Scrutatio

Mercoledi, 14 maggio 2025 - San Mattia ( Letture di oggi)

Genesi 2


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1 Adunque compiuti sono li cieli e la terra, e ogni loro adornamento.1 Così furon compiuti i cieli e la terra e tutto il loro ornato.
2 E compiè Iddio, lo dì settimo, il suo lavorio ch' egli avea fatto; e di tutto il lavorio, ch' egli avea fatto, lo di settimo si riposoe.2 E Dio nel settimo giorno compì l'opera ehe aveva fatta, e nel settimo giorno si riposò da tutte le opere che aveva fatte.
3 E benedisse lo die settimo, e santificoe quello; perciò che in quello die sì cessoe da tutto il lavorio suo, il quale creoe Iddio acciò che si facesse (questo fue il sabbato).3 E il settimo giorno lo benedisse e santificò, perchè in esso si era riposato da ogni sua opera che creando aveva fatta.
4 Queste sono le generazioni del cielo e della terra, quando create sono nel die nel quale fece lo Signore Iddio lo cielo e la terra,4 Queste son le origini del cielo e della terra, allorché furon creati, quando il Signore Dio fece il cielo e la terra,
5 ed ogni cosa verzicante del campo, innanzi che nascesse della terra, ed ogni erba della regione sua, innanzi che germinasse: in verità ancora non avea il Signore Iddio piovuto sopra la terra, e ancora non era l'uomo il quale operasse la terra.5 e ogni pianta del campo, avanti che nascesse sulla terra, e ogni erba della campagna, prima che spuntasse, perchè il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era nessun uomo che coltivasse il suolo.
6 Ma una fontana saliva, e bagnava tutte le cose sopra la faccia della terra.6 Ma una fonte saliva dalla terra ed innaffiava tutta la superficie di essa.
7 Dunque formoe il Signore Iddio l'uomo di fango di terra, e fue fatto; e soffiò Iddio nella faccia sua lo spirito della vita, e fatto è uomo in anima vivente.7 E il Signore Dio formò l'uomo dal fango della terra e gli ispirò in faccia il soffio della vita e l'uomo divenne persona vivente.
8 Lo Signore Iddio avea piantato in verità il paradiso della dilettanza dal cominciamento di prima; nel quale pose l'uomo ch' egli avea formato.8 Ora il Signore Dio aveva piantato fin da principio un paradiso di delizie, dove pose l'uomo che aveva formato.
9 Produsse in verità il Signore Iddio della terra ogni legno bello a vedere, e ad usarlo soave; ancora lo legno della vita nel mezzo del paradiso, e lo legno della sapienza di bene e di male.9 E il Signore Dio fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi belli a vedersi, dai frutti soavi al gusto, e l'albero della vita, in mezzo al paradiso, e l'albero della scienza del bene e del male.
10 Ed uno fiume veniva dal luogo della dilettanza a bagnare il paradiso; il quale quindi si di vide in quattro capi.10 E da questo luogo di delizie usciva, ad irrigare il paradiso, un fiume che di là si divide in quattro capi.
11 Il nome dell' uno è Fison; quegli è quello che circuisce tutta la terra di Evilat, dove nasce l'oro.11 Il nome del primo è Fison, ed è quello che circonda tutto il paese d'Evilat, dove è l'oro,
12 E quell'oro di quella terra è ottimo; e qui si trova Bdelium e la pietra onichina.12 l'oro di questo paese è il migliore, e vi si trova il bdellio e l'onice.
13 Il nome del fiume secondo si è Geon; egli è quello che circuisce ogni terra di Etiopia.13 Il nome del secondo fiume è Gehon, quello che circonda tutto il paese d'Etiopia.
14 Il nome del fiume terzo è Tigris, che è contra gli Assiri. Lo fiume quarto si è Eufrate.14 Il nome del terzo fiume è Tigri, che scorre per l'Assiria. E il quarto fiume è l'Eufrate.
15 Portò adunque il Signore Iddio l'uomo, e pose lui nel paradiso della dilettanza, acciò che quello operasse e custodisse quello.15 Il Signore Dio prese adunque l'uomo e lo pose nel paradiso di delizie, affinchè lo coltivasse e lo custodisse.
16 E comandò a lui dicendo: Adam, d'ogni pomo di legno del paradiso manduca.16 E gli diè questo comandamento: «Mangia pure di ogni albero del paradiso,
17 Ma del pomo della scienza del bene e del male non manducherai tu; chè in veritade ti dico,che qualunque dì tu n'averai mangiato (cioè di quello ch' io ti vieto di mangiare) di morte morrai.17 ma dell'albero della scienza del bene e del male non ne mangiare, perchè nel giorno in cui ne mangerai, tu morrai ».
18 Disse in verità poi lo Signore Iddio: non è bene che l'uomo sia solo; facciamo adiutorio a lui, simigliante a sé.18 Poi disse il Signore-Dio: « Non è bene che l'uomo sia solo: facciamogli un aiuto simile a lui ».
19 Formati adunque lo Signore Iddio tutti gli animali della terra, e tutti gli volativi del cielo, gli menò Iddio dinanzi ad Adam, acciò ch' egli vedesse come gli chiamasse. Ogni cosa in verità, che chiamoe Adam dell' anima vivente, quello è il nome suo.19 Avendo dunque il Signore Dio formati dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli del cielo, li menò ad Adamo, perchè vedesse il nome da darsi ad essi, e ogni nome che Adamo diede agli animali è il Vero nome.
20 E sì appellò Adam per suoi nomi tutti gli animali e tutti gli volativi del cielo e tutte le bestie della terra. Adam non si trova in verità aiuto simile a lui.20 Or Adamo pose nomi appropriati a tutti gli animali, e a tutti i volatili dell'aria, e a tutte le bestie della terra, ma per Adamo non si trovava un aiuto che gli somigliasse.
21 Mise adunque lo Signore Iddio il sonno in Adam. Ed essendo addormentato, Iddio tolse una delle costole sue, ed ivi donde la trasse rempiè di carne.21 Allora il Signore Dio mandò ad Adamo un profondo sonno, e, mentre era addormentato, gli tolse una costola che sostituì colla carne.
22 Adunque edificoe lo Signore Iddio, della costola ch' egli avea tolta da Adam, la femina; e me nolla ad Adam.22 E colla costola che aveva tolta ad Adamo, il Signore Dio formò la donna e la condusse ad Adamo.
23 E disse Adam: questa cosa eguale è ossa dell' ossa mie, e carne della carne mia; questa fie chiamata virago, impercio che dell' uomo è fatta.23 E Adamo disse: «Ecco finalmente l'osso delle mie ossa, la carne della mia carne. Questa sarà chiamata « Virago », perchè è stata tratta dall'uomo.
24 Per la qual cosa abbandonerà l'uomo lo suo padre e madre, ed accosterassi alla moglie sua; e saranno due in una carne.24 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie e i due saranno una sola carne ».
25 Costoro ciascuno era ignudo, cioè Adam e la moglie sua, e non si vergognavano.25 Or l'uno e l'altra, Adamo cioè e la sua moglie, eran nudi, e non ne avevan vergogna.