Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Habacuc 1


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Onus quod vidit Habacuc propheta.
1 Questo è il carico il quale vidde Abacuc profeta.
2 Usquequo, Domine, clamabo,
et non exaudies ?
vociferabor ad te, vim patiens,
et non salvabis ?
2 Insino a quando, Signore, chiamerò, e non mi esaudirai? griderò io ad alta voce a te, patendo io violenza, e non mi salverai?
3 Quare ostendisti mihi iniquitatem et laborem,
videre prædam et injustitiam contra me ?
Et factum est judicium, et contradictio potentior.
3 Perche m' hai tu dimostrata la iniquità e la fatica, e ch' io veggia la preda e la ingiustizia contro a me? (Per che ragguardi i dispregiatori, e taci quando lo empio conculca colui ch' è più giusto di lui, e farai gli uomini come pesci del mare, e come li rettili che non hanno guida?) E fatto è il giudicio, e la contradizione più potente.
4 Propter hoc lacerata est lex,
et non pervenit usque ad finem judicium ;
quia impius prævalet adversus justum,
propterea egreditur judicium perversum.
4 Per questo è lacerata (e squarciata) la legge, e il giudicio non perviene infino alla fine; però che lo empio prevale contro al giusto, e però esce il giudicio perverso.
5 Aspicite in gentibus, et videte ;
admiramini, et obstupescite :
quia opus factum est in diebus vestris,
quod nemo credet cum narrabitur.
5 Ragguardate nelle genti, e vedete; e maravigliatevi, e stupefatevi; però che una operazione è fatta ne' dì vostri, la quale niuno crederà quando fia narrata.
6 Quia ecce ego suscitabo Chaldæos,
gentem amaram et velocem,
ambulantem super latitudinem terræ,
ut possideat tabernacula non sua.
6 Però che, ecco che io susciterò i Caldei, gente amara e veloce, la quale anderà sopra la latitudine della terra, acciò che possegga i tabernacoli non suoi.
7 Horribilis et terribilis est :
ex semetipsa judicium et onus ejus egredietur.
7 Orribile è, e terribile; e da lei medesima uscirà il giudicio e il carico suo.
8 Leviores pardis equi ejus,
et velociores lupis vespertinis :
et diffundentur equites ejus :
equites namque ejus de longe venient ;
volabunt quasi aquila festinans ad comedendum.
8 I cavalli suoi sono più leggieri che pardi, e più veloci che lupi vespertini; e spargerannosi gli uomini suoi da cavallo; però che gli uomini suoi da cavallo verranno da lungi, e voleranno come l'aquila la quale con fretta va a mangiare.
9 Omnes ad prædam venient,
facies eorum ventus urens ;
et congregabit quasi arenam captivitatem.
9 Tutti verranno alla preda, e le faccie loro saranno come vento ardente; e radunerà li prigioni come la rena.
10 Et ipse de regibus triumphabit,
et tyranni ridiculi ejus erunt ;
ipse super omnem munitionem ridebit,
et comportabit aggerem, et capiet eam.
10 Ed egli trionferà delli re, e riderassi (e farassi beffe) de' tiranni; egli si riderà (e farassi beffe) d'ogni fortezza, e porterà seco il terreno per fare il monte alto rimpetto alle mura per combatterla, e piglieralla.
11 Tunc mutabitur spiritus, et pertransibit, et corruet :
hæc est fortitudo ejus dei sui.
11 Allora si tramuterà lo spirito suo, e trapasserà e caderà: or è questa la fortezza del suo iddio?
12 Numquid non tu a principio,
Domine, Deus meus, sancte meus,
et non moriemur ?
Domine, in judicium posuisti eum,
et fortem, ut corriperes, fundasti eum.
12 Or non se tu il mio Signore Iddio dal principio (cioè ab eterno), e sei il santo mio, e non morremo? Signore, tu l' hai posto in giudicio; e fondastilo forte acciò che tu correggessi (molti per mezzo di lui).
13 Mundi sunt oculi tui, ne videas malum,
et respicere ad iniquitatem non poteris.
Quare respicis super iniqua agentes,
et taces devorante impio justiorem se ?
13 Gli occhi tuoi sono mondi (e netti), acciò che tu non veggia il male; e non potrai ragguardare alla iniquità; per che non ragguardi tu sopra coloro che fanno le cose inique? e taci, quando l'empio divora colui che è più giusto di lui?
14 Et facies homines quasi pisces maris,
et quasi reptile non habens principem.
14 E farai gli uomini come pesci del mare, e come li rettili che non hanno principe?
15 Totum in hamo sublevavit,
traxit illud in sagena sua,
et congregavit in rete suum.
Super hoc lætabitur, et exsultabit.
15 Ogni cosa solleverà coll' amo suo; trasselo (e radunerallo) nella rete sua; sopra ciò si farà lieto, e rallegrerassi.
16 Propterea immolabit sagenæ suæ,
et sacrificabit reti suo,
quia in ipsis incrassata est pars ejus,
et cibus ejus electus.
16 Però sacrificherà alla rete sua, e offerirà alla rete sua; per che in essa è ingrassata la parte sua, e il cibo suo eletto.
17 Propter hoc ergo expandit sagenam suam,
et semper interficere gentes non parcet.
17 Per questo adunque spande la rete sua, e non cessa d' uccidere sempre le genti.