Scrutatio

Giovedi, 8 maggio 2025 - Madonna del Rosario di Pompei ( Letture di oggi)

Tobia 10


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1 E conciò sia cosa che Tobia dimorasse per cagione delle nozze, il suo padre Tobia era sollecito, e dicea: or perchè dimora il mio figliuolo? or perchè stà egli tanto?1 Ma tardando Tobia per ragione delle nozze, il suo padre Tobia era inquieto, e diceva: chi sa per qual motivo si trattenga colà il mio figliuolo, e il perchè sia rattenuto?
2 Deh! or sarebbe egli morto Gabelo, e niuno gli renderebbe la pecunia?2 Chi sa che non sia morto Gabelo, e non si trovi chi gli renda quel denaro?
3 E così s' incominciò a contristare insieme con Anna sua moglie; e cominciarono amendue a piagnere; perciò che al die ordinato il loro figliuolo non tornava a loro.3 E cominciò ad affligersi formisura sì egli, come Anna sua moglie, perchè non tornava il loro figliuolo dentro il tempo stabilito.
4 E piagnea la madre sua con smisurate lacrime, e dicea: oimè, oimè, figliuolo mio, perchè ti mandammo noi a pellegrinare, o lume de' nostri occhii, bastone della nostra vecchiezza, sollazzo della nostra vita, speranza di venturo tempo?4 Quindi la madre di lui piangeva a cald'occhi, e diceva: Ahi, ahi figlio mio: perchè ti abbiam noi mandato lontano, lume degli occhi nostri, baston di nostra vecchiezza, consolazione di nostra vita, speranza della nostra posterità?
5 Tutte le nostre cose in te uno abbiamo; e però non ti dovevamo partire da noi.5 Avendo noi in te solo ogni cosa, non dovevamo mandarti lungi da noi.
6 Alla quale dicea Tobia: taci, e non ti turbare, però che il figliuolo nostro è (salvo e) sano; imperciò che è molto fedele quello uomo, con cui il mandammo.6 Ma Tobia le diceva; taci, non ti inquietare il nostro figliuolo sta bene: assai fedele è colui in compagnia del quale noi lo abbiamo mandato.
7 Ma ella per niuno modo si potea consolare; ma ogni di usciva fuori, e guardava dintorno, e aggirava tutte le vie dintorno, per le quali avea speranza del tornare, acciò ch' ella il vedesse da lungi tornare, se potess' essere.7 Ma quella in verun modo non potea darsi pace, ma ogni giorno scappando fuora guardava da tutte le parti, e andava attorno per tutte le strade, donde sperava, ch'ei ritornasse, per vederlo venire (se possibil era) da lungi.
8 Ma Raguel dicea al genero suo: deh! statti qui, e io manderò uno messo della salute tua al tuo padre.8 Ma Raguele diceva al genero: Statti quì e io manderò a far fapere a Tobia tuo padre come tu stai bene.
9 Al quale rispose Tobia: io so che ora il mio padre e la mia madre annùmerano i dì, e i loro spiriti si tormentano in loro.9 Ma Tobia disse a lui: Io so, che il padre mio, e mia madre contano adesso i giorni, e il loro spirito è alla tortura.
10 Ma da poi che Raguel l' ebbe molto pregato per diversi modi, egli non volendolo intendere per niuna ragione, sì gli diede Sara, e la metà di tutto il suo avere in servi e in serve, e in pecore e in cammelli e in vacche e in molta pecunia; e lasciollo andare sano e allegro,10 E dopo che Raguele ebbe fatte molte istanze a Tobia, non volendo questi arrendersi in verun modo, egli rimise a lui Sara, e la metà di tutto quello, che aveva, di servi, e di serve, di bestiame, e di cammelli, e di vacche, e di denaro, che era molto, e lo licenziò da se sano, e contento;
11 dicendo: il santo angiolo di Dio sia nel vostro cammino, e ritornate sani e salvi, sì che voi troviate tutte le cose prospere intorno a' vostri maggiori, e gli occhii miei veggiano i vostri figliuoli innanzi ch' io muoia.11 Dicendo: L'Angelo santo del Signore sia con voi per viaggio, vi conduca sani, e salvi, e troviate in prosperità i genitori vostri, e possan vederegli occhi miei i vostri figliuoli prima ch'io muoia.
12 Allora il padre e la madre abbracciarono e basciarono la loro figliuola, e lasciaronla andare,12 E abbracciata la figlia i genitori la baciarono, e la lasciaron partire;
13 ammaestrandola ch' ella dovesse onorare il suocero suo e la sua suocera, e amare il marito, e reggere la famiglia, e governare la casa, e fare sì e in tal modo ch' ella non potesse essere ripresa.13 Ammonendola, che onorasse i suoceri, amasse il marito, reggesse la famiglia, governasse la casa, e si mantenesse ella stessa irreprensibile.