Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Giona 4


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Ma Giona se ne afflisse molto, e n'ebbe dispetto.1 Ma ciò dispiacque molto a Giona, che si irritò.
2 Pregò il Signore e disse: « Dimmi, te ne scongiuro, o Signore, non lo dicevo quand'ero ancora nel mio paese? Non m'affrettai per questo a fuggire a Tarsis? Infatti lo sapevo che tu sei un Dio clemente, misericordioso e paziente, pieno di compassione, e che perdoni i peccati.2 Egli pregò il Signore e disse: "Deh, Signore! Non era forse questo il mio pensiero, quando ero ancora nel mio paese? Per questo io la prima volta ero fuggito a Tarsis, perché sapevo che tu sei un Dio pietoso e misericordioso, longanime e di molta grazia e che ti penti del male!
3 Or, te ne scongiuro, Signore, ripigliati l'anima mia, perchè per me è meglio morire che vivere ».3 Or dunque, Signore, prendi la mia vita, perché è meglio per me morire che vivere!".
4 Il Signore gli disse: « Credi d'aver ragione a indispettirti? »4 Il Signore rispose: "E' giusta la tua collera?".
5 Giona uscì dalla città, e si pose a sedere ad oriente della città, dove, accomodate delle frasche, si mise a sedere all'ombra di esse, per stare a vedere quel che avvenisse alla città.5 Allora Giona uscì dalla città e si sedette di fronte alla città. Si costruì una capanna e vi sedette dentro all'ombra per vedere cosa sarebbe capitato alla città.
6 Il Signore fece venir su un'edera, che si alzò sopra, la testa di Giona; a ombreggiargli il capo, chè aveva faticato. Giona fece gran festa per quell'edera.6 Ma il Signore Dio procurò un ricino che crebbe al di sopra di Giona, perché vi fosse ombra sopra la sua testa e fosse liberato dal suo male. Giona si rallegrò molto del ricino.
7 Ma il Signore, sul far dell'aurora del giorno dopo, mandò un verme che punse l'edera, la quale si seccò.7 Al sorgere dell'aurora del giorno dopo Dio inviò un verme; esso rose il ricino che si seccò.
8 Sorto il sole, il Signore fece venire un vento caldo e infocato. Giona, battendogli il sole sul capo, era per svenire. Allora chiese la morte, e disse: « E' meglio per me morire che vivere! »8 Quando spuntò il sole, Dio procurò un turbinoso vento orientale cosicché il sole dardeggiò sulla testa di Giona. Egli si sentì venir meno e chiese di morire dicendo: "E' meglio per me morire che vivere!".
9 Ma il Signore disse a Giona: « Credi d'aver ragione ad irritarti per quell'edera? » Giona rispose: « Certamente, e sono irritato da morirne ».9 Dio disse a Giona: "E' giusto che tu sia irritato per il ricino?". Rispose: "Sì, è giusto che io mi irriti fino a morirne!".
10 Il Signore disse: « Tu t'affliggi per un'edera che non t'e costata nessuna fatica, che non hai fatta crescere tu, che in una notte è nata e in una notte è morta;10 Il Signore soggiunse: "Tu hai compassione del ricino, per il quale non hai faticato e che non hai fatto crescere; poiché in una notte è sorto e in una notte è finito!
11 ed io non devo aver compassione di Ninive, città grande, nella quale ci sono più di centoventimila persone che non san distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e gran numero di animali ? »11 E io non dovevo aver pietà della grande città di Ninive, nella quale ci sono più di centoventimila esseri umani che non distinguono la destra dalla sinistra e tanto bestiame?".