Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Baruc 6


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LA SACRA BIBBIAVULGATA
1 A motivo dei peccati che voi avete commesso contro Dio sarete condotti prigionieri in Babilonia da Nabucodònosor, re dei Babilonesi.1 Propter peccata quæ peccastis ante Deum, abducemini in Babyloniam captivi a Nabuchodonosor rege Babylonis.
2 Quando, dunque, sarete giunti in Babilonia, vi resterete molti anni e un tempo lungo fino a sette generazioni; dopo di che io vi ricondurrò di là in pace.2 Ingressi itaque in Babylonem, eritis ibi annis plurimis, et temporibus longis, usque ad generationes septem : post hoc autem educam vos inde cum pace.
3 Ora, in Babilonia voi vedrete idoli di argento, di oro e di legno, portati a spalla, i quali ispirano timore ai gentili.3 Nunc autem videbitis in Babylonia deos aureos et argenteos, et lapideos et ligneos, in humeris portari, ostentantes metum gentibus.
4 State attenti, perciò, a non divenire anche voi come gli stranieri, e il timore dei loro dèi non si impossessi di voi,4 Videte ergo ne et vos similes efficiamini factis alienis, et metuatis, et metus vos capiat in ipsis.
5 quando vedrete la moltitudine prostrarsi davanti e dietro di loro per adorarli. Dite, invece, nella vostra mente: "Te bisogna adorare, o Signore".5 Visa itaque turba de retro et ab ante, adorantes dicite in cordibus vestris : Te oportet adorari, Domine.
6 Poiché il mio angelo è con voi, egli avrà cura di custodire le vostre vite.6 Angelus enim meus vobiscum est : ipse autem exquiram animas vestras.
7 Difatti la loro lingua è stata levigata da un artigiano, sono indorati e inargentati, ma essi sono una falsità e non possono parlare.7 Nam lingua ipsorum polita a fabro ; ipsa etiam inaurata et inargentata : falsa sunt, et non possunt loqui.
8 E, come per una ragazza vanitosa, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dèi.8 Et sicut virgini amanti ornamenta, ita accepto auro fabricati sunt.
9 A volte avviene anche che i sacerdoti asportano dai loro dèi oro e argento e lo spendono per se stessi dandone anche alle meretrici nei postriboli.9 Coronas certe aureas habent super capita sua dii illorum : unde subtrahunt sacerdotes ab eis aurum et argentum, et erogant illud in semetipsos.
10 Adornano con vesti, come si fa con gli uomini, questi dèi di argento e di oro e di legno; ma essi non riescono a salvarsi dalla ruggine e dai tarli.10 Dant autem et ex ipso prostitutis, et meretrices ornant : et iterum cum receperint illud a meretricibus, ornant deos suos.
11 Pur avvolti in una veste purpurea, occorre pulire il loro volto a causa della polvere del luogo, che si posa su di essi.11 Hi autem non liberantur ab ærugine et tinea.
12 Come il governatore di una regione, il dio ha uno scettro, ma non può far morire chi pecca contro di lui.12 Opertis autem illis veste purpurea, extergunt faciem ipsorum propter pulverem domus qui est plurimus inter eos.
13 Tiene il pugnale nella destra e la scure, ma non si può liberare dalla guerra e dai ladri.13 Sceptrum autem habet ut homo, sicut judex regionis, qui in se peccantem non interficit.
14 Per questo è chiaro che non sono dèi. Dunque non abbiate timore di loro.14 Habet etiam in manu gladium et securim, se autem de bello et a latronibus non liberat. Unde vobis notum sit quia non sunt dii :
15 Infatti, come un vaso rotto diviene inutile all'uomo, così sono i loro dèi collocati nei templi.15 non ergo timueritis eos. Sicut enim vas hominis confractum inutile efficitur, tales sunt et dii illorum.
16 I loro occhi sono pieni della polvere che sollevano i piedi di coloro che entrano.16 Constitutis illis in domo, oculi eorum pleni sunt pulvere a pedibus introëuntium.
17 Come le porte vengono rafforzate da ogni parte su di uno che si è reso reo davanti al re e che, quindi, deve essere condotto a morte, così i loro sacerdoti assicurano i loro templi con portoni, serrature e sbarre, perché non vengano derubati dai ladri.17 Et sicut alicui qui regem offendit circumseptæ sunt januæ, aut sicut ad sepulchrum adductum mortuum : ita tutantur sacerdotes ostia clausuris et seris, ne a latronibus expolientur.
18 Accendono lampade, certamente più numerose che per se stessi, ma gli dèi non ne vedono alcuna.18 Lucernas accendunt illis, et quidem multas, ex quibus nullam videre possunt : sunt autem sicut trabes in domo.
19 Sono come una trave del tempio: il loro interno, come si dice, viene divorato; essi non si avvedono neanche degli animali che strisciano dalla terra e li divorano insieme con le loro vesti.19 Corda vero eorum dicunt elingere serpentes qui de terra sunt, dum comedunt eos, et vestimentum ipsorum, et non sentiunt.
20 Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio.20 Nigræ fiunt facies eorum a fumo qui in domo fit.
21 Sul loro corpo e sulla loro testa svolazzano pipistrelli, rondini, uccelli e anche gatti.21 Supra corpus eorum et supra caput eorum volant noctuæ, et hirundines, et aves etiam, similiter et cattæ.
22 Donde potete conoscere che non sono dèi. Dunque non abbiate timore di loro.22 Unde sciatis quia non sunt dii : ne ergo timueritis eos.
23 Quanto all'oro che li adorna per bellezza, se qualcuno non ne toglie la ruggine, non riescono a brillare; essi, infatti, neppure quando furono fusi se ne accorsero.23 Aurum etiam quod habent ad speciem est : nisi aliquis exterserit æruginem, non fulgebunt : neque enim dum conflarentur, sentiebant.
24 A qualsiasi prezzo siano stati comprati, non c'è spirito in essi.24 Ex omni pretio empta sunt, in quibus spiritus non inest ipsis.
25 Non avendo piedi, quando sono portati sulle spalle mostrano la loro vergogna agli uomini; e perfino i loro servitori per questo arrossiscono, perché, se cadessero per terra, non si rialzerebbero da se stessi.25 Sine pedibus, in humeris portantur, ostentantes ignobilitatem suam hominibus : confundantur etiam qui colunt ea.
26 Né, se si pongono diritti, si muoveranno da sé, né se si inclinano potranno raddrizzarsi; come a morti si pongono dinanzi a loro le offerte.26 Propterea si ceciderint in terram, a semetipsis non consurgunt : neque si quis eum statuerit rectum, per semetipsum stabit : sed sicut mortuis munera eorum illis apponentur.
27 Vendendo le vittime loro offerte, i loro sacerdoti ne traggono profitto; similmente le loro mogli le pongono sotto sale per non distribuirle né ai poveri né ai bisognosi. Perfino la mestruata e la puerpera si impadroniscono di tali vittime.27 Hostias illorum vendunt sacerdotes ipsorum, et abutuntur : similiter et mulieres eorum decerpentes, neque infirmo, neque mendicanti, aliquid impertiunt.
28 Conoscendo, dunque, da ciò che non sono dèi, non abbiate timore di loro.28 De sacrificiis eorum fœtæ et menstruatæ contingunt. Sciens itaque ex his quia non sunt dii, ne timeatis eos.
29 Come, dunque, possono essere chiamati dèi? Infatti le donne imbandiscono la mensa agli dèi d'argento, d'oro e di legno.29 Unde enim vocantur dii ? quia mulieres apponunt diis argenteis, et aureis, et ligneis :
30 Nei loro templi i sacerdoti siedono con le vesti stracciate, la testa e le guance rasate, mentre le loro teste sono scoperte.30 et in domibus eorum sacerdotes sedent habentes tunicas scissas, et capita et barbam rasam, quorum capita nuda sunt.
31 Emettono grida e gemiti davanti ai loro dèi come fanno alcuni durante un banchetto funebre.31 Rugiunt autem clamantes contra deos suos sicut in cœna mortui.
32 I sacerdoti prendono le vesti dei loro dèi e ne rivestono le proprie mogli e i propri figli.32 Vestimenta eorum auferunt sacerdotes, et vestiunt uxores suas et filios suos.
33 Gli idoli non possono retribuire né il bene né il male che ricevono da qualcuno; non possono costituire né spodestare un re;33 Neque si quid mali patiuntur ab aliquo, neque si quid boni, poterunt retribuere : neque regem constituere possunt, neque auferre.
34 ugualmente non possono dare né ricchezza né denaro. Se qualcuno, avendo fatto un voto, non lo mantiene, non se ne curano.34 Similiter neque dare divitias possunt, neque malum retribuere. Si quis illis votum voverit et non reddiderit, neque hoc requirunt.
35 Non possono salvare un uomo dalla morte né sottrarre il debole dal forte.35 Hominem a morte non liberant, neque infirmum a potentiori eripiunt.
36 Un uomo cieco non lo restituiscono alla vista, né possono salvare uno che si trova nell'angustia.36 Hominem cæcum ad visum non restituunt ; de necessitate hominem non liberabunt.
37 Non possono commiserare la vedova né beneficare l'orfano.37 Viduæ non miserebuntur, neque orphanis benefacient.
38 Sono simili alle pietre delle montagne pur essendo di legno, inargentati e indorati: ma i loro servitori saranno confusi.38 Lapidibus de monte similes sunt dii illorum, lignei, et lapidei, et aurei, et argentei : qui autem colunt ea, confundentur.
39 Come, dunque, si può ammettere e dichiarare che sono dèi?39 Quomodo ergo æstimandum est aut dicendum illos esse deos ?
40 Finanche dagli stessi Caldei essi sono disonorati, poiché quando vedono un muto che non può parlare, lo presentano a Bel e pregano che lo faccia parlare, come se questi potesse sentire:40 Adhuc enim ipsis Chaldæis non honorantibus ea : qui cum audierint mutum non posse loqui, offerunt illud ad Bel, postulantes ab eo loqui :
41 ma non possono concepire di abbandonare queste cose, perché non hanno senno.41 quasi possint sentire qui non habent motum ! Et ipsi, cum intellexerint, relinquent ea : sensum enim non habent ipsi dii illorum.
42 Le donne, cinte di corde, siedono nelle strade e bruciano crusca.42 Mulieres autem circumdatæ funibus in viis sedent, succendentes ossa olivarum :
43 Quando qualcuna di esse, ingaggiata da qualcuno, ha dormito con un passante, disprezza la sua vicina perché non fu stimata come lei, né fu spezzata la sua corda.43 cum autem aliqua ex ipsis, attracta ab aliquo transeunte, dormierit cum eo, proximæ suæ exprobrat quod ea non sit digna habita, sicut ipsa, neque funis ejus diruptus sit.
44 Tutto ciò che avviene attorno ad essi è menzogna: dunque, come si può ammettere e dichiarare che sono dèi?44 Omnia autem quæ illi fiunt, falsa sunt : quomodo æstimandum aut dicendum est illos esse deos ?
45 Sono opera di artigiani e di orefici; null'altro essi diventano se non quello che vogliono gli artefici che essi siano.45 A fabris autem et ab aurificibus facta sunt : nihil aliud erunt, nisi id quod volunt esse sacerdotes.
46 Coloro che li lavorano non diventano longevi: come potrebbero essere dèi le cose lavorate da essi?46 Artifices etiam ipsi, qui ea faciunt, non sunt multi temporis : numquid ergo possunt ea, quæ fabricata sunt ab ipsis, esse dii ?
47 Essi lasciano ai posteri menzogna e ignominia.47 Reliquerunt autem falsa et opprobrium postea futuris.
48 Quando, infatti, si avvicinano guerra e calamità, si consultano a vicenda i sacerdoti sul come nascondersi insieme a loro.48 Nam cum supervenerit illis prælium et mala, cogitant sacerdotes apud se ubi se abscondant cum illis.
49 Come, dunque, non si comprende che non sono dèi coloro che non salvano se stessi dalla guerra né dalle calamità?49 Quomodo ergo sentiri debeant quoniam dii sunt, qui nec de bello se liberant, neque de malis se eripiunt ?
50 Dopo ciò si conoscerà che gli dèi di legno, indorati e inargentati, sono una menzogna; a tutte le genti e ai re sarà chiaro che non sono dèi, ma opera delle mani dell'uomo e che in essi non c'è opera divina.50 Nam cum sint lignea, inaurata et inargentata, scietur postea quia falsa sunt ab universis gentibus et regibus : quæ manifesta sunt quia non sunt dii, sed opera manuum hominum, et nullum Dei opus cum illis.
51 A chi non sarà noto che essi non sono dèi?51 Unde ergo notum est quia non sunt dii, sed opera manuum hominum, et nullum Dei opus in ipsis est.
52 Infatti non possono costituire assolutamente un re sulla regione, né assolutamente dare pioggia agli uomini;52 Regem regioni non suscitant, neque pluviam hominibus dabunt.
53 né possono giudicare la loro causa, né liberare l'oppresso essendo impotenti; sono come cornacchie tra il cielo e la terra.53 Judicium quoque non discernent, neque regiones liberabunt ab injuria, quia nihil possunt, sicut corniculæ inter medium cæli et terræ.
54 Quando, infatti, si attacca il fuoco nella casa degli dèi di legno o indorati e inargentati, i loro sacerdoti fuggono e si mettono in salvo, mentre essi come travi bruciano là in mezzo.54 Etenim cum inciderit ignis in domum deorum ligneorum, argenteorum et aureorum, sacerdotes quidem ipsorum fugient, et liberabuntur : ipsi vero sicut trabes in medio comburentur.
55 Non possono resistere né ad un re né a nemici.55 Regi autem et bello non resistent. Quomodo ergo æstimandum est aut recipiendum quia dii sunt ?
56 Come, dunque, si può ammettere e pensare che sono dèi?56 Non a furibus, neque a latronibus se liberabunt dii lignei, et lapidei, et inaurati, et inargentati : quibus hi qui fortiores sunt,
57 Né dai ladri né dai briganti possono salvarsi gli dèi di legno indorati e inargentati, cui gli audaci portano via l'oro e l'argento e la veste che li ricopre e se ne fuggono: non possono aiutare neppure se stessi.57 aurum et argentum, et vestimentum quo operti sunt, auferent illis, et abibunt, nec sibi auxilium ferent.
58 Perciò è meglio un re che mostra la propria forza, ovvero un vaso utile in casa, di cui si serve chi l'ha fatto, anziché tali falsi dèi; oppure la porta di una casa che protegga quanto è in essa, anziché tali falsi dèi; oppure una colonna di legno nella reggia anziché questi falsi dèi.58 Itaque melius est esse regem ostentantem virtutem suam, aut vas in domo utile, in quo gloriabitur qui possidet illud, vel ostium in domo, quod custodit quæ in ipsa sunt, quam falsi dii.
59 Il sole, infatti, la luna e gli astri, essendo lucenti e disposti a essere utili, obbediscono volentieri;59 Sol quidem et luna ac sidera, cum sint splendida et emissa ad utilitates, obaudiunt :
60 similmente anche il fulmine, quando appare, è ben visibile; parimenti il vento spira su tutta la regione.60 similiter et fulgur cum apparuerit, perspicuum est : idipsum autem et spiritus in omni regione spirat :
61 Quando alle nubi viene ordinato da parte di Dio di muoversi su tutta la terra, eseguono l'ordine; anche il fuoco inviato dall'alto per distruggere monti e boschi fa ciò che è comandato.61 et nubes, quibus cum imperatum fuerit a Deo perambulare universum orbem, perficiunt quod imperatum est eis :
62 Questi dèi, invece, non assomigliano a tali cose né per l'aspetto né per la potenza.62 ignis etiam missus desuper, ut consumat montes et silvas, facit quod præceptum est ei : hæc autem neque speciebus, neque virtutibus, uni eorum similia sunt.
63 Perciò non si può ammettere né dire che essi siano dèi, non avendo essi potere né di rendere giustizia né di beneficare gli uomini.63 Unde neque existimandum est, neque dicendum illos esse deos, quando non possunt neque judicium judicare, neque quidquam facere hominibus.
64 Conoscendo dunque, che non sono dèi, non abbiate timore di loro!64 Scientes itaque quia non sunt dii, ne ergo timueritis eos.
65 Non possono né maledire né benedire i re;65 Neque enim regibus maledicent, neque benedicent.
66 non mostrano segni in cielo tra le nazioni né brillano come il sole né danno luce come la luna.66 Signa etiam in cælo gentibus non ostendunt : neque ut sol lucebunt, neque illuminabunt ut luna.
67 Le bestie sono migliori di loro, perché possono rifugiarsi in un nascondiglio e procurarsi il necessario.67 Bestiæ meliores sunt illis, quæ possunt fugere sub tectum ac prodesse sibi.
68 In nessun modo, dunque, appare che essi siano dèi: perciò non abbiate timore di loro.68 Nullo itaque modo nobis est manifestum quia sunt dii : propter quod ne timeatis eos.
69 Come, infatti, uno spauracchio in un cocomeraio nulla custodisce, così sono i loro dèi di legno indorati e inargentati.69 Nam sicut in cucumerario formido nihil custodit, ita sunt dii illorum lignei, et argentei, et inaurati.
70 Nello stesso modo, come un cespuglio nel giardino, sopra il quale si posa ogni sorta di uccelli, o come un morto gettato nelle tenebre, così sono i loro dèi di legno indorati e inargentati.70 Eodem modo et in horto spina alba, supra quam omnis avis sedet, similiter et mortuo projecto in tenebris, similes sunt dii illorum lignei, et inaurati, et inargentati.
71 Anche dalla porpora e dal bisso che si consumano su di loro voi comprenderete che non sono dèi; alla fine saranno divorati e si diffonderà il disprezzo di loro nel paese.71 A purpura quoque et murice, quæ supra illos tineant, scietis itaque quia non sunt dii : ipsi etiam postremo comeduntur, et erunt opprobrium in regione.
72 Migliore, dunque, è un uomo giusto che non ha idoli, perché egli sfuggirà all'ignominia.72 Melior est homo justus qui non habet simulacra, nam erit longe ab opprobriis.