Scrutatio

Domenica, 18 maggio 2025 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 8


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA MARTINI
1 - Ora vi facciamo conoscere, o fratelli, la grazia di Dio concessa alle chiese di Macedonia,1 Or vi facciam sapere, o fratelli, la grazia di Dio conceduta alle Chiese della Macedonia:
2 che pur essendo provati molto dalle tribolazioni, abbondano d'allegrezza e la loro profonda povertà ha prodotto le sovrabbondanti larghezze della semplicità loro.2 Come in mezzo alle molte afflizioni, con le quali sono provati, il loro gaudio è stato abbondante; e la profonda loro povertà ha sfoggiato in ricchezze del loro buon cuore:
3 E io son testimone che secondo le loro forze, anzi al di là delle loro forze, hanno dato, e spontanei,3 Imperocché sono stati spontaneamente liberali (rendo ad essi questa testimonianza) secondo la loro possibilità, e sopra la loro possibilità,
4 con viva istanza pregandoci di questa grazia di esser partecipi a questo ministero in favore dei santi;4 Con molte preghiere scongiurandoci, che accettassimo noi questa beneficenza, e la società di questo servigio, che rendesi ai santi.
5 e non come noi ci si aspettava, ma diedero se stessi, primamente al Signore e a noi per la volontà di Dio,5 E non (han fatto) come speravamo, ma hanno dato le loro persone primieramente al Signore, e poscia a noi per volontà di Dio;
6 sicchè noi pregammo Tito che come ha cominciato così anche conduca a termine presso di voi questa beneficienza.6 Talmente che abbiamo pregato Tito, che, conforme già ha principiato, conduca anche a termine questa beneficenza tra voi.
7 Ma siccome in ogni cosa abbondate, in fede, parola e scienza e in ogni diligenza e in amore per noi, fate di sovrabbondare anche in questa carità.7 Ma siccome in ogni cosa abbondate, nella fede, nella parola, nella scienza, e in ogni sollecitudine, e nella carità vostra verso di noi, cosi siate abbondanti anche in questa grazia.
8 Non parlo per dar ordini; ma, data la diligenza altrui, metto alla prova ciò che v'è di schietto nel vostro amore;8 Non parlo come per comandare: ma con la sollecitudine degli altri facendo prova del buon genio anche della vostra carità.
9 poichè voi conoscete la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, che per noi mendicò essendo ricco, affinchè voi per la sua povertà diventaste ricchi.9 Imperocché è a voi nota la liberalità del Signor nostro Gesù Cristo, come egli essendo ricco, diventò povero per voi, affinchè della povertà di lui voi diventaste ricchi.
10 In questo io dò semplicemente un consiglio, poichè questo a voi giova, a voi che fin dall'anno passato avete cominciato non solo a fare ma anche a volere.10 E in questo io do consiglio: imperocché ciò è utile per voi, i quali principiaste non solo a farlo, ma anche a bramarlo fin dall'anno passato:
11 Ed ora portate a termine anche il fare, affinchè alla prontezza del volere corrisponda anche il compimento dell'opera secondo i vostri averi.11 Ora poi finite di farlo: onde siccome è pronto l'animo a volere, cosi io sia ad eseguire secondo le vostre facoltà.
12 Giacchè se vi è la pronta volontà, è bene accetta secondo che uno ha, non secondo non ha.12 Imperocché se vi è la pronta volontà, dessa è accetta secondo quello, che uno ha, non riguardo a quel, che non ha.
13 Non si tratta di dar sollievo ad altri e afflizione a voi, ma per uguaglianza al momento presente la vostra sovrabbondanza supplisca alla loro indigenza,13 Non che abbian ad essere al largo gli altri, e voi in angustia, ma per far uguaglianza.
14 affinchè sopravvenga una sovrabbondanza loro a compensare la vostra indigenza, e ci sia così il pareggio, secondo sta scritto:14 Al presente la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza: affinchè eziandio l'abbondanza loro supplisca alla indigenza vostra, onde facciasi uguaglianza, conforme sta scritto:
15 " Chi aveva raccolto molto non n'ebbe di troppo, e chi aveva raccolto poco non n'ebbe scarsità ".15 Chi (ebbe) molto, non ne ebbe di più: e chi (ebbe) poco, non ne ebbe di meno.
16 E grazie sian rese a Dio che lo stesso zelo per voi ha posto nel cuore di Tito,16 Grazie però a Dio, il quale li posta la stessa sollecitudine per voi nel cuore di Tito,
17 perchè accolse la preghiera, e fattosi più premuroso spontaneamente partì per venire da voi.17 Dappoiché e gradì l'esortazione ed essendo vieppiù sollecito, spontaneamente si è portato da voi.
18 E con lui abbiamo inviato il fratello di cui risuona la lode nel Vangelo per tutte le chiese;18 Abbiamo anche mandato con lui quel fratello lodato di tutte le Chiese per l'evangelio:
19 e anzi fu eletto dalle chiese compagno di viaggio nostro in questa buona opera amministrata da noi per la gloria dello stesso Signore, e per dar prova della nostra pronta volontà.19 Né solo questo, ma è stato anche eletto dalle Chiese compagno del nostro pellegrinaggio per questa beneficenza, della quale ci prendiamo il ministero a gloria del Signore, e per mostrare la pronta nostra volontà:
20 Noi disponiamo questo per evitare che altri ci biasimi relativamente a questa abbondante colletta che è amministrata da noi;20 Guardandoci da questo, che alcuno non ci abbia da vituperare per questi abbondanza, di cni siamo dispensatori.
21 poichè noi ci preoccupiamo di quel che è bene, non solo al cospetto di Dio, ma anche degli uomini.21 Imperocché provvediamo al bene non solo dinanzi a Dio, ma anche dinanzi agli uomini.
22 E con loro abbiam pure mandato il fratello nostro che in molte occasioni e tante volte abbiamo sperimentato come pieno di zelo, ed ora è molto più zelante per la molta fiducia che ha in voi.22 Ed abbiam mandato con questi anche un nostro fratello, di cui abbiamo sperimentata sovente in molte cose la sollecitudine, ed il quale è ora molto più sollecito per la molta fidanza in voi,
23 Rispetto a Tito, dunque, dico, è un mio compagno e vostro cooperatore, e i nostri fratelli, sono apostoli delle Chiese, gloria di Cristo.23 Sia riguardo a Tito, egli è il mio compagno, e coadjutore presso di voi, sia riguardo a' nostri fratelli, son gli Apostoli delle Chiese, e la gloria di Cristo.
24 Date dunque in loro al cospetto delle Chiese, prova del vostro amore, e giustificazione del perchè noi meniamo vanto di voi.24 In questi adunque fate conoscere al cospetto delle Chiese, qual sia la carità vostra, e il perché di voi ci gloriamo.