SCRUTATIO

Sonntag, 22 Juni 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Isaia 28


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Guai alla corona della superbia, e alli ebrii di Efraim, e ai fiori cadenti della gloria delle allegrezze sue, le quali sono nella testa della valle grassissima, erranti dal vino.1 Væ coronæ superbiæ, ebriis Ephraim,
et flori decidenti, gloriæ exsultationis ejus,
qui erant in vertice vallis pinguissimæ,
errantes a vino.
2 Ecco lo Signore è saldo e forte, come lo impeto delle grandini; turbine rompente, come lo impeto delle acque molto allaganti, e mandate fuori sopra la terra spaziosa.2 Ecce validus et fortis Dominus
sicut impetus grandinis ; turbo confringens,
sicut impetus aquarum multarum inundantium
et emissarum super terram spatiosam.
3 La corona della superbia delli ebrii di Efraim sarà conculcata colli piedi.3 Pedibus conculcabitur
corona superbiæ ebriorum Ephraim.
4 E lo fiore della sua allegrezza cadrà, lo quale è sopra lo capo delle valli grasse, quasi come temporale dinanzi della maturezza dello autunno; e quando lo averà veduto, immantinente quando l'averà in mano, sì lo mangerà.4 Et erit flos decidens gloriæ exsultationis ejus,
qui est super verticem vallis pinguium,
quasi temporaneum ante maturitatem autumni,
quod, cum aspexerit videns,
statim ut manu tenuerit, devorabit illud.
5 In quello di sarà lo Signore delli esèrciti corona di gloria, e ghirlanda d'allegrezza allo rimanente del suo popolo.5 In die illa erit Dominus exercituum corona gloriæ,
et sertum exsultationis residuo populi sui ;
6 E alli sedenti sopra lo trono sarà spirito di giudicio; fortezza a quelli che ritorneranno dalla battaglia alla porta.6 et spiritus judicii sedenti super judicium,
et fortitudo revertentibus de bello ad portam.
7 Ma vero è che questi non lo seppono per lo vino, ed errarono per la ebrietà; li sacerdoti e profeti non seppono per la ebrietà, e furono inghiottiti dal vino, [ed errarono nella ebrietà], e non conobbero lo vedente (cioè Iddio), e non seppono lo giudicio.7 Verum hi quoque præ vino nescierunt, et præ ebrietate erraverunt ;
sacerdos et propheta nescierunt præ ebrietate ;
absorpti sunt a vino, erraverunt in ebrietate,
nescierunt videntem, ignoraverunt judicium.
8 E tutte le tavole furono piene di vomito (cioè di rigettamento di quelli che vi mangiavano), e furono anche piene di brutture, intanto che non v' era più luogo.8 Omnes enim mensæ repletæ sunt vomitu sordiumque,
ita ut non esset ultra locus.
9 Adunque a cui sì insegnerà la scienza? e a cui farae intendere l'udimento? (Quasi, io insegnerò) alli lattanti alla poppa, iscacciati dalle poppe.9 Quem docebit scientiam ?
et quem intelligere faciet auditum ?
Ablactatos a lacte,
avulsos ab uberibus.
10 Però che (loro si dice) manda, rimanda; manda, rimanda; aspetta, riaspetta; aspetta, riaspetta; uno poco quivi, uno poco quivi!10 Quia manda, remanda ; manda, remanda ;
exspecta, reexspecta ; exspecta, reexspecta ;
modicum ibi, modicum ibi.
11 Elli parlerà in altra lingua e in altro parlare a questo popolo.11 In loquela enim labii,
et lingua altera
loquetur ad populum istum.
12 A cui egli disse: questo è lo mio riposo, rinfrescate lo stanco, e questo è lo mio refrigerio: e non lo volsero udire.12 Cui dixit : Hæc est requies mea,
reficite lassum ;
et hoc est meum refrigerium :
et noluerunt audire.
13 E a loro sarà questa parola, cioè: manda, rimanda; manda, rimanda; aspetta, riaspetta; aspetta, riaspetta; uno poco quivi, uno poco quivi; acciò che loro vadano e caggiano adietro, e rompansi, e sieno allacciati, e sieno presi.13 Et erit eis verbum Domini :
Manda, remanda ; manda, remanda ;
exspecta, reexspecta ; exspecta, reexspecta ;
modicum ibi, modicum ibi ;
ut vadant, et cadant retrorsum,
et conterantur, et illaqueentur, et capiantur.
14 E però udite la parola di Dio, uomini schernieri, i quali signoreggiate sopra lo populo mio lo quale è in Ierusalem.14 Propter hoc audite verbum Domini, viri illusores,
qui dominamini super populum meum, qui est in Jerusalem.
15 E voi diceste: noi abbiamo fatto patto colla morte, e collo inferno abbiamo patteggiato; la battitura moltiplicante non verrà sopra noi, quando passerà; però che abbiamo posta la bugia per nostra speranza, e siamo gittati nella falsità.15 Dixistis enim : Percussimus fœdus cum morte,
et cum inferno fecimus pactum :
flagellum inundans cum transierit, non veniet super nos
quia posuimus mendacium spem nostram,
et mendacio protecti sumus.
16 E però questo dice lo Signore Iddio: ecco, nelli fondamenti di Sion io metterò una pietra angolata, a pruova e bella, fondata nel fondamento; colui che crederà, non s' affretti.16 Idcirco hæc dicit Dominus Deus :
Ecce ego mittam in fundamentis Sion lapidem,
lapidem probatum,
angularem, pretiosum, in fundamento fundatum ;
qui crediderit, non festinet.
17 E porrò lo giudicio nel peso, e la giustizia nella misura; e la gragnuola rivolterà sotto sopra la speranza della bugia; e la difensione allagheranno le acque.17 Et ponam in pondere judicium,
et justitiam in mensura ;
et subvertet grando spem mendacii,
et protectionem aquæ inundabunt.
18 E lo vostro patto colla morte sarà annichilato, e lo vostro patto non istarà fermo collo inferno; e la battitura allagante quanto passerà, sarete conculcati da quella.18 Et delebitur fœdus vestrum cum morte,
et pactum vestrum cum inferno non stabit :
flagellum inundans cum transierit, eritis ei in conculcationem.
19 E quando passerà, torravvi via; perchè passerà via la mattina per tempo, nel dì e nella notte; e pure solamente la tribulazione darà intendimento all' udito.19 Quandocumque pertransierit, tollet vos,
quoniam in mane diluculo pertransibit in die et in nocte ;
et tantummodo sola vexatio intellectum dabit auditui.
20 Però che lo letto è ristretto, intanto che l'uno (none) cade; e lo copertoro è sì piccolo, che non puote coprire ciascuno di voi.20 Coangustatum est enim stratum, ita ut alter decidat ;
et pallium breve utrumque operire non potest.
21 Sì come nel monte delle divisioni lo Signore starà; così s' adirerà [come] nella valle la quale è in Gabaon, per fare l'opera sua; è la sua opera straniera; e peregrina da lui è la sua opera (è aliena) per fare l'opera sua.21 Sicut enim in monte divisionum stabit Dominus ;
sicut in valle quæ est in Gabaon irascetur,
ut faciat opus suum, alienum opus ejus :
ut operetur opus suum, peregrinum est opus ejus ab eo.
22 Adunque non vogliate schernire (nè fare beffe), acciò che forse li vostri legami non si ristringano; io hoe udito compimento di fine e abbreviamento dal Signore delli esèrciti sopra tutta la terra.22 Et nunc nolite illudere,
ne forte constringantur vincula vestra ;
consummationem enim et abbreviationem audivi
a Domino Deo exercituum, super universam terram.
23 Ricevete colle orecchie e udite la mia voce; attendete (cioè ascoltate) e udite il mio parlare.23 Auribus percipite, et audite vocem meam :
attendite, et audite eloquium meum.
24 Or (non) arerae tutto lo dì l' arante per seminare, e romperà e sarchierà la sua terra?24 Numquid tota die arabit arans ut serat ?
proscindet et sarriet humum suam ?
25 Or quando averà affacciata e agguagliata la terra per seminare e ispargervi lo git e lo cimino, e' non porrà il grano per ordine, e l' orzo e il miglio e la veccia nel fine suo?25 Nonne cum adæquaverit faciem ejus,
seret gith et cyminum sparget ?
et ponet triticum per ordinem, et hordeum,
et milium, et viciam in finibus suis ?
26 E Iddio suo il dirizzerà, e ammaestrerallo nel giudicio.26 Et erudiet illum in judicio ;
Deus suus docebit illum.
27 (Questo git sì è uno seme di generazione di legume, e sì è grosso e grande come lo cimino, ma è di colore nigro, e spargesi nel pane). E questo git non si triterà colli strumenti dentati, nè le ruote delle macine. roteranno sopra lo cimino; ma colla verga si purgherà lo git, e lo cimino col bastone.27 Non enim in serris triturabitur gith,
nec rota plaustri super cyminum circuibit ;
sed in virga excutietur gith,
et cyminum in baculo.
28 E lo pane sarà minuzzato; ma non in perpetuo lo triterà lo tritatore, e non lo schiaccerà con ruote di carro, e non lo maccherà colle sue unghie.28 Panis autem comminuetur ;
verum non in perpetuum triturans triturabit illum,
neque vexabit eum rota plaustri,
neque ungulis suis comminuet eum.
29 E questo uscìo dallo Iddio Signore delli esèrciti, acciò che facesse consiglio maraviglioso, e magnificasse la giustizia.29 Et hoc a Domino Deo exercituum exivit,
ut mirabile faceret consilium, et magnificaret justitiam.