Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Sapienza 13


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Quelli uomini sono vani, nelli quali non è la scienza di Dio; e per avere le cose, le quali paiono buone, non poterono conoscere colui ch' è Iddio, nè attendendo all' opere poterono conoscere chi è l'artefice di esse.1 Vani autem sunt omnes homines
in quibus non subest scientia Dei ;
et de his quæ videntur bona,
non potuerunt intelligere eum qui est,
neque operibus attendentes agnoverunt quis esset artifex :
2 Ma elli pensarono che il fuoco, o spirito, o aere commosso, o giro di stelle, o molta acqua, o sole o luna, fussono rettori della terra e Iddii.2 sed aut ignem, aut spiritum, aut citatum aërem,
aut gyrum stellarum, aut nimiam aquam, aut solem et lunam,
rectores orbis terrarum deos putaverunt.
3 E se costoru, per la bellezza delle cose che videro, pensorono che fussero Dei, sappiano quanto il signoreggiatore di queste cose è più nobile; il generatore della bellezza fece tutte queste cose.3 Quorum si specie delectati, deos putaverunt,
sciant quanto his dominator eorum speciosior est :
speciei enim generator hæc omnia constituit.
4 E se loro si maravigliarono della virtude e dell' opere di quelle cose, intendano da quelle, però che colui che le fece è più forte d' esse.4 Aut si virtutem et opera eorum mirati sunt,
intelligant ab illis quoniam qui hæc fecit fortior est illis :
5 Conoscevolmente si potrà vedere il creatore (della grandezza) della bellezza e della creatura nella magnitudine d' essa bellezza nella creatura.5 a magnitudine enim speciei et creaturæ
cognoscibiliter poterit creator horum videri.
6 Ma impertanto è ancora minore la lamentanza in queste; e costoro forse errano, che cercano Iddio, e vogliono trovare.6 Sed tamen adhuc in his minor est querela ;
et hi enim fortasse errant,
Deum quærentes, et volentes invenire.
7 Però che (conciosia cosa che) loro conversino nelle sue opere, quando chieggono; e indotti sono a credere che quelle sono buone, che paiono buone.7 Etenim cum in operibus illius conversentur inquirunt,
et persuasum habent quoniam bona sunt quæ videntur.
8 Nientemeno non si deve a costoro perdonare.8 Iterum autem nec his debet ignosci.
9 Ma s' elli hanno tanto potuto sapere, ch' elli potessono stimare il secolo; or come non trovarono il Signore di questo più agevolmente?9 Si enim tantum potuerunt scire
ut possent æstimare sæculum,
quomodo hujus Dominum non facilius invenerunt ?
10 Elli sono disavventurati, e la loro speranza sì è tra li morti, coloro che appellarono iddii le opere delle mani delli uomini, cioè l' oro e l' argento, e le invenzioni delle arti, e le similitudini delli animali, disutile pietra o antica opera delle mani.10 Infelices autem sunt,
et inter mortuos spes illorum est,
qui appellaverunt deos opera manuum hominum :
aurum et argentum, artis inventionem,
et similitudines animalium, aut lapidem inutilem,
opus manus antiquæ.
11 O sì come uno artefice di legname taglierae della selva uno diritto legno, e maestrevolmente ne leverae tutta la scorza, e usando l'arte sua diligentemente, ne farae uno vaso utile alla conservazione della vita;11 Aut si quis artifex faber de silva lignum rectum secuerit,
et hujus docte eradat omnem corticem,
et arte sua usus
diligenter fabricet vas utile in conversationem vitæ ;
12 e lo rimanente di questa opera si usi male, buttandola nel fuoco a preparare i cibi;12 reliquiis autem ejus operis
ad præparationem escæ abutatur,
13 e lo rimanente di tutto questo, che non è utile ad alcuna cosa, che si è lo legno bistorto e pieno di groppi, intagli diligentemente per lo vòto d' esso, e per la maestria dell' arte sua il figuri e assomigli ad una imagine d' uomo,13 et reliquum horum quod ad nullos usus facit,
lignum curvum et vorticibus plenum
sculpat diligenter per vacuitatem suam,
et per scientiam suæ artis figuret illud,
et assimilet illud imagini hominis,
14 o d'alcuno animale, imponendo con sinopia o con rosso liscio la faccia e il colore di quello, e con terra ricoprendo ogni magagna la qual sie in .quello.;14 aut alicui ex animalibus illud comparet :
perliniens rubrica, et rubicundum faciens fuco colorem illius,
et omnem maculam quæ in illo est perliniens ;
15 e faccia a quello intaglio degna abitazione, proponendo quello nel parete, e fortificando con ferro,15 et faciat ei dignam habitationem,
et in pariete ponens illud,
et confirmans ferro
16 per ch' egli non caggia, tu guarderai quella imagine, sapendo ch' ella non si puote aiutare; però ch' ella è imagine, e ha bisogno d'aiutorio (d'uomo).16 ne forte cadat,
prospiciens illi :
sciens quoniam non potest adjuvare se :
imago enim est, et opus est illi adjutorium.
17 E della ricchezza sua e de' figliuoli suoi e delli matrimonii facendo voto, a lei dimanda (quello che li deve avvenire); e non si vergogna favellare con quella statua la quale è sanza anima,17 Et de substantia sua, et de filiis suis,
et de nuptiis votum faciens inquirit :
non erubescit loqui cum illo qui sine anima est.
18 e a pregare lo infermo (e la statua inferma e debile) per la sanitade; priega il morto per la vita, e invoca il suo adiutorio disutile;18 Et pro sanitate quidem infirmum deprecatur,
et pro vita rogat mortuum,
et in adjutorium inutilem invocat.
19 e per la via priega colui che non puote andare; e di guadagnare e d' adoperare e del fine di tutte le cose domanda colui il quale è disutile in tutte le cose.19 Et pro itinere petit ab eo qui ambulare non potest ;
et de acquirendo, et de operando,
et de omnium rerum eventu,
petit ab eo qui in omnibus est inutilis.