Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Qoelet 8


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 Chi è come il sapiente? Chi conosce l'interpretazione delle cose? La sapienza dell'uomo illumina il suo volto mentre l'ira lo sfigura.1 - La sapienza dell'uomo risplende sul suo voltoe trasfigura la durezza del suo viso.
2 Obbedisci alla parola del re, specialmente per il giuramento fatto a Dio.2 Io [ti dico]: Bad[a] alla bocca del re, e ai comandi del giuramento di Dio.
3 Non allontanarti in fretta dal suo cospetto. Non persistere in una opinione che a lui non piaccia, perché egli può fare tutto ciò che vuole.3 Non affrettarti a partir dal suo cospetto, non t'ostinar nell'azione malvagia; perchè tutto ciò che vuole egli la fa.
4 Infatti la parola del re è sovrana, e chi gli può chiedere: "Che cosa fai?".4 Potente è invero la parola del re, nè può dirgli alcuno: «Perchè fai tu così?».
5 Ma chi sta agli ordini non incappa in alcun guaio. La mente del sapiente sa che c'è tempo e giudizio,5 Chi osserva il comandamento, non proverà male alcuno: tempo e opportunità sa discernere il cuore del savio.
6 perché per ogni cosa c'è tempo e giudizio per quanto un male gravi sull'uomo:6 C'è infatti per ogni cosa tempo e opportunità; ma grande miseria pesa sull'uomo,
7 non si sa quale sarà il futuro. Chi può dire infatti come andranno le cose?7 perchè egli ignora quel che avverrà, e da nessuno non può aver notizia del futuro.
8 Nessuno è capace di dominare il suo spirito vitale: il giorno della morte è fuori del nostro dominio. Nella battaglia della vita nessuno scampa: nemmeno il male salva chi lo commette.8 Non è in poter dell'uomo di rattener lo spirito, nè ha potere sul giorno della morte; non c'è riposo per lui mentre infuria la battaglia, nè la malvagità salverà il malvagio.
9 Tutto questo ho visto e ho riflettuto su ogni cosa che si fa sotto il sole, quando un uomo domina su un altro uomo per fargli del male.9 Tutto questo io considerai, mentre applicavo l'animo mio a quanto si fa sotto il sole. C'è talora un uomo che domina sull'altro a suo proprio danno.
10 E così ho visto malvagi portati al sepolcro. Procedevano dal luogo santo sicuri di sé. Erano dimenticati nella città, in cui si comportavano così. Anche questo è vanità,10 Vidi gli empi onorati di sepoltura, che, ancor vivi, eran nel luogo santoe avevan fama in città come [persone] di giuste azioni. Anche questo è vanità!
11 perché non si fa subito giudizio dell'opera del malvagio. Così il cuore dell'uomo è pronto a fare il male,11 Poichè non subito si fa giustizia de' malvagi, perciò senza timore alcuno gli uomini commettono il male.
12 perché il peccatore fa il male cento volte e allunga la sua vita. Così ho capito anche questo, che avrà del bene chi teme Dio, proprio perché lo teme,12 Ma se anche il peccatore faccia il male cento volte e sia tollerato con pazienza [per una lunga vita], io so che la felicità è per chi teme Iddio, per chi paventa al suo cospetto.
13 e che non va bene al malvagio e non può allungare la sua vita come un'ombra, perché egli non teme Dio.13 Non vi può esser felicità per l'empio, nè saran prolungati i suoi giorni; ma passeran come un'ombraquei che non temono il cospetto di Dio.
14 E c'è ancora un'altra vanità che càpita sulla terra: ci sono giusti ai quali càpita secondo la condotta dei malvagi e ci sono malvagi ai quali càpita secondo la condotta dei giusti. Ho pensato che anche questo è vanità.14 C'è un'altra vanità che avviene sulla terra: ci son giusti cui toccan mali, come se avessero agito da empi, ed empi che se ne vivono così sicuri, come se avessero i meriti de' giusti. E anche questa ritengo vanità suprema!
15 E allora ho esaltato l'allegria, perché per l'uomo non c'è altro bene sotto il sole, se non mangiare, bere e stare allegro. E' questa la sola cosa che gli faccia buona compagnia nella sua fatica, nei giorni contati di sua vita che Dio gli ha dato sotto il sole.15 Lodai pertanto l'allegria, perchè non c'è altro bene per l'uomo sotto il sole, che mangiare e bere e godersela, e questo solo e' ricava dalla sua fatica, ne' giorni di sua vita che Dio gli ha dato sotto il sole.
16 E come mi son dato a riflettere sulla sapienza e a considerare il lavoro che si fa sulla terra, per cui l'uomo non vede riposo né di giorno né di notte,16 Applicai l'animo mio a imparar la sapienza, e a considerar l'affaccendarsi che avvien sulla terra: c'è chi nè giorno nè nottegusta sonno con i suoi occhi!
17 ho considerato l'insieme dell'opera di Dio rendendomi conto che l'uomo non può arrivare a scoprire tutto quello che avviene sotto il sole, perché non trova niente, per quanto si affatichi a cercare. E anche se il sapiente dice di sapere, il sapiente non trova nulla.17 E compresi come, [a proposito] di tutte le opere divine, nessuna ragione può trovar l'uomodi ciò che accade sotto il sole; e quanto più s'affatica a cercare, tanto meno trova. Anche se il sapiente dice di sapere, [in realtà] non potrà scoprire [nulla].