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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Giovanni 18


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron dove c'era un orto, in cui entrò con i suoi discepoli.1 - Gesù, dopo aver dette queste cose, uscì coi suoi discepoli oltre il torrente Cedron, dove vi era un orto, nel quale entrò egli e i suoi discepoli.
2 Anche Giuda, che lo stava tradendo, conosceva bene il posto, perché Gesù molte volte si era riunito là con i suoi discepoli.2 Giuda, che lo tradiva, conosceva anch'egli quel luogo, perchè Gesù vi s'era riunito di frequente coi suoi discepoli.
3 Giuda dunque, presa la coorte e le guardie dei sacerdoti-capi e dei farisei, vi si recò con lanterne, fiaccole ed armi.3 Giuda pertanto, presa la coorte e, dai capi dei sacerdoti e dai Farisei, alcune guardie, andò colà con lanterne, torce ed armi.
4 Gesù, sapendo tutto ciò che stava per accadergli, si fece avanti e disse loro: "Chi cercate?".4 Gesù che sapeva tutto quello che stava per accadere, si fece avanti e domandò: «Chi cercate?».
5 Gli risposero: "Gesù il Nazareno". Dice loro: "Io sono". Stava con loro anche Giuda che lo tradiva.5 Gli risposero: «Gesù il Nazareno». Gesù disse loro: «Sono io». Giuda che lo tradiva era là con essi.
6 Quando ebbe detto loro: "Io sono", indietreggiarono e caddero a terra.6 Appena Gesù ebbe detto loro: «Son io», essi dettero all'indietro e caddero in terra.
7 Domandò allora di nuovo: "Chi cercate?". Ed essi dissero: "Gesù il Nazareno".7 Egli domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Quelli risposero: «Gesù il Nazareno».
8 Gesù rispose: "Ve l'ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate andare via costoro".8 Gesù riprese: «Vi ho detto che sono io; se dunque cercate di me, lasciate che questi se ne vadano».
9 Così si adempì la parola che aveva detto: "Di quelli che mi hai dato non ne ho perduto nessuno".9 Disse ciò perchè s'adempisse la parola detta da lui: «Non ho perduto nessuno di quelli che m'hai dato».
10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la sfoderò e colpì il servo del sommo sacerdote e gli mozzò l'orecchio destro; quel servo si chiamava Malco.10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la sfoderò e ferì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro. Il servo si chiamava Malco.
11 Ma Gesù disse a Pietro: "Metti la spada nel fodero. Non dovrò forse bere il calice che il Padre mi ha dato?".11 Ma Gesù disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero. Non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?».
12 Allora la coorte, il comandante e le guardie dei Giudei presero Gesù, lo legarono12 Quindi la coorte, il tribuno e le guardie dei Giudei afferrarono Gesù, lo legarono
13 e lo portarono dapprima da Anna. Egli era infatti suocero di Caifa, sommo sacerdote in quell'anno.13 e lo condussero prima da Anna, perchè era suocero di Caifa, che era il sommo sacerdote di quell'anno.
14 Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: "Conviene che muoia un solo uomo per il popolo".14 Caifa era quello che aveva dato questo consiglio ai Giudei: «Val meglio che un solo uomo muoia per il popolo».
15 Or seguivano Gesù Simon Pietro e un altro discepolo. Quel discepolo era noto al sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote.15 Simon Pietro ed un altro discepolo seguivano Gesù, e siccome l'altro discepolo era conosciuto dal pontefice, entrò con Gesù nell'atrio del pontefice,
16 Pietro invece stava fuori, davanti alla porta. Uscì dunque l'altro discepolo noto al sommo sacerdote, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro.16 mentre Pietro era rimasto fuori vicino alla porta. Allora l'altro discepolo, quello noto al sommo sacerdote, uscì e, parlato con la portinaia, fece entrare Pietro.
17 Questa ragazza addetta alla porta disse a Pietro: "Non sei forse anche tu dei discepoli di quest'uomo?". Egli rispose: "Non lo sono".17 La serva portinaia disse a Pietro: «Sei forse anche tu dei discepoli di quest'uomo?». Egli rispose: «Non sono!».
18 Poiché faceva freddo, i servi e le guardie avevano acceso un braciere e stavano là a scaldarsi. Pure Pietro stava con loro e si riscaldava.18 I servi e le guardie stavano presso un braciere, perchè faceva freddo e si scaldavano; e anche Pietro era con essi e si scaldava.
19 Il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.19 Il pontefice interrogò adunque Gesù intorno ai suoi discepoli e al suo insegnamento.
20 Gli rispose Gesù: "Io ho parlato apertamente al mondo. Io ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove si radunano tutti i Giudei, e di nascosto non ho mai detto nulla.20 Gesù rispose: «Io ho parlato apertamente al mondo, ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove s'adunano tutti i Giudei, e non ho detto nulla in segreto.
21 Perché mi interroghi? Interroga coloro che mi hanno ascoltato, che cosa ho detto loro. Ecco, essi sanno ciò che io ho detto".21 Perchè interroghi me? Domanda a quelli che mi hanno udito parlare; ecco, costoro sanno quel che io ho detto».
22 Non appena Gesù ebbe detto ciò, una delle guardie, che stava là, diede uno schiaffo a Gesù, dicendogli: "Così rispondi al sommo sacerdote?".22 Allorchè Gesù ebbe detto queste cose, una delle guardie presenti dette a Gesù uno schiaffo e disse: «Così rispondi al pontefice?».
23 Gli rispose Gesù: "Se ho parlato male, dimostra dov'è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?".23 Gesù gli replicò: «Se ho parlato male, mostra che c'è di male; se invece bene, perchè mi percuoti?».
24 Anna allora lo mandò, legato, dal sommo sacerdote Caifa.24 Allora Anna lo mandò legato a Caifa, il pontefice.
25 Simon Pietro, nel frattempo, stava là a scaldarsi. Gli dissero: "Non sei forse anche tu dei suoi discepoli?". Egli negò e disse: "Non lo sono".25 Intanto Simon Pietro stava a scaldarsi; e gli domandarono: «Non sei dei suoi discepoli anche tu?». Egli negò dicendo: «Non sono».
26 Dice uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva mozzato l'orecchio: "Non ti ho visto io nell'orto con lui?".26 Uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva mozzato l'orecchio, gli disse: «Non ti ho io visto nell'orto con lui?».
27 Pietro allora negò di nuovo e subito un gallo cantò.27 Pietro di nuovo negò, e in quel momento un gallo cantò.
28 Allora condussero Gesù da Caifa al pretorio. Era di buon mattino. Essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e poter così mangiare la Pasqua.28 Poscia condussero Gesù dalla casa di Caifa al Pretorio. Era mattina. Essi però non entrarono nel Pretorio per non contaminarsi e mangiare la Pasqua.
29 Uscì dunque Pilato fuori, da loro, e disse: "Quale accusa portate contro quest'uomo?".29 Pilato dunque uscì fuori verso di loro e disse: «Che accusa portate contro quest'uomo?».
30 Gli risposero: "Se costui non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato".30 Essi risposero e gli dissero: «Se costui non fosse un malfattore, non te lo avremmo consegnato».
31 Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge". Gli dissero i Giudei: "A noi non è permesso di mettere a morte nessuno".31 Allora Pilato rispose loro: «Pigliatelo voi stessi e giudicatelo secondo la vostra legge». Ma i Giudei gli replicarono: «Noi non possiamo dar la morte a nessuno».
32 Doveva così adempiersi la parola che Gesù aveva pronunciato, indicando di quale morte doveva morire.32 Affinchè fossero adempiute le parole dette da Gesù, per significare di qual morte doveva morire.
33 Allora Pilato entrò di nuovo nel pretorio, chiamò Gesù e gli disse: "Tu sei il re dei Giudei?".33 Pilato dunque, rientrato nel Pretorio, chiamò Gesù e gli chiese: «Sei tu il re dei Giudei?».
34 Gesù rispose: "Dici questo da te stesso o altri te l'hanno detto di me?".34 Gesù rispose: «Dici ciò da te stesso, o altri te l'ha detto di me?».
35 Rispose Pilato: "Sono io forse un giudeo? La tua nazione e i sacerdoti-capi ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?".35 Pilato replicò: «Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i pontefici t'hanno consegnato a me; che hai fatto?».
36 Rispose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo. Se di questo mondo fosse il mio regno, le mie guardie avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei. Ora, il mio regno non è di qui".36 E Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero perchè non fossi consegnato ai Giudei; ma ora il mio regno non è di qua».
37 Gli disse allora Pilato: "Dunque sei tu re?". Rispose Gesù: "Tu dici che io sono re. Io sono nato per questo e per questo sono venuto al mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce".37 Allora Pilato gli domandò: «Sei tu dunque re?». Gesù rispose: «Tu lo dici che io sono re; io son nato e venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità; chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
38 Gli dice Pilato: "Che cos'è la verità?". Detto questo, uscì di nuovo dai Giudei e disse loro: "Io non trovo in lui alcun capo di accusa.38 Pilato gli disse: «Che cos'è la verità?». Detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa.
39 Ma voi avete l'usanza che io vi liberi qualcuno a Pasqua. Volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?".39 Ma voi avete l'usanza, che io vi rilasci uno in occasione della Pasqua. Volete dunque che vi rilasci il re dei Giudei?».
40 Si misero allora a gridare: "Non lui, ma Barabba!". Barabba era un bandito.40 Ma essi novamente gridarono tutti dicendo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba poi era un ladrone.