Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 9


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Non amare la femina nello grembo tuo, acciò ch' ella non ti mostri malizia di malvagia dottrina.1 Non zeles mulierem sinus tui,
ne doceas contra te notitiam ne quam.
2 Non dare alla femina potestade dell' anima tua, acciò ch' ella non entri nella forza tua, e tu sie confuso.2 Non des mulieri potestatem animae tuae,
ne ingrediatur in virtutem tuam, et confundaris.
3 Non guardare femina di molte voluntadi, acciò che tu non caggi nelli lacciuoli suoi.3 Ne adeas ad mulierem multivolam, ne forte incidas in laqueos illius.
4 Non si continuo con femina ballatrice; e non ti rallegrare insieme con lei, acciò che tu non perisca nell' astuzia sua.4 Cum psaltria ne assiduus sis nec audias illam,
ne forte pereas in efficacitate illius.
5 Non desiderare la vergine, acciò che tu non ti scandalizzi nella bellezza sua.5 Virginem ne conspicias,
ne forte scandalizeris in decore illius.
6 Non dare alli fornicatori l'anima tua in niuna cosa, sì che tu non perda te e la eredità tua.6 Ne des fornicariis animam tuam in ullo,
ne perdas te et hereditatem tuam.
7 Non ragguardare li alberghi della cittade, sì che tu non ti disvii per le piazze sue.7 Noli circumspicere in vicis civitatis,
nec oberraveris in plateis illius.
8 Stravolgi gli occhi tuoi dalla femina lisciata, e non ragguardare la bellezza straniera.8 Averte faciem tuam a muliere compta
et ne circumspicias speciem alienam.
9 Molti perirono per la bellezza della femina; e di questo la concupiscenza quasi come fuoco arde.9 Propter speciem mulieris multi perierunt,
et ex hoc concupiscentia quasi ignis exardescit.
10 Ogni femina, che è fornicaria, sarà conculcata quasi sterco in via.10 .
11 La bellezza della femina straniera, molti l'hanno con ammirazione considerata, i quali sono fatti pazzi; il parlare di colei sì come fuoco arde.11
12 Con femina straniera ad ogni modo non sedere, e non giacere sopra il braccio con lei.12 Cum alterius muliere ne sedeas omnino
nec accumbas cum ea super cubitum in vino,
13 E avvinazzato non questionare con lei, acciò che il tuo cuore non si dichini a lei, e non caggi nel sangue tuo in perdizione.13 ne forte declinet cor tuum in illam, et sanguine tuo labaris in perditionem.
14 Non lasciare l'amico antico; per che il nuovo non sarà simile ad esso.14 Ne derelinquas amicum antiquum:
novus enim non erit similis illi.
15 Il vino novello è l' amico nuovo; invecchiasi, e cn soavitade lo beverai.15 Vinum novum amicus novus:
veterascet, et cum suavitate bibes illud.
16 Non desiderare la fama e le ricchezze del peccatore; però che tu non sai che sovversione a lui si deve avvenire.16 Non zeles gloriam et opes peccatoris;
non enim scis quae futura sit illius subversio.
17 Non ti piaccia la ingiuria delli [in] giusti, sapendo che il malvagio infino all' inferno dispiacerae.17 Non placeat tibi prosperitas iniustorum
sciens quoniam usque ad inferos non iustificabuntur.
18 Sta di lungi dall' uomo che ha potestade d'uccidere, è non sospetterai paura di morte.18 Longe abesto ab homine potestatem habente occidendi
et non suspicaberis timorem mortis;
19 E se tu anderai a lui, non commettere alcuna cosa, che egli non ti toglia la vita.19 et, si accesseris ad illum, noli aliquid committere,
ne forte auferat vitam tuam.
20 Conosci la comunicazione del potente; però che tu entrerai nel mezzo de' lacciuoli, e anderai sopra l'arme de' dolenti.20 Communionem mortis scito,
quoniam in medio laqueorum ingredieris
et super retia ambulabis.
21 Secondo tuo potere guàrdati dal prossimo tuo, e tratta con li savi e con li prudenti.21 Secundum virtutem tuam conversare cum proximo tuo
et cum sapientibus et prudentibus tracta.
22 E gli uomini giusti sieno al tuo convito, e nel timore di Dio sia il tuo gloriamento.22 Et cum sensato sit cogitatus tuus,
et omnis enarratio tua in praeceptis Altissimi.
23 E nel tuo senno sia il pensiero di Dio, e ogni tuo parlare sia nelli comandamenti di Dio altissimo.23 Viri iusti sint tibi convivae,
et in timore Dei sit tibi gloriatio.
24 L'opere saranno lodate nelle mani delli artefici; e lo principe del popolo sarà laudato sapiente nel sermone suo, ma nel senno delli antichi la parola.24 In manu artificum opera laudabuntur,
et princeps populi in sapientia sermonis sui,
in sensu vero seniorum verbum.
25 Terribile nella città sua è l' uomo linguato; il folle sì è odiato nella parola sua.25 Terribilis est in civitate sua homo linguosus,
et temerarius in verbo suo odibilis erit.