Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Deuteronomium 4


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et nunc, Israël, audi præcepta et judicia, quæ ego doceo te : ut faciens ea, vivas, et ingrediens possideas terram, quam Dominus Deus patrum vestrorum daturus est vobis.1 E ora, Israel, audi i comandamenti e i giudicii i quali io t'insegnerò, acciò che, facendogli, vivi, ed entrando possegghi la terra la quale Iddio, Signore de' vostri padri, vi dee dare.
2 Non addetis ad verbum, quod vobis loquor, nec auferetis ex eo : custodite mandata Domini Dei vestri, quæ ego præcipio vobis.2 Guardate che voi non aggiugnate alcuna cosa a quello ch' io vi parlo, nè non levate niente; guar date i comandamenti di Dio, vostro Signore, li quali io vi comando.
3 Oculi vestri viderunt omnia quæ fecit Dominus contra Beelphegor, quomodo contriverit omnes cultores ejus de medio vestri.3 I vostri occhi viddero ogni cosa ch' io feci contro a quello idolo) Beelfegor, e come io uccisi tutti coloro che l'adoravano di mezzo di voi.
4 Vos autem qui adhæretis Domino Deo vestro, vivitis universi usque in præsentem diem.4 Ma voi, i quali v'accostaste e adorate Iddio, vostro Signore, siete tutti vivi insino al dì d'oggi.
5 Scitis quod docuerim vos præcepta atque justitias, sicut mandavit mihi Dominus Deus meus : sic facietis ea in terra, quam possessuri estis :5 Voi sapete, come io v'insegnai i comandamenti e le giustizie, sì come Iddio, vostro Signore e mio, mi comandò; così le serverete (quando sarete) nella terra la quale dovete possedere (e abitare);
6 et observabitis et implebitis opere. Hæc est enim vestra sapientia, et intellectus coram populis, ut audientes universa præcepta hæc, dicant : En populus sapiens et intelligens, gens magna.6 e mettetele in operazione; imperciò che questa si è la vostra sapienza e intelletto dinanzi a popoli, imperciò che udendo (li popoli) tutti questi comandamenti, dicano: questo sì è popolo savio, il quale intende cose grandi.
7 Nec est alia natio tam grandis, quæ habeat deos appropinquantes sibi, sicut Deus noster adest cunctis obsecrationibus nostris.7 E non è alcuna nazione (nè gente) tanto grande, che abbia i suoi dii i quali siano tanto congiunti (e presi per amore) a lui, come Iddio nostro Signore è presente (e presso) a' nostri prieghi (e orazioni).
8 Quæ est enim alia gens sic inclyta, ut habeat cæremonias, justaque judicia, et universam legem, quam ego proponam hodie ante oculos vestros ?
8 Quale gente anco è, che sia tanto gloriosa, che abbia le osservanze (e comandamenti) e giusti giudicii e tutta quanta la legge, la quale io (dìrò e narrerò e) proporrò oggi dinanzi dagli occhi vostri?
9 Custodi igitur temetipsum, et animam tuam sollicite. Ne obliviscaris verborum, quæ viderunt oculi tui, et ne excidant de corde tuo cunctis diebus vitæ tuæ. Docebis ea filios ac nepotes tuos,9 Guarda adunque te medesimo e l'anima tua sollicitamente; e guarda che non t'escano di mente le parole e quello ch' hanno veduto i tuoi occhii; guarda che non si partano del cuore tuo, tutti i di della vita tua; ogni cosa insegnerete al vostri figliuoli e a' vostri nipoti,
10 a die in quo stetisti coram Domino Deo tuo in Horeb, quando Dominus locutus est mihi, dicens : Congrega ad me populum, ut audiant sermones meos, et discant timere me omni tempore quo vivunt in terra, doceantque filios suos.10 dal dì che istesti dinanzi a Dio, tuo Signore, in Oreb, quando Iddio mi parlò, e disse: fa che tu congreghi a me tutto il popolo, acciò che oda tutte le mie parole e i sermoni, e impari d'avere paura di me, tutto il tempo che vive sopra la terra, e ammaestri i suoi figliuoli.
11 Et accessistis ad radices montis, qui ardebat usque ad cælum : erantque in eo tenebræ, et nubes, et caligo.11 E allora veniste (e saliste) alla radice del monte, il quale ardea insino al cielo; ed eranvi, in quello monte, tenebre e nuvole e oscurità grandissima.
12 Locutusque est Dominus ad vos de medio ignis. Vocem verborum ejus audistis, et formam penitus non vidistis.12 E Iddio vi parloe di mezzo del fuoco. Voi udiste la voce delle sue parole; e la forma (e la imagine sua) in niuno modo vedeste.
13 Et ostendit vobis pactum suum, quod præcepit ut faceretis, et decem verba, quæ scripsit in duabus tabulis lapideis.13 E (si disse e) mostroe il suo patto, il quale egli comandò che voi faceste, e anche le dieci parole (cioè i dieci comandamenti), i quali vi scrisse in due tavole di pietra.
14 Mihique mandavit in illo tempore ut docerem vos cæremonias et judicia, quæ facere deberetis in terra, quam possessuri estis.14 E in quello tempo Iddio mi comandò, ch' io v'insegnassi l'osservanze e i giudicii, che dovessi fare nella terra la quale dovete possedere, (e abitare).
15 Custodite igitur sollicite animas vestras. Non vidistis aliquam similitudinem in die, qua locutus est vobis Dominus in Horeb de medio ignis :15 Guardate adunque sollicitamente l'anime vostre. Voi non vedeste alcuna (cosa, né) simiglianza (di cosa veruna), quando vi parlò Iddio, vostro Signore, in Oreb di mezzo del fuoco.
16 ne forte decepti faciatis vobis sculptam similitudinem, aut imaginem masculi vel feminæ :16 A ciò fece questo, che ingannati non vi facciate (per Dio) somiglianza (di alcuna imagine) scol pita (relevata), ovvero imagine di femina, ovvero di maschio,
17 similitudinem omnium jumentorum, quæ sunt super terram, vel avium sub cælo volantium,17 ovvero somiglianza di alcuno animale che sia sopra la terra, ovvero d'uccelli che volino per lo cielo,
18 atque reptilium, quæ moventur in terra, sive piscium qui sub terra morantur in aquis :18 o (d'altri animali, cioè di schiatta) di serpenti che si muoveno (e vanno) sopra la terra, ovvero di pesci che sotto la terra stanno nell'acqua;
19 ne forte elevatis oculis ad cælum, videas solem et lunam, et omnia astra cæli, et errore deceptus adores ea, et colas quæ creavit Dominus Deus tuus in ministerium cunctis gentibus, quæ sub cælo sunt.19 nè ancora, che levando tu gli occhii tuoi in cielo, e veggendo il sole e la luna e tutte le stelle del cielo, caggendo in errore ti muovi ad adorare e a fare reverenza a quelle cose, le quali Iddio, tuo Signore, creò in servigio di tutte le genti le quali abitano (sopra la terra) sotto il cielo.
20 Vos autem tulit Dominus, et eduxit de fornace ferrea Ægypti, ut haberet populum hæreditarium, sicut est in præsenti die.
20 (Sapete che) Iddio vi trasse (della contrada de Caldei) e si vi menò fuori della fornace del ferro d'Egitto (di molte tribulazioni) acciò ch' egli avesse uno popolo per suo erede, come è (di voi) insino al dì d'oggi.
21 Iratusque est Dominus contra me propter sermones vestros, et juravit ut non transirem Jordanem, nec ingrederer terram optimam, quam daturus est vobis.21 E Iddio s'adirò contro di (voi e di) me per le vostre parole, e sì giurò ch' io non passerei il (fiume) Giordano, e non entrerei nella terra ottima, la quale egli vi dee dare.
22 Ecce morior in hac humo ; non transibo Jordanem : vos transibitis, et possidebitis terram egregiam.22 Ed ecco ch' io muoio in questa terra, e non passerò (il fiume) Giordano; voi soli passerete, e possederete (e abiterete) quella terra, così buona (e delet tevole e magnifica).
23 Cave nequando obliviscaris pacti Domini Dei tui, quod pepigit tecum, et facias tibi sculptam similitudinem eorum, quæ fieri Dominus prohibuit :23 Guàrdati che per niuno tempo tu dimentichi il patto di Dio, tuo Signore, il quale ordinò teco; che non facci somiglianza (di alcuna imagine) scolpita (e rilevata) la quale Iddio ti comando che non facessi.
24 quia Dominus Deus tuus ignis consumens est, Deus æmulator.24 Imperciò che Iddio, tuo Signore, egli è un fuoco che consuma ogni cosa; è Iddio che izela molto.
25 Si genueritis filios ac nepotes, et morati fueritis in terra, deceptique feceritis vobis aliquam similitudinem, patrantes malum coram Domino Deo vestro, ut eum ad iracundiam provocetis :25 E se voi farete figliuoli e nepoti, e sarete istati nella terra, e ingannati vi farete alcuna si miglianza (d'idolo per adorare), facendo male dinanzi da Dio vostro Signore e provocandolo ad ira;
26 testes invoco hodie cælum et terram, cito perituros vos esse de terra, quam transito Jordane possessuri estis : non habitabitis in ea longo tempore, sed delebit vos Dominus,26 insino a qui io chiamo per testimonio il cielo e la terra, che tosto verrete meno della terra, la quale passato (il fiume) Giordano dovete (abitare e) possedere; voi non abitarete in lei molto tempo, ma Iddio [vi] spegnerà,
27 atque disperget in omnes gentes, et remanebitis pauci in nationibus, ad quas vos ducturus est Dominus.27 e sì vi spargerà tra tutte quante le genti; e (poi) rimarrete pochi tra l'altre nazioni, alle quali Iddio vi dee (dare e) menare.
28 Ibique servietis diis, qui hominum manu fabricati sunt, ligno et lapidi qui non vident, nec audiunt, nec comedunt, nec odorantur.28 E quivi servirete agli dii d'altrui) i quali sono (fatti e) fabbricati, per mano d'uomo, di legno e di pietra, che non veggono e non odono, e non mangiano e non fiutano.
29 Cumque quæsieris ibi Dominum Deum tuum, invenies eum : si tamen toto corde quæsieris, et tota tribulatione animæ tuæ.29 Ma se tu quivi (tra quella gente) anderai chiedendo e cercando lo tuo Signore Iddio, lo tro verai, se con tutto il tuo cuore l'anderai chiedendo e con tutta la tribulazione [dell' anima] tua (cioè che credi perfettamente che solo ti puote liberare).
30 Postquam te invenerint omnia quæ prædicta sunt, novissimo tempore reverteris ad Dominum Deum tuum, et audies vocem ejus.30 Poi che ti verranno tutte quante quelle cose ch' io t'ho detto di sopra, poi all'ultimo tempo tornerai a Dio, tuo Signore, e udirai (quello che ti dirà) la sua voce.
31 Quia Deus misericors Dominus Deus tuus est : non dimittet te, nec omnino delebit, neque obliviscetur pacti, in quo juravit patribus tuis.
31 Imperciò che egli è Iddio tuo Signore (, e Iddio tuo) misericordioso; egli non ti abbandonerà, nè non ti ucciderà; e non si dimenticherà del patto, il quale giurò alli tuoi padri.
32 Interroga de diebus antiquis, qui fuerunt ante te ex die quo creavit Deus hominem super terram, a summo cælo usque ad summum ejus, si facta est aliquando hujuscemodi res, aut umquam cognitum est,32 Domanda delli di antichi, che sono istati (e passati) inanzi a te, da quello dì che Iddio creò il primo uomo (Adam) sopra la terra, dall'altezza del cielo insino alla sua altezza, se mai fu fatta così fatta cosa, ovvero mai saputa fu,
33 ut audiret populus vocem Dei loquentis de medio ignis, sicut tu audisti, et vixisti :33 che mai (uomo sopra la terra,) popolo udisse la voce di Dio, che favellasse nel mezzo del fuoco, come tu udisti e vedesti;
34 si fecit Deus ut ingrederetur, et tolleret sibi gentem de medio nationum, per tentationes, signa atque portenta, per pugnam et robustam manum, extentumque brachium, et horribiles visiones juxta omnia quæ fecit pro vobis Dominus Deus vester in Ægypto, videntibus oculis tuis :34 ancora se Iddio hae fatto questo, che entrasse e togliesse gente del mezzo di tutte quante le nazioni, (facendo loro singolari cose,) e tentandogli, facendo segni e maravigliose cose, per battaglia, per for tezza di mano, e col braccio isteso, per visioni orri bili, siccome tutte quelle cose le quali vi fece Iddio vostro Signore in Egitto, veggendo gli occhii tuoi;
35 ut scires quoniam Dominus ipse est Deus, et non est alius præter eum.35 acciò che tu sapessi che Iddio, tuo Signore, sì è solo (vero) Iddio, e non alcuno altro [fuori] di lui.
36 De cælo te fecit audire vocem suam, ut doceret te, et in terra ostendit tibi ignem suum maximum, et audisti verba illius de medio ignis :36 Dal cielo ti fece udire la sua voce, acciò che t'ammaestrasse (e insegnasse); e anche nella terra ti mostrò lo grandissimo suo fuoco, e udisti le parole sue del mezzo del fuoco.
37 quia dilexit patres tuos, et elegit semen eorum post eos. Eduxitque te præcedens in virtute sua magna ex Ægypto,37 Imperciò ch' egli amò i padri tuoi, e sì elesse i suoi figliuoli dopo loro; e sì ti trasse (e menò) di Egitto, andando dinanzi con la sua grande virtude (e potenzia),
38 ut deleret nationes maximas et fortiores te in introitu tuo : et introduceret te, daretque tibi terram earum in possessionem, sicut cernis in præsenti die.38 per (uccidere e) ispegnere queste grandi nazioni e genti più forti di te, nell'entrare che facessi a loro; e si (vi ti mettesse entro, e sì) ti desse la terra loro in possessione, come vedi in questo die d'oggi presente.
39 Scito ergo hodie, et cogitato in corde tuo quod Dominus ipse sit Deus in cælo sursum, et in terra deorsum, et non sit alius.39 Sappi adunque oggi, e pensa nel tuo cuore, che Iddio è Signore suso il cielo, e giuso nella terra; e non è alcuno altro.
40 Custodi præcepta ejus atque mandata, quæ ego præcipio tibi : ut bene sit tibi, et filiis tuis post te, et permaneas multo tempore super terram, quam Dominus Deus tuus daturus est tibi.
40 Guarda i suoi comandamenti, i quali io ti comandai, acciò che tu abbia bene, e li figliuoli tuoi dopo te, e stii tu molto tempo sopra la terra la quale Iddio tuo Signore ti dee dare.
41 Tunc separavit Moyses tres civitates trans Jordanem ad orientalem plagam,41 Allora Moisè separoe (e ordinoe) tre città, di là dal (fiume) Giordano, dalla parte d'oriente,
42 ut confugiat ad eas qui occiderit nolens proximum suum, nec sibi fuerit inimicus ante unum et alterum diem, et ad harum aliquam urbium possit evadere :42 acciò che vi potesse fuggire chiunque uccidesse alcuna persona contra a sua volontà, e non fosse istato suo inimico innanzi a quelli dì, e che potesse fuggire ad una di queste cittadi e iscampare.
43 Bosor in solitudine, quæ sita est in terra campestri de tribu Ruben : et Ramoth in Galaad, quæ est in tribu Gad : et Golan in Basan, quæ est in tribu Manasse.
43 L'una si fue Bosor, nella solitudine, la quale si è posta nella terra piana della tribù (e schiatta) di la Ruben; e l'altre fue Ramot che è in Galaad, quale si è nella tribù (e schiatta) di Gad; e Golan in Basan, la quale è nella tribù di Manasse.
44 Ista est lex, quam proposuit Moyses coram filiis Israël :44 Questa si è la legge, la quale puose Moisè dinanzi ai figliuoli d'Israel.
45 et hæc testimonia et cæremoniæ atque judicia, quæ locutus est ad filios Israël, quando egressi sunt de Ægypto,45 E questi sono i testimonii e l'osservanze e giudizii, i quali egli parlò ai figliuoli d'Israel, quando furono usciti d'Egitto,
46 trans Jordanem in valle contra fanum Phogor in terra Sehon regis Amorrhæi, qui habitavit in Hesebon, quem percussit Moyses. Filii quoque Israël egressi ex Ægypto46 di là dal (fiume) Giordano; nella valle che sta dirincontro al tempio (dell' idolo) di Fogor nella terra di Seon del re degli Amorrei, lo quale abitava in Esebon, i quali uccise Moisè. E i figliuoli d'Israel, usciti d'Egitto,
47 possederunt terram ejus, et terram Og regis Basan, duorum regum Amorrhæorum, qui erant trans Jordanem ad solis ortum :47 sì possedettono la terra sua, e la terra di Og re di Basan, di due re degli Amorrei li quali erano di là dal (fiume) Giordano, dal lato dell' oriente, (dove si leva il sole),
48 ab Aroër, quæ sita est super ripam torrentis Arnon, usque ad montem Sion, qui est et Hermon,48 da Aroer, la quale è posta (ed edificata) sopra la ripa del torrente (dell' acqua) di Arnon, insino al monte di Sion, che è in Ermon,
49 omnem planitiem trans Jordanem ad orientalem plagam, usque ad mare solitudinis, et usque ad radices montis Phasga.49 tutto quanto il piano dilae dal (fiume) Gior dano, dalla parte dell' oriente, insino al mare della solitudine e insino a piè del monte di Fasga.