Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 1


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 1974
1 Paolo, servo di Gesù Cristo, chiamato apostolo, consacrato al vangelo di Dio --1 Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio,
2 vangelo che egli aveva preannunciato per mezzo dei suoi profeti negli scritti sacri2 che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture,
3 riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la natura umana,3 riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne,
4 costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti: Gesù Cristo Signore nostro;4 costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore.
5 per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia e la missione apostolica per portare all'obbedienza della fede tutti i gentili a gloria del suo nome,5 Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell'apostolato per ottenere l'obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome;
6 tra i quali siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo --6 e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo.
7 a tutti coloro che si trovano in Roma, amati da Dio, chiamati santi: grazia a voi e pace da parte di Dio, Padre nostro, e da parte del Signore Gesù Cristo.7 A quanti sono in Roma diletti da Dio e santi per vocazione, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.

8 Prima di tutto ringrazio il mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la vostra fede è magnificata in tutto il mondo.8 Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la fama della vostra fede si espande in tutto il mondo.
9 Mi è infatti testimone Dio, al quale presto culto nel mio spirito mediante l'annuncio del vangelo del Figlio suo, con quale costanza ininterrotta io vi ricordo9 Quel Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che io mi ricordo sempre di voi,
10 ovunque nelle mie preghiere, chiedendo che finalmente mi si offra secondo il volere di Dio una bella occasione di venire da voi.10 chiedendo sempre nelle mie preghiere che per volontà di Dio mi si apra una strada per venire fino a voi.
11 Desidero infatti ardentemente vedervi, allo scopo di comunicarvi qualche dono spirituale per il vostro consolidamento11 Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati,
12 o, meglio, per provare in mezzo a voi la gioia e l'impulso derivanti dalla fede comune, vostra e mia.12 o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io.
13 Non voglio nascondervi, fratelli, che spesso mi proposi di venire da voi -- e fino ad ora ne sono stato impedito -- per raccogliere anche tra voi qualche frutto, come tra gli altri gentili.13 Non voglio pertanto che ignoriate, fratelli, che più volte mi sono proposto di venire fino a voi - ma finora ne sono stato impedito - per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra gli altri Gentili.
14 Sono in debito verso Greci e barbari, sapienti e ignoranti:14 Poiché sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti:
15 cosicché, per parte mia, sono desideroso di annunciare il vangelo anche a voi che vi trovate in Roma.15 sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma.

16 Infatti non mi vergogno del vangelo poiché esso è un'energia operante di Dio per apportare la salvezza a chiunque crede, giudeo anzitutto e greco.16 Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco.
17 Infatti la giustizia di Dio si rivela in esso da fede a fede, secondo quanto è stato scritto: Il giusto vivrà in forza della fede.17 È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: 'Il giusto vivrà mediante la fede'.

18 Difatti l'ira di Dio si manifesta dal cielo sopra ogni empietà e malvagità di quegli uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia.18 In realtà l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell'ingiustizia,
19 Poiché ciò che è noto di Dio è manifesto in loro;19 poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato.
20 infatti, dopo la creazione del mondo Dio manifestò ad essi le sue proprietà invisibili, come la sua eterna potenza e la sua divinità, che si rendono visibili all'intelligenza mediante le opere da lui fatte. E così essi sono inescusabili,20 Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l'intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità;
21 poiché, avendo conosciuto Dio, non lo glorificarono come Dio né gli resero grazie, ma i loro ragionamenti divennero vuoti e la loro coscienza stolta si ottenebrò.21 essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa.
22 Ritenendosi sapienti, divennero sciocchi,22 Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti
23 e scambiarono la gloria di Dio incorruttibile con le sembianze di uomo corruttibile, di volatili, di quadrupedi, di serpenti.23 e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
24 Perciò Dio li ha lasciati in balìa dei desideri sfrenati dei loro cuori, fino all'immondezza che è consistita nel disonorare il loro corpo tra di loro;24 Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi,
25 essi che scambiarono la verità di Dio con la menzogna e adorarono e prestarono un culto alle creature invece che al Creatore, che è benedetto nei secoli: amen!25 poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
26 Per questo Dio li ha dati in balìa di passioni ignominiose: le loro donne scambiarono il rapporto sessuale naturale con quello contro natura;26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura.
27 ugualmente gli uomini, lasciato il rapporto naturale con la donna, bruciarono di desiderio gli uni verso gli altri, compiendo turpitudini uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa debita della loro aberrazione.27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento.
28 E siccome non stimarono saggio possedere la vera conoscenza di Dio, Dio li abbandonò in balìa di una mente insipiente, in modo da compiere ciò che non conviene,28 E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno,
29 ripieni di ogni genere di malvagità, cattiveria, cupidigia, malizia, invidia, omicidio, lite, frode, malignità, maldicenti in segreto,29 colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d'invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori,
30 calunniatori, odiatori di Dio, insolenti, superbi, orgogliosi, ideatori di male, ribelli ai genitori,30 maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori,
31 senza intelligenza, senza lealtà, senza amore, senza misericordia;31 insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia.
32 essi, conoscendo bene il decreto di Dio, per cui coloro che compiono tali azioni sono degni di morte, non solo le fanno, ma danno il loro consenso, approvando chi le compie.32 E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.