Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Iob 7


font
BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 La cavalleria è vita dell' uomo sopra la terra; e sì come lo dì del mercenaio, così li dì suoi sono.1 Nonne militia est vita hominis super terram,
et sicut dies mercennarii dies eius?
2 Come lo servo desidera l'ombra, e sì come lo mercenaio aspetta la fine del lavorio suo,2 Sicut servus desiderat umbram,
et sicut mercennarius praestolatur mercedem suam,
3 così io ebbi li mesi vôti, e le fatichevoli notti annumerai a me.3 sic et ego habui menses vacuos
et noctes laboriosas enumeravi mihi.
4 Se io dormiroe, dirò: quando mi leveroe? E una altra volta aspetteroe lo vespro, e riempirommi di dolori insino alle tenebre.4 Si dormiero, dicam: Quando consurgam?
Et rursum exspectabo vesperam
et replebor doloribus usque crepusculum.
5 Vestita è la carne mia di puzza, e di bruttura di polvere; la cutica mia è secca, e contratta.5 Induta est caro mea putredine et sordibus pulveris;
cutis mea scinditur et diffluit.
6 E li di miei più velocemente trapassano, che dal tessente la tela sia tagliata; e consumati sono senza alcuna (altra) speranza.6 Dies mei velocius transierunt quam navicula texentis
et consumpti sunt deficiente filo.
7 Ricorditi che vento è la vita mia; e non itornerà l'occhio mio, ch' elli vegga le buone cose.7 Memento quia ventus est vita mea,
et non revertetur oculus meus, ut videat bona.
8 E non riguarderà me lo vedere dell' uomo; gli occhii tuoi in me, e non starò su.8 Nec aspiciet me visus hominis;
oculi tui in me, et non subsistam.
9 Si come sarà consumata la nuvola, e trapassata; così colui che scenderà di sotto non salirà.9 Sicut consumitur nubes et pertransit,
sic, qui descenderit ad inferos, non ascendet
10 Nè più oltre tornerà nella casa sua, nè conoscerà più oltre il luogo suo lui.10 nec revertetur ultra in domum suam,
neque cognoscet eum amplius locus eius.
11 Per la quale cagione non perdoneroe alla bocca mia; favelleroe nella tribulazione del spirito mio, e confabulerò con l' amaritudine dell' anima mia.11 Quapropter et ego non parcam ori meo;
loquar in tribulatione spiritus mei, confabulabor cum amaritudine animae meae.
12 E sono io mare e balena, perciò che tu hai intorniato me di prigione?12 Numquid mare ego sum aut cetus,
quia posuisti super me custodiam?
13 Se dirò consolerà me lo letto mio, e sarò levato, e parlerò meco nel mio letto,13 Si dixero: Consolabitur me lectulus meus,
et assumet stratum meum querelam meam,
14 spaventerai me in sogni, e per visioni con ispaventamento mi scuoterai.14 terrebis me per somnia
et per visiones horrore concuties.
15 Per la quale cagione hae eletto la uccisione l'anima mia, e le ossa mie la morte.15 Quam ob rem eligit suspendium anima mea,
et mortem ossa mea.
16 Dispera'mi; già mai non viverò più oltre; perdona a me, Signore; certo nulla sono li dì miei.16 Desperavi; nequaquam ultra iam vivam.
Parce mihi, nihil enim sunt dies mei.
17 Che cosa è l'uomo, perciò che tu fai grande lui? ovvero perchè poni appo lui lo cuore tuo?17 Quid est homo, quia magnificas eum?
Aut quid apponis erga eum cor tuum?
18 Tu visiti lui nel fare del dì, e sùbito provi lui.18 Visitas eum diluculo
et singulis momentis probas illum.
19 Perchè non perdoni a me, e non lasci me, che io inghiotti la saliva mia?19 Usquequo non avertes oculos a me?
Nec dimittis me, ut glutiam salivam meam?
20 Io hoe peccato; che faroe io a te, o guardiano delli uomini? Perchè hai tu posto me contrario a te, e fatto son a me medesimo grave?20 Peccavi; quid faciam tibi,
o custos hominum?
Quare posuisti me contrarium tibi, et factus sum mihimetipsi gravis?
21 Perchè non togli lo peccato mio, e perchè non porti via la iniquitade mia? Ecco ora nella polvere dormirò; e se la mattina addomanderai me, non mi leveroe, (io anzi starò fermo nella bruttura mia con dolore).21 Cur non tollis peccatum meum
et quare non aufers iniquitatem meam?
Ecce, nunc in pulvere dormiam;
et, si mane me quaesieris, non subsistam! ”.