Scrutatio

Giovedi, 8 maggio 2025 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Marco 2


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1 E dopo alcuni giorni un' altra volta entrò in Cafarnao.1 - Dopo alcuni giorni, Gesù tornò a Cafarnao;
2 E fu udito come egli era in casa, e molti raunoronsi a lui, per modo che il luogo non poteva capire, etiam insino alla porta; e a loro predicava.2 e quando si seppe ch'era in casa, vi si radunò molta gente in modo che non c'era più posto neppure davanti alla porta. Ed egli annunciava loro la parola.
3 Al quale vennero quattro uomini, portanti uno paralitico.3 Allora gli venne condotto un paralitico, portato da quattro uomini.
4 E quelli non potendo appresentarlo davanti a lui per la molta turba, scoprittero il tetto della casa nella quale egli era; e avendola discoperta, calorono giuso il letto nel quale il paralitico giaceva.4 Ma siccome non potevano presentarglielo per la folla, scoprirono il tetto dalla parte dov'egli era e, fattasi un'apertura, calarono il lettuccio in cui giaceva il paralitico.
5 E vedendo Iesù la loro fede, disse al paralitico: figliuolo, ti sono perdonati li tuoi peccati.5 Gesù vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figliuolo, i tuoi peccati ti son rimessi».
6 Ed erano alcuni Scribi, sedendo ivi, li quali pensavano ne' suoi cuori:6 Ora alcuni Scribi che stavano a sedere, pensavano:
7 Costui come parla a tale modo? egli blasfema. Chi può perdonare le peccata, salvo solo Dio?7 «Come mai costui parla così? Egli bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non il solo Dio?».
8 La quale cosa incontanente conosciuta Iesù per il suo spirito, come a tal modo pensavano dentro da sè, dice Jesù a quelli: il perchè pensate voi queste cose nelli vostri cuori?8 Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che essi la pensavano così, disse: «Perchè fate questi pensieri?
9 Quale è più facile, dire al paralitico: a te sono perdonati li tuoi peccatî, ovvero dire: lèvati, togli il letto tuo, e vattene (nella casa tua)?9 Cos'è più facile, dire al paralitico: - Ti son rimessi i tuoi peccati, - oppure dirgli: - Levati, prendi il tuo lettuccio e cammina -?
10 Ma acciò che voi sappiate che lo Figliuolo dell' uomo ha podestade in terra di perdonare le peccata, disse allo paralitico:10 Ora, perchè voi sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla terra il potere di rimettere i peccati», disse al paralitico:
11 Io ti dico: sta su, togli lo letto tuo, e vanne a casa tua.11 «Dico a te: - Levati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa -».
12 E levossi il paralitico incontanente, e in presenza di tutti tolse il suo letto, e partissi quindi, per modo che tutti maraviglioronsi, e onorificorono Iddio, dicendo: come? giammai non abbiamo veduto simil cosa.12 Costui si levò subito e, preso il suo lettuccio, se ne andò in presenza della folla, tanto che tutti, sbigottiti, glorificavan Dio, dicendo: «Non abbiamo mai veduto una cosa simile».
13 E ancora uscitte fuori al mare; e tutta la turba veniva a lui, ed egli gli predicava.13 Gesù uscì di nuovo verso il mare; e tutto il popolo andava a lui ed egli li ammaestrava.
14 E passando quindi, vide Levi di Alfeo sedente nel banco da cambio, e dissegli: vieni dopo me. Ed egli levato andò dopo lui.14 Nel passare, vide Levi, figlio d'Alfeo, seduto al banco della gabella e gli disse: «Seguimi». Ed egli, alzatosi lo seguì.
15 E fatto è, ch' essendo a mangiare nella casa di colui, insieme con Iesù sedevano a mangiare molti pubblicani e peccatori, ed etiam li suoi discepoli; eranvi etiam molti altri che il seguitavano.15 Mentre Gesù si trovava a tavola in casa di quest'uomo, molti pubblicani e peccatori sedevano a mensa con lui e co' suoi discepoli, ch'eran molti e l'avevan seguìto.
16 Onde vedendo li Scribi e Farisei come egli mangiava con li pubblicani e peccatori, dissero alli suoi discepoli: il perchè il maestro vostro manduca e beve con li pubblicani e peccatori?16 Gli Scribi e i Farisei, vedendolo mangiare coi peccatori e coi pubblicani, chiedevano a' suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia e beve coi pubblicani e coi peccatori?».
17 Udito questo, Iesù dissegli: li uomini sani non hanno bisogno del medico, ma sì beni li infermi; certo non sono venuto a chiamare li giusti, ma li peccatori.17 Gesù, udito questo, rispose loro: «Non hanno bisogno del medico i sani, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
18 Onde li discepoli di Ioanne e li Farisei erano ivi, li quali digiunavano; e vennero, e li dissero: il perchè li discepoli di Ioanne e li Farisei digiunano, ma li tuoi discepoli non digiunano?18 I discepoli di Giovanni e i Farisei digiunavano. Essi dunque vennero da Gesù e gli domandarono: «Perchè i discepoli di Giovanni e de' Farisei digiunano e invece i tuoi discepoli no?».
19 Alli quali disse Iesù: adunque possono li figliuoli delle nozze, mentre ch' egli è il sposo con quelli, digiunare? Mentre che hanno seco il sposo, non possono digiunare.19 Gesù rispose loro: «Possono i compagni dello sposo digiunare, mentre lo sposo è con loro? Finchè lo sposo è con essi, non posson digiunare.
20 Ma verranno gli giorni che gli sarà levato il sposo da loro; e allora in quelli giorni digiuneranno.20 Ma verranno i giorni nei quali sarà ad essi tolto lo sposo e allora, in quei giorni, digiuneranno.
21 Niuno aggiugne, cucendo, il panno nuovo al vecchio vestimento; altrimenti egli levarà il supplimento nuovo dal vecchio, e farassi maggiore squarcione.21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito usato; altrimenti la pezza nuova porta via un po' del vecchio e lo strappo si fa più grande.
22 E nullo puone il vino nuovo nelli otri vecchi; altrimenti il vino rompe li otri, e spargerassi il vino, e periranno li otri; ma si deve ponere il vino nuovo negli otri nuovi.22 Così nessuno mette il vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino farà scoppiare gli otri e il vino si verserà e gli otri saran perduti. Ma il vino nuovo va messo in otri nuovi».
23 E fatto è un'altra fiata: andando egli per le biade nel giorno del sabbato, e gli suoi discepoli cominciorono andare e cavare le spiche.23 In giorno di sabato Gesù attraversava campi seminati e i suoi discepoli, cammin facendo, si misero a coglier delle spighe.
24 Onde vedendo gli Farisei, gli dicevano: ecco quel che fanno li tuoi discepoli nel giorno del sabbato! loro fanno cosa che a nullo è lecita a fare.24 Gli dissero i Farisei: «Vedi! Perchè fanno di sabato ciò che non è permesso?».
25 Alli quali disse Iesù: non avete mai letto quel che fece David, quando fu costretto per necesrità, essendo affamato co' suoi ch' erano con lui?25 Egli rispose loro: «Non avete mai letto quanto fece David quando fu nel bisogno ed ebbero fame lui e quanti eran con lui?
26 Come egli entrò nella casa di Dio sotto Abiatar, principe de' sacerdoti, e manucò il pane della proposizione, il quale a nullo era lecito manducare, salvo alli sacerdoti, ed egli sì lo dette a quelli che erano con lui?26 Com'egli entrò nella casa di Dio, essendo sommo sacerdote Abiatar, e mangiò i pani della Proposizione, dei quali a nessuno è lecito cibarsi se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che eran con lui?».
27 E ancora dicevali: egli è fatto il sabbato per lo uomo, e non lo uomo per il sabbato.27 E soggiunse: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato.
28 E però il Figliuolo dell' uomo è signore etiam del sabbato.28 Perciò il Figlio dell'uomo è padrone anche del sabato».