Scrutatio

Venerdi, 10 maggio 2024 - San Giobbe ( Letture di oggi)

Proverbi 30


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Parole di colui che aduna, del figlio di colui che spande verità. Visione raccontata da uno col quale è Dio, e che, confortato dalla presenza di Dio in lui, dice:1 Parole di colui, che aduna, figliuolo di lui, che messe fuora la sapienza.
Visione raccontata da un personaggio, col quale sta Dio, e il quale avendo Dio abitante in se, che lo fortifica, ha detto:
2 « Io sono il più ignorante tra gli uomini, e la sapienza umana è lungi da me.2 Io sono il più ignorante tragli uomini, e la sapienza degli uomini non istà meco.
3 Io non ho imparato la sapienza, io non conosco la scienza dei santi.3 Io non ho apparata la sapienza, e non so nulla della scienza de' santi.
4 Chi è salito al cielo e ne è poi disceso? Chi chiuse nelle sue mani il vento? Chi ha ristrette le acque nella sua veste? Chi ha stabiliti tutti i confini della terra? Qual è il suo nome? Qual è il nome del suo figliolo? Lo sai?4 Chi è che sia salito al cielo, e ne sia disceso? chi nelle sue mani contenue il vento? chi le acque ha ristrette come in un involto? chi ha data stabilità a tutte le parti della terra? qual è il nome di lui, e quale il nome del figliuolo di lui, se tu lo sai?
5 Ogni parola di Dio è purificata col fuoco: Egli è uno scudo per quelli che sperano in lui.5 La parola di Dio o tutta purgata col fuoco: egli è scudo per quelli, che sperano in lui.
6 Non aggiunger nulla alle sue parole, per non esser ripreso e sbugiardato.6 Non aggiungere un jota alle sue parole, affin di non essere accusato, e convinto di menzogna.
7 Due cose ti ho chieste, non me le negare prima che io muoia:7 Due cose io ti ho domandato (o Signore) non negarle a me per quel, che mi resta di vita.
8 tien lungi da me la vanità e le parole di menzogna, non mi dare nè povertà, nè ricchezze, ma concedimi soltanto il necessario al mio sostentamento;8 Allontana da me la vanità, e le parole di menzogna: Non darmi mendicità, né ricchezze, ma concedimi quel, che è necessario al mio vivere:
9 affìnchè, saziato, non sia tentato a rinnegarti e dica: Chi è il Signore? ovvero, spinto dalla necessità, non rubi e non bestemmi il nome del mio Dio.9 Affinchè per disgrazia quand'io sia satollo non sia tentato a rinnegare, e dire: Chi o il Signore? ovvero spinto dalla necessità io non mi metta a rubare, e prenda invano il nome del mio Dio.
10 Non accusare il servo presso il suo padrone, chè forse non ti maledica e tu vada in perdizione.10 Non accusare il servo dinanzi al suo padrone, affinchè egli forse non ti maledica, onde tu vada in perdizione!
11 C'è una genìa di uomini che maledice il padre e non benedice la madre.11 Havvi una razza di uomini, che maledice suo padre, e non benedice sua madre.
12 C'è una genìa d'uomini che si credon puri, eppure non son lavati dalle loro immondezze.12 Havvi una razza di uomini, che mondi sembrano a loro stessi; ma non sono però lavati dalle sozzure.
13 V'è una genìa d'uomini dagli occhi alteri e dalle ciglia superbamente alzate.13 Havvi una razza di uomini, che portano alti gli occhi, e le loro pupille altiere, e superbe.
14 V'è una genìa d'uomini che invece di denti ha spade, che maciulla coi suoi molari, per divorare i poveri della terra e i miserabili tra gli uomini.14 Havvi una generazione, la quale ha coltelli in cambio di denti, e lacera con sue mascelle, e divora i mendichi della terra, e i poveri tragli uomini.
15 La mignatta ha due figliole che dicono: Dammi, dammi. Tre cose sono insaziabili e la quarta non dice mai basta:15 La mignatta ha due figlie, che di cono: Dammi, dammi. Tre cose sono insaziabili, e la quarta, che non dice mai: Basta.
16 L'inferno, la bocca della matrice, la terra, che non si sazia di acque: il fuoco poi non dice mai: basta.16 L'inferno, e la matrice, e la terra, che non si sazia di bere l'acqua: il fuoco poi non dice mai: Basta.
17 L'occhio che schernisce il padre e disprezza il parto di sua madre, lo cavino i corvi del torrente, lo divorino i figli dell'aquila.17 A colui che schernisce il proprio padre, e disprezza i dolori della madre nel partorirlo, gli cavin l'occhio i corvi, che stan lungo i torrenti, e sei divorino i figliuoli dell'aquila.
18 Tre cose mi restan difficili, e la quarta la ignoro affatto:18 Tre cose sono per me difficili ad intendersi, e una quarta mi è affatto ignota:
19 la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla pietra, la traccia d'una nave in mezzo al mare, e la traccia dell'uomo nell'adolescenza.19 La traccia dell'aquila nell'aria, la traccia di un serpente sulla pietra, la traccia di una nave in mezzo al mare, e la traccia dell'uomo nella adolescenza.
20 Tal è della donna adultera: essa mangia, si ripulisce la bocca, e dice: Non ho fatto alcun malo.20 Tale è parimente la via della don na adultera, la quale mangia, e si ripulisce la bocca, e dice: Non ho fatto verun male.
21 Per tre cose è messa sottosopra la terra, e la quarta non la può sopportare:21 Per tre cose è messa in commozione la terra, e alla quarta non può ella, reggere:
22 per lo schiavo che arriva a regnare, per lo stolto pieno di cibo,22 (E messa in commozione) da uno schiavo, che arrivi a regnare, da uno stolto, quando è pieno di cibo:
23 per una donna odiosa che trova marito, e per una serva che diventa erede della padrona.23 Da una donna odiosa, quando uno la ha sposata; e da una serva divenuta erede di sua padrona.
24 Vi sono quattro cose piccolissime sulla terra, e superano in sapienza i sapienti:24 Quattro cose delle più piccole sono sulla terra, e queste superano in sagezza i sapienti.
25 le formiche, popolo debole, che al tempo della messe prepara il suo vitto;25 Le formiche, popolo debolissimo, il quale al tempo della messe si prepara il suo vitto:
26 le piccole lepri, razza paurosa, che fanno la loro tana nelle rocce;26 I conigli, razza paurosa, la quale pianta il suo covile nei massi:
27 le cavallette non hanno re, eppure si muovon tutte divise in schiere;27 Le cavallette non hanno re, e si muovono tutte divise in isquadroni:
28 la lucertola, che si regge sulle mani, e abita nei palazzi dei re.28 Lo stellione, che si regge sulle sue mani, e abita nelle case dei re.
29 Tre cose han bella andatura, e la quarta va magnificamente:29 Tre cose vi sono, che hanno bella andatura, e una quarta, che cammina magnificamente;
30 il leone, il più forte degli animali, non ha paura, chiunque incontri;30 Il lione, forte sopra tutti gli animali, non teme l'incontro di chicchessia;
31 il gallo, dai fianchi serrati, il capro, e il re, a cui nessuno resiste.31 Il Gallo dai fianchi serrati, e l'ariete, e il re, a cui nissuno resiste.
32 Vi è chi è stato riconosciuto per stolto, innalzato a posto sublime: se avesse capito qualche cosa, si sarebbe messa la mano alla bocca.32 V'ha chi è stato riconosciuto per istolto dopo che fu innalzato a posto sublime: perocché se avesse avuto intelletto si sarebbe messa la mano alla bocca.
33 Chi preme con forza le mammelle per trarne il latte, ne fa uscire del burro, chi si soffia troppo forte il naso, ne fa uscire il sangue, e chi provoca sdegni produce discordie».33 Chi stringe con forza le poppe per trarne il latte, ne spreme il burro, e chi si soffia il naso con veemenza, ne cava il sangue; e chi provoca lo sdegno accende discordie.