Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 12


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Or nel medesimo tempo il re Erode mise mano a maltrattare alcuni della Chiesa.1 E nel detto tempo il re Erode mise mano ad affliggere certi principali della chiesa (di Cristo).
2 Fe' morir di spada Giacomo, fratello di Giovanni; e,2 E fece tagliare la testa (a santo) Iacobo, fratello di (santo) Giovanni.
3 vedendo che ciò era accetto ai Giudei, fece arrestare miche Pietro. Erano i giorni degli azzimi.3 E vedendo che ciò piaceva a' giudei, procurò di fare pigliare eziandio Pietro in su li dì della pasca.
4 E, presolo, lo mise in prigione, dandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, volendo dopo la Pasqua presentarlo al popolo.4 E preso ch' ebbe, lo mise in pregione, e diello in guardia a XVI cavalieri, volendo dopo la pasca producerlo (e giudicarlo) dinanzi al popolo.
5 Pietro adunque era custodito nella prigione, ma dalla Chiesa si faceva continua orazione a Dio per lui.5 E stando così Pietro in pregione, tutta la chiesa (cioè tutti li fedeli) facevano a Dio orazione per lui senza intermissione.
6 Or quando Erode stava per presentarlo al popolo, proprio la notte avanti, Pietro dormiva in mezzo a due soldati, stretto con doppia catena, e le sentinelle alla porta custodivano il carcere.6 Or avvenne che in quella notte, che il dì seguente Erode intendeva di producerlo (al popolo in pubblico per condannarlo), stando Pietro e dormendo intra due berrovieri, legato con due catene; e molte altre guardie stavano all' uscio della pregione;
7 Ed ecco presentarsi l'angelo del Signore, e splendere una luce nella cella. E l'Angelo, percosso il fianco di Pietro, lo svegliò dicendo: Presto, levati. E le catene gli caddero dalle mani.7 ecco, subitamente apparve l'angelo di Dio, con tanto lume che tutta la pregione illuminò; e percuotendo Pietro dall' uno lato, sì lo svegliò e disseli: sta su incontanente. E svegliandosi, si trovò le mani sue sciolte dalle catene.
8 L'Angelo gli disse: Cingiti e legati i sandali. E lo fece. E gli aggiunse: Buttati addosso il mantello e seguimi.8 Allora l'angelo li disse: vèstiti e càlzati. Ed elli così fece. E l'angelo li disse: circòndati il tuo vestimento, e sèguitami.
9 E Pietro, uscendo, lo seguiva, e non sapeva essere realtà quel che era fatto dall'Angelo, ma credeva di vedere una visione.9 Ed elli così facendo il seguitava, e non sapea per verità quello che l' angelo si faceva; ma parevali quasi uno sogno ovvero visione.
10 E, passata la prima e la seconda sentinella, giunsero alla porta di ferro che mette in città, la quale si aprì loro da se medesima. E usciti fuori, si inoltrarono per una strada e d'improvviso l'Angelo spari da lui.10 E così (andando e) passando la prima e la seconda guardia, pervennero alla porta di ferro che mena alla città; la quale miracolosamente (sùbito) fu aperta a loro. E uscendo fuori (della porta), passorono una certa via; e subito l'angelo disparve.
11 Pietro allora, rientrato in se, disse: Or veramente riconosco che il Signore ha mandato il suo Angelo e m'ha liberato dalle mani di Erode e dall'attesa del popolo dei Giudei.11 E allora Pietro, tornando in sè, disse: ora m' avveggio per verità, che il Signore mandò l'angelo suo, e hammi liberato delle mani di Erode, e del giudizio che li Iudei aspettavano (che facesse · di me).
12 E, considerata la cosa, andò alla casa di Maria, madre di Giovanni detto Marco, ove stavano molti radunati, a pregare.12 E considerando (così liberato) andò a casa di (una cristiana che avea nome) Maria ch' era madre di (uno delli discepoli il cui nome era) Giovanni, (ma era) chiamato Marco; nella quale casa molti (cristiani) erano raunati e stavano in orazione (per lui).
13 Or avendo egli bussato all'uscio del vestibolo, andò a vedere una fanciulla per nome Rode,13 E picchiando elli all' uscio, venne una giovenetta, che avea nome Rode, per aprire.
14 la quale, riconosciuta la voce di Pietro, per l'allegrezza non aprì l'uscio, ma corse dentro ad annunziare che Pietro stava alla porta.14 E conoscendo la voce di Pietro, per la grande allegrezza non gli aperse, ma tornò adrieto, e disse (a quelli cristiani li quali erano dentro congregati) che Pietro era quello che picchiava all'uscio.
15 E quelli a dirle: Ma sei matta. Essa però sosteneva la cosa. Gli altri dicevano: E' il suo angelo.15 La quale cosa quelli non credendo, (per che sapevano ch' egli era messo in pregione) sì li dissono: tu se' fuori di senno. Ma quella pure affermava, che ciò era vero. Allora quelli dissero: forse che sarà l'angelo suo.
16 Ma Pietro seguitava a picchiare. E aperto, lo videro e si stupirono.16 Ma Pietro pure perseverava di picchiare (all'uscio). Onde egli, aprendogli e vedendo ch' era desso, maraviglioronsi molto.
17 Egli poi fatto segno colla mano di tacere, raccontò loro come il Signore l'avesse tratto di prigione. Poi disse: Fate sapere queste cose a Giacomo e ai fratelli. E uscito se ne andò altrove.17 E facendo Pietro cenno con mano ch' egli tacessero, narrò loro il modo come era uscito di pregione, e pregolli che questo fatto tosto facessero sapere a (santo) Iacobo ( ch' era vescovo in Ierusalem) e agli altri apostoli. E poi egli (incontanente) si partì, e andossene in uno altro luogo (la notte medesima).
18 Or fatto giorno, vi era non piccola agitazione fra i soldati, per quel che era avvenuto di Pietro.18 E fatto che fu giorno, li (cavalieri e) soldati (che guardavano la pregione, non trovando) vennero in mirabile turbazione (e questione), non sapendo che fatto ne fusse.
19 Ed Erode, fattolo cercare e non avendolo trovato, fece esaminar le sentinelle e comandò che fossero menate al supplizio. Poi, lasciata la Giudea, andò a stare in Cesarea.19 E ciò sentendo Erode, fecelo cercare (per molte parti), e non trovandolo fece grande inquisizione sopra le guardie; e poi partendosi da Ierusalem, e andando in Cesarea, quivi stette alquanti tempi.
20 Egli era allora irritato contro i Tirii ed i Sidoni, ma questi, di comun consenso si presentarono a lui, e, guadagnatosi il favore di Blasto, cameriere del re, chiedevano pace, perchè il loro paese aveva viveri dal re.20 Ed essendo Erode turbato contra a quelli di Tiro e di Sidonia (per certa cagione), quelli temendo vennero a lui (concordevolmente e con molta umiltà); e prendendo per avvocato (e procuratore) il cameriere di Erode, che aveva nome Blasto, procuravano di tornare nella grazia del re; perciò che senza lui non avevano di che vivere nelle loro contrade.
21 Nel giorno fissato Erode, in veste reale, stando seduto sul trono, parlamentava con essi.21 Or avvenne che uno giorno (d' una grande festa) Erode, vestendosi di vestimenti regali, sedette per tribunale, e ragionava insieme con loro.
22 E il popolo esclamava: Voce d'un Dio, non d'uomo.22 E il popolo (per piacerli) cominciò a lodare (e a millantare) dicendo, come elli pareva Iddio, e non uomo; (le quali vane lodi quello, come superbo, volentieri udiva).
23 Ma in quell'istante l'Angelo del Signore lo percosse, perchè non aveva dato gloria a Dio; e roso dai vermi spirò.23 Incontinente l'angelo di Dio il percosse per che usurpava la gloria di Dio, (dilettandosi d'essere chiamato e reputato Iddio); e consunto da' vermi, (e corrompendosi tutto il suo corpo, dopo pochi giorni) morì miseramente.
24 Intanto la parola di Dio cresceva e si moltiplicava.24 Il fervore della predicazione delli fedeli continuamente cresceva.
25 E Barnaba e Saulo, compiuta la loro missione, tornarono da Gerusalemme prendendo con se Giovanni soprannominato Marco.25 E (dopo queste cose) Barnaba e Saulo, compiuto loro ministerio (il perchè mandati furono), tornorono da Ierusalem, menando con loro Giovanni il quale era cognominato Marco.