Sapienza 2
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BIBBIA VOLGARE | BIBBIA CEI 1974 |
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1 Dissono li malvagi, pensando appo sè non dirittamente picciolo e con fastidio è il tempo della vita nostra, e non è refrigerio nella fine dell' uomo; e non è niuno che l' uomo sappia sia ritornato dello inferno. | 1 Dicono fra loro sragionando: "La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio, quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi. |
2 Però che noi siamo nati di niente, e dopo questa vita saremo sì come non fossimo mai stati; però che fumo (e vento) è stato sufflato nelli nasi nostri; è parola favilla a commuovere il cuore nostro. | 2 Siamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo stati. È un fumo il soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore. |
3 E lo spirito si spanderae sì come molle aere, e la vita nostra trapasserae sì come ombra di nuvolo, e disfarassi sì come nebula, cacciata dalli raggi del sole, e dal calore di quello aggravata. | 3 Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere e lo spirito si dissiperà come aria leggera. |
4 Il nome nostro si dimenticherae per lo tempo, e niuno averà in memoria delle opere nostre. | 4 Il nostro nome sarà dimenticato con il tempo e nessuno si ricorderà delle nostre opere. La nostra vita passerà come le tracce di una nube, si disperderà come nebbia scacciata dai raggi del sole e disciolta dal calore. |
5 Il tempo nostro sì è uno passamento d' ombra, e non ritornerae poi la fine nostra; però ch' ella sì è consegnata, e niuno ritorna. | 5 La nostra esistenza è il passare di un'ombra e non c'è ritorno alla nostra morte, poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro. |
6 Venite adunque, e logoriamo li beni che sono; e usiamo la creatura sì come in giovinezza affret-. tatamente. | 6 Su, godiamoci i beni presenti, facciamo uso delle creature con ardore giovanile! |
7 Ed empiamoci di vino prezioso e unguenti; e non ci passi il fiore del tempo. | 7 Inebriamoci di vino squisito e di profumi, non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera, |
8 Coroniamci di rose, inanzi ch' elle si guastino; nullo prato sia, lo quale lo nostro desiderio non trapassi. | 8 coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano; |
9 Niuno di noi sia senza parte della nostra concupiscenza; in ogni luogo lasciamo li segnali della nostra letizia, però che questa si è la parte nostra, e questa si è la sorte nostra. | 9 nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza. Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia perché questo ci spetta, questa è la nostra parte. |
10 Aggraviamo lo povero giusto, e non perdoniamo alla vedova, e non onorifichiamo li canuti dello antico tempo. | 10 Spadroneggiamo sul giusto povero, non risparmiamo le vedove, nessun riguardo per la canizie ricca d'anni del vecchio. |
11 Sia la fortezza nostra la legge della giustizia; però che quelli che sono poveri sono a noi inutili. | 11 La nostra forza sia regola della giustizia, perché la debolezza risulta inutile. |
12 Inganniamo il giusto, però ch' egli è disutile a noi, e sì è contrario alle opere nostre, e rimpròveraci li peccati della legge, e diffama contro a noi li peccati della disciplina nostra. | 12 Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni; ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le mancanze contro l'educazione da noi ricevuta. |
13 Egli promette ch' egli ha la scienza di Dio, e appellasi figliuolo di Dio. | 13 Proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara figlio del Signore. |
14 Egli è fatto a noi spianatore delli nostri pensieri. | 14 È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti; ci è insopportabile solo al vederlo, |
15 Egli è grave a noi eziandio a vederlo, però che la sua vita sì è dissomigliante all' altre, e le sue vie sono immutate. | 15 perché la sua vita è diversa da quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. |
16 Sì come bugiardi siamo estimati da lui, ? guardasi dalle nostre vie sì come dalle cose sozzissime, e antipone la fine de' giusti, e vantasi che il suo padre è Iddio. | 16 Moneta falsa siam da lui considerati, schiva le nostre abitudini come immondezze. Proclama beata la fine dei giusti e si vanta di aver Dio per padre. |
17 Veggiamo dunque, se le [sue] parole sono vere; tentiamolo di quelle cose che li debbono avvenire, e sapremo qual sia la fine sua. | 17 Vediamo se le sue parole sono vere; proviamo ciò che gli accadrà alla fine. |
18 S' egli è vero figliuolo di Dio, elli il riceverà, è libererallo delle mani delli avversarii. | 18 Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà, e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. |
19 Con ingiuria e con tormento proviamo lui, acciò che noi sappiamo la riverenza sua, e proviamo la pazienza sua. | 19 Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione. |
20 E condanniamolo a morte sozzissima; e conosceremo li suoi intendimenti delle sue parole. | 20 Condanniamolo a una morte infame, perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà". |
21 Queste cose pensarono, ed errarono; però che la loro malizia li accecoe. | 21 La pensano così, ma si sbagliano; la loro malizia li ha accecati. |
22 E non conobbono li sacramenti di Dio, e non sperarono mercede di giustizia, e non giudicarono l'onore dell' anime sante. | 22 Non conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità né credono alla ricompensa delle anime pure. |
23 Però che Iddio creoe l'uomo da non potere essere vinto, e fecelo alla similitudine sua. | 23 Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. |
24 Ma per la invidia del diavolo la morte sì entrò nel mondo. | 24 Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono. |
25 Sèguitano il diavolo coloro che sono dalla parte sua. |