Scrutatio

Sabato, 1 giugno 2024 - San Giustino ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 41


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 O mors, quam amara est memoria tua
homini pacem habenti in substantiis suis :
1 O morte, come è amara la memoria tua all'uomo che si contenta nelle ricchezze sue!
2 viro quieto, et cujus viæ directæ sunt in omnibus,
et adhuc valenti accipere cibum !
2 E all' uomo riposato, e le cui vie sono dirizzate in tutte le prosperitadi, e che ancora puote prendere il cibo!
3 O mors, bonum est judicium tuum homini indigenti,
et qui minoratur viribus,
3 O morte, buono è il giudicio tuo all' uomo necessitoso, e che diminuisce le forze!
4 defecto ætate, et cui de omnibus cura est,
et incredibili, qui perdit patientiam !
4 E a colui che è difettuoso per vecchiezza, al quale conviene guadagnare ciò che gli bisogna, e allo (stolto) incredibile il quale perde la pazienza!
5 Noli metuere judicium mortis :
memento quæ ante te fuerunt,
et quæ superventura sunt tibi :
hoc judicium a Domino omni carni.
5 Non temere la sentenza della morte. Ricorditi di quelle cose che avvennero anzi che tu fossi, e che debbono sopravenire; questa sentenza verrà da Dio (sopra te e) a ogni carne.
6 Et quid superveniet tibi in beneplacito Altissimi ?
sive decem, sive centum, sive mille anni :
6 E che soppraverrae nel piacere dello Altissimo? o dieci o cento o mille anni.
7 non est enim in inferno accusatio vitæ.
7 Non è in inferno accusazione di vita.
8 Filii abominationum fiunt filii peccatorum,
et qui conversantur secus domos impiorum.
8 Figliuoli di abbominazione sì sono i figliuoli de' peccatori, e coloro che conversano a lato alle case delli impii.
9 Filiorum peccatorum periet hæreditas,
et cum semine illorum assiduitas opprobrii.
9 La eredità de' figliuoli de' peccatori partorirà vergogna, è col seme loro continuanza di vituperio.
10 De patre impio queruntur filii,
quoniam propter illum sunt in opprobrio.
10 Del padre crudele si lamentano i figliuoli, che per lui sono in vituperio.
11 Væ vobis, viri impii,
qui dereliquistis legem Domini Altissimi !
11 Guai a voi, figliuoli spietati, che abbandonaste la legge di Dio altíssimo!
12 Et si nati fueritis, in maledictione nascemini :
et si mortui fueritis, in maledictione erit pars vestra.
12 E se nati sarete, voi sarete generati nella maledizione; e se sarete morti, la parte vostra fia in maledizione.
13 Omnia quæ de terra sunt in terram convertentur :
sic impii a maledicto in perditionem.
13 Tutte le cose che sono di terra, in terra si convertono; così gli empii dalla maledizione anderanno in perdizione.
14 Luctus hominum in corpore ipsorum :
nomen autem impiorum delebitur.
14 Il pianto delli uomini nel corpo loro; il nome delli impii si disfarae.
15 Curam habe de bono nomine :
hoc enim magis permanebit tibi
quam mille thesauri pretiosi et magni.
15 Abbi cura d'avere buona fama; però che questa ti basterà più che mille grandi tesori preziosi
16 Bonæ vitæ numerus dierum :
bonum autem nomen permanebit in ævum.
16 La buona vita è numero di dì; ma la buona fama dura sempre.
17 Disciplinam in pace conservate, filii :
sapientia enim abscondita, et thesaurus invisus,
quæ utilitas in utrisque ?
17 Figliuolo, sèrbati la disciplina tua in pace; la sapienza nascosa, e il tesoro non veduto, che utilità è dell' uno e dell' altro?
18 Melior est homo qui abscondit stultitiam suam,
quam homo qui abscondit sapientiam suam.
18 Meglio è l' uomo che nasconde la stoltizia sua, che colui che occulta la sapienza sua.
19 Verumtamen reveremini in his quæ procedunt de ore meo :
19 Ma impertanto ritornate a quelle parole che escono della bocca mia.
20 non est enim bonum omnem reverentiam observare,
et non omnia omnibus bene placent in fide.
20 Però che non è buono osservare ogni riverenza; e tutte le cose non piaciono a ciascuno in fede.
21 Erubescite a patre et a matre de fornicatione :
et a præsidente et a potente de mendacio :
21 Vergognatevi dal padre e dalla madre della fornicazione; e dal rettore e dal potente della bugia;
22 a principe et a judice de delicto :
a synagoga et plebe de iniquitate :
22 dal principe e dal giudice del misfatto; dalla sinagoga e dal popolo della iniquitade;
23 a socio et amico de injustitia,
et de loco in quo habitas :
23 dal compagno e dall' amico della ingiustizia; e dal luogo nel quale abiti,
24 de furto, de veritate Dei, et testamento :
de discubitu in panibus, et ab obfuscatione dati et accepti :
24 del furto, della veritade di Dio e del testamento (non osservato); del giacere in sul braccio nella mensa, e di fare mal viso nelli doni e in quelle cose che tu riceverai;
25 a salutantibus de silentio,
a respectu mulieris fornicariæ,
et ab aversione vultus cognati.
25 da quelli che ti salutano di silenzio, da quella veduta della femina fornicaria, e dal rivolgimento del viso del parente.
26 Ne avertas faciem a proximo tuo,
et ab auferendo partem et non restituendo.
26 Non volgere la faccia dal prossimo tuo, e guàrdati da togliere la parte, e non restituirla poi.
27 Ne respicias mulierem alieni viri,
et ne scruteris ancillam ejus,
neque steteris ad lectum ejus.
27 Non attendere alla moglie d' altrui, non cercare la serva sua, e non istare al letto suo.
28 Ab amicis de sermonibus improperii :
et cum dederis, ne improperes.
28 Astienti dalle parole di vituperio delli amici; e quando darai, non rimproperare.