Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Ecclesiastico 29


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Quello che fae misericordia, prèsta al prossimo suo; e chi è largo e splendido, osserva li comandamenti.1 Qui facit misericordiam f?neratur proximo suo :
et qui prævalet manu mandata servat.
2 Prèsta al prossimo tuo nel tempo della sua necessitade, e ancora rendi al prossimo nel tempo suo.2 F?nerare proximo tuo in tempore necessitatis illius :
et iterum redde proximo in tempore suo.
3 Conferma la parola tua, e fa fedelmente con lui; e in ogni tempo troverai quello che t'è necessario.3 Confirma verbum, et fideliter age cum illo :
et in omni tempore invenies quod tibi necessarium est.
4 Molti stimarono lo prèsto sì come uno trovamento, e prestarono gravezza a coloro che li aiutarono.4 Multi quasi inventionem æstimaverunt f?nus,
et præstiterunt molestiam his qui se adjuverunt.
5 Infino ch' elli ricevono, basciano le mani di colui che dà, e umiliano la loro voce nella promissione.5 Donec accipiant, osculantur manus dantis,
et in promissionibus humiliant vocem suam :
6 E nel tempo dello rimeritare domanderanno. Enel tempo, e parleranno parole increscevoli, e causerassi il tempo del mormoramento.6 et in tempore redditionis postulabit tempus,
et loquetur verba tædii et murmurationum,
et tempus causabitur.
7 E s'elli potrae rendere, si li sarà contrario, e appena del soldo renderà il mezzo; e computarae quello, come se tu l'avessi trovato.7 Si autem potuerit reddere, adversabitur :
solidi vix reddet dimidium,
et computabit illud quasi inventionem :
8 Ma se lui non potrà (ritenere che non la restituisca), cercherà di defraudarti, e diventerà tuo nimico per sua propria voglia.8 sin autem, fraudabit illum pecunia sua,
et possidebit illum inimicum gratis :
9 Villania e mali detti ti renderae, e per lo onore e per lo beneficio ti renderà villanie.9 et convitia et maledicta reddet illi,
et pro honore et beneficio reddet illi contumeliam.
10 Molti non per cagione di malvagitade non prestarono, ma temerono d' essere defraudati spontaneamente.10 Multi non causa nequitiæ non f?nerati sunt,
sed fraudari gratis timuerunt.
11 E per tanto sii di forte animo sopra lo umile, e per la limosina non lo ti fare venire dietro.11 Verumtamen super humilem animo fortior esto,
et pro eleemosyna non trahas illum.
12 Per lo comandamento ricevi il povero; e per inopia nollo lasciare ire da te vuoto.12 Propter mandatum assume pauperem,
et propter inopiam ejus ne dimittas eum vacuum.
13 Perdi la pecunia per lo tuo fratello e per lo amico, e non la nascondere sotto la pietra in perdizione.13 Perde pecuniam propter fratrem et amicum tuum,
et non abscondas illam sub lapide in perditionem.
14 Poni il tesoro tuo nelli comandamenti di Dio, e gioverae più che tutto l'oro.14 Pone thesaurum tuum in præceptis Altissimi,
et proderit tibi magis quam aurum.
15 Rinchiudi la limosina nel seno del povero, e questa medesima adorerae per te, e liberaratti da ogni male.15 Conclude eleemosynam in corde pauperis,
et hæc pro te exorabit ab omni malo.
16 (La limosina dello uomo è sì come uno sacchetto con lui, e conserverae la grazia dell' uomo, sì come la pupilla dell' occhio).16 Super scutum potentis
17 (E poi si rilevarae e rimeritarae a loro la retribuzione, a ciascuno nel capo loro). Sopra il scudo del potente, e più che lancia, combatterà contro al nimico tuo.17 et super lanceam
18 Il buono uomo farae fede al prossimo suo;18 adversus inimicum tuum pugnabit.
19 e chi la perderae, si farae confusione.19 Vir bonus fidem facit pro proximo suo :
et qui perdiderit confusionem derelinquet sibi.
20 Non dimenticare la grazia di quello che è stato per te securità; per che ello diede per te l'anima sua.20 Gratiam fidejussoris ne obliviscaris :
dedit enim pro te animam suam.
21 Il peccatore schifa la repromissione.21 Repromissorem fugit peccator et immundus.
22 Il peccatore intitola a sè li beni del promettitore; e colui che è isconoscente per senno ch' egli abbandonoe colui che liberoe lui.22 Bona repromissoris sibi ascribit peccator :
et ingratus sensu derelinquet liberantem se.
23 L'uomo ripromette del prossimo suo; e quando egli averae perduto la reverenza, sarà abbandonato da lui.23 Vir repromittit de proximo suo :
et cum perdiderit reverentiam, derelinquetur ab eo.
24 La malvagissima promissione molti dirizzanti perse, e commosse coloro sì come tempesta di mare.24 Repromissio nequissima multos perdidit dirigentes,
et commovit illos quasi fluctus maris.
25 Avvolgendosi fece passare altrove uomini potenti, e andarono vagabondi in genti straniere.25 Viros potentes gyrans migrare fecit,
et vagati sunt in gentibus alienis.
26 Lo peccatore, trapassante li comandamenti del Signore, caderà nella malvagia repromissione; e colui che sforzerae molte cose, cadrae nel giudicio.26 Peccator transgrediens mandatum Domini incidet in promissionem nequam :
et qui conatur multa agere incidet in judicium.
27 Ricupera il prossimo secondo la possanza tua, e attendi a te sì che tu non caggi.27 Recupera proximum secundum virtutem tuam,
et attende tibi ne incidas.
28 Il principio della vita dell' uomo vuole acqua e pane, vestimento e casa che ricopra la vergogna.28 Initium vitæ hominis, aqua et panis,
et vestimentum, et domus protegens turpitudinem.
29 Meglio è la vita del povero sotto il coperto d'assi, che molti conviti in peregrinazione sanza casa.29 Melior est victus pauperis sub tegmine asserum
quam epulæ splendidæ in peregre sine domicilio.
30 Statti contento di quel poco che tu hai, e non udirailo impropero della peregrinazione.30 Minimum pro magno placeat tibi,
et improperium peregrinationis non audies.
31 La vita mala è andar peregrino di casa in casa; e dove albergherae, non sarà con fiducia, e non aprirà la bocca sua.31 Vita nequam hospitandi de domo in domum :
et ubi hospitabitur non fiducialiter aget, nec aperiet os.
32 Albergherae e pascerassi, e sosterrà li ingrati, e udirà molte cose dispiacevoli.32 Hospitabitur, et pascet, et potabit ingratos,
et ad hæc amara audiet :
33 (E saralli detto): va, ospite, e prepara la mensa (tua); e di quelle cose che tu hai, pasci gli altri.33 transi, hospes, et orna mensam,
et quæ in manu habes ciba ceteros.
34 Esci fuori dalla faccia delli miei amici; dal bisogno della mia casa egli è venuto il mio fratello.34 Exi a facie honoris amicorum meorum :
necessitudine domus meæ hospitio mihi factus est frater.
35 Queste cose sono gravi a uomo sensato; la correzion della casa, e lo improperio di colui che prèsta.35 Gravia hæc homini habenti sensum :
correptio domus, et improperium f?neratoris.