Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Isaia 37


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Quando il re Ezechia ebbe udito ciò, si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e si portò nel tempio del Signore.1 E quando il re Ezechia ebbe udito, stracciò le sue vesti, e si involse nel cilicio, ed entrò nella casa del Signore.
2 Quindi mandò Eliakìm, il maggiordomo, Sebna, lo scriba e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco, dal profeta Isaia, figlio di Amoz,2 E mandò Eliacim prefetto della casa, e Sobna dottor della legge, e gli anziani de' sacerdoti vestiti di cilizio ad Isaia figliuolo di Amos profeta,
3 a dirgli: "Così parla Ezechia: Questo è un giorno di tribolazione, di castigo e di obbrobrio, perché i figli giungono fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorirli.3 E questi gli dissero: Ezechia dice: Giorno di tribolazione, e di gastigo, e di bestemmia egli è questo: i figliuoli sono stati condotti fino al parto, e manca la forza per partorirli.
4 Forse il Signore, Dio tuo, ascolterà le parole del gran coppiere, inviato dal suo signore, il re d'Assiria, per insultare il Dio vivo, e lo castigherà per le parole che il Signore, Dio tuo, ha udito. E tu eleverai una preghiera in favore del resto che ancora sussiste".4 Se il Signore Dio tuo ha udite le parole di Rabsace mandato dal re Assiro suo signore a bestemmiare il Dio vivo, ed a schernirlo con que' discorsi, che il Signore Dio tuo ha sentiti: alza adunque tu la tua orazione per que', che ancora rimangono.
5 I servi del re Ezechia giunsero presso Isaia.5 E andarono i servi di Ezechia da Isaia:
6 Disse loro Isaia: "Così direte al vostro signore: Così parla il Signore: Non temere per le parole che hai udito, con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno bestemmiato.6 E Isaia disse loro: Dite questo al vostro padrone: Il Signore dice: Non ti faccian paura le parole, che hai udite, colle quali i servi del re degli Assirj mi hanno bestemmiato.
7 Ecco, io metterò in lui un tale spirito, che quando avrà inteso una notizia, ritornerà nel suo paese e ivi io lo farò cadere di spada".7 Ecco, che io darò a lui uno spirito, e gli sarà recato un avviso, e tornerà al suo paese, e farollo perire di spada nel suo paese.
8 Il gran coppiere se ne ritornò e trovò il re d'Assiria che attaccava Libna. Difatti egli aveva udito che si era allontanato da Lachis.8 E se n' andò' Rabsace, che aveva udito come il re degli Assirj era sloggiato da Lachis, e trovollo, che faceva assedio di Lobna,
9 Appena il re sentì dire riguardo a Tiràka, re d'Etiopia: "E' uscito per attaccarti",9 E udì novelle intorno a Taraca re dell'Etiopia, come questi veniva per combatterlo. La qualcosa poiché ebbe udita, mandò ambasciadori ad Ezechia, dicendo:
10 egli inviò di nuovo dei messaggeri ad Ezechia, dicendo: "Così direte ad Ezechia, re di Giuda: Non ti inganni il tuo Dio, nel quale riponi la tua fiducia, dicendoti: "Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re d'Assiria".10 Direte ad Ezechia re di Giuda: Non t'inganni il tuo Dio a cui tu ti affidi col dire: Non sarà data Gerusalemme in potere del re Assiro.
11 Ecco tu hai udito ciò che han fatto i re d'Assiria in tutti i paesi, votandoli allo sterminio, e tu sarai preservato?11 Ecco, che tu hai sentito tutto quel, che han fatto i re Assiri a tutte queste regioni, le quali eglino hanno sterminate; e tu potrai liberartene?
12 Gli dèi delle nazioni, che i miei padri hanno distrutto, hanno forse salvato gli abitanti di Gozan, di Carràn, di Rezef e gli Edeniti di Telassar?12 Hann'eglino forse gli dei delle genti salvato quegli, a' quali portaron rovina ì padri miei, Gozan, e Haram e Reseph, e i figliuoli di Eden, che erano in Thelassar?
13 Dove sono il re di Camat, quello di Arpad, il re delle città di Sefarvàim, di Enà e di Ivvà?".13 Dov'è il re di Emath, e il re di Arphad, e il re della città di Sepharvaim, di Ana, e di Ava?
14 Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri e la lesse. Indi salì al tempio e, dispiegatala davanti al Signore,14 E prese Ezechia la lettera dalle mani degli ambasciadori, e la lesse, e andossene alla casa del Signore, e la distese dinanzi al Signore.
15 pregò così il Signore:15 E fece orazione Ezechia al Signore, dicendo:
16 "Signore degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio di tutti i regni della terra. Tu hai fatto i cieli e la terra.16 Signore degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini; tu solo se Dio di tutti i regni della terra tu facesti il cielo, e la terra
17 Porgi, o Signore, il tuo orecchio e ascolta; apri, o Signore, i tuoi occhi e vedi; ascolta tutte le parole di Sennacherib, che egli inviò per insultare il Dio vivente!17 Porgi Signore le tue orecchie, ed ascolta: apri Signore gli occhi tuoi, e vedi, ed ascolta tutto quello, che manda a dire Sennacherib bestemmiando il Dio vivo.
18 In verità, o Signore, i re d'Assiria hanno sterminato tutte le nazioni e il loro territorio,18 Vero è, o Signore, che i re degli Assirj han disertate le genti, e i loro paesi.
19 e hanno consegnato al fuoco i loro dèi, perché quelli non erano dèi, ma opera delle mani dell'uomo, legno e pietra, perciò li hanno annientati.19 Ed han dati alle fiamme gli dei loro: perocché non erano dei, ma opere delle mani degli uomini, legni, e sassi: e gli hanno fatti in pezzi.
20 Ma ora, Signore, Dio nostro, salvaci dalla sua mano, e sappiano tutti i regni della terra che tu solo sei il Signore!".20 Ma tu adesso, o Signore Dio nostro, salvaci dalle mani di lui; e i regni tutti della terra conoscano, che tu se solo il Signore.
21 Allora Isaia, figlio di Amoz, mandò a dire a Ezechia: "Così parla il Signore, il Dio d'Israele, al quale hai rivolto la preghiera riguardo a Sennacherib, re d'Assiria:21 E Isaia figliuolo di Amos mandò a dire ad Ezechia: Il Signore Dio d'Israele dice cosi: Quanto a quello, che tu mi hai pregato di fare riguardo a Sennacherib re degli Assirj:
22 Questa è la parola che il Signore ha pronunziato contro di lui: La vergine figlia di Sion ti disprezza, si beffa di te la figlia di Gerusalemme, scuote il capo dietro a te.22 Ecco quello che ha detto il Signore contro di lui: Egli ti ha disprezzato, e ti ha insultato, o vergine figlia di Sion: ha scosso la testa dietro a te, figliuola di Gerusalemme.
23 Chi hai tu ingiuriato e bestemmiato, contro chi hai levato la tua voce ed elevato superbo i tuoi occhi? Contro il Santo d'Israele!23 Chi hai tu oltraggiato, e chi hai tu bestemmiato, e contro di chi hai alzata la voce, e il superbo tuo sguardo? Contro il Santo d'Israele.
24 Per mezzo dei tuoi servi hai insultato il Signore e dicesti: "Con i miei carri numerosi ho scalato la cima dei monti, le estreme giogaie del Libano, ne ho reciso i cedri più elevati, i cipressi più belli; ho raggiunto le alture più remote e la sua lussureggiante foresta.24 Per mezzo de' servi tuoi hai oltraggiato il Signore, ed hai detto: io colla moltitudine de' miei cocchi sono salito sugli alti monti, su' gioghi del Libano: troncherò i suoi cedri più alti, e gli scelti suoi abeti, salirò alla ultima cima di esso, ed entrerò nella boscaglia del suo Carmelo.
25 Ho scavato e ho bevuto acque straniere, ho fatto seccare con la pianta dei miei piedi tutti i torrenti dell'Egitto".25 Io ho scavato, ed ho bevuto le acque, e dovunque ho posti i piedi, ho asciugati tutti i rivi correnti tralle loro ripe.
26 Non l'hai forse udito? Da tempo ho preparato questo; da giorni antichi ne ho fatto il progetto e ora lo realizzo: tuo destino fu di ridurre a un cumulo di rovine le città fortificate.26 Ma non hai tu udito, che io già tempo ordinai queste cose; Io già ab antico le concepii; ed ora le ho poste ad effetto; e sono eseguite, talmente chè sono distrutte le rocche, che fan resistenza, e le munite città.
27 I loro abitanti, le mani indebolite, furono presi da costernazione e confusione e divennero come l'erba del campo, come tenera verzura, come l'erba dei tetti bruciata dal vento d'oriente.27 Gli abitatori di queste come monchi tremarono, e si spaurirono, son divenuti come lo strame de' campi, e il fieno de' pascoli, e l'erba dei tetti, che secca prima di esser a maturità.
28 Quando ti alzi e quando ti siedi, quando esci o entri, io lo so.28 Lo conobbi il tuo stare, e l'andare, e 'l venire, e la stoltezza tua contro di me.
29 Poiché ti sei adirato contro di me e la tua arroganza è salita fino alle mie orecchie, ti porrò il mio anello alle narici e il mio freno alle tue labbra, ti farò ritornare per la strada per la quale sei venuto".29 Quando tu infuriavi contro di me, pervenne alle mie orecchie la tua arroganza: io pertanto metterò alle tue narici un anello, ed un freno alle tue labbra, e ti rimenerò per quella strada, per cui venisti.
30 "Questo ti servirà da segno: quest'anno si mangerà il seme caduto; l'anno seguente ciò che cresce da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto.30 Ma tu (o Ezechia) ecco il segno, che avrai: Mangia per quest'anno quello, che spontaneamente darà la terra; ed il secondo anno viverai di pomi: il terzo anno poi seminate, e mietete, e piantate vigne, e mangiatene i frutti.
31 Il residuo della casa di Giuda continuerà a mettere radici in basso, e farà frutti in alto,31 E quel, che si salverà, e quello, che rimarrà della casa di Giuda, getterà all'ingiù le sue radici, e fruttificherà in alto:
32 perché da Gerusalemme uscirà un resto e un residuo dal monte Sion; lo zelo del Signore degli eserciti farà questo...32 Perocché di Gerusalemme usciranno gli avanzi, e dal monte di Sion i salvati: lo zelo del Signor degli eserciti farà tal cosa.
33 Perciò così dice il Signore del re d'Assiria: Non entrerà in questa città e non vi lancerà alcuna freccia, non l'attaccherà con scudi e non eleverà contro di essa un vallo.33 Per la qual cosa così dice il Signore riguardo al re Assiro: Ei non porrà il piede in questa città, né getterà qua una saetta, né la scalerà il soldato coperto di scudo, né egli alzerà terra all'intorno.
34 Ritornerà indietro per la strada per cui è venuto e non entrerà in questa città. Oracolo del Signore!34 Per la strada, per cui venne, ritornerà, e non entrerà in questa città, dice il Signore.
35 Proteggerò questa città per salvarla, per amore del mio nome e di Davide mio servo".35 Ed io proteggerò questa città, affin di salvarla a causa mia, e a causa di Davidde mio servo.
36 Quella stessa notte scese l'angelo del Signore e colpì nell'accampamento d'Assiria centottantacinquemila uomini. Quando si alzarono al mattino, ecco quelli erano tutti morti.36 Venne adunque un angelo del Signore, e percosse negli alloggiamenti degli Assirj cento ottantacinque mila uomini: e la mattina alla levata, ecco che tutti questi, eran morti cadaveri.
37 Sennacherib, re d'Assiria, levò il campo, partì, fece ritorno e rimase a Ninive.37 E partissi, e se n' andò, e tornò Sennacheribbe re degli Assirj a posarsi in Ninive.
38 Or mentre era prosternato nel tempio di Nisrok, dio suo, i suoi figli Adràm-Mèlech e Zarèzer lo uccisero di spada e si salvarono fuggendo nel paese di Ararat. Suo figlio Assarhàddon divenne re al suo posto.38 Ed avvenne, che mentre adorava nel tempio Nesroch suo Dio, Adramelech, e Savasar suoi figliuoli lo uccisero a colpi di spada, e fuggirono nel paese di Ararat, e regnò in luogo di lui il figliuol suo Asarhaddon.