Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 19


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Ed entrato in Gerico, attraversava la città.1 Ed entrato, andò Iesù per Gerico.
2 Quand'ecco un uomo, chiamate Zaccheo, che era capo dei pubblicani e ricco,2 Ed ecco uno uomo, il quale avea nome Zaccheo, il quale era principe de' pubblicani, ed era ricco.
3 cercava di conoscere di vista Gesù, ma non ci riusciva, essendo piccolo di statura.3 E cercava vedere Iesù, qual fosse; e non poteva per la molta turba, imperò ch' era piccolo di persona.
4 Allora corse avanti e montò su un sicomoro per vederlo, chè doveva passare di lì.4 E correndo inanzi, salì su uno arboro di moro salvatico, per vedere Iesù che doveva passare.
5 E quando Gesù arrivò in quel luogo, alzati gli occhi, lo vide e gli disse: Zaccheo, presto, scendi; perchè oggi debbo fermarmi in casa tua.5 E giungendo Iesù a quel luogo, guardò e videlo, e dissegli: Zaccheo, (affrèttati e) discendi presto, imperò che oggi [mi] è di bisogno rimanere nella casa tua.
6 Ed egli scese in fretta e lo accolse con gioia.6 E incontanente discese, e ricevette Iesù (in casa sua) con (gran festa e) allegrezza.
7 E veduto ciò, tutti mormoravano, dicendo: E' andato ad albergare da un peccatore.7 E conciò fosse cosa che da tutti fosse veduto, mormoravano, dicendo che all' uomo peccatore fusse venuto.
8 Ma Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: Ecco, la metà dei miei beni, Signore, la dò ai poveri, e se ho frodato qualcuno, gli rendo il quadruplo.8 Ma stando Zaccheo, disse a Iesù: ecco, la metà de' miei beni, Signore, io do alli poveri; e se nulla a niuno ho defraudato, io rendoli in quattro doppii.
9 E Gesù disse: Oggi in questa casa è venuta la salvezza, perchè lui pure è figlio di Abramo.9 Allora disse a lui Iesù: questa casa è oggi fatta salva, conciosia che etiam esso è figliuolo di Abraam.
10 Infatti il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto.10 Certo egli è venuto il Figliuolo dell' uomo a cercare e fare salvo quel ch' era perito.
11 Or mentre ascoltavano essi queste cose, Gesù aggiunse una parabola, e perchè era vicino a Gerusalemme, e perchè stimavano che presto dovesse manifestarsi il regno di Dio.11 Udendo quelli queste cose, aggiungendo disse la parabola, conciosia ch' egli fusse appresso Ierusalem, e coloro pensavano che incontanente si manifestasse il regno di Dio.
12 Disse adunque: Un nobile uomo andò in lontano paese per prendere possesso di un regno, e poi ritornare.12 Disse adunque (per similitudine) di uno uomo nobile, che andò in lontani paesi a pigliare uno reame, e tornare.
13 Or, chiamati a sè dieci dei suoi servi, diede loro dieci mine, dicendo: Negoziatele fino al mio ritorno.13 E (prima ch' egli andasse) chiamò dieci de' suoi servi, e dètte a loro dieci monete, e disse a loro: guadagnate con esse, tanto che ritorni.
14 Ma i suoi concittadini gli volevano male, e gli spedirono dietro un'ambascia­ta per dirgli: Non vogliamo che costui regni su noi.14 Ma li suoi cittadini, avendolo in odio, mandorono ambasciatori dopo lui, dicendo: noi non volemo che questo regni (più sopra noi).
15 Ed avvenne che, tornato, dopo aver preso il regno fece chiamare i servi ai quali aveva dato il danaro per sapere quanto ciascuno, trafficando, avesse guadagnato.15 E preso ch' egli ebbe il reame, e tornato che fu, chiamò a sè gli servi suoi alli quali avea data la pecunia, e volse sapere quanto egli aveano guadagnato.
16 E il primo venne a dire: Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci.16 E venne a lui il primo, e disse: signore, con la pecunia tua, che tu mi dèsti, io ho guadagnato diece.
17 Ed egli disse: Bravo, servo fedele, perchè sei stato fedele nel pooo avrai potere su dieci città.17 Ed egli disse: allègrati, o servo buono; dopo che nel poco sei stato fedele, tu averai potestà sopra diece città.
18 Poi venne il secondo e disse: Signore, la tua mina ne ha fruttate cinque.18 E l'altro venne a lui, e disse: signore, con la moneta tua io ho guadagnato cinque.
19 E rispose anche a questo: Anche tu comanda a cinque città,19 E il signore disse a lui: e tu sarai sopra cinque città.
20 poi venne un altro a dirgli: Signore, eccoti la tua mina che ho tenuta involta in una pezzuola;20 E l'altro venne, e disse: signore, la moneta tua, che tu mi dèsti, io l'ho riposta nel sudario.
21 perchè ho avuto paura di te che sei uomo duro; prendi quello che non hai messo e mieti quello che non hai seminato.21 Imperò ch' io temetti di te, che sei uomo anstero; imperò che tu togli quel che non ponesti, e mieti dove tu non seminasti.
22 E il padrone a lui: Dalla tua bocca ti giudico, servo iniquo! Sapevi che sono uomo severo, che prendo quel che non ho messo, e mieto quello che non ho seminato;22 E il signore gli disse: colla bocca tua ti giudico, servo reo; sapevi tu, ch' io era uomo austero, e toglio dove non diedi, e mieto dove non seminai?
23 e perchè allora non hai messo il mio danaro alla banca: ed io al ritorno, lo avrei trovato coi frutti?23 Adunque perchè non dèsti la pecunia mia a usura, sì che tornato ch' io fussi l' arei richiesta coll' usura?
24 E disse agli astanti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci.24 E disse a quelli che gli stavano presenti : tollete da lui la pecunia, e datela a colui il qual n' ha diece.
25 Ma gli fecero osservare: Signore, ne ha dieci.25 Ed eglino dissero: signore, egli ne ha diece.
26 Ed io vi diro: a chi ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza, e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.26 (E poi disse): io dico a voi, che ciascuno che ha, gli sarà dato, e abbonderà; ma a colui che ha poco, quel tanto ch' egli ha sarà tolto a lui.
27 In quanto poi a quei miei nemici che non mi vollero per loro re, conduceteli qua, ed uccideteli alla mia presenza.27 Ma arrecatemi quivi a me quelli miei inimici li quali non volsero ch' io regnassi sopra di sè, e dinanzi da me uccideteli.
28 E dette tali cose, Gesù seguitò innanzi agli altri, verso Gerusalemme.28 E dette queste cose, andava inanzi ascendendo in Ierosolima.
29 E arrivato che fu a Betfage e a Befania, presso il monte detto degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli,29 E fatto è, che appressandosi a Betfage e a Betania, al monte chiamato Oliveto, mandò due dei suoi discepoli,
30 dicendo loro: Andate nel villaggio di faccia, dove, entrando, troverete legato un asinello, sul quale nessuno è mai montato: scioglietelo e menatolo a me.30 dicendo: andate nel castello ch' è contra di voi; nel qual entrati, troverete il poledro dell' asina alligato, sopra il quale già mai nullo uomo sedette; scioglietelo, e menatelo.
31 E se qualcuno vi domanda perchè lo sciogliete, così gli direte: Il Signore ne ha bisogno.31 E se alcuno vi dirà: il perchè il sciogliete a tal modo? dicerete come il Signore desidera di averlo in sua opera.
32 Gli inviati andarono e trovarono il puledro fermo, come aveva loro detto.32 E quelli ch' erano stati mandati, andorono, e trovorono stante il poledro a modo ch' egli gli avea detto.
33 E mentre essi scioglievano l'asinello, i padroni dissero loro: Perchè sciogliete il puledro?33 Onde sciogliendo quelli il poledro, dissero a loro gli signori di quello: il perchè sciogliete il poledro?
34 E quelli risposero: Perchè il Signore ne ha bisogno.34 E quelli dissero: imperò che il Signore ne ha bisogno.
35 E lo menarono a Gesù, e gettate le vesti sull'asinello, ci fecero montare Gesù.35 E loro il menorono a Iesù; e gittando loro vestimenta sopra il poledro, posero Iesù di sopra.
36 E mentre egli procedeva, la gente stendeva ì proprii mantelli nella strada.36 Ed egli andante, estendevano le sue vestimenta nella via.
37 Quando poi fu vicino alla scesa del monte Oliveto, tutta la turba dei discepoli anelò con letizia a lodar Dio ad alta voce per tutti i prodigi che avevan veduti,37 E già appressandosi al discendere del monte Oliveto, incominciarono tutte le turbe de' discepoli con grande voce (lietamente) e con allegrezza a lodare Dio sopra tutte le virtù che loro aveano vedute,
38 e dicevano: Benedetto il re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria negli altissimi.38 dicendo: egli è benedetto il re che viene nel nome del Signore; egli è la pace in cielo, e ne' luoghi eccelsi egli è la gloria.
39 Ed alcuni Farisei di tra la folla gli dissero: Maestro, sgrida tuoi discepoli.39 E alcuni de' Farisei della turba dicevano a quello: maestro, riprendi li tuoi discepoli.
40 Ma egli rispose: V'assicuro che, se taceranno loro, grideranno le pietre.40 Alli quali lui disse: dico a voi, perchè se quelli tacessero, gridarebbono le pietre.
41 E come fu vicino alla città, al vederla, pianse su di lei, e disse:41 E appropinquandosi, vide la città; ed egli pianse sopra lei, e disse:
42 O se conoscessi anche tu, e proprio in questo giorno, quel che giova alla tua pace! Ora invece è celato agli occhi tuoi.42 se tu conoscessi, piangeresti; imperò che tu hai in questi giorni quelle cose che ti sono alla pace; ma egli è nascoso dagli occhi tuoi
43 Che verranno per te i giorni nei quali i nemici ti stringeranno con trincee, ti chiuderanno e ti stringeranno da ogni parte;43 li giorni ne' quali verranno gli inimici tuoi, e circonderannoti intorno intorno, (e struggeranno te e' tuoi figliuoli);
44 e distruggeranno te e i tuoi figli che sono in te, e non lasceranno in te pietra sopra pietra, perchè non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata.44 e gitteranno te per terra, e' tuoi figliuoli li quali sono in te, e non lasciaranno in te pietra sopra pietra; imperò che non conoscesti il tempo della tua visitazione.
45 Poi, entrato nel tempio, cominciò a scacciare coloro che vi vendevano e vi compravano, dicendo loro:45 Ed entrando nel tempio, incominciò a cacciare coloro che vendevano e comperavano.
46 Sta scritto: La mia casa è casa di preghiera; ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri.46 E disse a loro: scritto è, che la mia casa sì è casa di orazione; e voi l' avete fatta spelonca di ladroni.
47 Ed ogni giorno insegnava nel tempio. Ma i principi dei sacerdoti e gli Scribi ed i capi del popolo cercavano di farlo morire;47 E stava continuamente nel tempio, e ammaestrava. Onde gli principi de' sacerdoti e gli Scribi e gli principi del popolo cercavano di ucciderlo.
48 e non sapevano che fargli perchè tutto il popolo stava sospeso ad ascoltarlo.48 Ma non trovavano cosa alcuna, per la qual a lui potessero opponere meritamente; imperò che, udendolo, tutto il popolo stava ammirativo.