Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Judit 9


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1 E partendosi Ozia con quelli ch' erano con lui, entrò Iudit l'oratorio suo; e vestissi di cilicio e pose la cenere sopra lo capo suo, e gittatasi in terra dinanzi dal Signore, chiamò al Signore, e disse:1 - Partiti che furono quelli. Giuditta rientrò nel suo oratorio; vestitasi di cilizio si sparse di cenere il capo, e prostratasi innanzi al Signore alzò a lui la voce dicendo:
2 Signore Iddio del padre mio Simeon, lo qual desti a lui il coltello per defensione contro alle genti forestiere, le quali sono state corruttori nelle sue iniquitadi, e hanno isforzate le vergini e date in confusione;2 « Signore Dio di Simeon mio padre, che gli desti la spada per castigar gli stranieri i quali nella loro immondezza avevan violata ed oltraggiata con sua confusione una vergine;
3 e desti le loro mogli in rubamento, e le loro figliuole in prigione, e tutta la loro facoltà divisa tra li servi tuoi li quali (per tuo amore) seguitorono il tuo buono fervore (e desiderio), sovvieni, priegoti Signore Iddio mio, (e dà aiuto) a me vedova.3 tu che facesti divenir preda le loro donne, andare schiave le loro figlie e tutte le loro sostanze esser divise fra i tuoi servi che avevano zelato l'onor tuo; soccorri, ti prego, a me vedova, Signore Dio mio.
4 Tu (Signore) hai fatto le cose che sono state prima, e hai pensato di fare l'una dopo l'altra; e quello che tu hai voluto, quello è stato fatto.4 Poiché tu facesti quelle cose dapprima, ed altre ne pensasti dopo, e quel che tu volesti fu fatto.
5 Tutte le tue vie sono preparate, e tutti li tuoi giudicii sono per te posti nella tua providenza.5 Poiché tutte le vie ti sono aperte, e nella tua provvidenza hai posti i tuoi giudizi.»
6 Ragguarda ora il campo degli Assirii, sì come tu ti degnasti di riguardare il campo degli Egizii, quando loro correvano armati dopo i servi tuoi; i quali si confidavano nelli carri e nelli loro cavalieri e nella moltitudine de' suoi combattitori.6 Guarda ora al campo degli Assiri come già degnasti guardare a quello degli Egiziani, quando armati inseguivano 1 tuoi servi, fidando ne' loro carri, nella loro cavalleria, e nella moltitudine dei loro armati.
7 Ma (Signore) tu guardasti sopra il campo loro, e le tenebre li faticorono.7 Ma tu ti voltasti verso il loro campo, e le tenebre li avvolsero.
8 E l'abisso tenne li loro piedi, e le acque li coprirono.8 L'abisso fermò i loro passi, e le acque li ricoprirono.
9 Così faccia a questa gente, Signore, i quali si confidano nella sua moltitudine, e nelli carri suoi e nelle pertiche acute [e negli scudi] e nelle sagitte sue e nelle lance si gloriano.9 Cosi, Signore, accade anche a questi, che confidano nel loro numero, e si gloriano de' carri e delle aste e degli scudi e dei dardi e delle lance,
10 E non sanno che tu sei Signore Iddio nostro, il quale spezzi le battaglie dal principio; e il nome è a te Signore.10 e non sanno che sei tu il nostro Dio il quale sin da principio hai disperso gli eserciti, ed il nome tuo é "Il Signore".
11 Dirizza (Signore) il tuo braccio come facesti di prima, e percuoti la virtù di costoro con la tua virtù; cada la virtù di questa gente nella iracondia tua, i quali promettono di contaminare le tue cose. sante, e violare il tabernacolo del tuo nome, e batter a terra con lo suo coltello il corno del tuo altare.11 Alza il tuo braccio come da principio, e spezza con la tua forza la forza loro. La tua collera fiacchi la potenza di quelli che si ripromettono di violare i tuoi santuarli, di profanare il tabernacolo del nome tuo, e d'abbattere con la loro spada i corni del tuo altare.
12 Fa dunque, Signore, che con lo loro proprio coltello li sia levata la loro superbia.12 Fa', Signore, che dalla sua stessa spada venga recisa la sua superbia.
13 Sia preso con lo lacciuolo de' occhii suoi in me, e percuotilo con le labbra della mia dilezione.13 Sia egli preso da me al laccio de' suoi occhi, e tu percuotilo con la dolcezza del mio parlare.
14 Dà a me Signore nell' animo costanza acciò ch' io lo disprezzi, e virtù acciò ch' io lo rivolti.14 Da' all'animo mio fermezza per disprezzarlo, e forza per abbatterlo.
15 Però che questo sarà in memoria del nome tuo, quando sarà gettato a terra per mano di una donna.15 Sarà invero un monumento al tuo nome, che la mano d'una donna l'abbia atterrato.
16 Però che non è, Signore, la virtù tua nella moltitudine, nè la volontà tua nella virtù de' cavalli; e i superbi dal principio non ti piacquero; ma a te. piacque sempre la orazione degli umili e de' mansueti.16 La tua potenza, Signore, non sta nel numero; nè la tua compiacenza nella forza de' cavalli; sin da principio i superbi non ti piacquero, e sempre invece ti piacque la preghiera degli umili e dei mansueti.
17 Signor de' cieli', creatore dell' acque e Signore di tutte le creature, esaudi me misera, la qual ti priega (assiduamente), e confidazi della tua misericordia.17 Dio de' cieli, creatore dell'acque, Signore di tutte le creature, esaudisci me miserabile che ti supplico e confido nella tua misericordia.
18 Ricòrdati, Signore, del testamento tuo; e poni tal parola nella bocca mia, e firma tal consiglio nel cuore mio, acciò che la tua casa permanga nella tua santificazione,18 Ricordati del tuo patto, Signore; poni tu le parole nella mia bocca, e rafforza nel mio cuore la risoluzione, affinchè la casa tua rimanga a te consacrata,
19 e tutte le genti conoscano che tu sei Iddio, e non sia altro Iddio se non tu.19 e tutte le genti riconoscano che tu sei Dio, e non ve n'è altri fuori di te »,