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Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 12


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Nel frattempo, radunatesi alcune migliaia di persone che si accalcavano l'una contro l'altra, Gesù cominciò a dire ai suoi discepoli: "Per prima cosa, guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.1 Nel qual mentre raunata essendosi intorno (a Gesù) gran moltitudine di gente, talmente che si pestavano gli uni gli altri, cominciò egli a dire a' suoi discepoli: Guardatevi dal fermento de' Farisei, che è l'ipocrisia.
2 Non vi è nulla di coperto che non sarà svelato, nulla di nascosto che non sarà conosciuto.2 Imperocché nulla v' ha di occulto, che non sia per essere rivelato; né di nascosto, che non si risappia.
3 Perciò, quello che avete detto in segreto sarà udito alla luce del giorno, e ciò che avete sussurrato all'orecchio nell'interno della casa, sarà proclamato sulle terrazze".3 Conciossiachè quello, che avrete detto all'oscuro, si ridirà in piena luce: e quel, che avrete detto all'orecchio nelle camere, sarà propalato sopra i tetti.
4 "A voi, amici miei, dico: non temete coloro che possono togliervi la vita, ma non possono fare niente di più.4 A voi poi amici miei io dico: Non abbiate paura di coloro, che uccidono il corpo, e poi non possono far altro.
5 Vi dirò invece chi dovete temere: temete colui che, dopo la morte, vi può gettare nella Geenna. Sì, ve lo ripeto, è costui che dovete temere.5 Ma io v' insegnerò, chi dobbiate temere: Temete colui, che dopo aver tolta la vita, ha potestà di mandare all'inferno: questo sì, vi dico, temetelo.
6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure, neanche uno di essi è dimenticato da Dio.6 Non è egli vero, che cinque passerotti si vendono due soldi, e pure un solo di questi non è dimenticaro da Dio?
7 Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Dunque, non abbiate paura, voi valete più di molti passeri.7 Anzi tutti i capelli della vostra testa son noverati. Non temete adunque: voi siete da più di molti passerotti.
8 Inoltre vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio.8 Or io dico a voi, che chiunque avrà riconosciuto me dinanzi agli uomini, lo riconoscerà il Figliuolo dell'uomo dinanzi agli Angeli di Dio.
9 Ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti agli angeli di Dio.9 Chi poi me avrà rinnegato dinanzi agli uomini, sarà rinnegato dinanzi agli Angeli di Dio.
10 Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo, potrà essere perdonato; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non otterrà il perdono.10 E chiunque avrà parlato contro il Figliuolo dell'uomo, gli sarà perdonato: ma a chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non sarà perdonato.
11 Quando vi porteranno nelle sinagoghe, davanti ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di quello che dovrete dire per difendervi.11 Quando poi vi condurranno nelle sinagoghe, e davanti ai magistrati, e ai principi, non vi mettete in pena del che, io del come abbiate a rispondere, o di quello, che abbiate a dire.
12 Lo Spirito Santo vi insegnerà quello che dovrete dire in quel momento".12 Imperocché lo Spirito santo vi insegnerà in quel punto stesso quello, che dir dobbiate.
13 Un tale, tra la folla, gli disse: "Maestro, di' a mio fratello di spartire con me l'eredità".13 E uno della turba gli disse: Maestro, ordina a mio fratello, che mi dia la mia parte dell'eredità.
14 Ma egli rispose: "Amico, chi mi ha costituito come giudice o come mediatore sui vostri beni?".14 Ma Gesù gli rispose: O uomo, chi ha costituito me giudice, o arbitro tra voi.
15 E disse loro: "Badate di tenervi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è molto ricco, la sua vita non dipende dai suoi beni".15 E disse loro: Guardatevi attentamente da ogni avarizia: imperocché non ista la vita d'alcuno nella ridondanza de' beni, che possiede.
16 Poi raccontò loro una parabola: "Le terre di un uomo ricco avevano dato un buon raccolto.16 E disse loro una similitudine: Un uomo ricco ebbe un'abbondante raccolta nelle sue tenute:
17 Egli ragionava tra sé così: "Ora non ho più dove mettere i miei raccolti: che cosa farò?".17 E andava discorrendo dentro dise: Che farò or, che non ho, dove ritirare la mia raccolta?
18 E disse: "Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi, così che vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni.18 E disse: Farò così: demolirò i miei granai, e ne fabbricherò de' più grandi: e ivi ragunerò tutti i miei prodotti, e i miei beni,
19 Poi dirò a me stesso: Bene! Ora hai fatto molte provviste per molti anni. Ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti".19 E dirò all'anima mia: O anima, tu hai messo da parte de' beni per moltissimi anni: riposati, mangia, bevi, datti bel tempo.
20 Ma Dio gli disse: "Stolto, questa stessa notte dovrai morire, e a chi andranno le ricchezze che hai accumulato?".20 Ma Dio gli disse: Stolto, in questa notte o ridomandata a te l'anima tua: e quel, che hai messo da parte, di chi sarà?
21 Così accade a chi accumula ricchezze solo per sé e non si arricchisce davanti a Dio".21 Così va per chi tesoreggia per se stesso, e non è ricco per Iddio.
22 Poi disse ai discepoli: "Per questo vi dico: Non preoccupatevi troppo del cibo di cui avete bisogno per vivere, né del vestito di cui avete bisogno per coprirvi.22 E disse a' suoi discepoli: Per questo dico a voi: Non vogliate mettervi in pena né del mangiare rispetto al vostro vivere, né del vestire riguardo al corpo.
23 La vita vale più del cibo e il corpo più del vestito.23 La vita vai più del cibo, e il corpo più della veste.
24 Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio; eppure Dio li nutre. Ebbene, voi valete più degli uccelli!24 Considerate i corvi, che non se minano, né mietono, e non hanno dispensa, il granaio, e Dio li pasce: quanto siete voi da più di loro?
25 Chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora in più alla sua vita?25 Ma chi è di voi, che a forza di pensare possa aggiungere alla sua statura la misura di un cubito?
26 Se dunque non potete fare neppure così poco, perché vi preoccupate per il resto?26 Che se non potete fare il meno, perché prendervi inquietudine dell'altre cose?
27 Guardate i gigli del campo: non lavorano e non si fanno vestiti. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua ricchezza, ha mai avuto un vestito così bello.27 Mirate i gigli, come crescono: non lavorano e non filano: e io vi dico, che nemmeno Salomone con tutta la sua magnificenza è mai stato vestito, come uno di questi.
28 Se dunque Dio veste così bene i fiori del campo, che oggi ci sono e il giorno dopo vengono bruciati, a maggior ragione darà un vestito a voi, gente di poca fede!28 Che se l'erba, che oggi è nel campo e domani si getta nel forno, Dio riveste così: quanto più voi, o di poca fede?
29 Perciò non state sempre in ansia nel cercare che cosa mangerete o che cosa berrete:29 Or voi non istate a cercare quel, che abbiate a mangiare, o a bere: e non i vogliate alzarvi troppo in su:
30 di tutte queste cose si preoccupano gli altri, quelli che non conoscono Dio. Ma voi avete un Padre che sa ciò di cui avete bisogno.30 Imperocché dietro a tali cose vanno gli uomini del mondo. Ma il Padre vostro sa, che di queste cose avete bisogno,
31 Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta.31 Cercate perciò primieramente il regno di Dio, e la sua giustizia: e tutte queste cose vi saran date per giunta.
32 Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.32 Non temete voi piccol gregge; imperocché è stato beneplacito del Padre vostro di dare a voi il regno.
33 Vendete quello che possedete e datelo in elemosina. Fatevi borse che non si consumano, procuratevi un tesoro sicuro in cielo, dove i ladri non possono arrivare e le tarme distruggere.33 Vendete quello, che possedete, e fatene limosina. Fatevi delle borse, che non invecchino, un tesoro inesausto nel cielo: dove i ladri non si accostano, e le tignuole non rodono.
34 Perché dove è il vostro tesoro là sarà anche il vostro cuore".34 Imperocché dove è il vostro tesoro, ivi sarà pure il vostro cuore.
35 "Siate sempre pronti, con i fianchi cinti e le lucerne accese.35 Siano cinti i vostri lombi, e nelle mani vostre lampane accese.
36 Siate anche voi come quei servi che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per essere pronti ad aprirgli appena arriva e bussa.36 E fate voi, come coloro, che aspettano il loro padrone, quando torni da nozze, per aprirgli subito che giungerà, e picchierà alla porta.
37 Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli. Vi assicuro che egli prenderà un grembiule, li farà sedere a tavola e si metterà a servirli.37 Beati que' servi, i quali, in arrivando, il padrone troverà vigilanti: in verità vi dico, che tiratasi su la veste, li farà mettere a tavola, e gli anderà servendo.
38 E se, arrivando nel mezzo della notte o prima dell'alba, troverà i suoi servi ancora svegli, beati loro.38 E se giugnerà alla seconda vigilia, e se giugnerà alla terza, e li troverà così (vigilanti) beati sono tali servi.
39 Cercate di capire: se il padrone di casa conoscesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.39 Or sappiate, che se al padre di famiglia fosse noto, a che ora sia per venire il ladro, veglierebbe senza dubbio, e non permetterebbe, che gli fosse sforzata la casa.
40 Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà quando voi non ve l'aspettate".40 E voi state preparati: perché nell'ora, che meno pensate, verrà il figliuolo dell'uomo.
41 Allora Pietro disse: "Signore, questa parabola la dici solo per noi o per tutti?".41 E Pietro gli disse: Signore, questa parabola l'hai tu detta per noi, o per tutti?
42 Il Signore rispose: "Chi è dunque l'amministratore fedele e saggio? Il padrone lo porrà a capo dei suoi servi perché, a tempo debito, dia a ciascuno la sua razione di cibo.42 E il Signore disse: Chi credi tu, che sia il dispensatore fedele, e prudente, preposto dal padrone alla sua famiglia per dare al tempo debito a ciascheduno la sua misura di grano?
43 Beato quel servo se il padrone, arrivando, lo troverà al suo lavoro.43 Beato questo servo, cui, venendo il padrone, troverà far cosi.
44 Vi assicuro che gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi averi.44 Vi dico veracemente, che gli darà la soprantendenza di quanto possiede.
45 Ma se quel servo pensasse tra sé: "Il padrone tarda a venire", e cominciasse a maltrattare i servi e le serve, a mangiare e bere e a ubriacarsi,45 Che se un tal servo dirà in cuor suo: Il padrone mio non vien così presto: e comincierà a battere i servi, e le serve, e a mangiare, e bere, e ubbriacarsi:
46 il suo padrone arriverà nel giorno in cui meno se l'aspetta e in un'ora che non sa, lo punirà severamente e lo porrà nel numero dei servi infedeli.46 Verrà il padrone di questo servo il dì, che meno egli l'aspetta, e nel punto, ch'egli non sa, e lo separerà, e lo manderà con (i servi) infedeli.
47 Il servo che conosce la volontà del padrone, ma non la esegue con prontezza, sarà severamente punito.47 Quel servo poi, il quale ha conosciuto la volontà del suo padrone, e non è stato preparato, e non ha eseguita la sua volontà, riceverà molte battiture:
48 Quel servo invece che, non conoscendo quel che vuole il padrone, si comporterà in modo da meritare una punizione, sarà punito meno severamente. Infatti, chi ha ricevuto molto dovrà render conto di molto, perché quanto più uno ha ricevuto, tanto più gli sarà chiesto".48 Quel servo poi, che non l'ha conosciuta, e ha fatto cose degne di gastigo, riceverà poche battiture. Molto si domanderà da tutti quegli, a' quali molto è stato dato: e più chiederanno da colui, al quale è stato fidato il molto.
49 "Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e vorrei davvero che fosse già acceso!49 Sono venuto a portar fuoco sopra la terra e che voglio io, se non che si accenda?
50 Ho un battesimo da ricevere e grande è la mia angoscia finché non l'avrò ricevuto.50 Ma lui un battesimo, col quale debbo essere battezzato: e qual pena è la mia, sino a tanto che sia adempito?
51 Pensate che io sia venuto per portare la pace tra gli uomini? No, ve lo assicuro, ma la divisione.51 Pensate voi, ch'io sia venuto a portar pace sopra la terra; Non (la pace) vi dico, ma la divisione:
52 D'ora in poi, se in una famiglia vi sono cinque persone, si divideranno tre contro due e due contro tre.52 Imperocché da ora in poi saranno: cinque in una casa divisi, tre contro due, o due contro tre.
53 Si divideranno il padre contro il figlio e il figlio contro il padre, la madre contro la figlia e la figlia contro la madre, la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera".53 Il padre sarà diviso dal figliuolo, e il figliuolo dal padre suo, e la madre dalla figliuola, e la figliuola dalla madre, la suocera dalla nuora, e la nuora dalla suocera.
54 Diceva anche alle folle: "Quando vedete una nube che sale da ponente, voi dite subito: "Presto pioverà", e così accade.54 E diceva poi anche alle turbe: Quando avete veduto alzarsi dall'occaso una nuvola, subito dite: Vuol far temporale: e così succede.
55 Quando invece soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade.55 E quando sentite soffiar lo scirocco, voi dite: Farà caldo: e succede cosi.
56 Ipocriti! Siete capaci di prevedere il tempo che farà, e come mai non sapete capire questo tempo?56 Ipocriti, sapete distinguere gli aspetti del cielo, e della terra: e come non distinguete il tempo d'adesso?
57 Perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?57 E come non discernete anche da voi stessi quello, che è giusto?
58 Quando vai con il tuo avversario dal giudice, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni alla guardia e la guardia ti getti in prigione!58 Quando poi tu vai insieme col tuo avversario dal principe, per istrada fa, quanto puoi, per liberarli da lui, affinchè egli non ti strascini dinanzi al giudice, e il giudice non ti dia nelle mani del birro, e il birro ti cacci in prigione.
59 Ti assicuro che non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo".59 Ti dico, che non uscirai di li, finché tu abbi pagate fin all'ultimo picciolo.