Scrutatio

Sabato, 17 maggio 2025 - San Pasquale Baylon ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 40


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Una occupazione grande è (nata e) creata a tutti li uomini, e grave giogo sopra li figliuoli di Adamo, dal die che uscirono del ventre della madre loro, infino nel die della sepoltura nella madre di tutti;1 Occupatio magna creata est omnibus hominibus,
et iugum grave super filios Adam
a die exitus de ventre matris eorum
usque in diem reditus in matrem omnium:
2 cioè li loro pensieri e le pagure del cuore e li trovamenti dell' aspettare e il dì dello affinimento (di questa occupazione);2 cogitationes eorum et timores cordis,
adinventio exspectationis, dies finitionis.
3 da colui che siede (Signore) nella gloriosa sede insino a colui che è abbassato in terra e in cenere;3 A residente super sedem gloriosam,
usque ad humiliatum in terra et cinere;
4 e da colui che usa il color (rosato ovver) celeste, e porta corona, infino a colui che è coperto di lino crudo; furore, gelosia, rumore, tempesta, paura di morte, perseverante iracundia e contenzione,4 ab eo, qui portat hyacinthum et coronam,
usque ad eum, qui operitur lino crudo:
furor, zelus, tumultus, fluctuatio
et timor mortis et iracundia perseverans et contentio.
5 e nel tempo della refezione nella camera il sogno della notte (che) muta la scienza sua.5 Et in tempore requiei in cubili
somnus noctis immutat scientiam eius.
6 Poco come niente sta in riposo, e da lui si vede nel sonno, sì come nel dì si fa ragguardamento.6 Modicum tamquam nihil in requie,
et ab eo in somnis quasi in die laborat
7 Conturbato è nel sogno del cuore suo, sì come è conturbato colui ch' è scampato il die della battaglia; levossi suso nel tempo della sua salute, e maravigliandosi (della sua grandezza), nulla temea delle cose che sono,7 conturbatus in visu cordis sui
tamquam qui evaserit a facie belli;
in tempore somni necessarii exsurrexit
et admirans ad nullum timorem.
8 dall' uomo infino alla bestia, e sopra li peccatori sette cotanti.8 Cum omni carne ab homine usque ad pecus;
et super peccatores septuplum amplius:
9 A queste cose (oltre le predette) si aggiugne morte, sangue, contenzione, mortalità, oppressione, fame e dicertamento e battiture.9 ad haec mors, sanguis, contentio et romphaea,
oppressiones, fames et contritio et flagella.
10 Tutte queste cose sono create sopra li iniqui, e però fu fatto il diluvio.10 Super iniquos creata sunt haec omnia,
et propter illos factus est cataclysmus.
11 (Però) tutte le cose, che sono di terra, in terra rivertiranno; e tutte l'acque ritorneranno in mare.11 Omnia, quae de terra sunt, in terram convertentur,
et omnia, quae de aquis sunt, in mare revertentur.
12 Ogni dono (temporale) e iniquitade si disfarae; e la fede durerà sempre.12 Omne munus corruptionis et iniquitas delebitur,
et fides in saeculum stabit.
13 Le facultadi delle iniquitadi sì come fiume si seccheranno, e staranno sì come il grande tuono alla piova.13 Substantiae iniustorum sicut fluvius siccabuntur
et sicut tonitruum magnum in pluvia evanescent.
14 In aprire le mani sue s'allegrerà; così li peccatori languiranno nella fine.14 In aperiendo manus suas laetabitur,
sic praevaricatores in consummationem deficient.
15 Li nipoti degl' impii non multiplicheranno rami; e le radici corrotte suonano in su la sommitade della pietra.15 Nepotes impiorum non multiplicabunt ramos,
et radices immundae super cacumen petrae.
16 La verdezza sopra ogni acqua, e alla bocca del fiume sarà divelta prima che nullo fieno.16 Viriditas super omnem aquam et ad oram fluminis
ante omne fenum evelletur.
17 La grazia sì come il paradiso permane (sempre) nelle benedizioni; e la misericordia starà in eterno.17 Gratia sicut paradisus in benedictionibus,
et eleemosyna in saeculum permanet.
18 La vita dell' operario, lo quale è sufficiente a sè, s'addolcerae; e in lei troverai tesoro.18 Vita sibi sufficientis et operarii condulcabitur,
et super utrumque, eius qui inveniet thesaurum.
19 O figliuolo, lo edificamento della cittade confermerae la fama dello edificatore; e sopra questa fia computata la fen:ina sanza macula.19 Filii et aedificatio civitatis confirmant nomen,
et super haec mulier immaculata computabitur.
20 Il vino e la musica allegrano il cuore; e sopra l'uno e l'altra la dilezione della sapienza.20 Vinum et musica laetificant cor,
et super utraque dilectio sapientiae.
21 Le pifare e li salteri fanno soave melodia; e sopra l'una e l'altro è la lingua suave.21 Tibiae et psalterium suavem faciunt melodiam,
et super utraque lingua suavis.
22 L'occhio desidera di vedere le cose belle e ben formate; e sopra questo desideroe verdi campi.22 Gratiam et speciem desiderabit oculus,
et super haec virides sationes.
23 L'amico e il compagno, che nel tempo sono convenevoli, si provano; e sopra amendue la moglie col marito.23 Amicus et sodalis in tempore convenientes,
et super utrosque mulier cum viro.
24 Sono li fratelli in adiutorio nel tempo della tribulazione; e la misericordia, che sopra di loro è, li libererà.24 Fratres et adiutorium in tempore tribulationis,
et super utraque eleemosyna liberabit.
25 Oro e argento è stabilmento de' piedi; e sopra amendue lo buono e unanime consiglio.25 Aurum et argentum firmant pedem,
et super utrumque consilium acceptum habetur.
26 Le facoltadi e le potenze corporali esaltano il cuore; e sopra ciascuna d'esse il timore di Dio.26 Facultates et virtutes exaltant cor,
et super haec timor Domini.
27 Non è nel timore di Dio diminuzione, e non è bisogno in quello cercare altro adiutorio.27 Non est in timore Domini minoratio,
et non est super eo inquirere adiutorium.
28 Il timore di Dio è sì come paradiso di benedizione, e sopra ogni gloria coprirono quello.28 Timor Domini sicut paradisus benedictionis,
et super omnem gloriam obumbratio eius.
29 Figliuolo, nel tempo della vita tua non sii mendico; però ch' egli è meglio morire, che mendicare.29 Fili, in tempore vitae tuae ne indigeas;
melius est enim mori quam indigere.
30 L'uomo che guarda ad altrui mensa, non è la vita sua disposta in pensare dond' egli viva; però ch' egli nutrica l'anima sua con gli altrui cibi.30 Vir respiciens in mensam alienam,
non est vita eius in computatione vitae.
Contaminat enim animam suam cibis alienis;
31 L'uomo addottrinato e ammaestrato si guarderae da questo.31 vir autem disciplinatus et eruditus custodiet se.
32 La inopia fia abbattuta nella bocca dello isciocco; il fuoco arderà nel ventre suo.32 In ore impudentis condulcabitur mendicatio,
et in ventre eius ignis ardebit.