Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Primo libro de' Maccabei 6


font
BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Allora lo re Antioco cercava le regioni (e le contrade) di sopra, e intese che in Persia era una nobilissima cittade, e copiosa d'oro e d'ariento, la quale avea nome Elimaide.1 Et rex Antiochus perambulabat superiores regiones, et audivit esse civitatem Elymaidem in Perside nobilissimam, et copiosam in argento et auro,
2 E avea uno tempio molto ricco; e avea veli d'oro e loriche (cioè panziere) e scudi, i quali avea lasciati Alessandro del re Filippo di Macedonia, il quale prima regnò in Grecia.2 templumque in ea locuples valde, et illic velamina aurea, et loricæ, et scuta, quæ reliquit Alexander Philippi rex Macedo, qui regnavit primus in Græcia.
3 Di che ello venne ivi, e cercava di prendere la cittade, e di rubarla; ed egli non potèo, imperciò che quegli della cittade se n'accorsono.3 Et venit, et quærebat capere civitatem, et deprædari eam : et non potuit, quoniam innotuit sermo his qui erant in civitate :
4 E si levarono contro a lui a battaglia; ed egli se ne fuggì, e andossene con grande tristizia, e tornòe in Babilonia.4 et insurrexerunt in prælium, et fugit inde, et abiit cum tristitia magna, et reversus est in Babyloniam.
5 E fugli annunziato in Perside, come l' oste sua, ch' era nella terra Giudaica, era stata sconfitta e cacciata;5 Et venit qui nuntiaret ei in Perside, quia fugata sunt castra quæ erant in terra Juda :
6 e come Lisia v'era andato in prima con grande potenza, e come era istato cacciato da' Giudei; e come loro erano fatti potenti d'arme e di forze e di molte prede, le quali loro aveano guadagnate nell' oste che loro aveano sconfitto;6 et quia abiit Lysias cum virtute forti in primis, et fugatus est a facie Judæorum, et invaluerunt armis, et viribus, et spoliis multis, quæ ceperunt de castris, quæ exciderunt :
7 e che loro aveano fatte radunare l'abominazioni, le quali loro aveano edificato sopra l'altare di Ierusalem, e aveano circondato il santuario d' alte mura, sì come era in prima, e come loro aveano preso Betsura sua propria cittade.7 et quia diruerunt abominationem, quam ædificaverat super altare quod erat in Jerusalem : et sanctificationem, sicut prius, circumdederunt muris excelsis, sed et Bethsuram civitatem suam.
8 E quando lo re ebbe intese queste novelle, molto si spaventò, e fu commosso (fortemente a grande ira e dolore); e puosesi a giacere nel letto, e cadde in grande infermità per la grande tristizia, però che non era avvenuto com' egli si pensava.8 Et factum est ut audivit rex sermones istos, expavit, et commotus est valde : et decidit in lectum, et incidit in languorem præ tristitia, quia non factum est ei sicut cogitabat.
9 E quivi stette molti dì; però che grande tristizia si rinnovò in lui, (e aggravando forte di sua malattia) e pensò di morire.9 Et erat illic per dies multos, quia renovata est in eo tristitia magna, et arbitratus est se mori.
10 E chiamò a sè tutti i suoi amici, e disse loro: il sonno s'è partito dagli occhi miei, e sono caduto e venuto meno nel mio cuore per la sollecitudine.10 Et vocavit omnes amicos suos, et dixit illis : Recessit somnus ab oculis meis, et concidi, et corrui corde præ sollicitudine :
11 E dissi nel mio animo: in quanta tribulazione sono io scorso, e in quante tempestadi (di tribulazioni e) di tristizia mi ritrovo io ora, il quale era lieto (e avea diletto nello animo) ed era amato nella mia podestade!11 et dixi in corde meo : In quantam tribulationem deveni, et in quos fluctus tristitiæ, in qua nunc sum : qui jucundus eram, et dilectus in potestate mea !
12 Veramente ora mi ricordo io de' mali i quali io feci in Ierusalem, onde io trassi tutte le spoglie dell' oro e dell' ariento che v' erano, e sanza cagione io comandai che ne fussono cacciati li suoi abitanti.12 Nunc vero reminiscor malorum quæ feci in Jerusalem, unde et abstuli omnia spolia aurea et argentea quæ erant in ea, et misi auferre habitantes Judæam sine causa.
13 Certo io conosco (apertamente) che per ciò tanti mali m' hanno ritrovato; onde ecco ch' io ne muoio in terra strana con grande tristizia.13 Cognovi ergo quia propterea invenerunt me mala ista : et ecce pereo tristitia magna in terra aliena.
14 Allora chiamò Filippo, uno de' suoi amici, e ordinollo sopra tutto il suo regno.14 Et vocavit Philippum, unum de amicis suis, et præposuit eum super universum regnum suum :
15 E diedegli la corona dell' oro, e la sua stola e lo anello, acciò ch' egli traesse inanzi il suo figliuolo Antioco, e allevasselo, e facesselo regnare.15 et dedit ei diadema, et stolam suam, et annulum, ut adduceret Antiochum filium suum, et nutriret eum, et regnaret.
16 E così quivi morì lo re Antioco ne' CXLVIIII anni (del regno de' Greci).16 Et mortuus est illic Antiochus rex anno centesimo quadragesimo nono.
17 E Lisia seppe che il re (Antioco) era morto, e ch' egli avea lasciato che regnasse il suo figliuolo Antioco, il quale Lisia aveva allevato di giovane; e chiamò il nome suo Eupatore.17 Et cognovit Lysias quoniam mortuus est rex, et constituit regnare Antiochum filium ejus, quem nutrivit adolescentem : et vocavit nomen ejus Eupator.
18 E (avvenne adunque che) quegli ch' erano nella ròcca aveano rinchiuso il popolo d' Israel nel cerchio de' santi, e desideravano di fare sempre male a quegli del popolo d' Israel per fortificamento delle genti.18 Et hi qui erant in arce, concluserant Israël in circuitu sanctorum : et quærebant eis mala semper, et firmamentum gentium.
19 Ma Giuda pensò di consumargli; e radunò tutto il popolo per assediargli.19 Et cogitavit Judas disperdere eos : et convocavit universum populum, ut obsiderent eos.
20 E così tutti insieme gli attorniarono nelli CL anni (del regno de' Greci), e sì gli assediarono, facendo fare balestri e ingegni.20 Et convenerunt simul, et obsederunt eos anno centesimo quinquagesimo, et fecerunt ballistas et machinas.
21 Ma alquanti degli assediati (sì partirono e) andòronsene fuori, e alquanti perfidi della gente giudea si se ne andorono insieme con loro.21 Et exierunt quidam ex eis qui obsidebantur : et adjunxerunt se illis aliqui impii ex Israël,
22 a quello ch' era novello re, e sì gli dissono: perche non fai tu giudicio, e vendichi i nostri fratelli?22 et abierunt ad regem, et dixerunt : Quousque non facis judicium, et vindicas fratres nostros ?
23 Noi sì deliberammo di servire al tuo padre, e di seguire li suoi comandamenti, e d' ubbidire alle. sue leggi.23 Nos decrevimus servire patri tuo, et ambulare in præceptis ejus, et obsequi edictis ejus :
24 Onde i figliuoli del nostro popolo si straniavano da noi; e chiunque era trovato di noi, era morto, e le nostre ereditadi erano tolte.24 et filii populi nostri propter hoc alienabant se a nobis, et quicumque inveniebantur ex nobis, interficiebantur, et hæreditates nostræ diripiebantur.
25 E non solamente hanno distesa la loro potenza insino a noi, ma eziandio in tutti li nostri confini.25 Et non ad nos tantum extenderunt manum, sed et in omnes fines nostros :
26 Ed ecco che oggi sono posti a campo alla ròcca di Ierusalem, e credonla occupare, e sì hanno armata la (ròcca e la) fortezza di Betsura.26 et ecce applicuerunt hodie ad arcem Jerusalem occupare eam, et munitionem Bethsuram munierunt :
27 E se tu subitamente non ci soccorri, loro faranno maggiori cose che queste, e non gli potrai raffrenare.27 et nisi præveneris eos velocius, majora quam hæc facient, et non poteris obtinere eos.
28 Molto si conturbò lo re, udito ch' ebbe queste cose; e convocòe tutti li suoi amici, e prìncipi di suo oste, e quelli ch' erano principi de' cavalieri.28 Et iratus est rex, ut hæc audivit : et convocavit omnes amicos suos, et principes exercitus sui, et eos qui super equites erant :
29 Ancora degli altri reami, e delle isole (e de' confini e di quelli delle) marine sì vennono a lui grande oste di gente soldata.29 sed et de regnis aliis et de insulis maritimis venerunt ad eum exercitus conductitii.
30 E fue il numero de' pedoni dell' oste C milia, e de' cavalieri XX milia; e furonvi XXXII elefanti, i quali erano ammaestrati a battaglia.30 Et erat numerus exercitus ejus, centum millia peditum, et viginti millia equitum, et elephanti triginta duo, docti ad prælium.
31 E vennero per lo paese di Idumea, e posaronsi a Betsura, e combatteronla per molti dì, e feciono molti ingegni; ma (quegli di dentro del popolo d'Israel) uscirono fuori, e combatterono valentemente, e misono fuoco negl' ingegni.31 Et venerunt per Idumæam, et applicuerunt ad Bethsuram, et pugnaverunt dies multos : et fecerunt machinas, et exierunt, et succenderunt eas igni, et pugnaverunt viriliter.
32 Ma Giuda (sentendo queste cose e la grande oste del re incontanente) si partì dallo assedio della ròcca, e colla sua gente passò [a Betzacara] al campo del re.32 Et recessit Judas ab arce, et movit castra ad Bethzacharam contra castra regis.
33 E levando il re inanzi dì, (venne colla saa gente a Betzacara, e) concitòe l'oste allo assalimento contro a Betzacara; e quegli dello esercito (del re, vedendosi de' loro avversarii) s' apparecchiarono a combattere, e sonarono le trombe.33 Et surrexit rex ante lucem, et concitavit exercitus in impetum contra viam Bethzacharam : et comparaverunt se exercitus in prælium, et tubis cecinerunt :
34 E mostrarono agli elefanti il sangue dell' uve e delle more, per fargli più arditi nella battaglia.34 et elephantis ostenderunt sanguinem uvæ et mori, ad acuendos eos in prælium :
35 E divisono le dette bestie per legioni; e a ciascuno elefante fue assegnato mille fanti armati di lorica, e aveano cappelli di rame nel loro capo; e a ciascuna bestia furono deputati cinquecento cavalieri eletti.35 et diviserunt bestias per legiones, et astiterunt singulis elephantis mille viri in loricis concatenatis, et galeæ æreæ in capitibus eorum : et quingenti equites ordinati unicuique bestiæ electi erant.
36 I quali continuamente erano colli elefanti, andandogli inanzi dovunque loro andavano; e non si partivano da loro.36 Hi ante tempus, ubicumque erat bestia, ibi erant : et quocumque ibat, ibant, et non discedebant ab ea.
37 E sopra ciascuno elefante era una torre di legname, fermata in defensione dell' oste, e sopra ciascuna erano ingegni; ed eranvi XXXII uomini armati in ciascuna torre, i quali combattevano di sopra (contra li nimici); e dentro v'era il maestro. (degli ingegni e) dell' elefante.37 Sed et turres ligneæ super eos firmæ protegentes super singulas bestias : et super eas machinæ : et super singulas viri virtutis triginta duo, qui pugnabant desuper : et Indus magister bestiæ.
38 E tutta l'altra oste de' cavalieri ordinò il re in due parti; e ordinò che si movessono a suono di trombe, e che ordinatamente si strignessono insieme a legioni.38 Et residuum equitatum hinc et inde statuit in duas partes, tubis exercitum commovere, et perurgere constipatos in legionibus ejus.
39 E quando il sole risplendette nelli loro scudi (d'essi) coperti d' oro e di rame, negli monti risplendevano; e (nelli campi) rilucevano a modo di lampane.39 Et ut refulsit sol in clypeos aureos et æreos, resplenduerunt montes ab eis, et resplenduerunt sicut lampades ignis.
40 E l' una parte dell' oste del re fu divisa ad andare su per gli monti alti, e gli altri andavano per i luoghi bassi; e andavano saviamente e con ordine.40 Et distincta est pars exercitus regis per montes excelsos, et alia per loca humilia : et ibant caute et ordinate.
41 E loro commossono tutti gli abitatori di quelle contrade per la voce della loro moltitudine, e per lo viaggio della turba, e per lo rumore dell' arme; per ciò ch' ella era grande oste e molto forte.41 Et commovebantur omnes inhabitantes terram a voce multitudinis, et incessu turbæ, et collisione armorum : erat enim exercitus magnus valde, et fortis.
42 Allora Giuda e la sua gente s' aggiunsono alla battaglia; e caddono (cioè furono morti) di quegli del re secento uomini.42 Et appropiavit Judas et exercitus ejus in prælium, et ceciderunt de exercitu regis sexcenti viri.
43 E (in quell' ora) Eleazaro, figliuolo di Saura, vidde uno delli elefanti, il quale avea l'insegna della panciera del re, il quale elefante era maggiore d'altezza di tutti gli altri; e parve a lui che quivi fosse lo re.43 Et vidit Eleazar filius Saura unam de bestiis loricatam loricis regis : et erat eminens super ceteras bestias, et visum est ei quod in ea esset rex :
44 E disposesi alla morte, per liberare il suo popolo, e per acquistarsi (onore e glorioso) nome in eterno.44 et dedit se ut liberaret populum suum, et acquireret sibi nomen æternum.
45 E corse allo elefante arditamente per mezzo la legione, uccidendo li nimici a destra e a sinistra, e gittavali per terra di qua e di là.45 Et cucurrit ad eam audacter in medio legionis, interficiens a dextris et a sinistris, et cadebant ab eo huc atque illuc.
46 E andò sotto allo elefante, e sè medesimo sottopuose a lui, e sì lo uccise; e cadde la bestia in terra sopra lui, e così morì quivi (Eleazaro).46 Et ivit sub pedes elephantis, et supposuit se ei, et occidit eum : et cecidit in terram super ipsum, et mortuus est illic.
47 E allora veggendo (Giuda e la sua gente) la potenza del re e della sua grande oste, per lo meglio si spartirono da loro.47 Et videntes virtutem regis, et impetum exercitus ejus, diverterunt se ab eis.
48 Ma l'oste dello re sì andò dietro a loro in Ierusalem, ponendo lo re il campo in Giudea nel monte Sion.48 Castra autem regis ascenderunt contra eos in Jerusalem, et applicuerunt castra regis ad Judæam, et montem Sion.
49 E fece pace con quelli di Betsura; e per la carestia della vittuaglia di quelli ch' erano nella cittade rinchiusi, se n' uscirono fuori, però che le terre in quello anno non si seminarono.49 Et fecit pacem cum his qui erant in Bethsura : et exierunt de civitate, quia non erant eis ibi alimenta conclusis, quia sabbata erant terræ.
50 E allora lo re prese (la città) Betsura, e puosevi sua gente a guardia.50 Et comprehendit rex Bethsuram : et constituit illic custodiam servare eam.
51 E puose il campo al luogo della santificazione per molti dì; e puosevi balestri e ingegni e gittamenti di fuoco e artificii da gittare pietre e lance e dardi, e per gittare saette e manganelle.51 Et convertit castra ad locum sanctificationis dies multos : et statuit illic ballistas, et machinas, et ignis jacula, et tormenta ad lapides jactandos, et spicula, et scorpios ad mittendas sagittas, et fundibula.
52 E quelli dentro feciono ingegni similmente contro alli loro ingegni, e combatterono molti dì.52 Fecerunt autem et ipsi machinas adversus machinas eorum, et pugnaverunt dies multos.
53 Ma lo fornimento della vittuaglia non era nella città, imperò che già era il settimo anno (della guerra); e gli uomini della gente pagana, ch' erano rimasi in Giudea aveano consumato l'avanzo di · quelle cose ch' erano riposte.53 Escæ autem non erant in civitate, eo quod septimus annus esset : et qui remanserant in Judæa de gentibus, consumpserant reliquias eorum, quæ repositæ fuerant.
54 E rimasono nelli santi luoghi pochi uomini, però che la fame gli avea molto occupati; e dispersonsi tutti, chi in uno luogo e chi in uno altro.54 Et remanserunt in sanctis viri pauci, quoniam obtinuerat eos fames : et dispersi sunt unusquisque in locum suum.
55 E udì Lisia, che Filippo, il quale il re Antioco, mentre ch' era vivo, ordinò che nutrisse Antioco suo figliuolo, acciò che regnasse,55 Et audivit Lysias quod Philippus, quem constituerat rex Antiochus cum adhuc viveret, ut nutriret Antiochum filium suum, et regnaret,
56 era ritornato di Persia e di Media, e anco lo esercito il quale era con lui andato, e ch' egli cercava di prendere il governo del reame.56 reversus esset a Perside et Media, et exercitus qui abierat cum ipso, et quia quærebat suscipere regni negotia :
57 Ora Lisia si studiò di andare (verso il re), e dire al re e agli (suoi) principi dello esercito: noi sì vegnamo meno continuamente, e abbiamo mancamento di vittuaglia, e lo luogo che noi assediamo armato e fornito, e a noi bisogna di ordinare i fatti del reame.57 festinavit ire, et dicere ad regem, et duces exercitus : Deficimus quotidie, et esca nobis modica est ; et locus, quem obsidemus, est munitus, et incumbit nobis ordinare de regno.
58 E accordiamci con questi uomini, e facciamo pace con loro e con tutta la loro gente.58 Nunc itaque demus dextras hominibus istis, et faciamus cum illis pacem, et cum omni gente eorum :
59 E concediamo loro, ch' egli vivano secondo la legge loro, secondo che loro sì facevano in prima; imperciò che loro sono adirati incontro a noi per le loro leggi, che noi aviamo dispregiate, e perciò hanno fatto tutte queste cose.59 et constituamus illis ut ambulent in legitimis suis sicut prius : propter legitima enim ipsorum, quæ despeximus, irati sunt, et fecerunt omnia hæc.
60 E piacque allo re il detto sermone, e mandòe a fare pace con loro, e ricevetterla.60 Et placuit sermo in conspectu regis et principum : et misit ad eos pacem facere, et receperunt illam.
61 E giurolla lo re e li suoi principi; e uscirono della fortezza.61 Et juravit illis rex et principes, et exierunt de munitione.
62 E lo re entrò nel monte di Sion, e vidde la fortezza del luogo; e ruppe a loro tostamente il sacramento che avea fatto, e comandò che le mura si disfacessono d' intorno.62 Et intravit rex montem Sion, et vidit munitionem loci : et rupit citius juramentum quod juravit, et mandavit destruere murum in gyro.
63 E poi incontanente si partì, e ritornossi ad Antiochia, e trovò che Filippo signoreggiava nella terra; di che combattè contro a lui, e (per forza) acquistòe la cittade.63 Et discessit festinanter, et reversus est Antiochiam, et invenit Philippum dominantem civitati : et pugnavit adversus eum, et occupavit civitatem.