Scrutatio

Mercoledi, 22 maggio 2024 - Santa Rita da Cascia ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 22


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 "Fratelli e padri, ascoltate quanto ora io vi espongo in mia difesa".1 Uomini fratelli, e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa.
2 Udendo che parlava loro in ebraico, il silenzio si fece ancora più grande. Ed egli continuò:2 Ora, quando ebbero udito ch’egli parlava loro in lingua ebrea, tanto più fecero silenzio. Poi disse:
3 "Io sono un giudeo, nato a Tarso, in Cilicia, ma educato in questa città, istruito ai piedi di Gamaliele, nella rigorosa osservanza della legge dei padri, pieno di zelo per Dio, come lo siete voi tutti oggi.3 Io certo son uomo Giudeo, nato in Tarso di Cilicia, ed allevato in questa città a’ piedi di Gamaliele, ammaestrato secondo l’isquisita maniera della legge de’ padri, zelatore di Dio, come voi tutti siete oggi.
4 Io ho perseguitato a morte questa Via, mettendo in catene e gettando in prigione uomini e donne,4 Ed ho perseguitata questa professione sino alla morte, mettendo ne’ legami, ed in prigione uomini e donne.
5 come me ne fa testimonianza anche il sommo sacerdote e tutto il consiglio degli anziani. Da essi avevo anzi ricevuto lettere per i fratelli di Damasco e stavo andandovi per condurre incatenati a Gerusalemme anche quelli che si trovavano là, perché vi fossero puniti.5 Come mi son testimoni il sommo sacerdote, e tutto il concistoro degli anziani; da cui eziandio avendo ricevute lettere a’ fratelli, io andava in Damasco, per menar prigioni in Gerusalemme quegli ancora ch’erano quivi, acciocchè fosser puniti.
6 Or mentre io ero in viaggio e mi stavo avvicinando a Damasco, verso mezzogiorno, all'improvviso una gran luce venuta dal cielo mi sfolgorò tutt'intorno.6 Or avvenne che, mentre io era in cammino, e mi avvicinava a Damasco, in sul mezzodì, di subito una gran luce mi folgorò d’intorno dal cielo.
7 Io caddi a terra e udii una voce che mi diceva: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?".7 Ed io caddi in terra, ed udii una voce che mi disse: Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti?
8 Io risposi: "Chi sei, o Signore?". E mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti".8 Ed io risposi: Chi sei, Signore? Ed egli mi disse: Io son Gesù il Nazareo, il qual tu perseguiti.
9 Quelli che mi accompagnavano videro la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava.9 Or coloro che eran meco videro ben la luce, e furono spaventati; ma non udiron la voce di colui che parlava meco.
10 Io ripresi: "Che debbo fare, Signore?". E il Signore mi disse: "A'lzati, va' a Damasco e là ti sarà detto tutto ciò che è stabilito che tu faccia".10 Ed io dissi: Signore, che debbo io fare? E il Signor mi disse: Levati, e va’ in Damasco; e quivi ti sarà parlato di tutte le cose che ti sono ordinate di fare.
11 Ma poiché non potevo più vedere per lo splendore di quella luce, fui condotto per mano dai miei compagni di viaggio e giunsi a Damasco.11 Ora, perciocchè io non vedeva nulla, per la gloria di quella luce, fui menato per la mano da coloro ch’erano meco; e così entrai in Damasco.
12 Un certo Anania, uomo devoto e osservante della legge, stimato da tutti i Giudei che abitavano colà,12 Or un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano in Damasco rendevano buona testimonianza, venne a me,
13 venne a trovarmi e, standomi accanto, mi disse: "Saulo, fratello, torna a vedere!". E io nella stessa ora riuscii a vederlo.13 ed essendo appresso a me, disse: Fratello Saulo, ricovera la vista. E in quello stante io ricoverai la vista, e lo riguardai.
14 Egli disse: "Il Dio dei nostri padri ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e a udire una parola dalla sua bocca,14 Ed egli mi disse: L’Iddio de’ nostri padri ti ha preordinato a conoscer la sua volontà, ed a vedere il Giusto, e ad udire una voce dalla sua bocca.
15 poiché tu renderai testimonianza a suo favore presso tutti gli uomini di ciò che hai visto e udito.15 Perciocchè tu gli devi essere presso tutti gli uomini testimonio delle cose che tu hai vedute, ed udite.
16 E ora che cosa aspetti? A'lzati, ricevi il battesimo e purìficati dai tuoi peccati, invocando il suo nome".16 Ed ora, che indugi? levati, e sii battezzato, e lavato de’ tuoi peccati, invocando il nome del Signore.
17 Tornato a Gerusalemme, mentre stavo pregando nel tempio, fui rapito in estasi17 Or avvenne che, dopo che io fui ritornato in Gerusalemme, orando nel tempio, mi venne un ratto di mente.
18 e vidi lui che mi diceva: "Presto, affrettati ad uscire da Gerusalemme, perché non accetteranno la tua testimonianza riguardo a me".18 E vidi esso Signore che mi diceva: Affrettati, ed esci prestamente di Gerusalemme; perciocchè essi non riceveranno la tua testimonianza intorno a me.
19 Io replicai: "Signore, costoro sanno che io mettevo in prigione e percuotevo, di sinagoga in sinagoga, quelli che credevano in te:19 Ed io dissi: Signore, eglino stessi sanno che io incarcerava, e batteva per le raunanze coloro che credono in te.
20 e quando si versava il sangue di Stefano, il tuo testimonio, anch'io ero là presente ed ero d'accordo con coloro che lo uccidevano e ne custodivo le vesti".20 E quando si spandeva il sangue di Stefano, tuo martire, io ancora era presente, e acconsentiva alla sua morte, e guardava i vestimenti di coloro che l’uccidevano.
21 Ma egli mi disse: "Va', perché io ti manderò lontano, tra i pagani!".21 Ed egli mi disse: Vattene, perciocchè io ti manderò lungi a’ Gentili
22 Fino a queste parole lo avevano ascoltato, ma qui cominciarono a gridare: "Via dal mondo costui: non ha il diritto di vivere!".22 Or essi l’ascoltarono fino a questa parola; ma poi alzarono la lor voce, dicendo: Togli via di terra un tal uomo; perciocchè ei non conviene ch’egli viva.
23 E gridavano, si strappavano le vesti e gettavano polvere in aria.23 E, come essi gridavano, e gettavano i lor vestimenti, e mandavano la polvere in aria,
24 Allora il tribuno fece condurre Paolo nella caserma, ordinando di interrogarlo ricorrendo alla flagellazione, per sapere per quale motivo gli gridassero contro a quel modo.24 il capitano comandò che Paolo fosse menato dentro alla rocca, ordinando che si facesse inquisizion di lui per flagelli, per sapere per qual cagione gridavano così contro a lui.
25 Ma quando l'ebbero legato con le cinghie, Paolo disse al centurione presente: "Vi è lecito flagellare un cittadino romano, e per di più non ancora giudicato?".25 Ma, come l’ebbero disteso con le coregge, Paolo disse al centurione ch’era quivi presente: Evvi egli lecito di flagellare un uomo Romano, e non condannato?
26 Udito ciò, il centurione si avvicinò al tribuno per avvertirlo dicendo: "Che cosa stai per fare? Quest'uomo è romano!".26 E il centurione, udito ciò, venne, e lo rapportò al capitano, dicendo: Guarda ciò che tu farai, perciocchè quest’uomo è Romano.
27 Allora, avvicinatosi, il tribuno gli disse: "Dimmi, tu sei romano?". Ed egli rispose: "Sì!".27 E il capitano venne a Paolo, e gli disse: Dimmi, sei tu Romano?
28 "Io -- riprese il tribuno -- ho acquistato questa cittadinanza a caro prezzo". E Paolo: "Io invece vi sono nato".28 Ed egli disse: Sì, certo. E il capitano rispose: Io ho acquistata questa cittadinanza per gran somma di danari. E Paolo disse: Ma io l’ho anche di nascita.
29 E subito si allontanarono da lui quelli che stavano per interrogarlo. Anche il tribuno si intimorì, avendo saputo che era romano, poiché lo aveva fatto legare.29 Laonde coloro che doveano far l’inquisizion di lui si ritrassero subito da lui; e il capitano stesso ebbe paura, avendo saputo ch’egli era Romano; perciocchè egli l’avea legato.
30 Il giorno dopo, volendo sapere con certezza di che cosa i Giudei lo accusavano, gli tolse le catene e ordinò che si radunassero i sommi sacerdoti e tutto il sinedrio. Poi fece condurre Paolo e lo presentò a loro.30 E IL giorno seguente, volendo saper la certezza di ciò onde egli era accusato da’ Giudei, lo sciolse da’ legami, e comandò a’ principali sacerdoti, ed a tutto il lor concistoro, di venire. E, menato Paolo a basso, lo presentò davanti a loro