SCRUTATIO

Domenica, 22 giugno 2025 - San Luigi Gonzaga ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 10


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 ORA, dopo queste cose, il Signore ne ordinò ancora altri settanta, e li mandò a due a due dinanzi a sè, in ogni città, e luogo, ove egli avea da venire.1 Dopo questo designò Iesù altri settanta due discepoli, e mandogli in ogni città e luogo nel quale dovevano andare.
2 Diceva loro adunque: Bene è la ricolta grande, ma gli operai son pochi; pregate adunque il Signor della ricolta che spinga degli operai nella sua ricolta.2 E disse a loro: la mietitura è molta, ma li operatori sono pochi. Adunque pregate il signore del campo, che ponga li mietitori nel campo suo.
3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo de’ lupi.3 Andate; ed ecco ch' io vi mando, sì come agnelli infra li lupi.
4 Non portate borsa, nè tasca, nè scarpe; e non salutate alcuno per lo cammino.4 Non vogliate portare tasca, nè sacco, nè calzamenta; e nullo salutarete per via.
5 Ed in qualunque casa sarete entrati, dite imprima: Pace sia a questa casa.5 E in qualunque casa voi entrerete, prima dite pace sia in questa casa.
6 E se quivi è alcun figliuolo di pace, la vostra pace si poserà sopra esso; se no, ella ritornerà a voi.6 E se quivi sarà il figliuolo di pace, riposerassi sopra di lui la pace vostra; ma se non fia figliuolo di pace, la pace ritornerà a voi.
7 Ora, dimorate in quella stessa casa, mangiando, e bevendo di quello che vi sarà; perciocchè l’operaio è degno del suo premio; non passate di casa in casa.7 State in quella medesima casa, e mangiate e bevete di quelle cose che vi sono (poste inanzi da mangiare da quelli della casa); imperò che il mercenario è degno di ricevere la sua mercede. Non vogliate andare di casa in casa.
8 E in qualunque città sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti.8 In qualunque città voi entrerete, ed egli vi riceveranno, mangiate di quelle cose che sono di coloro della casa.
9 E guarite gl’infermi, che saranno in essa, e dite loro: Il regno di Dio si è avvicinato a voi.9 E curate gl' infermi li quali sono in quella città, e dite a loro: egli s' appressa a voi il regno del cielo.
10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite nelle piazze di quella, e dite:10 E in qualunque città che sarete entrati, loro non vi accetteranno, uscite fuori nelle sue piazze, e dicete:
11 Noi vi spazziamo eziandio la polvere che si è attaccata a noi dalla vostra città; ma pure sappiate questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi.11 etiam noi gittiamo contra di voi la polvere che si accosta a noi della vostra città; nientedimeno questo sappiate, che s' appressarà il regno di Dio.
12 Or io vi dico, che in quel giorno Sodoma sarà più tollerabilmente trattata che quella città.12 Dicovi, come sarà in quel giorno più remissione a quelli di Sodoma, che a quella città.
13 Guai a te, Chorazin! guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro, ed in Sidon, fossero state fatte le potenti operazioni che sono state fatte in voi, già anticamente, giacendo in sacco, e cenere, si sarebbero pentite.13 Guai a te, Corozain; guai a te, Betsaida; imperò che se fussero state fatte le virtù in Tiro e in Sidonia, le quali (già per il passato) sono state in voi, sedendo loro nel cilicio e in cenere, avrebbono fatto penitenza.
14 Ma pure Tiro e Sidon, saranno più tollerabilmente trattate nel giudicio, che voi.14 Nientemeno sarebbe più remissibile nel giudizio a Tiro e a Sidonia, che a voi.
15 E tu, Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell’inferno.15 E tu, Cafarnao, [che] sei esaltata insino alli cieli, sarai demersa insino all' inferno.
16 Chi ascolta voi ascolta me, chi sprezza voi sprezza me, e chi sprezza me sprezza colui che mi ha mandato16 Chi vi ode, ode me; e chi vi disprezza, disprezza me; e chi mi sprezza, sprezza cui mi ha mandato.
17 Or que’ settanta tornarono con allegrezza, dicendo: Signore, anche i demoni ci son sottoposti nel nome tuo.17 Di che ritornarono gli settantadue con allegrezza, dicendo: messere, etiam gli demonii a noi sono sudditi nel nome tuo.
18 Ed egli disse loro: Io riguardava Satana cader del cielo, a guisa di folgore.18 Ed egli disse: io vedeva satana cadere dal cielo come fulgore.
19 Ecco, io vi do la podestà di calcar serpenti, e scorpioni; vi do eziandio potere sopra ogni potenza del nemico; e nulla vi offenderà.19 Ecco ch' io vi ho data la potestà di conculcare sopra li serpenti e scorpioni, e sopra ogni virtù dell' inimico; e nulla vi nocerà.
20 Ma pure non vi rallegrate di ciò che gli spiriti vi son sottoposti; anzi rallegratevi che i vostri nomi sono scritti ne’ cieli.20 Nientemeno per questo non vi rallegrate, perchè gli spiriti sieno sottoposti a voi; ma rallegratevi che li nomi vostri sono scritti ne' cieli.
21 In quella stessa ora, Gesù giubilò in ispirito, e disse: Io ti rendo onore, e lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, che tu hai nascoste queste cose ai savi, ed intendenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli; sì certo, o Padre, perciocchè così ti è piaciuto.21 Ed egli in essa ora esultò nel Spirito santo, e disse: a te confesso, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai celato queste cose alli sapienti e prudenti, e ha'le revelate alli piccolini. Etiam, padre, perchè questo ha piaciuto dinanzi a te.
22 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e niuno conosce chi è il Figliuolo, se non il Padre; nè chi è il Padre, se non il Figliuolo; e colui a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.22 Dal Padre mio a me sono date tutte le cose. E nullo sa chi sia il figliuolo, salvo il Padre; e chi sia il Padre, salvo il Figliuolo, e a cui vorrà revelare il Figliuolo.
23 E rivoltosi a’ discepoli, disse loro in disparte: Beati gli occhi che veggono le cose che voi vedete;23 E voltato alli discepoli suoi, disse: beati gli occhi che vedono quello che vedete voi.
24 perciocchè io vi dico, che molti profeti, e re, hanno desiderato di veder le cose che voi vedete, e non le hanno vedute, e di udir le cose che voi udite, e non le hanno udite24 E dicovi che molti profeti e re volsero vedere quello che voi vedete, e non lo vederono; e [udire] quello che voi udite, e nollo udirono.
25 ALLORA ecco, un certo dottor della legge si levò, tentandolo, e dicendo: Maestro, facendo che, erediterò la vita eterna?25 E (così dicendo Iesù) levossi su uno de' savii della legge, e volselo tentare, e disse: maestro, che potrei fare, ch' io posseda vita eterna?
26 Ed egli gli disse: Nella legge che è egli scritto? come leggi?26 Disse a lui Iesù: che è scritto nella legge, dove tu leggi?
27 E colui, rispondendo, disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua; e il tuo prossimo come te stesso.27 E quello rispose e disse: ama il Signore Iddio tuo con tutto il cuore tuo, e con tutta l'anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua; e il prossimo tuo come te medesimo.
28 Ed egli gli disse: Tu hai dirittamente risposto; fa’ ciò, e viverai.28 E Iesù gli disse: drittamente hai risposto; e imperò fa questo, e viverai.
29 Ed egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: E chi è mio prossimo?29 E vegliendosi giustificare, disse a Iesù: chi è il mio prossimo?
30 E Gesù, replicando, disse: Un uomo scendeva di Gerusalemme in Gerico, e si abbattè in ladroni; i quali, spogliatolo, ed anche dategli di molte ferite, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.30 E Iesù il guardò, e disse così: uno uomo si partì di Ierusalem, e andava in Gerico, e incontrossi in latroni, li quali spogliaronlo e ferironlo, e andorono via, e lassoronlo mezzo morto.
31 Or a caso un sacerdote scendeva per quella stessa via; e, veduto colui, passò oltre di rincontro.31 E passando uno sacerdote per quella medesima via, e' vide costui (e lassollo stare) e passò oltre.
32 Simigliantemente ancora, un Levita, essendo venuto presso di quel luogo, e, vedutolo, passò oltre di rincontro.32 Similmente passando uno diacono appresso lui, e anche vedendolo, passò oltre.
33 Ma un Samaritano, facendo viaggio, venne presso di lui; e, vedutolo, n’ebbe pietà.33 Ma uno Samaritano, facendo quello medesimo cammino, abbattessi in costui; e vedendolo, ebbeli compassione.
34 Ed accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra dell’olio, e del vino; poi lo mise sopra la sua propria cavalcatura, e lo menò nell’albergo, e si prese cura di lui.34 E preselo, e fasciogli le sue ferite, ungendo con l'olio e col vino; e poselo a cavallo, e menollo ad albergo; ed ebbe cura di lui.
35 E il giorno appresso, partendo, trasse fuori due denari, e li diede all’oste, e gli disse: Prenditi cura di costui; e tutto ciò che spenderai di più, io tel renderò quando io ritornerò.35 E l'altro giorno dètte duo denari all' albergatore, e dissegli: abbi cura di costui; e ciò che spenderai oltre a questi duo denari, quando io tornerò, te gli renderò.
36 Quale adunque di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che si abbattè ne’ ladroni?36 (Dimmi adunque): qual di costoro tre ti pare che fusse più prossimo a costui ch' era venuto alle mani de' latroni?
37 Ed egli disse: Colui che usò misericordia inverso lui. Gesù adunque gli disse: Va’, e fa’ tu il simigliante37 E quello rispuose e disse: certo colui che gli (usò e) fece misericordia. E Iesù li disse: va tu, e fa similmente.
38 ORA, mentre essi erano in cammino, avvenne ch’egli entrò in un castello; ed una certa donna, chiamata per nome Marta, lo ricevette in casa sua.38 Fatto è adunque, quando andavano, Iesù entrò in uno castello; e una femina, che avea nome Marta, ricevettelo in casa sua.
39 Or ella avea una sorella, chiamata Maria, la quale ancora, postasi a sedere a’ piedi di Gesù, ascoltava la sua parola.39 E costei avea una sorella, che avea nome Maria, la quale stava alli piedi del Signore, e udiva la sua parola.
40 Ma Marta era occupata intorno a molti servigi. Ed ella venne, e disse: Signore, non ti cale egli che la mia sorella mi ha lasciata sola a servire? dille adunque che mi aiuti.40 E Marta s' affaticava, e frequentava apparecchiare a Iesù; e costei andò a Iesù, e dissegli: Signore, tu non hai cura di dire alla sorella mia (che m' aiuti ad apparecchiar, conciosia) ch' io sono sola, e apparecchio? Imperò digli, ch' ella mi aiuti.
41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: Marta, Marta, tu sei sollecita, e ti travagli intorno a molte cose.41 Rispose il Signore, e dissegli: Marta, Marta, tu sei sollecita, e turbiti intorno a molte cose.
42 Or d’una sola cosa fa bisogno. Ma Maria ha scelta la buona parte, la qual non le sarà tolta42 Ma per lo fermo una cosa è necessaria. Maria ha eletta l'ottima parte, la quale non fia a lei mai tolta (in eterno).