Proverbi 17
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1 (E perciò dice Salomone, che) meglio vale poco di pane con gioia (e pace di cuore), che non fa grande vivanda tra male genti e malvagia compagnia. | 1 Meglio un tozzo di pane secco con tranquillità che una casa piena di banchetti con discordia. |
2 Il savio sergente sarà signore intra li folli eredi; e tra' fratelli terrà l'ereditaggio. | 2 Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato e avrà parte con i fratelli all’eredità. |
3 Tutto simigliantemente come il savio aurifice prova l'oro e l'argento nella fornace, così nostro Signore prova il cuore delle genti. | 3 Il crogiuolo è per l’argento e il forno per l’oro, ma chi prova i cuori è il Signore. |
4 Il malvagio uomo fa volentieri ciò che il malvagio signore gli comanda; il falso uomo confessa ciò che il malvagio e disleale uomo vole dire. | 4 Il malfattore presta attenzione a un labbro maldicente, il bugiardo ascolta una lingua nociva. |
5 Colui che dispregia il povero uomo, e' falli a suo potere onta a colui che il fece; e spesse volte vede uomo venire, che misavviene a colui ch' è lieto d'altrui disavventura (e che ne fa gioia). | 5 Chi deride il povero offende il suo creatore, chi gioisce per colui che va in rovina non resterà impunito. |
6 Molto sono lieti i prodi uomini, quando hanno bella famiglia; i fanciulli sono in grande gioia quando il loro padre è di buona condizione (e sono stati della vita e buono affare). | 6 Corona dei vecchi sono i figli dei figli, onore dei figli i loro padri. |
7 E' non è già bella cosa, quando il malvagio uomo dice bella parola; (chè uomo di malvagia vita non deve essere amato); e molto è grande villania, quando principe (o altro uomo) mente volentieri. | 7 Non s’addice all’insensato un linguaggio elevato, ancor meno al principe un linguaggio falso. |
8 Colui che veramente attende (e si sente senza peccato) è altresì come la pietra preziosa ( ch' è in sua virtude); e che li advegna, non lascia già la buona vita, anzi si mantiene saviamente in buone avventure. | 8 Il regalo di corruzione è come un talismano per chi lo possiede: dovunque egli si volga ottiene successo. |
9 Quello che copre i segreti del savio uomo, gli mostra amore; ma quello che rapporta parola (altrimenti intra le genti che sono state dotte), e' mette genti in discordia. (Tali genti deve odiare Iddio e l' uomo). | 9 Chi copre la colpa cerca l’amicizia, ma chi la divulga divide gli amici. |
10 Meglio si castiga uno savio uomo d'una semplice parola, che non fanno i folli di cento battiture. | 10 Fa più effetto un rimprovero all’assennato che cento percosse allo stolto. |
11 Il disleale uomo va cercando tuttavia questioni e discordie; contra lui manda Dio tribulazioni e pene; (già se non s' ammenda, e' non gli fallirà disavventura infino alla morte). | 11 Il malvagio non cerca altro che la ribellione, ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà. |
12 (Meglio vale ad altrui di disputare con uno saracino, che con uno sodomito che ha fidanza in sua malizia; e) meglio vale avere compagnia con uno adiroso, che non fa con uno folle, che uomo non puote mettere in diritta via: (chè il folle uomo vuole che l'uomo gli creda ciò ch' ello gli dice; a niuno castigamento non s' accorda). | 12 Meglio incontrare un’orsa privata dei figli che uno stolto in preda alla follia. |
13 A colui che rende male per bene (che fa male a colui che bene gli ha fatto, renderà Iddio ciò che gli servirà, e suo merito secondo che sarà, nè) già di lui nè di sua famiglia non si partirae misavventura. | 13 A chi rende male per bene non si allontanerà la sventura dalla sua casa. |
14 Quello che favella a volontà, e non ha cura che si dica, si muove molte genti ad ira e a questione, (e quello che la sua lingua non attempera a bene dire, diparte spesso amore e concordia); e inanzi che venga a castigamento, lascia tutta sua dirittura. | 14 Iniziare un litigio è come aprire una diga; prima che la lite si esasperi, troncala. |
15 Quello che difende uomo disleale (in piato e in giudicamento) e che grava il prode uomo, Iddio li porta odio, (e non può dirittamente mantenere le sue genti; chè giustizia deve essere tale, che il giudice non deve niuno conoscere, nè il povero gravare nè il ricco diportare, e chi altrimenti fa pecca gravemente nell' anima sua). | 15 Assolvere il reo e condannare il giusto: ecco due cose che il Signore ha in orrore. |
16 Che può valere (nè crucciare) al folle (acciò ch' egli ha) grande patrimonio e grande ricchezza, onde non puote comparare dottrina nè sapienza? Quelli che fa la sua casa più alta che diritto non è, spesso addiviene ch' ello ne manca; chè l'alta cade più tosto che la bassa; e quello che non vuole il senno intendere verrae a male. (Quello che si forza più che suo potere, nolli durerà; e' non è già savio, e spesso addiviene che ritorna a più basso stato, che non è stato dinanzi). | 16 A che serve il denaro in mano allo stolto? Per comprare la sapienza, se non ha senno? |
17 In tutto tempo ama il suo amico, quello che è verace amico; ma niuno non puote sì bene conoscere il suo amico, come è al bisogno. | 17 Un amico vuol bene sempre, è nato per essere un fratello nella sventura. |
18 Quello è folle, che sopra si piglia la cura altrui (e non la sa governare, e quando è mestiere non lo consiglia a suo potere; chè poi che l'uomo riceve altrui in sua guardia, gli deve portare sì grande fede come a sè medesimo). | 18 È privo di senno l’uomo che dà la sua mano e si fa garante per il suo prossimo. |
19 Ispesse volte colui che tiene il suo cuore in fellonia (e in discordia) averà questione; e quello che più favella che non si conviene, non gli sta bene. | 19 Chi ama la rissa ama il delitto, chi ingrandisce la sua porta cerca la rovina. |
20 Colui che ha il suo cuore nutrito in malizia (e in dolore, e colui che ha sua intenzione drieto al male per bene) a grande male e tormento verrà; (colui che ha buono cuore e semplice coraggio sarà lungo tempo in buono stato, e colui che male pensa e procaccia di fare altrui a suo potere, e mena mala vita, il mostra alcuna volta di fuori; e più tosto viene a sua fine il folle che il buono); e chi troppo mena la lingua, male a suo uopo. | 20 Chi ha un cuore perverso non troverà mai felicità e chi ha la lingua tortuosa cadrà in rovina. |
21 Il folle è in grande confusione in sè medesimo; (a suo potere non farà già gioia); e in figliuolo scipido non si rallegra il padre. | 21 Chi genera uno stolto ne avrà afflizione; non gioirà il padre di uno sciocco. |
22 Animo allegro fa stare altrui fresco e giovane; ma quando l'animo è tristo, doventa altri secco e magro. | 22 Un cuore lieto fa bene al corpo, uno spirito depresso inaridisce le ossa. |
23 Il disleale giudice prende prezzo di coloro che averanno a fare con lui; per che gli adiviene che non può diritto giudicare; (ma colui che fa ciò giudicare crudelmente, Iddio il punirà sanza pietade). | 23 L’iniquo accetta regali sotto banco per deviare il corso della giustizia. |
24 La prudenza dell' uomo si vede nel volto suo; ma gli occhi degli stolti alloccano di qua e ?i là. | 24 L’uomo prudente ha la sapienza davanti a sé, ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo. |
25 (Molto si cruccia il nostro Signore del peccatore che sua vita non vuole emendare, e tutta Santa Chiesa deve fare duolo, tutto simigliantemente come) il mal figliuolo fa al suo padre confusione, e fa dolore alla sua madre. (Il savio uomo non desidera già cose terrene, donde onta nè danno gliene possa avvenire, nè donde debba perdere la gioia perdurabile; il folle non ha sua intenzione se non alle cose del mondo, e non ha cura donde ch' egli abbia; e più spesso ne viene al male che al bene). | 25 Un figlio stolto è un tormento per il padre e un’amarezza per colei che lo ha partorito. |
26 Molto fa male chi a prode uomo fa danno; e gravemente pecca quello che fa male a giudice per diritto giudicamento. | 26 Certo non è bene punire chi ha ragione, colpire gente perbene è contro la giustizia. |
27 Quello che è misurevole in parole (e in ciò che fa) sarà tenuto savio; e mette buona misura e discrezione in sua vita, in che stato ello si sia. | 27 Chi è parco di parole possiede la scienza e chi è di spirito calmo è un uomo prudente. |
28 (E tutto così è; come l' uomo che troppo favella, alcuna volta è tenuto folle, tutto simigliantemente) il folle che favella poco e tacerae, sarà tenuto savio. | 28 Anche lo stolto, se tace, passa per saggio, e per intelligente se tiene chiuse le labbra. |