1 L'uomo puote bene attemperare suo cuore. (e sua mente in bene, s' elli hae in cuore, come savio uomo sia insegnato); ma il nostro Signore governa la lingua (di ciascuno uomo, e sì gl' insegna favellare in bene e in male; dice l'uomo: per lo mal pensiero scende il mal cuore). | 1 Le disposizioni dell’animo son dell’uomo; Ma la risposta della lingua è dal Signore |
2 Nostro Signore vede tutto ciò che gli uomini pensano (inanzi che abbino fatto bene o male; chè l'uomo non vede se non ciò che gli appare, e Dio vede tutte le genti per mezzo del cuore); incontro a lui non si puote celare niuno, nè coprire. | 2 Tutte le vie dell’uomo gli paiono pure; Ma il Signore pesa gli spiriti |
3 Chiunche crede in Dio (ed ha ricevuta santa cristianitade) dimostri al nostro Signore com' egli hae vivuto, e (per sua confessione gli dica) come egli hae speso e adoperato il senno. | 3 Rimetti le tue opere nel Signore, E i tuoi pensieri saranno stabiliti |
4 (Il senno che t'ha donato per lui servire, e secondo ciò che tu ti senti colpevole, lo priega e chiedili mercede; e se tu così farai, e guardera'ti dal peccato al tuo potere, Iddio t' amerae). Ogni cosa ha fatta Iddio a suo onore e loda; e l'empio, perchè (se non si pente) vada all' inferno. | 4 Il Signore ha fatto ogni cosa per sè stesso; Eziandio l’empio per lo giorno del male |
5 Molto inodia il nostro Signore l'orgoglio nell' uomo (che per mala maniera e per molte ragioni doverebbe essere umile, se riguardasse bene com' egli è nato e com' egli vive e come gli conviene tutto il mondo lasciare alla fine; securamente che non ne porterà niente di tutte le cose ch' egli averae acquistate. Nostro Signore fece tutte le creature per lui servire; ma l'uomo, che diventa malvagio e perverso, sarae tormentato crudelmente nel dì del giudicamento. Egli adivenne che uno saracino fu re di Ierusalem, e fue molto ricco tanto com' elli vivette; e avendo grandissima infirmitade,. si vidde approssimare alla morte; donde ello ne fue molto dolente. Ma veggendo bene ch' egli doveva morire, sì chiamò il suo maestro servo, e sì gli fece torre tre alie di tele, e portarle in suso una lancia per tutto Ierusalem dond' elli era re; e facevagli andare uno banditore dinanzi, e bandiva e diceva: messer lo re ha avuta molta ricchezza e signoria, e di tutto ciò ch' egli ha avuto in questo mondo ne può più portare che queste tre alie di tele, e partire gli conviene di questo secolo, e lasciare in tutto ciò ch' egli hae. E perciò mostra che le ricchezze del mondo sono molto poco da pregiare, quando non possono fare guardare l'uomo dalla morte. E perciò dice Salomone, che Iddio odia molto l'orgoglio dell' uomo; chè il primo uomo trapassò il comandamento del nostro Signore per arigoglio;) e colui che niuno bene volle fare tanto come potè, non sarà già alla fine sanza dolore. Il cominciamento di buona vita è a fare dirittura (ciò che uomo vorrebbe che altri gli facesse); e ciò piace più al nostro Signore, che fare sacrificio. | 5 Chiunque è altiero d’animo è abbominevole al Signore; D’ora in ora egli non resterà impunito |
6 Chi è misericordioso, tiene in veritade che bene gli addiverrà; e chi Iddio teme, e' guardasi da fare male. | 6 L’iniquità sarà purgata con benignità, e con verità; E per lo timor del Signore l’uomo si ritrae dal male |
7 (Molto è alta cosa a servire Dio; e coloro che fanno male e che sono in peccato lodano colui che fa buona vita, e ne dicono bene; e) spesse volte avviene che quando l' uomo lascia la mala vita ch' egli ha menata, che coloro che dinanzi erano suoi nemici, il tengono in loro cuore per amico. | 7 Quando il Signore gradisce le vie dell’uomo, Pacifica con lui eziandio i suoi nemici |
8 Meglio vale uno poco d' avere sanza peccato, che non fa grande avere ch' è acquistato per malvagia maniera. | 8 Meglio vale poco con giustizia, Che grandi entrate senza dirittura |
9 L'uomo dice: io farò così e tale cosa, che non ha potere se Iddio non gliele consente. | 9 Il cuor dell’uomo delibera della sua via; Ma il Signore dirizza i suoi passi |
10 Quello che ha altrui a giudicare, dice ciò che vuole, secondo che l' uomo gli fa intendere; ma s' egli è prode uomo, e va secondo Iddio, egli giudica lealmente l'alto e il basso, il povero e il ricco. | 10 Indovinamento è nelle labbra del re; La sua bocca non falla nel giudicio |
11 Tutti i giudicamenti sono nella disposizione del nostro Signore Iddio (che fece l'uomo e la femina), e farà di ciascuno sua volontade. | 11 La stadera, e le bilance giuste son del Signore; Tutti i pesi del sacchetto son sua opera |
12 Coloro che fanno male alli innocenti sono odiati da' prodi uomini; chè per diritta giustizia sono pregiati tutti i prìncipi (e rimati di bene). | 12 Operare empiamente è abbominevole ai re; Perciocchè il trono sarà stabilito per giustizia |
13 Molto ama lo prode uomo l' uomo che volentieri sente in veritade dire; e chi tiene diritta via in fatti e in parole, (bene gli addiverrà, e) sarà amato. | 13 Le labbra giuste son quelle che i re gradiscono; Ed essi amano chi parla dirittamente |
14 (Molto si deve crucciare i prìncipi o re, quando l'uomo gli reca novella, donde male gliene puote divenire, e) molto [il re] deve odiare il messaggio della morte (che più volentieri dice il male, che il bene); ma il savio uomo appacifica il suo Signore (quando elli il vede adirato. Tutto così avviene dei peccatori e del nostro Signore; chè tanto come l'uomo è in peccato inverso Dio, tanto egli a lui è adirato, e altresì come in discordia; ma quando egli lascia il peccato, e piglia a ben fare, allora il mette egli in gioia, ed è tutto accordato con lui). | 14 L’ira del re son messi di morte; Ma l’uomo savio la placherà. |
15 (E perciò dice Salamone che appresso che) all' uomo che si guarda di peccare al suo potere, mostra il nostro Signore grande bontade; e a' disleali starà egli molto crudele alla fine. | 15 Nella chiarezza della faccia del re vi è vita; E la sua benevolenza è come la nuvola della pioggia della stagione della ricolta |
16 Ama sapienza (e buona vita), che vale meglio che non fa buono e fine oro; e buona providenza vale meglio che fine argento. | 16 Quant’è egli cosa migliore acquistar sapienza che oro! E quant’è egli cosa più eccellente acquistar prudenza che argento! |
17 Il savio uomo si distorrà di mala vita (e di male fare); e quello che teme Iddio si guarda di non fare niente che sia (contro) al pericolo della sua anima. | 17 La strada degli uomini diritti è di stornarsi dal male; Chi osserva la sua via guarda l’anima sua |
18 Spesso addiviene che quando l' uomo crede essere in migliore punto, egli mena rigoglio; (ma quando egli meno si guardano, la morte tosto gli ha abbattuti; chè tosto gli addiviene disavventura;) e dinanzi alla fine menarono molti uomini arigoglio. | 18 La superbia viene davanti alla ruina, E l’alterezza dello spirito davanti alla caduta |
19 Molto è migliore di tenersi in compagnia di buone genti che non sieno già arigogliosi (e pieni di malizia), che essere con genti che sieno in vantarsi e in invidia. (Brievemente: meglio vale essere in umilitade, che essere in rigoglio; chè da semplicità e da umilitade vengono tutti i beni, ma da rigoglio non puote venire se non male). | 19 Meglio è essere umile di spirito co’ mansueti, Che spartir le spoglie con gli altieri |
20 Quello che è savio (che per favellare favella per senno, sarae lodato da molte genti, e) bene gliene addiverrà; e quello che mette sua speranza del tutto nel nostro Signore, è bene avventuroso, (che non ha già fidanza nelle cose che trapassano con esso il mondo). | 20 Chi è intendente nella parola troverà bene; E beato chi si confida nel Signore |
21 Quello che è savio di cuore (di governare sè e altrui) sarà tenuto prode uomo (e bene proveduto); e colui che (ha buono consiglio, ed) è di dolci parole, non potrà essere già in migliore stato (e in migliore maniera; molto fa grande bene chi a diritto consiglia l'uomo che n' ha mestiere). | 21 Il savio di cuore sarà chiamato intendente; E la dolcezza delle labbra aggiugnerà dottrina |
22 Consiglio e insegnamento di prode uomo è fontana viva di vita; ma insegnamento di folle uomo non vale se non poco; (però che non sa dire se non follia). | 22 Il senno è una fonte di vita in coloro che ne son dotati; Ma l’ammaestramento degli stolti è stoltizia |
23 Il prode uomo pensa nel suo cuore inanzi che dica; (però che non vuole dire cosa che ne sia ripreso nè biasimato;) e di ciò ha elli grazia da Dio e dal mondo. | 23 Il cuor dell’uomo savio rende avveduta la sua bocca, E aggiunge dottrina alle sue labbra |
24 Molto è dolce cosa il bene parlare (e sì grava molto poco); e meglio puote uomo il peccatore mettere in buona via per bello parlare, che per aspra riprensione. | 24 I detti soavi sono un favo di miele, Dolcezza all’anima, e medicina alle ossa |
25 (Chi tiene il suo cuore in pace e in dolciore vive in pace più sicuramente, e) sono assai maniere di vizii, che assomigliano essere buoni e veraci; ma chi li mantenesse, elli il traggono alla morte (dell' inferno). | 25 Vi è tal via che pare diritta all’uomo, Il fine della quale son le vie della morte |
26 Quando Adam fue gittato del paradiso, sì gli convenne lavorare per guadagnare sua vita; in tale pena mise tutti coloro che poi sono stati. | 26 L’anima di chi si affatica si affatica per lui stesso; Perciocchè la sua bocca lo preme |
27 Il disleale uomo non pensa di fare se non male; e già della sua bocca non uscirà bene a suo potere. | 27 L’uomo scellerato apparecchia del male; E in su le sue labbra vi è come un fuoco ardente. |
28 E' non va cercando se non questioni (e mala pace); e colui che rapporta malvagia parola, tormenta molto i prodi uomini (e mette in pena). | 28 L’uomo perverso commette contese; E chi va sparlando disunisce gli amici |
29 L'uomo disleale ingannatore attrae il suo amico; (per meglio ingannare il mena;) .e se gli crede, sì il mette in mala via; (il folle pensa tuttavia come possa fare male). | 29 L’uomo violento seduce il suo compagno, E lo conduce per una via che non è buona. |
30 Molto mostra bene l'uomo di fuori, che dentro nel suo cuore ha colui che ragione intende; ma Dio vede insino al cuore chi per sua dislealtade e per sua tradigione vitupera e inganna colui che ha fidanza in lui. | 30 Chi chiude gli occhi macchinando perversità, Dimena le labbra quando ha compiuto il male |
31 Molto deve l' uomo portare grande onore al prode uomo vecchio, (e molto deve il giovane portare riverenza a quello ch' è inanzi nato di lui, secondo natura e secondo gli antichi insegnamenti); e maggiormente, quando il vecchio uomo si mantiene in dirittura e in buono stato. | 31 La canutezza è una corona gloriosa; Ella si troverà nella via della giustizia |
32 Meglio vale l'uomo ch' è sofferente e paziente (quando è mestiero e tempo), che non fa quello che per sua forza vuole mettere ogni cosa in soggezione; e meglio vale colui che è signore del suo cuore (e che lui medesimo sa governare), che non fa quello che per sua forza piglia castella e cittadi, (e nè per sè medesimo non può governare e guidare, che per ferire sono più tosto giustificati). | 32 Meglio vale chi è lento all’ira, che il forte; E meglio vale chi signoreggia il suo cruccio, che un prenditor di città |
33 (Il savio uomo meglio aspetta, quando villania gli è fatta, che se ne puote vendicare; ma il folle mostra molto tosto il suo cuore, e spesso gli misavviene. Alcuna gente dicono, che quello sarà ricco uomo; e ciascuno ama il prode e l'avanzamento del suo amico; ma niente vale ciò che dicono, se Iddio non vi mette consiglio; però ch' egli è signore in tutto, e spesso altrimenti che i savi del mondo; e ciò che crederanno che venga, non verrà già. Meglio vale a fare un poco la penitenza semplicemente, e sanza grande dimostranza, che fare grandi limosine e mostrare sue religioni di fuori, che l'uomo il tegna per uomo, e non per Dio. Chè Iddio vede e intende le intenzioni delle genti; e sa il loro pensiero innanzi che l'abbian fatto). Le buschette si nascondono in seno, ma Dio sa bene cui sono. | 33 La sorte è gittata nel grembo; Ma dal Signore procede tutto il giudicio di essa |