Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Salmi 143


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1Salmo di David contra Golia. Sia benedetto il Signore Iddio mio, il quale ammaestra le mie mani alla battaglia, e li miei digiti a combattere.2Egli è la misericordia mia, e mio refugio; recevitore mio, e mio liberatore; difensore mio, e in lui ho sperato; il quale ha sottoposto a me il populo mio.3Signore, cui è l'uomo, che li sei venuto in notizia? ovver il figliuolo dell' uomo, per che il rèputi?4Fatto è l'uomo simile alla vanità; suoi giorni passano come umbra.5Signore, abbassa li tuoi cieli, e descendi tocca li monti, e mandaranno il fumo.6Per li fulguri e la coruscazione disperderà quelli; di sopra manda le tue sagitte, e conturbera'li.7Da alto manda la mano tua, lèvami, e liberami da molte acque, e dalla mano de' figliuoli estranei.8La cui bocca ha parlato la vanità; e loro destra è destra d' iniquità.9Dio, a te cantarò il canto nuovo; nel salterio da diece corde salmizzerò a te.10Il quale dài salute alli re: tu recomperasti David servo tuo dal coltello maligno;11libera me. E libera me dalla mano de' figliuoli estranei, la bocca de' quali parla la vanità; è loro destra destra d' iniquità.12Li figliuoli de' quali nella gioventù sua sono come novelle piante. Loro figliuole sono ornate; attorniate, come similitudine del tempio.13Loro cellarii sono pieni, mandanti fuori da questo in quello. Le loro pecore pregnanti, abbondante nei suoi andari;14loro vacche grasse. Di (loro) maceria non è ruina, nè passare, nè gridare nelle loro piazze.15Al populo, al quale sono queste cose, dissero essere beato; beato il populo, del quale è il Signore Iddio suo.