SCRUTATIO

Martedi, 1 luglio 2025 - Preziosissimo Sangue di Gesù ( Letture di oggi)

Isaia 47


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA CEI 2008
1 Scendi giuso, e siedi nella polvere, o tu vergine figliuola di Babilonia, e mangia in terra; e non si è sedia alla figliuola de' Caldei, però che non sarai chiamata più morbida e tenera.1 Scendi e siedi sulla polvere,
vergine figlia di Babilonia.
Siedi a terra, senza trono,
figlia dei Caldei,
poiché non sarai più chiamata
tenera e voluttuosa.
2 Togli la macina, e macina la farina; iscopri la tua vergogna, iscopri l'omero, e manifesta la gamba, e passa li fiumi.2 Prendi la mola e macina la farina,
togliti il velo, solleva i lembi della veste,
scopriti le gambe,
attraversa i fiumi.
3 E sarà veduta la tua vergogna, e sarà veduto lo tuo vitupero; e piglieronne vendetta, e nessuno potrà (contrastare nè) resistere a me.3 Si scopra la tua nudità,
si mostri la tua vergogna.
«Io assumerò la vendetta
e non baderò a nessuno»,
4 Lo nostro ricomperatore sì ha nome (lo) Signore delli esèrciti, e santo d' Israel.4 dice il nostro redentore
che si chiama Signore degli eserciti,
il Santo d’Israele.
5 Siedi e taci, figliuola de' Caldei; entra nella tenebre; però che non sarai chiamata più donna de' reami.5 Siedi in silenzio e scivola nell’ombra,
figlia dei Caldei,
perché non sarai più chiamata
signora di regni.
6 Io sono adirato sopra il populo mio, e contaminai la mia ereditade, e puosili nella tua mano; e non ponesti loro le misericordie, e gravasti sopra lo vecchio molto forte lo tuo giogo.6 Ero adirato contro il mio popolo,
avevo lasciato profanare la mia eredità;
perciò lo misi in tuo potere.
Tu non mostrasti loro pietà;
persino sui vecchi facesti gravare
il tuo giogo pesante.
7 E io, dicesti, sarò signora in sempiterno. Tu non hai poste queste cose sopra lo tuo cuore, e non ti se' ricordata del tuo fine.7 Tu pensavi: «Sempre
io sarò signora, in perpetuo».
Non ti sei mai curata di questo,
non hai mai pensato quale sarebbe stata la sua fine.
8 E ora adunque odi queste cose, tu dilicata che abiti a fidanza, la quale dici nel tuo cuore: io sono, e niuno è sanza me; io non istarò vedova, e non sarò sterile (cioè sanza figliuoli).8 Ora ascolta questo,
o voluttuosa che te ne stavi sicura,
e pensavi: «Io e nessun altro!
Non resterò vedova,
non conoscerò la perdita di figli».
9 A te verranno queste due cose subitamente in uno dì, cioè lo vedovatico e la sterilitade (cioè che non farai figliuoli): tutte le cose sono venute sopra te per la moltitudine de' tuoi maleficii, e per la veemente durezza de' tuoi incantatori.9 Ma ti accadranno queste due cose,
d’improvviso, in un sol giorno;
perdita di figli e vedovanza
piomberanno su di te in piena misura,
nonostante la moltitudine delle tue magie,
la forza dei tuoi molti scongiuri.
10 E tu avesti fidanza nella tua malizia, e di. cesti: non è chi [mi] vegga. La tua scienza e la tua sapienza, questa è quella che ha ingannato te. E dicesti nel tuo cuore: io sono, e non è altra sanza me.10 Confidavi nella tua malizia, dicevi:
«Nessuno mi vede».
La tua saggezza e il tuo sapere
ti hanno sviato.
Eppure dicevi in cuor tuo:
«Io e nessun altro!».
11 Lo male verrà sopra te, e non saprai lo suo nascimento; e la miseria (verrà e) ruinerà sopra te, la quale tu non potrai scacciare; sopra te verrà la miseria, la quale tu non sai.11 Ti verrà addosso una sciagura
che non saprai scongiurare;
ti cadrà sopra una calamità
che non potrai evitare.
Su di te piomberà improvvisa una catastrofe
che non avrai previsto.
12 Sta colli tuoi incantatori, e con la moltitudine de' tuoi maleficii, nelli quali tu durasti fatica dalla tua gioventudine, se forse ti giovasse in alcuna cosa, ovvero sì potessi essere fatta più forte.12 Stattene pure nei tuoi incantesimi,
nelle tue molte magie,
per cui ti sei affaticata dalla giovinezza:
forse potrai giovartene,
forse potrai far paura!
13 Tu mancasti nella moltitudine de' tuoi consigli; stiano, e salvino te li indovini del cielo, li quali contemplavano le stelle, e computavano li mesi, acciò che loro annunciassono per quelli à te le cose che debbono venire.13 Ti sei stancata delle tue molte speculazioni:
si presentino e ti salvino quelli che misurano il cielo,
che osservano le stelle,
i quali ogni mese ti pronosticano
che cosa ti capiterà.
14 Ecco che sono fatti (a te) quasi come uno filo di legne secche, lo fuoco li arse; non liberarono l'anime loro della mano della fiamma; e non vi sono carboni (ovvero bracia accesa) con quali loro si scaldino, e non è fuoco che possano sedere intorno a quello.14 Ecco, essi sono come stoppia:
il fuoco li consuma;
non salveranno se stessi dal potere delle fiamme.
Non ci sarà brace per scaldarsi
né fuoco dinanzi al quale sedersi.
15 E così è fatto a te in qualunque cosa tu faticasti; e li tuoi mercatanti dalla loro giovinezza ciascuno avea errato nella sua via; e non è chi faccia salute.15 Così sono diventati per te i trafficanti
con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza;
ognuno barcolla per suo conto,
nessuno ti viene in aiuto.