Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Giosuè 8


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Il Signore disse a Giosuè: "Non temere e non scoraggiarti. Prendi con te tutti quelli atti alla guerra, e va', attacca Ai. Vedi, io ti ho dato in mano il re di Ai con tutto il suo popolo, la sua città e il suo territorio.1 - Il Signore disse a Giosuè: «Non temere e non ti sgomentare! Prendi teco tutti gli uomini atti alla guerra, levati e sali contro la città di Ai. Ecco io ti dò nelle mani il suo re, il suo popolo, la sua città e il suo territorio,
2 Di Ai e del suo re farai quello che hai fatto di Gerico e del suo re. Prenderete per voi il bottino e il bestiame. Stabilisci un'imboscata alla città, dalla parte di dietro".2 e tu farai con la città di Ai e col suo re come hai fatto con Gerico e con quel re, mentre prenderete per voi la preda e tutti gli esseri viventi. Tendi un'imboscata dietro la città».
3 Giosuè allora e tutti quelli che erano atti alla guerra si levarono per salire contro Ai; Giosuè scelse trentamila uomini coraggiosi e li fece partire nella notte3 Si levò dunque Giosuè insieme a tutto l'esercito dei combattenti per salire contro Ai e scelti trentamila prodi guerrieri li mandò durante la notte
4 con quest'ordine: "Attenzione: voi che vi metterete in agguato dall'altra parte della città; non allontanatevi troppo dalla città e tenetevi pronti.4 con questo comando: «Tendete un'imboscata dietro la città e non allontanatevi troppo, ma state tutti pronti.
5 Io e tutto il popolo che resta con me ci avvicineremo alla città e quando quelli ci verranno incontro, come la prima volta, noi ci daremo alla fuga davanti a loro.5 Io poi e tutto il popolo che è con me ci accosteremo alla città dalla parte opposta; e quando i cittadini di Ai usciranno contro di noi, noi come già facemmo la prima volta ci metteremo a fuggire e volteremo le spalle
6 Usciranno inseguendoci fino al punto che li staccheremo dalla città, perché diranno: "Fuggono davanti a noi come la prima volta!", quando noi fuggimmo dinanzi a loro.6 fino a che gli inseguitori si saranno allontanati molto dalla città, poichè essi penseranno che noi fuggiamo come l'altra volta.
7 Voi allora verrete fuori dall'imboscata e occuperete la città, poiché il Signore, vostro Dio, ve la darà nelle mani.7 Allora mentre noi fuggiremo ed essi ci inseguiranno, uscirete dall'imboscata e devasterete la città, che il Signore Dio vostro darà nelle vostre mani.
8 Appena avrete presa la città, l'incendierete, come il Signore ha comandato di fare. Attenzione, sono io che vi ho dato questi ordini!".8 Quando l'avrete presa, le darete fuoco, e così farete tutto come vi è stato comandato».
9 Giosuè li inviò ed essi andarono al luogo dell'imboscata, fra Betel e Ai, ad occidente di Ai. Giosuè quella notte pernottò in mezzo al popolo.9 Fattili partire, essi andarono al luogo fissato per l'imboscata e se ne stettero fra Betel e Ai dalla parte occidentale della città di Ai, mentre Giosuè rimase durante quella notte in mezzo al popolo.
10 Si levò quindi all'alba, passò in rassegna il popolo e cominciò a salire, stando in testa al popolo insieme agli anziani d'Israele, contro Ai.10 Alzatosi di buon mattino passò in rassegna i compagni e alla testa dell'esercito, circondato da combattenti, salì coi più anziani [contro Ai].
11 Tutti quelli atti alla guerra che erano con lui salirono, finché arrivarono proprio in faccia alla città e si accamparono a nord di Ai, con la valle tra la città e l'accampamento di Giosuè.11 Giunti che furono e accostatisi dalla parte opposta della città, si accamparono a settentrione di essa, separati da Ai dall'interposta valle.
12 Egli prese circa cinquemila uomini e li pose in agguato fra Betel e Ai, ad ovest della città.12 Giosuè aveva scelti cinquemila uomini e li aveva posti in un'imboscata tra Betel e Ai ad occidente della stessa città,
13 Il resto delle truppe rimase a nord della città, e l'imboscata ad ovest della medesima. Giosuè passò quella notte in mezzo alla valle.13 mentre tutto il restante dell'esercito si era schierato verso settentrione in modo però che gli ultimi di quella moltitudine raggiungevano la parte occidentale della città. Giosuè poi in quella notte si spinse avanti fino in mezzo alla valle.
14 Appena il re di Ai si accorse di ciò, si scossero tutti gli uomini della città e uscirono a battaglia contro Israele, egli con tutto il suo popolo, nella discesa verso l'Araba; non sapeva che c'era chi lo insidiava dietro la città.14 Il re di Ai, veduto ciò, si affrettò al mattino ad uscire dalla città con tutto l'esercito e diresse il suo attacco contro il deserto, non sapendo che a tergo eravi un'imboscata.
15 Giosuè e tutto Israele si finsero vinti dinanzi a loro e fuggirono verso il deserto.15 Giosuè allora con tutto Israele abbandonò la posizione e simulando paura si diede a fuggire per la via del deserto,
16 Tutto il popolo ch'era nella città si mise ad inseguirli gridando e si allontanarono dalla città.16 mentre quelli di Ai emettendo insieme voci altissime ed eccitandosi a vicenda li inseguivano. Ma quando si furono allontanati dalla città,
17 Non era rimasto nessuno in Ai e in Betel, che non fosse uscito per inseguire Israele, lasciando aperta la città.17 in modo che neppur uno ci fu in Ai ed in Betel, che non fosse uscito ad inseguire gli Israeliti, lasciando perciò la città con la porta aperta ed indifesa,
18 Allora il Signore disse a Giosuè: "Stendi verso Ai il giavellotto che hai in mano, perché te la do in mano". Giosuè stese verso la città il giavellotto che aveva in mano.18 il Signore disse a Giosuè: «Innalza il tuo scudo che tieni in mano contro la città di Ai, perchè io la darò in tuo potere».
19 Com'egli ebbe stesa la mano, quelli dell'imboscata si mossero rapidamente dal loro posto e cominciarono a correre; appena giunsero nella città se ne impossessarono e si affrettarono ad incendiarla.19 Avendo Giosuè innalzato lo scudo contro la città, quelli che erano nell'imboscata si levarono subito, marciarono verso la città, la presero e la incendiarono.
20 Voltandosi indietro, gli uomini di Ai videro il fumo della città che si alzava fino al cielo; non v'era ormai possibilità per essi di fuggire da una parte o dall'altra, perché anche quelli che fuggivano verso il deserto si rivoltavano verso quelli che li inseguivano.20 Allora gli uomini di Ai, che inseguivano Giosuè, guardando indietro e vedendo il fumo della città salire al cielo, si trovarono nella impossibilità di salvarsi, fuggendo da una parte o dall'altra, specialmente perchè quelli che avevano simulato la fuga verso il deserto opponevano una fortissima resistenza agli inseguitori.
21 Giosuè e tutta la sua gente, avendo veduto che quelli dell'imboscata si erano impadroniti della città e che dalla medesima saliva il fumo, si voltarono e cominciarono a colpire quelli di Ai.21 Giosuè infatti con tutto Israele avendo veduto che la città era stata presa e che il fumo saliva da essa, si rivolse e percosse gli uomini di Ai.
22 Anche gli altri intanto uscirono dalla città incontro ad essi, in modo che si trovarono in mezzo ad Israele, avendo gli uni da un lato, gli altri dall'altro lato. Li colpirono finché non restò neanche uno che sopravvivesse, né uno che potesse fuggire.22 In pari tempo quelli che avevano preso e dato fuoco alla città, usciti da essa cominciarono a colpire i nemici che erano stati perciò presi in mezzo. Così battuti da una parte e dall'altra furon ridotti in tali condizioni che nessuno di loro potè salvarsi.
23 Il re di Ai fu preso vivo e fu portato a Giosuè.23 Anche il re di Ai venne preso vivo e consegnato a Giosuè.
24 Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna, nel deserto, dove quelli prima lo inseguivano, e tutti furono caduti sotto la spada, in modo che non sopravvisse alcuno, allora tutto Israele ritornò ad Ai e la passò a fil di spada.24 Uccisi dunque tutti quelli che si erano messi ad inseguire Israele, che si ritirava verso il deserto e passati tutti nello stesso luogo a fil di spada, i figli di Israele, ritornati, abbatterono la città
25 Il totale di quelli uccisi in quel giorno, fra uomini e donne, fu di dodicimila, tutta la gente di Ai.25 e trovarono che in quel solo giorno eran stati uccisi tra uomini e donne dodicimila persone, tutti della città di Ai.
26 Giosuè non ritrasse la mano che aveva steso con il giavellotto finché non furono votati all'interdetto tutti gli abitanti di Ai.26 Giosuè non cessò dal tenere alto lo scudo fino a che non furono uccisi tutti gli abitanti di Ai.
27 Soltanto il bestiame e il bottino della città stessa prese per sé Israele, secondo quanto il Signore aveva ordinato a Giosuè.27 Gli animali poi e la preda della città venne divisa tra loro dai figli d'Israele, secondo il comando dato dal Signore a Giosuè,
28 Così Giosuè incendiò Ai e ne fece una rovina per sempre, una rovina fino a questo giorno.28 il quale abbruciata la città ne fece un tumulo perpetuo
29 Fece appendere il re di Ai ad un albero fino a sera; al tramonto del sole Giosuè comandò che venisse tolto il cadavere dall'albero e fosse gettato all'ingresso della porta della città; vi gettarono sopra un gran mucchio di pietre, che esiste ancor oggi.29 e sospese ad un patibolo il re di Ai, tenendovelo fino a sera. Al tramonto del sole Giosuè comandò di deporre il cadavere dalla croce e di gettarlo all'ingresso della città sopra un gran mucchio di pietre, che resta fino ad oggi.
30 Allora Giosuè innalzò un altare al Signore, Dio d'Israele, sul monte Ebal.30 Giosuè allora edificò un altare al Signore Dio d'Israele sul monte Ebal,
31 Un altare di pietre grezze, non levigate col ferro, come aveva ordinato Mosè, servo del Signore, ai figli d'Israele e come è scritto nella legge di Mosè. Offrirono su di esso al Signore olocausti e sacrificarono vittime pacifiche.31 come Mosè servo del Signore aveva comandato ai figli di Israele e come sta scritto nel volume della legge di Mosè; un altare fabbricato di pietre non levigate e non tocche dal ferro. Sovra esso offrì olocausti al Signore e immolò vittime pacifiche
32 Ivi Giosuè, alla presenza dei figli d'Israele, scrisse su pietre un esemplare della legge di Mosè.32 e scrisse sopra le pietre un'altra copia della legge che Mosè aveva scritto dinanzi ai figli d'Israele.
33 Tutto Israele, i suoi anziani, i suoi ufficiali e i suoi giudici stavano in piedi da una parte e dall'altra dell'arca, davanti ai sacerdoti leviti, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, tanto gli stranieri che gli indigeni, metà voltati verso il monte Garizim e metà verso il monte Ebal, come aveva comandato Mosè, servo del Signore, nel dare al popolo d'Israele la benedizione.33 Tutto il popolo poi, senza distinzione di forestieri e indigeni, coi seniori, i giudici e i capitani se ne stavano dalle due parti dell'arca al cospetto dei sacerdoti portatori dell'arca dell'alleanza del Signore. Una metà di essi era dal lato del monte Garizim e l'altra metà presso il monte Ebal secondo la prescrizione di Mosè servo del Signore. Da prima Giosuè benedisse il popolo d'Israele,
34 Quindi pronunziò ad alta voce ogni prescrizione della legge, la benedizione e la maledizione, esattamente tutto come sta scritto nel libro della legge.34 quindi lesse tutte le parole di benedizione e di maledizione e tutto ciò che era scritto nel volume della legge,
35 Non ci fu disposizione alcuna di quelle prescritte da Mosè, che Giosuè non proclamasse davanti a tutto Israele radunato, non escluse le donne, i fanciulli e i forestieri che abitavano in mezzo ad essi.35 nulla omettendo di quanto Mosè aveva comandato, ma ripetendo ogni singola cosa al cospetto della moltitudine d'Israele, delle donne, dei fanciulli e degli stessi stranieri che erano in mezzo a loro.