprestito.42 Qui petit a te, da ei : et volenti mutuari a te, ne avertaris.
43 Avete udito che si diceva: amerai l'amico tuo, e in odio averai l' inimico tuo.43 Audistis quia dictum est : Diliges proximum tuum, et odio habebis inimicum tuum.
44 E io vi dico: amate li vostri inimici, e fate bene a coloro che vi hanno in odio, e pregate per cui vi persèguita e calunnia,44 Ego autem dico vobis : diligite inimicos vestros, benefacite his qui oderunt vos, et orate pro persequentibus et calumniantibus vos :
45 acciò che siate figliuoli del padre vostro che è in cielo, il qual fa nascere il sole sopra gli giusti e ingiusti, e fa piovere sopra li buoni e sopra li rei.45 ut sitis filii Patris vestri, qui in cælis est : qui solem suum oriri facit super bonos et malos : et pluit super justos et injustos.
46 Imperò che se voi amate coloro che amano voi, che mercede avete voi? imperò ch' e' pubblicani fanno questo.46 Si enim diligitis eos qui vos diligunt, quam mercedem habebitis ? nonne et publicani hoc faciunt ?
47 E se solamente voi salutarete li vostri fratelli, che più farete? imperò che questo fanno li pagani.47 Et si salutaveritis fratres vestros tantum, quid amplius facitis ? nonne et ethnici hoc faciunt ?
48 E imperò siate perfetti, come il vostro padre celestiale il qual è perfetto.48 Estote ergo vos perfecti, sicut et Pater vester cælestis perfectus est.