Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Iob 37


font
BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 Sopra questo spaventoe lo mio cuore, ed è mosso del suo luogo.1 - Di ciò s'atterrisce il mio cuore, e balza fuor dal suo posto:
2 Udite quello che si dice nel terrore della boce sua, e lo suono della bocca sua procedente.2 udite, udite il rombo della sua voce, e il suono che parte dalla bocca di lui;
3 Sotto ogni cielo elli considera, e lo lume suo sopra li termini della terra.3 sotto tutti i cieli ei lo sprigiona, e la sua folgore verso gli estremi della terra:
4 Dopo lui ruggirà lo suono, e tonerà colla voce della sua grandezza; e non s' investigherà, quando udita sarà la voce sua.4 dietro ad essa ruggisce un fragore, tuona [Dio] con la sua voce maestosa, nè s'investiga allorchè s'ascolta la sua voce.
5 Tuonerà Iddio nella voce sua maravigliosamente, il quale fae le grandi cose e da non cercare.5 Tuona Dio con la sua voce mirabilmente, egli che opera cose grandi e imperscrutabili.
6 Il quale comanda alla neve, ch' ella scenda in terra, e alle piove del verno, e alli venti piovali della sua fortezza.6 Comanda egli alla neve che cada sulla terra, e alle piogge invernali e ai suoi violenti acquazzoni;
7 Il quale segna nelle mani d'ogni uomo, acciò che ciascuno conosca li suoi lavorii.7 le mani di ogni uomo ei chiude in un sigillo, affinchè riconosca ciascuno le opere sue:
8 Vada la bestia nello buco suo, e nella spelonca sua si stia.8 allor la fiera entra nella tana, e dentro la sua grotta dimora.
9 Dalle cose più dentro viene la tempesta; dalla parte settentrionale lo freddo.9 Dai luoghi reconditi vien fuori la tempesta, e da Arturo il freddo;
10 Soffiante Iddio, cresce lo freddo; e da capo le altissime acque sono sparte.10 al soffiar di Dio si forma il ghiaccio, e di nuovo s'espandono abbondantissime acque.
11 Lo grano desidera li nuvoli, e li nuvoli spargono lo suo lume.11 Il frumento desidera le nubi, e le nubi lanciano la loro folgore:
12 Li quali risplendono intorno in ciascuna parte, dove la volontà dello governante mena loro, ad ogni cosa che comanderae a loro sopra la faccia del mondo delle terre;12 esse s'aggirano all'intorno, ovunque le meni la volontà di chi le governa, per compiere tutto ciò ch'ei loro comandasulla superficie dell'orbe della terra,
13 ovvero in una schiatta, ovvero nella sua terra, ovvero in qualunque luogo della sua misericordia lui comanda ch' egli sieno trovati.13 sia in una sola tribù, sia nella sua terra, sia ovunque la sua bontà vuol che si trovino.
14 Ascolta queste cose, Iob; sta, e considera le maraviglie di Dio.14 Presta a ciò orecchio, o Giobbe, férmati, e considera le meraviglie di Dio.
15 Or sai tu, quando comanderà Iddio alle piove, ch' elle mostrino la luce delli suoi nuvoli?15 capisci tu forse quando Dio abbia comandato alle pioggedi mostrar la folgore delle sue nubi?
16 Or sai tu li gran sentieri delli nuvoli, e le perfette scienze?16 capisci tu forse le vie delle nubi, per cognizioni grandi e perfette?
17 E non sono li vestimenti tuoi caldi, quando percossa sarà la terra dallo austro? (cioè vento).17 Non s'infocano forse le tue vesti, allorchè la terra è invasa dal vento del sud?
18 Forse che tu fabbricasti li cieli con lui, li quali sono sparti, sodi quasi come di bronzo?18 Forse hai tu fabbricato insiem con Lui i cieliche sono saldissimi come se di bronzo fuso?
19 Mostra a noi quello che noi diciamo a lui; in verità noi ci volgiamo nelle tenebre.19 Facci sapere che cosa potremo dire a Lui, perchè noi siamo involti nelle tenebre.
20 Chi narrerà a lui quelle cose ch' io favello? e già se l' uomo favellerà, sarà divorato.20 Chi riferirà a Lui ciò che io dico? sol che l'uomo ne parli, sarà annientato.
21 Ma ora non vedono luce; sùbito l'aere sarà costretto in nuvoli, e lo vento trapassante scaccerà quelle.21 Ed or non si vede la luce, [impedita dall']aere addensatosi a un tratto in nuvole; ma un vento passa e le disperde,
22 Dall' acquilone viene l'oro, e a Dio la paurosa lode.22 dal settentrione un aureo [fulgore] s'avanza. A Dio [si deve] lode con tremore:
23 Degnamente lui trovare non possiamo; grande è di forza e di giudicio e di giustizia, e narrare non si puote.23 degnamente non possiamo ritrovarlo; egli è grande per fortezza, giudizio e giustizia, nè si può enarrare.
24 Perciò temeranno lui gli uomini, e non ardiranno di contemplare tutti coloro che credono sè essere savii.24 Perciò gli uomini devono temerlo, nè ardiranno contemplarlo tutti coloro che si ritengono sapienti.»