Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Ad Corinthios II 3


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Incipimus iterum nosmetipsos commendare ? aut numquid egemus (sicut quidam) commendatitiis epistolis ad vos, aut ex vobis ?1 Cominciamo di bel nuovo a raccomandare noi stessi? Che forse abbiamo noi bisogno, come taluni, di lettere di raccomandazione a voi, o da voi?
2 Epistola nostra vos estis, scripta in cordibus nostris, quæ scitur, et legitur ab omnibus hominibus :2 Siete voi la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini,
3 manifestati quod epistola estis Christi, ministrata a nobis, et scripta non atramento, sed Spiritu Dei vivi : non in tabulis lapideis, sed in tabulis cordis carnalibus.
3 essendo noto che voi siete una lettera di Cristo, redatta da noi, e scritta non coll'inchiostro, ma con lo spirito del Dio vivente, non in tavole di pietra, ma in tavole di cuori di carne.
4 Fiduciam autem talem habemus per Christum ad Deum :4 Tale fiducia noi abbiamo per Cristo davanti a Dio.
5 non quod sufficientes simus cogitare aliquid a nobis, quasi ex nobis : sed sufficientia nostra ex Deo est :5 Non per che siam capaci di pensare qualche cosa da noi, come venisse proprio da noi, ma la nostra capacità vien da Dio,
6 qui et idoneos nos fecit ministros novi testamenti : non littera, sed Spiritu : littera enim occidit, Spiritus autem vivificat.6 il quale ci ha anche resi capaci di essere ministri del nuovo testamento, non della lettera, ma dello spirito, chè la lettera uccide mentre lo Spirito dà vita.
7 Quod si ministratio mortis litteris deformata in lapidibus fuit in gloria, ita ut non possent intendere filii Israël in faciem Moysi propter gloriam vultus ejus, quæ evacuatur :7 Or se il ministero della morte, scolpito per mezzo di lettere nelle pietre, fu circondato di tal gloria che i figlioli d'Israele non potevano fissare lo sguardo nel volto di Mosè, a motivo del momentaneo splendore della faccia di lui,
8 quomodo non magis ministratio Spiritus erit in gloria ?8 di quanta maggior gloria non sarà circondato il ministero dello Spirito?
9 Nam si ministratio damnationis gloria est : multo magis abundat ministerium justitiæ in gloria.9 Se infatti il ministero della condanna è glorioso, lo sorpassa di molto nella gloria il ministero della giustizia.
10 Nam nec glorificatum est, quod claruit in hac parte, propter excellentem gloriam.10 Neppur glorioso può dirsi quello che ebbe gloria soltanto per altra gloria infinitamente superiore.
11 Si enim quod evacuatur, per gloriam est : multo magis quod manet, in gloria est.
11 Or se ciò che sparisce è glorioso, quanto più deve esser nella gloria quello che rimane?
12 Habentes igitur talem spem, multa fiducia utimur :12 Avendo dunque tale speranza, parliamo con molta libertà,
13 et non sicut Moyses ponebat velamen super faciem suam, ut non intenderent filii Israël in faciem ejus, quod evacuatur,13 e non come Mosè, che metteva un velo sulla sua faccia, affinchè i figli d'Israele non fissassero sul suo viso ciò che doveva sparire.
14 sed obtusi sunt sensus eorum. Usque in hodiernum enim diem, idipsum velamen in lectione veteris testamenti manet non revelatum (quoniam in Christo evacuatur),14 Così le loro menti son rimaste ottuse, perchè fino al dì d'oggi lo stesso velo, nella lettura del vecchio testamento, rimane non alzato, essendo tolto da Cristo.
15 sed usque in hodiernum diem, cum legitur Moyses, velamen positum est super cor eorum.15 Anzi fino al dì d'oggi, quando è letto Mosè, un velo è steso sul loro cuore.
16 Cum autem conversus fuerit ad Dominum, auferetur velamen.16 Ma quando Israele si sarà rivolto al Signore, il velo sarà tolto.
17 Dominus autem Spiritus est : ubi autem Spiritus Domini, ibi libertas.17 Or il Signore è lo Spirito, e dov'è lo Spirito del Signore quivi è libertà.
18 Nos vero omnes, revelata facie gloriam Domini speculantes, in eamdem imaginem transformamur a claritate in claritatem, tamquam a Domini Spiritu.18 E noi tutti a viso scoperto contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, nella stessa immagine siamo trasformati di gloria in gloria, come dallo Spirito del Signore.