Scrutatio

Sabato, 10 maggio 2025 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Genesi 44


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1 E comandò Iosef al dispensatore della casa sua, dicendo: empi li sacchi loro di biada, quanto ve ne puote capere, e poni tutte le pecunie nella sommità del sacco;1 - Giuseppe dette all'intendente della sua casa quest'ordine: «Riempi di grano i loro sacchi finchè ne possono tenere, e rimetti alla bocca d'ogni sacco il suo prezzo;
2 e lo mio nappo d'ariento, e lo prezzo che diede del grano, nella bocca del sacco del più giovane. E fatto è così.2 nel sacco poi del più piccolo, oltre il prezzo che ha dato del grano, metti la mia coppa d'argento». Così fece,
3 E fatta la mattina, sono lasciati colli (sacchi ed) asini loro.3 e, fatto giorno, furon lasciati partire coi loro asini.
4 E già della città erano usciti, ed eransi di lungati uno poco. Allora Iosef, andato al dispensa tore della casa sua, disse: lieva su, e perseguita quelli uomini, e quando li avrai presi, dirai: perchè rendete male per bene?4 Erano usciti di città, e fatto poco cammino, quando Giuseppe chiamò l'intendente di casa, e gli disse: «Levati, va' dietro a quegli uomini, raggiungili, e di' loro: - Perchè avete reso male per bene?
5 Lo nappo, che voi avete involato, si è quello con lo quale beve lo signore mio, e nel quale suole augurare; pessima cosa avete fatta.5 La coppa che avete rubata, è quella nella quale beve il mio signore, e con la quale fa gli augurii. Avete commesso un'azione indegna -».
6 E fece quegli siccome gli avea comandato. E presegli per ordine, e favello loro.6 Quegli eseguì il comando, e raggiuntili disse loro come aveva avuto ordine.
7 I quali respuosero: perchè favella così lo nostro signore, acciò che i servi tuoi tanto flagizio abbiano commesso?7 Essi risposero: «Perchè parla così il nostro signore, come se i tuoi servi avessero commesso un tal misfatto?
8 La pecunia, che noi trovammo nella bocca de sacchi, la portammo a te della terra Canaan; e come è conseguente, che noi t'abbiamo furato, della casa del signore tuo, oro od ariento?8 Il danaro che ritrovammo in cima ai sacchi, te lo riportammo dalla terra di Canaan; come dunque può essere che abbiamo rubato dell'oro e dell'argento dalla casa del tuo signore?
9 Appresso del quale egli fie trovato de servi tuoi, quello che tu addomandi, sia morto; e noi fiamo servi del signore nostro.9 Chiunque dei tuoi servi venga ritrovato avere quel che cerchi, sia messo a morte, e noi rimarremo schiavi del nostro signore».
10 Il quale disse a loro: sia fatto secondo la vostra sentenza; appresso del quale fie trovato, egli sarà servo (mio); ma voi sarete non colpevoli.10 Disse l'intendente: «Si faccia come dite. Chiunque si trovi avere [la coppa], diverrà mio schiavo, e voi rimarrete liberi».
11 Adunque affrettandosi, ponendo li sacchi in terra, ed apertoli tutti quanti,11 Allora tutti si affrettarono a posare in terra i loro sacchi, ed aprirli.
12 incominciando a cercare del maggiore al minore, trovò lo nappo in lo sacco di Beniamin.12 E rovistatili, cominciando da quello del maggiore sino a quello del più piccolo, trovò la coppa nel sacco di Beniamino.
13 Ma quegli, stracciatosi le vestimenta, e ri caricati li asini, ritornarono in l'oppido.13 Allora, strappatesi le vesti, e ricaricati gli asini, ritornarono in città.
14 E prima Iuda colli fratelli suoi andò a Iosef'; e' non s'era ancora partito del luogo; e tutti innanzi a lui parimente si gittarono in terra.14 Giuda entrò pel primo coi fratelli nella casa di Giuseppe, che non s'era ancora mosso di lì; e tutti dinanzi a lui si gettaron per terra.
15 A' quali quegli disse: perchè voleste voi fare così? E ignorate voi, che non è simile a me nella sentenza dell' auguriare?15 Disse loro: «Perchè avete voluto far questo? Non sapete che non v'è alcuno a me pari nell'arte d'indovinare?».
16 Al quale Iuda disse: che rispondiamo al signore mio? che favelleremo, e che cosa giusta mente potremo contendere? Iddio trovò la iniquità de servi tuoi; in verità tutti siamo servi del signore mio, e noi e colui appresso del quale è trovato lo nappo.16 E Giuda a lui: «Che risponderemo al signor mio? O che gli diremo o che gli potremo opporre a nostro discarico? Iddio ha scoperto il peccato dei tuoi servi; ecco, siamo tutti schiavi del mio signore, noi, e quegli presso del quale è stata trovata la coppa».
17 Rispuose Iosef: partisi da me, ch' io faccia così; colui che involò lo nappo, quegli sia lo servo mio; e voi ve n'andate liberi al padre vostro.17 Rispose Giuseppe: «Non sarà mai ch'io faccia questo; chi ha rubato la coppa, sia egli mio schiavo; voi tornatevene liberi al padre vostro».
18 Ma vegnendo Iuda più presso, confidente mente disse: io ti prego, signore mio, che lo servo tuo favelli una parola nelli orecchii tuoi, e non t'adirare contra lo famulo tuo; in verità tu se ', dopo Faraone,18 Avvicinatosi ancor più, Giuda disse con franchezza: «Ti prego, signore; lascia che il tuo servo ti parli ancora, e non ti sdegnare con lui; tu, infatti, dopo il Faraone, sei
19 lo signore mio. Tu domandasti in prima li servi tuoi: avete voi padre o fratello?19 il mio signore. Tu interrogasti prima i tuoi servi: - Avete il padre, o un fratello? -
20 E noi rispondemmo a te, mio signore: abbiamo padre vecchio, ed uno fanciullo piccolo, il quale nella vecchiezza sua nato è, del quale lo suo fratello di quello medesimo ventre è morto; e lui solo ha la madre sua, e lo padre teneramente ama lui.20 E noi rispondemmo a te signor nostro: - Abbiamo il padre vecchio, ed un figlioletto fanciullo che gli è nato nella sua vecchiaia; un fratello uterino di questo è morto; egli è rimasto solo di quella madre, ed il padre lo ama teneramente. -
21 E dicesti a' servi tuoi: menate lui a me, e sopra lui io porrò gli occhii miei.21 Tu dicesti ai tuoi servi: - Conducetelo a me, e gli farò buon viso. -
22 Rispondemmo al signore mio: non puote lo fanciullo lasciare lo padre suo; chè se lo lasciasse, si morrebbe.22 Allora osservammo al signor mio: - Non può il fanciullo abbandonare il padre suo; se questi lo lasciasse partire, morrebbe. -
23 E dicesti a' servi tuoi: se non ci verrà il vostro fratello minore con voi, non vederete oggi mai la faccia mia.23 Tu dicesti ai tuoi servi: - Se il vostro fratellino più piccolo non viene con voi, io non vi ammetterò più alla mia presenza. -
24 E quando noi andammo al famulo tuo, padre nostro, narrammo a lui tutto quello che tu, signor mio, avevi a noi detto.24 Quando dunque fummo tornati al padre nostro e tuo servo, gli raccontammo tutto quello che il signor mio aveva detto.
25 E disse lo padre nostro: ritornate, e comperate a noi uno poco di grano.25 Ci disse il padre: - Tornate a comprarci un poco di grano. -
26 Al quale dicemmo: noi non possiamo ire, se lo fratello nostro minore non viene con esso noi; e faremo prode insieme; altrimente, se non vi fosse, non ardiremo di vedere la faccia dell' uomo.26 Gli rispondemmo: - Non possiamo andare; se il nostro fratello minore verrà con noi, partiremo tutti insieme; altrimenti, senza di lui non ardiremo presentarci a quel signore. -
27 Ma quegli respuose: voi sapete che due figliuoli generò a me la moglie mia.27 Al che rispose: - Voi sapete che la moglie mia ne ha partoriti due.
28 E partissi l'uno, e diceste: la bestia lo devorò, e qui insino ad ora non comparisce.28 Il primo uscì alla campagna; voi mi diceste che una bestia feroce lo aveva divorato, e difatti sin qui non è ricomparso.
29 E se voi menerete questo, ed alcuna cosa gl' intervenga nella via, mi vederete li capelli miei canuti con tristizia alle parti inferiori.29 Se mi prendete anche questo, e gli accade qualche disgrazia nel viaggio, mi farete discendere, così vecchio, piangendo, al luogo de' morti. -
30 Adunque se io entrerò al servo tuo, nostro padre, e lo fanciullo non vi sia; conciosia cosa che l'anima sua dall'anima di costui penda;30 Se dunque io tornerò al tuo servo il padre nostro, ed il fanciullo non vi sarà, essendo che la vita di lui dipende dalla vita di questi,
31 e vedrà lui non essere con esso noi, mor rassi; e menaremo, li servi tuoi, li capelli suoi ca nuti con dolore alle parti inferiori.31 quando vedrà che il fanciullo non è con noi ne morrà, ed i tuoi servi avranno sospinto la sua dolente canizie al soggiorno dei morti.
32 Io proprio tuo servo sarò, lo quale ricevetti lo fanciullo nella mia fede, e promisili, dicente: se io non ti rimeno lui, sarò degno di peccato nel padre mio in ogni tempo.32 Sarò io tuo schiavo; poichè lo presi io in consegna, e mi obbligai dicendo: - Se non lo ricondurrò, sarò io colpevole di tal peccato innanzi al padre, per tutta la vita. -
33 Adunque io tuo servo sarò, per lo fanciullo, in servizio del mio signore; ed il fanciullo anderà con li fratelli suoi.33 Resterò dunque io tuo schiavo, in vece del fanciullo, a servizio del mio signore; ed il fanciullo ritornerà co' suoi fratelli.
34 Io non posso ritornare al padre mio senza il fanciullo, acciò che della tristizia, che opprimerà lo padre mio, non sia testimonio.34 Non posso infatti tornare al padre mio senza di lui, se non voglio veder co' miei occhi la disgrazia che starà per opprimerlo».