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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 18


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Allora s'accostarono a Gesù i suoi discepoli e gli dissero: Chi è più grande nel regno dei cieli?1 - In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendogli: «Chi è il più grande nel regno de' cieli?».
2 E Gesù chiamato un pargoletto, lo pose in mezzo a loro2 E Gesù, chiamato un fanciullino lo pose in mezzo a loro,
3 e disse: In verità vi dico: se non mutate, e non divenite come pargoli, non entrerete nel regno dei cieli.3 e disse: «In verità vi dico: se voi non vi cambierete e non diventerete come i pargoli non entrerete nel regno de' cieli.
4 Chiunque pertanto diventerà umile come questo fanciullo, quello è il più grande nel regno dei cieli.4 Chi dunque si farà piccolo come questo fanciullo, sarà il più grande nel regno de' cieli.
5 Chiunque accoglierà in nome mio un pargolo come questo, accoglie me.5 E chi riceve un fanciullo come questo in nome mio, riceve me.
6 Chi poi avrà scandalizzato uno di questi piccini che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da asino e fosse sommerso nel fondo del mare.6 Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccini che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse sommerso nel profondo del mare.
7 Guai al mondo per gli scandali! Certo, è necessario che ci siano degli scandali, ma guai all'uomo per cui lo scandalo succede!7 Guai al mondo per causa degli scandali! È necessario infatti che avvengano scandali, guai però all'uomo per causa del quale avvien lo scandalo!
8 Or se la tua mano e il tuo piede t'è di scandalo, troncalo e gettalo via da te: meglio è per te giunger alla vita monco e zoppo che, con due mani o due piedi, essere gettato nel fuoco eterno.8 Ora se la tua mano o il tuo piede è per te occasione di scandalo, taglialo via e gettalo lontano da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo che essere gettato nel fuoco eterno, con due mani o due piedi.
9 E se l'occhio tuo ti è di scandalo cavatelo, e gettalo via da te, meglio è per te entrare nella vita con un occhio solo che esser gettato con due, nel fuoco dell'inferno.9 E se il tuo occhio è per te occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che essere gettato nella Geenna del fuoco con due occhi.
10 Guardatevi dal disprezzare uno di questi fanciulli: vi assicuro che i loro angeli nei cieli vedon sempre il volto del Padre mio che è nei cieli.10 Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli, poichè vi dico che i loro angeli, nei cieli, vedono continuamente il volto del Padre mio, che è nei cieli.
11 Certamente il Figlio dell'uomo è venuto a salvare ciò che s'era perduto.11 Infatti il Figliuol dell'uomo è venuto a salvare ciò che era perduto.
12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore ed una di esse si smarrisce, non lascia le novantanove sui monti e va a cercare la smarrita?12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e una di esse si smarrisce, non lascia egli sul monte le novantanove per andare in cerca di quella che si era smarrita?
13 E se gli avvenga di trovarla, in verità vi dico si rallegra più di questa che delle novantanove non smarrite.13 E se ha il bene di trovarla, in verità vi dico ch'egli si rallegra maggiormente per questa che non per le novantanove che non s'eran smarrite.
14 Così non è volontà del Padre vostro celeste che perisca uno solo di questi piccini.14 Così è volere del Padre vostro che è nei cieli che neppur uno di questi piccoli perisca.
15 Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e correggilo fra te e lui solo; se t'ascolta, hai guadagnato il tuo fratello.15 Se il tuo fratello ha peccato contro te, va' e riprendilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, hai guadagnato tuo fratello;
16 E se non ti ascolta, prendi con te uno o due, affinchè per bocca di due o tre testimoni si stabilisca ogni cosa.16 se invece non ti ascolta, prendi con te una o due persone, affinchè ogni cosa sia attestata per bocca di due o tre testimoni.
17 E se non ne fa caso, fallo sapere alla Chiesa; se poi non ascolta nemmeno la Chiesa, consideralo come un Gentile e un pubblicano.17 Se neppur d'essi fa caso, dillo alla Chiesa; e se non ascolta nemmeno la Chiesa, abbilo in conto di un pagano e di un pubblicano.
18 In verità vi dico: quanto legherete sulla terra sarà legato nel cielo; e quanto scioglierete sulla terra sarà sciolto nel cielo.18 In verità vi dico che tutto ciò che voi legherete sulla terra, sarà legato in cielo e tutto ciò che voi scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
19 Ancora vi dico: se due di voi s'accorderanno sulla terra a domandare qualsiasi cosa, sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.19 Vi dico ancora che se due di voi si mettono insieme sulla terra a domandare qualsiasi cosa, essa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.
20 Perchè dove sono due o tre adunati in nome mio ci sono io in mozzo a loro.20 Perchè dovunque due o tre persone sono riunite nel mio nome, io sono in mezzo a loro».
21 Allora Pietro, accostatosi a lui, disse: Signore, fino a quante volte, se il mio fratello pecca contro di me, gli dovrò perdonare? fino a sette volte?21 Allora Pietro, avvicinatosi, gli domandò: «Signore, se mio fratello pecca contro di me, quante volte gli perdonerò? Fino a sette volte?».
22 Gesù gli rispose: Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.22 Gli rispose Gesù: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
23 Per questo il regno dei cieli è simile ad un re il quale volle fare i conti coi suoi servi.23 Per questo il regno de' cieli è simile a un re, il quale volle regolare i conti co' suoi servitori.
24 Ed avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di dieci mila talenti.24 Avendo pertanto cominciato a far ciò, gli menarono innanzi un tale che gli doveva diecimila talenti.
25 E siccome ei non aveva da pagare, il padrone comandò che fosse venduto lui e la moglie ei figli e quanto aveva, e si saldas­se il debito.25 Siccome egli non aveva di che pagare, il padrone comandò che si vendesse lui, la moglie, i figli e tutto quanto aveva per saldare il debito.
26 Ma il servo, gettatoglisi ai piedi, lo scongiurava con dire: Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto.26 Ma il servo, gettandosi ai suoi piedi, lo scongiurava dicendo: - Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto.-
27 E il padrone,mosso a compassione di quel ser­vo,lo lasciò andare condonan­dogli il debito.27 Mosso a compassione il padrone di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
28 Ma, uscito di lì, quel servo trovò uno dei suoi conservi che gli doveva cento danari; e presolo per la gola lo strangolava dicendo: Paga quan­to mi devi.28 Quel servo, appena uscito, si imbattè in uno dei suoi compagni che gli doveva cento danari e, presolo pel collo, lo strangolava, dicendo: - Paga ciò che tu mi devi.-
29 E il conservo gettatoglisi ai piedi, si raccomanda­va dicendo: Abbi pazienza conme e ti soddisferò di tutto.29 Il compagno, gettandosi ai suoi piedi, lo scongiurava dicendo: - Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto.-
30 Ma costui non volle, anzi andò a far­lo mettere in prigione fino a che non avesse pagato.30 Ma colui non volle, anzi andò e lo cacciò in prigione, finchè avesse pagato il debito.
31 Ora i con­sèrvi vedendo quel che accadeva, grandemente contristati, anda­rono a riferirlo al padrone.31 Ora i suoi compagni, vista la cosa, ne furon grandemente contristati e riferiron l'accaduto al loro padrone.
32 Al­lora il padrone chiamò quel ser­vitore e gli disse: Servo ini­quo, io ti ho condonato tutto quel debito perchè ti raccoman­dasti,32 Allora il padrone lo fece chiamare a sè e gli disse: - Servo malvagio; io t'avevo condonato tutto quel debito, perchè tu me ne avevi supplicato;
33 e non dovevi anche tu aver pietà d'un tuo conservo, come io l'ho avuta di te?33 e non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, come ne ho avuta io per te?-
34 E sdegnato lo consegnò ai manigoldi, fino a che non avesse pagato tutto il debito.34 E sdegnato, lo diede in mano ai manigoldi fin tanto che non avesse pagato tutto il suo debito.
35 Così anche il Padre mio farà a voi, se di cuore ognun di voi non perdona al proprio fratello.35 Così farà con voi il Padre mio celeste, se ognun di voi non perdonerà di cuore al proprio fratello».