SCRUTATIO

Montag, 23 Juni 2025 - San Tommaso Moro ( Letture di oggi)

Iob 14


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA RICCIOTTI
1 L'uomo nato della femina, vivente breve tempo, è ripieno di molte miserie.1 - L'uomo generato da donna, breve tempo vive, di molte miserie è ripieno:
2 Il quale come fiore viene, e conculcato è; fugge sì come ombra, e non rimane mai in uno medesimo stato.2 qual fiore egli spunta e si spezza, sfugge qual'ombra e mai non resta in uno stesso stato.
3 E pensi esser cosa degna di aprire sopra cotal cosa gli occhii tuoi, e menarlo teco nel giudicio?3 E tu ti degni d'aprir gli occhi tuoi sopra tale essere, e condurlo a giudizio con te?
4 Chi puote fare la cosa monda, concetta del non mondo seme? Or non sei tu quello solo?4 Chi potrà rendere mondo chi fu concepito da seme immondo? Non tu forse, che sei solo?
5 Brevi sono li di dell' uomo; lo numero delli mesi suoi è appresso te; e ordinasti li termini suoi, li quali non si poteranno trapassare.5 Brevi sono i dì dell'uomo, il numero dei mesi suoi è presso di te:gli ponesti dei termini che non si potranno oltrepassare.
6 Pàrtiti uno poco da lui, acciò ch' elli istia in riposo, insino che venghi il dì desiderato, e sì come del mercenaio siano li dì suoi.6 Allontanati alquanto da lui, sì ch'ei si riposi, fino a che giunga bramata come d'un mercenario, la sua giornata.
7 Lo legno ha speranza; se tagliato e' sarà, da capo si fa verde, e li rami suoi mettono li rampolli.7 V'è per l'albero una speranza: qualor venga reciso, ancor rinverdisce, e i suoi rami germogliano;
8 Se invecchierà nella terra la sua radice, e nella polvere morto sarà lo suo broccone,8 se invecchi nel terreno la sua radice, e nella polvere perisca il suo ceppo,
9 all' odore dell' acque germinerae, e farae la moltitudine de' rami, quasi come di prima piantato era.9 ad un vapor d'acqua rigèrmina, e getta la chioma come quando fu piantato in principio.
10 Ma l' uomo, quando è morto, e sarae spogliato e consumato, domandatene, vi priego: dove lui è?10 Ma l'uomo quando sia morto, e spogliato e consunto - ov'è mai egli?
11 E come se si partissono l'acque del mare, e lo fiume fatto vôto si secca,11 Come se si partissero le acque del mare, e il fiume si vuotasse e inaridisse,
12 così l'uomo, quando morrà, non risusciterà; insino che il cielo sia attrito, non si sveglierae, nè non si leverae dal suo sonno.12 così l'uomo, poi che giacque, non sorgerà: finchè non s'infranga il cielo, egli non si sveglierà, nè si leverà su dal suo sonno.
13 Chi mi darà questo, che in inferno tu mi difendi e nascondimi, infino che trapassi lo tuo furore, e òrdinimi il tempo nel quale tu ti ricordi di me?13 Oh! se tu negl'inferi mi nascondessi, mi occultassi fino al passar dell'ira tua, e mi stabilissi un tempo in cui ti ricordassi di me!
14 E pensi tu, che morto l'uomo, un' altra volta viva? tutti i dì, ne' quali io ora cavalco, aspetto insino a tanto che venga la mia immutazione.14 Che forse un uomo morto potrà rivivere? In tutti i dì della mia milizia aspettofino a che venga la mia muta [di guardia].
15 Chiamerae me, e io risponderò a te; allo lavorio delle tue mani porgerai la tua mano diritta.15 Tu mi chiamerai ed io ti risponderò, all'opera delle tue mani stenderai la mano.
16 In veritade li andamenti miei annumerasti, ma perdona alli peccati miei.16 Bensì tu hai contato i miei passi; ma perdona ai miei peccati!
17 Segnasti quasi come nel sacculo li peccati miei, ma curasti la mia iniquitade.17 Sigillasti come in una borsa i miei delitti; ma avesti cura della mia iniquità.
18 Lo monte cadente scorrerà, e lo sasso sarà trasportato del suo luogo.18 Il monte cadendo frantumasi, e la rupe si sposta dal suo luogo.
19 Le acque cavano le pietre, e per la innondanza dell' acque a poco a poco la terra è consumata; e adunque li uomini similmente perderai.19 Le acque corrodono i macigni, e dall'alluvione a poco a poco la terra è consumata: così pure tu distruggerai l'uomo.
20 Fortificastilo uno poco, acciò che in perpetuo trapassasse; e immuterai la faccia sua, e manderai lui.20 Per poco gli desti vigore, affinchè passasse via per sempre, sfigurerai il suo volto e lo scaccerai via.
21 Ovvero se saranno nobili i suoi figliuoli, ovvero non nobili, non intenderà.21 Che i suoi figli siano onorati, ovvero inonorati - egli l'ignora;
22 Ma pure la carne sua, insino che viverà, sì dorrà; e l'anima sua sopra sè medesimo piangerà (sempre).22 ma, mentre vive, la sua carne fa doglia, e l'anima sua addosso a lui fa lutto.»