SCRUTATIO

Montag, 23 Juni 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Zaccaria 11


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1 O Libano, apri le tue porte, e lo fuoco mangi li tuoi cedri.1 - Apri, o Libano, le tue porte e consumi il fuoco i tuoi cedri!
2 O abete, urla, per che cadde lo cedro, però che gli magnifici sono guastati; urlate voi, querce di Basan, però che lo termine armato è caduto.2 Ululate, o abeti, perchè il cedro è caduto! perchè quelle magnifiche piante sono state abbattute! Ululate, o querce di Basan; perchè il bosco inaccessibile è stato tagliato!
3 La voce dell' urlo de' pastori s' ode, però che è guastata la loro magnificenza; e la voce dello ruggito delli leoni, però ch' è guastata la superbia del Giordano.3 Voci stridenti di pastori; perchè la loro magnificenza è stata devastata! Voci ruggenti di leoni, perchè è distrutto l'orgoglio del Giordano!
4 Questo dice lo mio Signore Iddio: pasci le pecore della uccisione.4 Così dice il Signore Dio mio: - Pasci queste pecore da macello.
5 Le quali uccidevano coloro che le possedono, e vendevanle dicendo: benedetto sia Iddio, noi siamo fatti ricchi; e li loro pastori non perdonavano loro.5 Quelli che le possedevano, le scannavano senza pietà e le vendevano dicendo: " Benedetto il Signore, ci siamo arricchiti! " e i loro pastori non avevano compassione alcuna.
6 E io non perdonerò più a coloro che sono abitatori della terra, dice lo Signore Iddio; ecco, io darò li uomini, ciascuno nella mano del suo prossimo, e nella mano del suo re; e cadranno in terra, e non li libererò delle loro mani.6 Anch' io non avrò compassione per gli abitanti di questa terra, dice il Signore: ecco che io lascerò gli uomini in balìa gli uni degli altri e in potere del loro re, e percoteranno la terra e non li strapperò alle loro proprie mani. -
7 E pascerò le pecore della uccisione; e però io chiamai li poveri della greggia; e pigliai due verghe; l' una si chiama Bellezza, e l'altra Funicello; e pasceo la greggia.7 Per questo io pascolerò le pecore da macello, o poveri del gregge! E presi due verghe; una la chiamai Gentilezza, e l'altra la chiamai Legame, e poi mi misi a pascolar il gregge.
8 E uccisi tre pastori in uno mese, e lo mio. spirito si ritrasse in loro; e la loro anima sì si variò contro a me.8 E ricisi tre pastori in un mese: e io mi disanimai per essi e i loro animi pure si alienarono da me.
9 E dissi: io non vi pascerò; chi muore si muoia, e chi è tagliato sie tagliato; altri divori ciascuno la carne del suo prossimo.9 E dissi: - Io non vi pascolerò più: chi muore, muoia; chi ha da essere distrutto, sia distrutto; e quelli che restano si divorino tra di loro le carni a vicenda. -
10 E tolsi la mia verga, che si chiama Bellezza, e taglia'la acciò che facessi tornare addietro lo mio patto, lo quale io feci con tutti li popoli.10 E presi la mia verga chiamata Gentilezza e la spezzai, rompendo così il patto fermato da me con tutti i popoli.
11 E fue tornato addietro in quel dì; e così conobbero i poveri della greggia, i quali fanno la guardia a me, però che fue la parola di Dio.11 E il patto in quel giorno fu rotto; e i poveri del gregge, che mi rispettano, riconobbero che era la parola del Signore.
12 E io dissi a loro: se vi pare che sia bene, datemi la mia mercede ... E la mia mercede sarà apprezzata XXX danari d'argento.12 E dissi a coloro: - Se ancor vi piace, datemi la mia mercede; e se no, lasciamo stare. - Ed essi mi diedero la somma di trenta monete di argento.
13 E disse lo Signore a me: tutto quello prezzo ch' io sono apprezzato da loro, piglialo e gettalo al statuario. E tolsi XXX danari d'argento, e gitta'li nella casa di Dio allo statuario.13 E il Signore mi disse: - Gettala al vasaio, questa vistosa somma per cui sono stato valutato da essi! - E io presi le trenta monete d'argento e le gettai nella casa del Signore al vasaio.
14 E tagliai la mia verga seconda, la quale si chiamava Funicello, per isciogliere la fraternitade tra Giuda e Israel.14 E ruppi la mia seconda verga chiamata Legame, sciogliendo ogni vincolo di fratellanza tra Giuda e tra Israele.
15 E disse Iddio a me: ancora piglia li vasi del pastore istolto.15 E il Signore mi disse: - Prendi ancora gli arnesi di pastore stolto.
16 Però che ecco, io risusciterò lo pastore in terra, il quale non visiterà le cose abbandonate, e non domanderà le cose disperse, e quello che sarà ispezzato non sanerà, e quello che istà non nutrirà, e mangerà le carni de' grassi, e iscioglierà le loro unghie.16 Perchè ecco, che io farò sorgere in questa terra un pastore che non terrà conto delle pecore abbandonate; non cercherà le sbandate; non curerà le ammalate; e quelle che stanno bene non le nutrirà, e mangerà la carne delle più grasse e ne dismembrerà fino le unghie.
17 O pastore, e idolo che abbandoni la greggia! Lo coltello sia sopra lo suo braccio, e sopra lo suo occhio diritto; lo suo braccio si seccherà per ariditade, e l'occhio suo diritto intenebrando sarà oscurato.17 Guai al pastore da nulla, che abbandona il gregge! La spada verrà sopra il suo braccio e sopra il suo occhio destro: il suo braccio inaridirà e il suo occhio si oscurerà e diventerà cieco! -».