Scrutatio

Venerdi, 7 giugno 2024 - Sant' Andronico di Perm ( Letture di oggi)

Canticum Canticorum 1


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 (Sponsa)Osculetur me osculo oris sui ;
quia meliora sunt ubera tua vino,
1 Basciami col bascio della bocca tua; però che meglio sono le mammelle tue, che il vino,
2 fragrantia unguentis optimis.
Oleum effusum nomen tuum ;
ideo adolescentulæ dilexerunt te.
2 e rendono odore d' ottimi unguenti. Il nome tuo è olio sparto; però le giovincelle tue amano te. (LA VOCE DELLA CHIESA)
3 (Chorus Adolescentularum)Trahe me, post te curremus
in odorem unguentorum tuorum.
Introduxit me rex in cellaria sua ;
exsultabimus et lætabimur in te,
memores uberum tuorum super vinum.
Recti diligunt te.
3 Tira me; dopo te corriamo nelli odori delli tuoi unguenti. (LA VOCE DEL SPOSO ALLE GIOVINCELLE) Il re mi menò nelli cellarii suoi; noi ci esalteremo e allegreremo in te, ricordandoci delle mammelle tue sopra il vino; li diritti (e veri) amano te.(LA VOCE DELLA CHIESA NELLE SUE AVVERSITADI)
4 (Sponsa)Nigra sum, sed formosa, filiæ Jerusalem,
sicut tabernacula Cedar, sicut pelles Salomonis.
4 Negra son, ma son formosa figliuola di Ierusalem, sì come li tabernacoli di Cedar, sì come la pelle di Salomone.
5 Nolite me considerare quod fusca sim,
quia decoloravit me sol.
Filii matris meæ pugnaverunt contra me ;
posuerunt me custodem in vineis :
vineam meam non custodivi.
5 Non mi considerate, per ch' io sia fosca; chè il sole m' ha abbrunita.(LA VOCE DELLA SINAGOGA)Li figliuoli della madre mia combatterono contro a me puosonmi guardia nella vigna; io non guardai la vigna mia.(LA VOCE DELLA CHIESA A CRISTO)
6 Indica mihi, quem diligit anima mea, ubi pascas,
ubi cubes in meridie,
ne vagari incipiam post greges sodalium tuorum.
6 Dimmi, dov'è colui che ama l'anima mia, dov' elli pasce e dov' elli si giace nel mezzo dì, acciò ch' io non incominci a vagabundare dietro alle greggie de' suoi compagni.(LA VOCE DI CRISTO ALLA CHIESA)
7 (Sponsus)Si ignoras te, o pulcherrima inter mulieres,
egredere, et abi post vestigia gregum,
et pasce hædos tuos juxta tabernacula pastorum.
7 Se tu non ti conosci, o bellissima tra le femine, esci fuori, e va dietro alle pediche delle tue greggie, e pasci li cavretti tuoi a lato alli tabernacoli delli pastori.
8 Equitatui meo in curribus Pharaonis
assimilavi te, amica mea.
8 Io assomigliai te, amica mia, alla cavalleria mia (al tempo) delli carri di Faraone.
9 Pulchræ sunt genæ tuæ sicut turturis ;
collum tuum sicut monilia.
9 (Amica mia) le gote tue sono belle, sì come quelle della tortore; lo collo tuo è bello, sì come l' ornamento del petto.(LA VOCE DEGLI AMICI)
10 Murenulas aureas faciemus tibi,
vermiculatas argento.
10 Noi ti faremo catenelle d' oro, lavorate con virgule d'ariento.(LA VOCE DELLA CHIESA)
11 (Sponsa)Dum esset rex in accubitu suo,
nardus mea dedit odorem suum.
11 Quando il re era nel letto suo, il nardo mio diede l'odore suo.
12 Fasciculus myrrhæ dilectus meus mihi ;
inter ubera mea commorabitur.
12 Lo fasciculo della mirra è il diletto mio a me; elli dimorerà tra le mie mammelle.
13 Botrus cypri dilectus meus mihi
in vineis Engaddi.
13 Uva di Cipro è 'l mio diletto a me, nelle vigne di Engaddi.(LA VOCE DI CRISTO)
14 (Sponsus)Ecce tu pulchra es, amica mea ! ecce tu pulchra es !
Oculi tui columbarum.
14 Ecco, tu se' bella, amica mia; ecco, tu sei bella; gli occhi tuoi sono di columba.(LA VOCE DELLA CHIESA)
15 (Sponsa)Ecce tu pulcher es, dilecte mi, et decorus !
Lectulus noster floridus.
15 Ecco, tu se' bello, diletto mio, e adorno; il letticciuolo nostro fiorito.
16 Tigna domorum nostrarum cedrina,
laquearia nostra cypressina.
16 Li decorrenti delle nostre case sono di cedro, e li bordonali nostri sono di cipresso.