Scrutatio

Domenica, 9 giugno 2024 - Beata Anna Maria Taigi ( Letture di oggi)

Danielis 13


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et erat vir habitans in Babylone, et nomen ejus Joakim :1 (In quello tempo) abitava in Babilonia uno il quale si chiamava Ioachim.
2 et accepit uxorem nomine Susannam, filiam Helciæ, pulchram nimis, et timentem Deum :2 E costui prese per sua moglie una donna, la quale avea nome Susanna, figliuola d' Elcia; ed era in lei molta bellezza, e questa Susanna era grande amica di Dio.
3 parentes enim illius, cum essent justi, erudierunt filiam suam secundum legem Moysi.3 E il padre e la madre sua, però ch' erano (santi e) giusti, sì l' aveano ammaestrata nella legge di Moisè.
4 Erat autem Joakim dives valde, et erat ei pomarium vicinum domui suæ : et ad ipsum confluebant Judæi, eo quod esset honorabilior omnium.4 E questo Ioachim si era molto ricco, e (infra l'altre ricchezze) si avea uno giardino, che v' andava a prendere diletto; e molti (nobilissimi uomini dei) Giudei venivano a lui, però ch' era il più onorato che fosse nella terra (secondo la consuetudine di quella contrada).
5 Et constituti sunt de populo duo senes judices in illo anno, de quibus locutus est Dominus : Quia egressa est iniquitas de Babylone a senioribus judicibus, qui videbantur regere populum.5 In quello anno sì furono eletti due antichi, quelli doveano fare ragione al popolo (e reggere la giustizia), delli quali il nostro Signore parlò in questo modo: dalli antichi di Babilonia è proceduta la malizia, e specialmente da coloro che dimostrano di reggere il popolo.
6 Isti frequentabant domum Joakim, et veniebant ad eos omnes qui habebant judicia.6 Questi (due antichi la maggior parte del tempo) frequentavano la casa di Ioachim, (e quivi teneano la ragione al popolo) e venivano a loro tutti quelli che dimandavano giustizia.
7 Cum autem populus revertisset per meridiem, ingrediebatur Susanna, et deambulabat in pomario viri sui.7 E quando la gente era partita nell' ora del mezzo dì, Susanna in quel tempo entrava nel giardino.
8 Et videbant eam senes quotidie ingredientem et deambulantem, et exarserunt in concupiscentiam ejus :8 E riguardando più volte questi antichi Susanna, la vedeano entrare e passeggiare; e ciascuno fu innamorato di lei.
9 et everterunt sensum suum, et declinaverunt oculos suos ut non viderent cælum, neque recordarentur judiciorum justorum.9 E gittarono da loro ogni senno e ogni ragione, e di Dio niente si ricordarono, nè delli giusti giudicii.
10 Erant ergo ambo vulnerati amore ejus, nec indicaverunt sibi vicissim dolorem suum :10 Ed erano tutti duoi innamorati di lei; e uno non avea manifestato all' altro lo suo desiderio.
11 erubescebant enim indicare sibi concupiscentiam suam, volentes concumbere cum ea.11 E sempre l' uno si guardava dall' altro per la grande vergogna, imaginando lo peccato che voleano fare;
12 Et observabant quotidie sollicitius videre eam. Dixitque alter ad alterum :12 sì che ogni di erano solleciti da veder Susanna. E (uno dì era passata l'ora consueta, e) disse l'uno all' altro:
13 Eamus domum, quia hora prandii est. Et egressi, recesserunt a se.13 Andiamo a desinare, per ciò che l' ora sì è oggi mai. E partironsi uno dall' altro.
14 Cumque revertissent, venerunt in unum : et sciscitantes ab invicem causam, confessi sunt concupiscentiam suam : et tunc in communi statuerunt tempus quando eam possent invenire solam.
14 E (per ciò che ciascuno di loro si era sollecito per vedere Susanna, incontanente avendo desinato) tornarono al giardino, e l' uno coll' altro si trovarono insieme; e domandandosi insieme qual era la cagione ( ch' erano sì tosto tornati), manifestarono l'uno all' altro l'amore che aveano a Susanna; allora insieme ordinarono lo tempo, quando la potessono trovare sola.
15 Factum est autem, cum observarent diem aptum, ingressa est aliquando sicut heri et nudiustertius, cum duabus solis puellis, voluitque lavari in pomario : æstus quippe erat :15 E dopo questo, osservando di trovare uno di atto, intervenne (secondo la sua consuetudine) ella entroe uno die (nello giardino), come solea fare li giorni passati, con due sole damigelle, volendosi lavare nel giardino; però che il caldo era grande.
16 et non erat ibi quisquam, præter duos senes absconditos, et contemplantes eam.16 E non era ivi alcuno, salvo quelli due antichi ascosti, i quali la contemplavano.
17 Dixit ergo puellis : Afferte mihi oleum, et smigmata, et ostia pomarii claudite, ut laver.17 Disse dunque alle fanciulle: portatemi l'olio e l'unzione, e serrate le porte del giardino, però ch' io mi voglio lavare, (acciò che persona alcuna non vi entrasse; e questi due antichi si erano nascosi nel giardino, sì che non poteano esser veduti, credendo Susanna esser sola nel giardino con queste due damigelle, e mandandole Susanna per unguenti e per unzioni, per volersi lavare).
18 Et fecerunt sicut præceperat : clauseruntque ostia pomarii, et egressæ sunt per posticum ut afferrent quæ jusserat ; nesciebantque senes intus esse absconditos.
18 E loro fecero come li fu comandato; chiusono le porte dell' orto, e uscirono per uno uscio secreto per portare quello era loro comandato; e non sapea Susanna, che questi duoi antichi fussono di dentro ascosti.
19 Cum autem egressæ essent puellæ, surrexerunt duo senes, et accurrerunt ad eam, et dixerunt :19 Si tosto come queste due damigelle furono andate (per adempiere lo comandamento di Susanna), questi due antichi ( ch' erano nascosi) sì vennono a Susanna, e si li dissono:
20 Ecce ostia pomarii clausa sunt, et nemo nos videt, et nos in concupiscentia tui sumus : quam ob rem assentire nobis, et commiscere nobiscum.20 Vedi, (Susanna,) noi t' aviamo amata; (e per grande tempo sì aviamo desiderato d' essere teco); tu sai che le porte dello giardino sono serrate, e noi non siamo veduti da persona; e però ti preghiamo che tu debbia acconsentire alla nostra volontà.
21 Quod si nolueris, dicemus contra te testimonium, quod fuerit tecum juvenis, et ob hanc causam emiseris puellas a te.21 E se questo non farai, noi testificheremo contro a te, e diremo che noi t' abbiamo trovata con uno giovane, e perciò tu cacciasti da te le damigelle.
22 Ingemuit Susanna, et ait : Angustiæ sunt mihi undique : si enim hoc egero, mors mihi est : si autem non egero, non effugiam manus vestras.22 Udendo Susanna così grande falsitade, (sì come costoro le apponeano, gittossi in ginocchioni a Dio, e) disse queste parole: l'angoscie (e le fatiche) m' hanno circondata da ogni parte; però che se io adempio la vostra volontà, conosco che a me è morte eternale; e se io non lo faccio, so bene che delle vostre mani non posso scampare.
23 Sed melius est mihi absque opere incidere in manus vestras, quam peccare in conspectu Domini.23 Ma io conosco ch' egli è meglio che sanza cagione io caggia nelle mani vostre, che peccare nel conspetto di Dio.
24 Et exclamavit voce magna Susanna : exclamaverunt autem et senes adversus eam.24 E allora cominciò Susanna fortemente a gridare; e li antichi medesimamente gridorono forte. contro a Susanna.
25 Et cucurrit unus ad ostia pomarii, et aperuit.25 E l'uno di loro corse, e apri le porte del giardino, (e uscì fuori incontinente dallo giardino alli servi, e alla gente ch' erano in casa di Susanna).
26 Cum ergo audissent clamorem famuli domus in pomario, irruerunt per posticum ut viderent quidnam esset.26 Udendo lo rumore nel giardino, li servi incontinente corsero per la porta secreta, per vedere quello ch' era.
27 Postquam autem senes locuti sunt, erubuerunt servi vehementer, quia numquam dictus fuerat sermo hujuscemodi de Susanna. Et facta est dies crastina.
27 E udendo (queste genti) parlare questi antichi (contro a Susanna), tutti si maravigliarono, perciò che di Susanna già mai non era istato detto alcuno male, (perciò che questi antichi si infamavano Susanna in ciascuna parte). E poi che fu fatta la mattina del seguente di,
28 Cumque venisset populus ad Joakim virum ejus, venerunt et duo presbyteri, pleni iniqua cogitatione adversus Susannam ut interficerent eam.28 molta gente andò a Ioachim marito di Susanna, e vennero anche li due antichi, pieni di iniqui pensieri contro a Susanna, acciò che la facessono uccidere.
29 Et dixerunt coram populo : Mittite ad Susannam filiam Helciæ uxorem Joakim. Et statim miserunt.29 E dissero dinanzi a tutto il popolo: mandate a Susanna, figliuola d' Elcia, moglie di Ioachim. E feciono venire Susanna (in presenza di tutto il popolo).
30 Et venit cum parentibus, et filiis, et universis cognatis suis.30 E venne Susanna, accompagnata da tutti i suoi parenti, figliuoli e amici.
31 Porro Susanna erat delicata nimis, et pulchra specie.31 E in verità Susanna era molto bella, delicata e onesta.
32 At iniqui illi jusserunt ut discooperiretur (erat enim cooperta), ut vel sic satiarentur decore ejus.32 E questi due antichi sì le feciono discoprire la faccia (acciò ch' ella avesse maggiore vergogna, ovver) per saziarsi della sua bellezza.
33 Flebant igitur sui, et omnes qui noverant eam.33 E tutto il popolo, vedendola venire così vergognosa, (e tutta la faccia coperta, quasi ogni gente) incominciò a piangere.
34 Consurgentes autem duo presbyteri in medio populi, posuerunt manus suas super caput ejus.34 E levaronsi questi due antichi nel mezzo del popolo, e puosono le mani in capo a Susanna.
35 Quæ flens suspexit ad cælum : erat enim cor ejus fiduciam habens in Domino.35 La quale con grande lacrime si levò li occhi in cielo, raccomandandosi a Dio, avendo ferma speranza in lui, (acciò che la liberasse di cotanta. falsitade).
36 Et dixerunt presbyteri : Cum deambularemus in pomario soli, ingressa est hæc cum duabus puellis : et clausit ostia pomarii, et dimisit a se puellas.36 E questi due antichi (dimostrandola alla gente) sì dissono: andando noi spassandoci per lo giardino soli, costei con due sole damigelle sì entrò nel giardino; e fece serrare le porte del giardino, e mandò via queste due damigelle.
37 Venitque ad eam adolescens, qui erat absconditus, et concubuit cum ea.37 Incontanente uno giovane, il quale era nascoso nello giardino, si venne a lei, ed ebbe con lei carnalmente a fare.
38 Porro nos cum essemus in angulo pomarii, videntes iniquitatem, cucurrimus ad eos, et vidimus eos pariter commisceri.38 E noi istando in uno canto del giardino, e vedendo tanto male, sì corremmo a loro, e vedessimo loro usare insieme.
39 Et illum quidem non quivimus comprehendere, quia fortior nobis erat, et apertis ostiis exilivit :39 E il giovane non potemmo pigliare, però ch' era più forte di noi; e incontanente, aperti gli usci, fuggì, (sì che noi non lo potemmo conoscere).
40 hanc autem cum apprehendissemus, interrogavimus, quisnam esset adolescens, et noluit indicare nobis : hujus rei testes sumus.40 Pigliammo dunque costei, e domandando chi era il giovane che istava con lei, ed ella non l' ha mai voluto dire; della quale cosa noi siamo testimonii.
41 Credidit eis multitudo quasi senibus et judicibus populi, et condemnaverunt eam ad mortem.
41 Udendo lo popolo queste cose, grande parte credette, che fosse vero; e allora la condannarono alla morte.
42 Exclamavit autem voce magna Susanna, et dixit : Deus æterne, qui absconditorum es cognitor, qui nosti omnia antequam fiant,42 E vedendo Susanna, ch' era sentenziata alla morte, gridando disse queste parole: Signore Iddio eterno, a cui niuna cosa è ascosa, anzi la sai prima ch' ella si faccia,
43 tu scis quoniam falsum testimonium tulerunt contra me : et ecce morior, cum nihil horum fecerim, quæ isti malitiose composuerunt adversum me.43 tu sai bene che costoro dicono contro a me falso testimonio, e conosci bene che io ingiustamente sono condannata alla morte, conciosia ch' io di queste cose nulla ho fatto, le quali maliziosamente costoro hanno composto contro a me.
44 Exaudivit autem Dominus vocem ejus.44 E (incontinente) fue esaudita la sua orazione.
45 Cumque duceretur ad mortem, suscitavit Dominus spiritum sanctum pueri junioris, cujus nomen Daniel :45 Ed essendo Susanna menata alla morte, il nostro Signore Iddio (volendo dimostrare la veritade) suscitò lo spirito santo, ch' era in Daniele ancora fanciullo.
46 et exclamavit voce magna : Mundus ego sum a sanguine hujus.46 E cominciò Daniele a gridare: (uditemi, imperò ch' ) io sono innocente da questo sangue (cioè da questa morte).
47 Et conversus omnis populus ad eum, dixit : Quis est iste sermo, quem tu locutus es ?47 E udendo il popolo gridare questo fanciullo, istette ferma ogni gente, e domandorolo che voleva egli dire.
48 Qui cum staret in medio eorum, ait : Sic fatui filii Israël, non judicantes, neque quod verum est cognoscentes, condemnastis filiam Israël ?48 Ed egli allora rispose: pare a me che voi siete tutti stolti (e molto isciocchi), però che voi non conoscete il vero dal falso, e avete condannata Susanna indegnamente.
49 revertimini ad judicium, quia falsum testimonium locuti sunt adversus eam.49 E imperciò tornate al giudicio, chè (quelli maledetti antichi) hanno detto il falso contro a lei.
50 Reversus est ergo populus cum festinatione, et dixerunt ei senes : Veni, et sede in medio nostrum, et indica nobis : quia tibi Deus dedit honorem senectutis.50 E incontinente (udito questo) lo popolo si tornarono addietro, e misono a sedere Daniele, e dissono: Iddio t' hae dato conoscimento e senno sopra questa operazione, e imperò ti preghiamo che tu ci dimostri la verità.
51 Et dixit ad eos Daniel : Separate illos ab invicem procul, et dijudicabo eos.51 E Daniele disse: fate partire quelli (maledetti antichi) l'uno dall' altro, che io li giudicherò.
52 Cum ergo divisi essent alter ab altero, vocavit unum de eis, et dixit ad eum : Inveterate dierum malorum, nunc venerunt peccata tua, quæ operabaris prius :52 E partiti che furono l' uno dall' altro, sì fece venire l'uno inanzi da sè, e disseli: invecchiato ne' mali dì, or sono còlti tutti li tuoi peccati che in prima adoperavi,
53 judicans judicia injusta, innocentes opprimens, et dimittens noxios, dicente Domino : Innocentem et justum non interficies.53 giudicando li giudicii ingiusti, condannando li innocenti, e liberando li iniqui,
54 Nunc ergo, si vidisti eam, dic sub qua arbore videris eos colloquentes sibi. Qui ait : Sub schino.54 Ora se tu vedesti Susanna con quello giovane, dimmi sotto quale arboro la vedesti? Ed egli rispuose sotto uno giunepero.
55 Dixit autem Daniel : Recte mentitus es in caput tuum : ecce enim angelus Dei, accepta sententia ab eo, scindet te medium.55 E Daniele gli disse: veramente, che tu hai mentito per la gola; e imperciò pigli l'agnolo di Dio la sentenza, e sì ti fenda per mezzo.
56 Et, amoto eo, jussit venire alium, et dixit ei : Semen Chanaan, et non Juda, species decepit te, et concupiscentia subvertit cor tuum :56 E cacciato da sè quello, fece venire l' altro, e sì gli disse: vecchio maledetto, che tu somigli al popolo Cananeo, e non a quello di Giuda, (però che) la bellezza di questa donna t'ha ingannato, e il desiderio venereo e lussurioso t'ha sovvertito il cuore tuo.
57 sic faciebatis filiabus Israël, et illæ timentes loquebantur vobis : sed filia Juda non sustinuit iniquitatem vestram.57 Così facevate alle figliuole d' Israel, e loro, temendovi, vi consentivano a quello che voi volevate; ma quella del popolo di Giuda non volse sostenere la vostra iniquità.
58 Nunc ergo, dic mihi sub qua arbore comprehenderis eos loquentes sibi. Qui ait : Sub prino.58 E perciò dimmi: (dove e in qualunque luogo li vedesti) sotto quale arboro erano egli, quando tu gli vedesti peccare? Ed egli rispose: io gli vidi sotto uno pino.
59 Dixit autem ei Daniel : Recte mentitus es et tu in caput tuum : manet enim angelus Domini, gladium habens, ut secet te medium, et interficiat vos.
59 E Daniele si li disse: ancora tu (medesimo) hai mentito per la gola; onde per questo l'angelo di Dio pigli il coltello della giustizia, e tagliti per mezzo, e amendue sì uccida.
60 Exclamavit itaque omnis cœtus voce magna, et benedixerunt Deum, qui salvat sperantes in se.60 E (avendo veduto) tutto il popolo (lo giudicio di Daniele), in una voce gridando disse: benedetto sia Iddio, però che salva coloro che hanno speranza in lui.
61 Et consurrexerunt adversus duos presbyteros (convicerat enim eos Daniel ex ore suo falsum dixisse testimonium), feceruntque eis sicut male egerant adversus proximum,61 E [a] quelli due vecchi (antichi), però ch' erano trovati per Daniele in falso testimonio (e voleano fare morire Susanna a torto), feciono (cioè il popolo) così come male operorono contro al prossimo suo,
62 ut facerent secundum legem Moysi. Et interfecerunt eos, et salvatus est sanguis innoxius in die illa.62 secondo ch' era scritto nella legge di Moisè; cioè che incontanente sì li lapidarono; e lo sangue innocente (per la virtù di Dio e di Daniele) fu liberato (cioè Susanna).
63 Helcias autem et uxor ejus laudaverunt Deum pro filia sua Susanna cum Joakim marito ejus, et cognatis omnibus, quia non esset inventa in ea res turpis.63 Ed Elcia e la donna sua ringraziarono Iddio. per Susanna figliuola loro (però ch' era stata liberata da tanta rea e pessima falsità); e Ioachim suo marito e tutti li suoi parenti e tutto il popolo laudava Iddio, (che l' avea iscampata da tanto pericolo, e di tanto male, quanto a lei aveano apposto quelli maledetti vecchi), però che non fu trovato in lei cosa brutta.
64 Daniel autem factus est magnus in conspectu populi a die illa, et deinceps.64 E Daniele fue sempre mai da tutto il popolo (e da tutte le contrade) avuto in grande riverenza, (per cagione della sentenza che Iddio li avea fatta dare diritta).
65 Et rex Astyages appositus est ad patres suos, et suscepit Cyrus Perses regnum ejus.65 E lo re Astiage andò alli padri suoi (e morì), e Ciro di Persia successe nel regno suo.