Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Tessalonicesi (מכתב שני לסלוניקים) 8


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STUTTGARTENSIA-DELITZSCHBIBBIA VOLGARE
1 וְעַל־דְּבַר זִבְחֵי הָאֱלִילִים יָדַעְנוּ שֶׁיֵּשׁ־דֵּעָה לְכֻלָּנוּ הַדַּעַת תַּגְבִּיהַּ לֵב וְהָאַהֲבָה הִיא הַבּוֹנָה1 Di quelle cose che son sacrificate alli idoli sapemo che noi avemo ogni scienza; la scienza si enfia, e la carità sì dà edificamento.
2 הַחשֵׁב כִּי־הוּא יֹדֵעַ דְּבַר־מָה עוֹד לֹא־יָדַע מְאוּמָה כַּאֲשֶׁר עָלָיו לָדַעַת אֹתוֹ2 Ma se alcuno si crede di sapere alcuna cosa, non sa ancora in che modo gli conviene sapere.
3 אֲבָל אִם־יֶאֱהַב אִישׁ אֶת־הָאֱלֹהִים הָאֱלֹהִים יְדָעוֹ3 Imperò che quelli che ama Dio, quelli è conosciuto da lui.
4 וְעַל־דְּבַר אֲכִילַת זִבְחֵי הָאֱלִילִים הִנֵּה יָדַעְנוּ כִּי־הָאֱלִיל אַיִן בָּעוֹלָם וְאֵין אֱלֹהִים בִּלְתִּי אֶחָד4 Ma delli mangiari che son sacrificati alli idoli (così vi rispondo che) noi sapemo che l'idolo non è niuna cosa in questo mondo, e che non è niuno Dio, se non uno.
5 וְאַף כִּי־יֵשׁ הַנִּקְרָאִים אֱלֹהִים אִם־בַּשָּׁמַיִם אִם־בָּאָרֶץ בַּאֲשֶׁר יֵשׁ אֱלֹהִים רַבִּים וַאֲדֹנִים רַבִּים5 Ma egli son alcuni che sono chiamati dii ovver in cielo ovver in terra; certo dicovi che (a' pagani) son molti dii e molti signori.
6 אָמְנָם לָנוּ אַךְ־אֵל אֶחָד הָאָב אֲשֶׁר הַכֹּל מִמֶּנּוּ וַאֲנַחְנוּ אֵלָיו וְאָדוֹן אֶחָד יֵשׁוּעַ הַמָּשִׁיחַ אֲשֶׁר הַכֹּל עַל־יָדוֹ וַאֲנַחְנוּ עַל־יָדוֹ6 Ma noi non avemo, se non uno Dio padre, dal quale vegnono tutte le cose, e noi semo in lui; e uno si è lo Signore Iesù Cristo, per lo quale sono tutte le cose, e noi semo per lui.
7 אַךְ לֹא בְכֻלָּם הַדָּעַת כִּי יֵשׁ אֲשֶׁר בְּזָכְרָם עוֹד אֶת־הָאֱלִיל אֹכְלִים כְּזֶבַח הָאֱלִיל וּבְכֵן לִבָּם הֶחָלוּשׁ יִתְגָּאָל7 Ma la scienza [non] è in tutte le persone; e alquanti hanno conscienza insino ad ora, e manducano quello che manducano colla conscienza che sia sacrificato alli idoli; e così, conciosia cosa che la loro conscienza sia inferma, sì diventa polluta.
8 הַמַּאֲכָל לֹא יְקָרֵב אֶתְכֶם לֵאלֹהִים כִּי אִם־נֹאכַל אֵין־לָנוּ יִתְרוֹן וְאִם־לֹא נֹאכַל לֹא נִגָּרֵעַ8 Chè il manducare non ci mena a Dio; nè se noi non manducheremo) di quello che è sacrificato alli idoli), non verremo però meno; nè se noi (non) manducheremo, non saremo però più ricchi.
9 אֲבָל הִזָּהֵרוּ פֶּן־תִּהְיֶה אוֹתָהּ הַחֵרוּת שֶׁלָּכֶם לְמִכְשֹׁל הַחַלָּשִׁים9 Guardate che per la ventura questa licenza non vi sia offendimento a coloro che non son ben fermi.
10 כִּי הָאִישׁ הָרֹאֶה אֹתְךָ אֲשֶׁר לְךָ הַדַּעַת מֵסֵב בְּבֵית אֱלִילִים הֲלֹא יָעֹז בְּרוּחוֹ הֶחָלוּשׁ לֶאֱכֹל מִזִּבְחֵי אֱלִילִים10 Che se alcuno (che non è ben fermo) vederà. manducare a un altro ch' è più savio (non abbia conscienza sappiendo che l'idolo non è nulla), quel tale fratello infermo si corrompe la conscienza a manducare di quel medesimo.
11 וְיֹאבַד עַל־יְדֵי דַעְתְּךָ אָחִיךָ הַחַלָּשׁ אֲשֶׁר לְמַעֲנוֹ מֵת הַמָּשִׁיחַ11 E così perisce il fratello infermo per tua conscienza, per il qual Cristo fu morto.
12 וְאִם־כָּכָה תֶּחֶטְאוּ לַאֲחֵיכֶם וְתַכְאִיבוּ אֶת־רוּחָם הֶחָלוּשׁ לַמָּשִׁיחַ אַתֶּם חֹטְאִים12 E se voi peccate ne' fratelli, e fate la conscienza loro inferma, e voi sì peccate in Cristo.
13 עַל־כֵּן אִם־מַאֲכָלִי מַכְשִׁיל אֶת־אָחִי לֹא־אֹכַל בָּשָׂר לְעוֹלָם לְמַעַן לֹא־אַכְשִׁיל אֶת־אָחִי13 Per la qual cosa (io dico così: che) se il mio manducare fa alcuno scandolo al mio fratello, (che) io già mai non voglio manducare carne, perchè io non scandolezzi il fratello mio.