Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Isaia 17


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BIBBIA TINTORIBIBBIA VOLGARE
1 Vaticinio a carico di Damasco. Ecco che Damasco cesserà di essere città, e resterà come un mucchio di pietre di una rovina.1 Lo carico di Damasco. Ecco che Damasco non sarà più città, e sarà come uno monte di pietre nella rovina.
2 Le città di Aroer saranno abbandonate ai greggi, che vi riposeranno senza essere scacciati da nessuno.2 Le città di Aroer saranno abbandonate (e lasciate) alli greggi, e riposerannosi ivi, e non sarà chi li spaventi.
3 Efraim non avrà più appoggio e Damasco non avrà più regno, e sarà degli avanzi della Siria come della gloria dei figli d'Israele, — dice il Signore degli eserciti.3 E lo adiutorio sì cesserà da Efraim, e lo regno di Damasco, e lo rimanente di Siria; e saranno come gloria de' figliuoli d' Israel: dice lo Signore delli eserciti.
4 In quel giorno sarà umiliata la gloria di Giacobbe, e dimagrerà il grasso della sua carne.4 E sarà in quello dì, che la gloria di Iacob si scemerà, e la grassezza della sua [carne] infraciderà.
5 Ed egli sarà come uno che raccoglie ciò che resta dopo la mietitura, e il suo braccio raccoglierà delle spighe ed egli sarà come chi cerca le spighe nella valle di Rafim.5 E sarà sì come lo radunante nella ricolta che sarà restata, e lo suo braccio ricoglierà le spiche; e sarà come quello che domandava le spiche nella valle di Rafaim.
6 In lui resteranno dei racimoli, come, dopo scosso l'ulivo, due o tre ulive alla punta di un ramo saran tutti i suoi frutti, o quattro o cinque sulla cima della pianta: — dice il Signore Dio d'Israele. —6 E sarà lasciato in quello quasi come uno grappo, e come lo premimento dell' olio di due o di tre olive nella sommitade (cioè nella cima), e nell'altezza sarà forse tre o quattro frutti (nelle sommità loro sarà li frutti loro), dice lo Signore d'Israel.
7 In quel giorno l'uomo si volgerà al suo Fattore e i suoi occhi saran rivolti al Santo d'Israele.7 In quel dì si chinerà l' uomo al suo fattore, e li suoi occhi riguarderanno allo santo d' Israel.
8 E non si volgerà agli altari fatti dalle sue mani, non guarderà più alle cose fatte dalle sue dita, ai boschi, ai delubri.8 E non si inclinerà alli altari, li quali hanno fatto le sue mani, e a quello che hanno operato li suoi digiti; non guarderà li boschi e li templi.
9 In quel giorno le sue città forti saranno abbandonate come gli aratri e le biade furono abbandonate all'arrivo dei figli d'Israele, e tu resterai un deserto;9 In quello tempo saranno abbandonate le città delle fortezze sue, sì come li aratri e le biade che furono abbandonate dalla faccia de' figliuoli d' Israel; e sarai deserta.
10 perchè ti sei dimenticata di Dio tuo salvatore, non ti sei ricordata del tuo potente soccorso. Per ciò tu pianterai pianta fedele, e seminerai straniera semenza,10 Però che tu hai dimenticato lo tuo Salvatore, e non ti sei ricordata del tuo forte aiuto; e però tu pianterai le piantagioni fedeli, e seminerai lo germoglio fedele.
11 Quando pianterai, sarà lambrusca, nel mattino fiorirà il tuo seminato: la messe sarà portata via nel giorno della raccolta, e ne avrai gran dolore.11 Nel dì della planta tua la lambrusca, e di mattina lo tuo seme fiorirà; la ricolta è tolta via nelli di della ereditade, e dolerassi gravemente.
12 Guai alla moltitudine dai molti popoli, come la moltitudine dei flutti muggenti, tumulto di folle, come tumulto di grandi acque.12 Guai alla moltitudine de' molti populi, che suona si come moltitudine del mare; e (come) lo tumulto delle turbe, come suono di molte acque (allaganti).
13 I popoli rumoreggeranno come acque inondanti; ma lo sgriderà ed egli fuggirà lontano. E sarà disperso come sui monti la polvere al soffiar del vento, come turbine davanti alla tempesta.13 Soneranno i popoli, sì come lo suono di molte acque soprabondanti, e riprenderà quello, e fuggirà dalla lunga; e sarà preso come polvere dei monti dalla faccia del vento, e come la turbine inanzi alla tempesta.
14 Sul far della sera, ecco il turbamento, al mattino non sarà più. Questo è ciò che toccherà a coloro che ci han saccheggiati, la sorte dei nostri predatori.14 Nel tempo della sera, ed ecco una turbazione; nel mattutino, e non ristarà; questa è la parte di quelli che noi rubano.