Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Baruch 6


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Propter peccata quæ peccastis ante Deum, abducemini in Babyloniam captivi a Nabuchodonosor rege Babylonis.1 Per li peccati, che voi commetteste inanzi a Dio, sarete menati in prigione in Babilonia da Nabucodonosor, re di Babilonia.
2 Ingressi itaque in Babylonem, eritis ibi annis plurimis, et temporibus longis, usque ad generationes septem : post hoc autem educam vos inde cum pace.2 Ed entrati in Babilonia, starete ivi molti anni, e per lungo tempo, infino a VII generazioni; e dopo questo vi menerò indi con pace.
3 Nunc autem videbitis in Babylonia deos aureos et argenteos, et lapideos et ligneos, in humeris portari, ostentantes metum gentibus.3 Ma ora vederete in Babilonia li iddii d'oro e d'argento e di pietra e di legno nelli omeri esser portati, dimostranti paura (e maraviglia) alle genti.
4 Videte ergo ne et vos similes efficiamini factis alienis, et metuatis, et metus vos capiat in ipsis.4 Adunque vedete acciò che voi non siate fatti simili a quelli fatti d'altrui, e pieni di paura, e la paura vi pigli in loro.
5 Visa itaque turba de retro et ab ante, adorantes dicite in cordibus vestris : Te oportet adorari, Domine.5 E veduta la turba di dietro e dinanzi, adoranti dite nelli vostri cuori: o Signore, conviene che tu sii adorato.
6 Angelus enim meus vobiscum est : ipse autem exquiram animas vestras.6 E lo mio angelo si è con voi; e io medesimo richiederò le vostre anime.
7 Nam lingua ipsorum polita a fabro ; ipsa etiam inaurata et inargentata : falsa sunt, et non possunt loqui.7 Però che la loro lingua sì è pulita dal fabbro, e anco è inorata e inargentata; e sono falsi, e non possono parlare.
8 Et sicut virgini amanti ornamenta, ita accepto auro fabricati sunt.8 E sì come alla vergine amante piacciono li belli vestimenti, così si toglie l'oro, e sonne fabbricati.
9 Coronas certe aureas habent super capita sua dii illorum : unde subtrahunt sacerdotes ab eis aurum et argentum, et erogant illud in semetipsos.9 E hanno certamente corone d'oro sopra i loro capelli, loro iddii; onde sottraono li sacerdoti da loro oro e argento, e quello si tolgono per loro medesimi.
10 Dant autem et ex ipso prostitutis, et meretrices ornant : et iterum cum receperint illud a meretricibus, ornant deos suos.10 E dànno di quello a quelle tengono mala vita, e ornano le meretrici; e quando ancora ricevono quello dalle meretrici, adornano i loro iddii.
11 Hi autem non liberantur ab ærugine et tinea.11 Ma questi non sono liberati dalla ruggine e dalla tignuola.
12 Opertis autem illis veste purpurea, extergunt faciem ipsorum propter pulverem domus qui est plurimus inter eos.12 E coperti quelli di veste di porpora, forbono le loro faccie per la polvere della casa, la quale polvere v'è molto grande tra loro.
13 Sceptrum autem habet ut homo, sicut judex regionis, qui in se peccantem non interficit.13 E hanno la verga regale (in mano nella casa) come uno uomo, come lo giudice della contrada, il quale non uccide quello che pecca contro a loro.
14 Habet etiam in manu gladium et securim, se autem de bello et a latronibus non liberat. Unde vobis notum sit quia non sunt dii :14 E anche hanno in mano lo coltello e la scure; ma sè della battaglia e dalli ladroni non lìberano; per la qual cosa vi sia manifesto, che non sono iddii.
15 non ergo timueritis eos. Sicut enim vas hominis confractum inutile efficitur, tales sunt et dii illorum.15 Adunque non li abbiate in riverenza; però che come lo vaso dell' uomo, rotto, si fa sanza utilità, così sono fatti i loro iddii.
16 Constitutis illis in domo, oculi eorum pleni sunt pulvere a pedibus introëuntium.16 E posti quelli e ordinati nella casa, li loro occhi sono pieni di polvere dai piedi di quelli che v' entrano.
17 Et sicut alicui qui regem offendit circumseptæ sunt januæ, aut sicut ad sepulchrum adductum mortuum : ita tutantur sacerdotes ostia clausuris et seris, ne a latronibus expolientur.17 E come sono chiuse le porte a colui il quale offende lo re, ovvero come lo morto portato al sepolcro, così guardano li sacerdoti li usci con chiusure e con istanghe, acciò che non siano spogliati da' ladroni.
18 Lucernas accendunt illis, et quidem multas, ex quibus nullam videre possunt : sunt autem sicut trabes in domo.18 E accendono le lucerne a loro, e molte, delle quali non possono vedere niuna, (cioè quelli iddii non le possono vedere); ma sono come le travi nelle case.
19 Corda vero eorum dicunt elingere serpentes qui de terra sunt, dum comedunt eos, et vestimentum ipsorum, et non sentiunt.19 E i loro cuori dicono che leccano li serpenti, li quali sono di terra, quando li mangiano e le loro vestimenta, e nulla sentono.
20 Nigræ fiunt facies eorum a fumo qui in domo fit.20 Le loro faccie sono nere per lo fumo lo quale si fa nella casa.
21 Supra corpus eorum et supra caput eorum volant noctuæ, et hirundines, et aves etiam, similiter et cattæ.21 E le nottole volano sopra [il loro corpo e] il loro capo, e le rondini e li uccelli, e simigliantemente li gatti (e barbagianni).
22 Unde sciatis quia non sunt dii : ne ergo timueritis eos.
22 Per la quale cosa sappiate che non sono iddii. Adunque non li temete.
23 Aurum etiam quod habent ad speciem est : nisi aliquis exterserit æruginem, non fulgebunt : neque enim dum conflarentur, sentiebant.23 E anche l' oro, ch' elli hanno, è ad ornamento; e se non che alcuno forbe la ruggine loro, non risplenderebbono; e quando ci era soffiato (trombe), non sentivano nulla.
24 Ex omni pretio empta sunt, in quibus spiritus non inest ipsis.24 E sono comperati d'ogni prezzo, nelli quali non è lo spirito.
25 Sine pedibus, in humeris portantur, ostentantes ignobilitatem suam hominibus : confundantur etiam qui colunt ea.25 E sono portati sanza piedi in su le spalle, dimostranti la sua vergogna alli uomini. E siano anche confusi quegli che li adorano.
26 Propterea si ceciderint in terram, a semetipsis non consurgunt : neque si quis eum statuerit rectum, per semetipsum stabit : sed sicut mortuis munera eorum illis apponentur.26 Però (che) se caderanno in terra, non [si] leveranno da sè medesimi; e anche se niuno lo leverà suso, non starà fermo per sè; ma istarà, come morto, appiccato alli omeri di colui che lo tiene.
27 Hostias illorum vendunt sacerdotes ipsorum, et abutuntur : similiter et mulieres eorum decerpentes, neque infirmo, neque mendicanti, aliquid impertiunt.27 I loro sacerdoti vendono le loro ostie, e usano in mala parte; somigliantemente le femmine loro, divellendo, non fanno parte nè ad infermo nè a mendicante.
28 De sacrificiis eorum fœtæ et menstruatæ contingunt. Sciens itaque ex his quia non sunt dii, ne timeatis eos.28 E del loro sacrificio ne toccano feccia e altra bruttura. Sappiendo certo per questo che non sono iddii, non li temete.
29 Unde enim vocantur dii ? quia mulieres apponunt diis argenteis, et aureis, et ligneis :29 E onde sono chiamati iddii? Però che le femine pongono ostie alli iddii dello oro e dello argento e dello legno;
30 et in domibus eorum sacerdotes sedent habentes tunicas scissas, et capita et barbam rasam, quorum capita nuda sunt.30 e li sacerdoti seggono nelle case loro, e hanno le gonnelle istracciate, e lo capo e la barba rasa, e li loro capi sono ignudi.
31 Rugiunt autem clamantes contra deos suos sicut in cœna mortui.31 E ruggono gridanti [con]tra li loro iddii, sì come li morti nella cena.
32 Vestimenta eorum auferunt sacerdotes, et vestiunt uxores suas et filios suos.32 Li sacerdoti tolgono loro le vestimenta, e vestonne le loro mogli e li loro figliuoli.
33 Neque si quid mali patiuntur ab aliquo, neque si quid boni, poterunt retribuere : neque regem constituere possunt, neque auferre.33 Se sostengono alcuno male da alcuno, ovver alcuno bene, non possono retribuire male ovver bene; non possono constituire re, nè lo possono torre.
34 Similiter neque dare divitias possunt, neque malum retribuere. Si quis illis votum voverit et non reddiderit, neque hoc requirunt.34 Somigliantemente non possono dare ricchezze, nè rendere altrui male. E se alcuno faceva loro voto (ad alcuno), e non compia lo voto, non gliele richieggiono.
35 Hominem a morte non liberant, neque infirmum a potentiori eripiunt.35 Non liberano l'uomo da morte, e non liberano quello che puote manco da colui ch' è più potente (di loro).
36 Hominem cæcum ad visum non restituunt ; de necessitate hominem non liberabunt.36 E a uomo cieco non renderanno lume; e non possono liberare l'uomo dalla necessitade.
37 Viduæ non miserebuntur, neque orphanis benefacient.37 Non hanno misericordia della vedova, e non fanno bene alli orfani.
38 Lapidibus de monte similes sunt dii illorum, lignei, et lapidei, et aurei, et argentei : qui autem colunt ea, confundentur.38 Sono simili alle pietre della montagna li loro iddii; sono di pietra e di legno, e d'oro e d'argento. Chiunque li adora, sarà confuso.
39 Quomodo ergo æstimandum est aut dicendum illos esse deos ?39 Adunque come si puote dire o pensare che siano iddii?
40 Adhuc enim ipsis Chaldæis non honorantibus ea : qui cum audierint mutum non posse loqui, offerunt illud ad Bel, postulantes ab eo loqui :40 Chè ancora li Caldei non adorano quelli; i quali Caldei, quando odono (così) uno muto che non parla, offeriscono quello a Bel (cioè quello idolo), addomandando da lui, che lo faccia parlare;
41 quasi possint sentire qui non habent motum ! Et ipsi, cum intellexerint, relinquent ea : sensum enim non habent ipsi dii illorum.41 quasi che li possan sentire quelli che non hanno movimento; ed egli, quando li averanno conosciuti, abbandoneranno quelli; però che quelli loro iddii non hanno niuno senso.
42 Mulieres autem circumdatæ funibus in viis sedent, succendentes ossa olivarum :42 Le femine attorniate di funi seggono nelle vie, ardendo li nocciuoli dell' olive.
43 cum autem aliqua ex ipsis, attracta ab aliquo transeunte, dormierit cum eo, proximæ suæ exprobrat quod ea non sit digna habita, sicut ipsa, neque funis ejus diruptus sit.43 E conciosia cosa che alcuna di quelle sia attratta per alcuno che passi per la via, e dorma con lui, quella allora (viene e) dispregia la sua vicina, e dispregiando dice ch' è più degna di lei, però che la sua fune non è rotta. (Queste parole s' intendono così: che le donne venivano e incatenavano li iddii, e stavano legate e attorniate con una fune, e questo faceano per commettere lussuria; e poi venìano li uomini lo giorno, e pigliavano quella che gli piaceva, e rompevano la fune e usavano con lei; e allora quella si teneva più degna, e dicea ch' era esaudita; sì che, per potere commettere lussuria, si adduceano a fare malie e le idolatrie, sì come fanno ancora oggi; per la qual cosa si prova ed è manifesto che la lussuria è richiedimento, e fassi idolatria).
44 Omnia autem quæ illi fiunt, falsa sunt : quomodo æstimandum aut dicendum est illos esse deos ?
44 Ma tutto quello che si fae a quelli iddii, sono cose false. Or dunque come si puote pensare e dire che siano iddii?
45 A fabris autem et ab aurificibus facta sunt : nihil aliud erunt, nisi id quod volunt esse sacerdotes.45 I quali sono fatti dalli fabbri e dalli orefici. Di niuna altra cosa saranno, se non di quello che vogliono li sacerdoti.
46 Artifices etiam ipsi, qui ea faciunt, non sunt multi temporis : numquid ergo possunt ea, quæ fabricata sunt ab ipsis, esse dii ?46 E li orefici (e quelli) che li fanno, non sono di molto tempo. Or dunque possono quelli, che sono fatti da loro, essere iddii?
47 Reliquerunt autem falsa et opprobrium postea futuris.47 Abbandonarono le cose false e vituperio a quelli che poi debbono venire.
48 Nam cum supervenerit illis prælium et mala, cogitant sacerdotes apud se ubi se abscondant cum illis.48 Però che quando sopraverrà loro battaglia e male, si pensano li sacerdoti, dov' egli si nascondano con essi.
49 Quomodo ergo sentiri debeant quoniam dii sunt, qui nec de bello se liberant, neque de malis se eripiunt ?49 Adunque come si debbono sentire che siano iddii, i quali non si possono liberare nè di battaglia nè di male?
50 Nam cum sint lignea, inaurata et inargentata, scietur postea quia falsa sunt ab universis gentibus et regibus : quæ manifesta sunt quia non sunt dii, sed opera manuum hominum, et nullum Dei opus cum illis.50 Però che, conciosia cosa che siano di legno (e di pietra), d'oro o d'argento, saprassi poi che sono falsi da tutte le genti e dalli re; le quali cose sono manifeste, però che non sono iddii, ma sono opera di mano d' uomini, e non sono operazione di Dio (i loro iddii).
51 Unde ergo notum est quia non sunt dii, sed opera manuum hominum, et nullum Dei opus in ipsis est.51 ...
52 Regem regioni non suscitant, neque pluviam hominibus dabunt.52 Non suscitano re a' reami, e non dànno pluvia alli uomini.
53 Judicium quoque non discernent, neque regiones liberabunt ab injuria, quia nihil possunt, sicut corniculæ inter medium cæli et terræ.53 E non sanno discernere a neuno giudicio, e non liberano la contrada dalla ingiuria; però che non possono nulla, sì come le cornacchielle tra lo cielo e la terra; (cioè, quando volano, non toccano nè cielo nè terra).
54 Etenim cum inciderit ignis in domum deorum ligneorum, argenteorum et aureorum, sacerdotes quidem ipsorum fugient, et liberabuntur : ipsi vero sicut trabes in medio comburentur.54 E quando avvenisse che lo fuoco appigliasse nelle case di questi iddii di legno e di oro e di ariento, li loro sacerdoti fuggiranno, e liberaranno sè medesimi (s' elli potranno); ed egli arderanno nel mezzo (della terra), sì come fussono travi.
55 Regi autem et bello non resistent. Quomodo ergo æstimandum est aut recipiendum quia dii sunt ?55 Non faranno resistenza nò alli re nè a battaglia. Adunque come si puote dire o comprendere nell' animo, che siano iddii?
56 Non a furibus, neque a latronibus se liberabunt dii lignei, et lapidei, et inaurati, et inargentati : quibus hi qui fortiores sunt,56 Non si poteran liberare da' rubatori nè dai ladroni, però ch' egli sono o di legno o di pietra, o d'oro o d'argento; quelli (iniqui e malvagi, cioè li) ladroni sono più forti.
57 aurum et argentum, et vestimentum quo operti sunt, auferent illis, et abibunt, nec sibi auxilium ferent.
57 E torranno loro da dosso l'oro e l'argento e lo vestimento con che saranno coperti, e anderànnosene; e non si puonno aiutare.
58 Itaque melius est esse regem ostentantem virtutem suam, aut vas in domo utile, in quo gloriabitur qui possidet illud, vel ostium in domo, quod custodit quæ in ipsa sunt, quam falsi dii.58 E anche è meglio esser re, dimostrante la virtù sua, ovver uno vaso utile nella casa, nel quale si glorierà chi lo possiede, ovver porta nella casa, la qual custodisce le cose che vi sono, che gli falsi iddii.
59 Sol quidem et luna ac sidera, cum sint splendida et emissa ad utilitates, obaudiunt :59 Lo sole e la luna e le stelle, quando sono splendide e mandate ad utilitade, (non) odono.
60 similiter et fulgur cum apparuerit, perspicuum est : idipsum autem et spiritus in omni regione spirat :60 E simigliantemente la saetta e fulgore, quando apparisce, sì è molto chiara; e quello medesimo spirito spira in ogni regione.
61 et nubes, quibus cum imperatum fuerit a Deo perambulare universum orbem, perficiunt quod imperatum est eis :61 E li nuvoli, quando èlli comandato loro da Dio, che vadano per tutto il mondo, incontinente fanno quello che è loro comandato.
62 ignis etiam missus desuper, ut consumat montes et silvas, facit quod præceptum est ei : hæc autem neque speciebus, neque virtutibus, uni eorum similia sunt.62 E anche lo fuoco, mandato di sopra, sì consuma li monti e le selve, e fa quello che gli è comandato. Ma queste cose non [sono] simili d' uno di loro nè per bellezza nè per virtù.
63 Unde neque existimandum est, neque dicendum illos esse deos, quando non possunt neque judicium judicare, neque quidquam facere hominibus.63 Per la qual cosa non si deve dire nè pensare, che siano iddii; poi che non possono giudicare, nè giudicio dare, nè farlo agli uomini.
64 Scientes itaque quia non sunt dii, ne ergo timueritis eos.64 Sappiendo voi adunque che non sono iddii, però non li temete.
65 Neque enim regibus maledicent, neque benedicent.65 Egli non benediceranno li re, e non li malediceranno.
66 Signa etiam in cælo gentibus non ostendunt : neque ut sol lucebunt, neque illuminabunt ut luna.66 Però che non mostrano segni in cielo alle genti; e non luceranno come lo sole, e non daranno lume come la luna.
67 Bestiæ meliores sunt illis, quæ possunt fugere sub tectum ac prodesse sibi.67 Le bestie sono migliori di loro, però che almeno possono fuggire sotto li tetti, acciò che faccia loro prode.
68 Nullo itaque modo nobis est manifestum quia sunt dii : propter quod ne timeatis eos.
68 Per niuna cosa dunque v'è manifesto che siano iddii; per la qual cosa non li temete.
69 Nam sicut in cucumerario formido nihil custodit, ita sunt dii illorum lignei, et argentei, et inaurati.69 Però che come la paura (cioè lo spaventacchio) non è cagione che nel cucumerario si custodisca alcuna cosa, così sono i loro iddii di legno e d'oro e d'ariento.
70 Eodem modo et in horto spina alba, supra quam omnis avis sedet, similiter et mortuo projecto in tenebris, similes sunt dii illorum lignei, et inaurati, et inargentati.70 In quello modo [è] la spina bianca nell' orto, sopra la quale ogni uccello si posa. Simigliantemente sono simili allo morto, lo quale è gittato alle tenebre, (così sono) i loro iddii che sono [di legno e] d'oro e d'argento.
71 A purpura quoque et murice, quæ supra illos tineant, scietis itaque quia non sunt dii : ipsi etiam postremo comeduntur, et erunt opprobrium in regione.71 Dalla porpora e dal marmoro, che tengono sopra, saprete che non sono iddii. Egli alla fine saranno mangiati, e saranno vituperio alla contrada, (cioè che si venderanno, e li denari si spenderanno in mangiari).
72 Melior est homo justus qui non habet simulacra, nam erit longe ab opprobriis.72 E (ancora) migliore è uno uomo giusto, il quale non hae queste idolatrie; però che egli sarà di lungi (dalla vergogna, e ancora) dalli vituperii.