Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Sapienza 13


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LA SACRA BIBBIAVULGATA
1 Veramente sono vani per natura tutti gli uomini che ignorano Dio e che dai beni visibili non furono capaci di conoscere colui che è, né, considerando le opere, seppero riconoscere l'artefice,1 Vani autem sunt omnes homines
in quibus non subest scientia Dei ;
et de his quæ videntur bona,
non potuerunt intelligere eum qui est,
neque operibus attendentes agnoverunt quis esset artifex :
2 ma o il fuoco o il vento o l'aria veloce o la volta stellata o l'acqua impetuosa o i luminari del cielo stimarono dèi, governatori del mondo.2 sed aut ignem, aut spiritum, aut citatum aërem,
aut gyrum stellarum, aut nimiam aquam, aut solem et lunam,
rectores orbis terrarum deos putaverunt.
3 Se, dilettati dalla loro bontà, hanno ritenuto dèi tali cose, sappiano quanto più buono di loro è il Signore, perché chi li ha creati è la sorgente della bontà.3 Quorum si specie delectati, deos putaverunt,
sciant quanto his dominator eorum speciosior est :
speciei enim generator hæc omnia constituit.
4 Se li ha colpiti la forza e l'energia, riconoscano quanto più potente di loro è colui che le ha formate.4 Aut si virtutem et opera eorum mirati sunt,
intelligant ab illis quoniam qui hæc fecit fortior est illis :
5 Infatti dalla grandezza e bontà delle creature, ragionando, si può conoscere il loro autore.5 a magnitudine enim speciei et creaturæ
cognoscibiliter poterit creator horum videri.
6 Tuttavia, per costoro minore è il biasimo, perché essi forse s'ingannano mentre cercano e vogliono trovare Dio.6 Sed tamen adhuc in his minor est querela ;
et hi enim fortasse errant,
Deum quærentes, et volentes invenire.
7 Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano e si lasciano persuadere dall'apparenza, perché buono è ciò che si vede.7 Etenim cum in operibus illius conversentur inquirunt,
et persuasum habent quoniam bona sunt quæ videntur.
8 Ma neppure costoro sono scusabili;8 Iterum autem nec his debet ignosci.
9 perché se tanto furono capaci di conoscere, da poter scrutare il corso del mondo, come mai non hanno trovato più presto il loro Signore?9 Si enim tantum potuerunt scire
ut possent æstimare sæculum,
quomodo hujus Dominum non facilius invenerunt ?
10 Infelici invece coloro le cui speranze sono in cose morte, coloro che invocarono come dèi le opere di mani umane, oro e argento, lavorati con arte, immagini di animali o una pietra inutile, opera di mano antica.10 Infelices autem sunt,
et inter mortuos spes illorum est,
qui appellaverunt deos opera manuum hominum :
aurum et argentum, artis inventionem,
et similitudines animalium, aut lapidem inutilem,
opus manus antiquæ.
11 Ecco che un falegname tagliò un albero facile a lavorarsi, ne staccò diligentemente tutta la corteccia, lo lavorò convenientemente e ne formò un oggetto utile ai bisogni della vita,11 Aut si quis artifex faber de silva lignum rectum secuerit,
et hujus docte eradat omnem corticem,
et arte sua usus
diligenter fabricet vas utile in conversationem vitæ ;
12 mentre bruciò gli avanzi del lavoro per prepararsi il cibo e saziarsi.12 reliquiis autem ejus operis
ad præparationem escæ abutatur,
13 L'avanzo di quanto non era buono a nulla, un pezzo di legno tortuoso e pieno di nodi, egli lo prese e lo incise con cura nei momenti di tempo libero, e, meccanicamente, nel riposo gli diede una forma, lo raffigurò a un'immagine di uomo,13 et reliquum horum quod ad nullos usus facit,
lignum curvum et vorticibus plenum
sculpat diligenter per vacuitatem suam,
et per scientiam suæ artis figuret illud,
et assimilet illud imagini hominis,
14 o lo fece simile a qualche animale vile; lo spalmò di minio e tinse di belletto rosso la sua superficie, fece scomparire ogni macchia,14 aut alicui ex animalibus illud comparet :
perliniens rubrica, et rubicundum faciens fuco colorem illius,
et omnem maculam quæ in illo est perliniens ;
15 gli fece un'abitazione degna di lui e lo pose nella parete, assicurandolo con ferro.15 et faciat ei dignam habitationem,
et in pariete ponens illud,
et confirmans ferro
16 Perché non avesse a cadere, si prese cura di lui, sapendo che non può aiutarsi da sé: infatti è un'immagine e ha bisogno di aiuto.16 ne forte cadat,
prospiciens illi :
sciens quoniam non potest adjuvare se :
imago enim est, et opus est illi adjutorium.
17 Pregando per i beni, per le nozze e per i figli, non si vergogna di rivolgere la parola a una cosa inanimata; per la salute invoca ciò che è debole,17 Et de substantia sua, et de filiis suis,
et de nuptiis votum faciens inquirit :
non erubescit loqui cum illo qui sine anima est.
18 per la vita prega ciò che è morto, per un aiuto supplica il più inesperto, per un viaggio chi non può servirsi dei piedi,18 Et pro sanitate quidem infirmum deprecatur,
et pro vita rogat mortuum,
et in adjutorium inutilem invocat.
19 per un guadagno, un'impresa e il successo negli affari chiede energia a chi non ha vigore nelle mani.19 Et pro itinere petit ab eo qui ambulare non potest ;
et de acquirendo, et de operando,
et de omnium rerum eventu,
petit ab eo qui in omnibus est inutilis.