Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 10


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LA SACRA BIBBIANOVA VULGATA
1 L'anno 160 Alessandro Epifane, figlio di Antioco, s'imbarcò e occupò Tolemaide, dove fu ben accolto e incominciò a regnare.1 Et anno centesimo sexage simo ascendit Alexander An tiochi filius,Epiphanes, et occupavit Ptolemaidam; et receperunt eum, et regnavit illic.
2 Avendolo saputo, il re Demetrio radunò forze in grande quantità e uscì per combattere contro di lui.2 Etaudivit Demetrius rex et congregavit exercitum copiosum valde et exivit obviamilli in proelium.
3 Allo stesso tempo Demetrio inviò lettere a Gionata in termini pacifici per esaltarlo.3 Et misit Demetrius epistulam ad Ionathan verbis pacificis,ut magnificaret eum.
4 Pensava, infatti: "Affrettiamoci a concludere la pace con costoro, prima che egli la concluda con Alessandro contro di noi.4 Dixit enim: “ Anticipemus facere pacem cum eo,priusquam faciat cum Alexandro adversum nos;
5 Poiché egli si ricorderà di tutti i mali che abbiamo compiuto contro di lui, i suoi fratelli e la sua nazione".5 recordabitur enim omnium malorum,quae consummavimus in eum et in fratrem eius et in gentem eius ”.
6 Pertanto gli diede il potere di radunare truppe, di fabbricarsi armi e di considerarsi suo alleato; inoltre comandò che gli fossero consegnati gli ostaggi che erano nell'Acra.6 Et deditei potestatem congregare exercitum et fabrificare arma et esse ipsum sociumeius; et obsides, qui erant in arce, dixit tradi ei.
7 Gionata, allora, venne a Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli dell'Acra,7 Et venit Ionathas inIerusalem et legit epistulas in auditu omnis populi et eorum, qui in arce erant;
8 i quali furono presi da gran timore all'udire che il re gli aveva dato il potere di arruolare un esercito.8 et timuerunt timore magno, cum audirent quoniam dedit ei rex potestatemcongregandi exercitum.
9 Quelli dell'Acra perciò consegnarono a Gionata gli ostaggi ed egli li restituì ai loro genitori.9 Et tradiderunt, qui erant in arce, Ionathae obsides, etreddidit eos parentibus ipsorum.
10 Gionata, pertanto, stabilitosi a Gerusalemme, cominciò a ricostruire e a rinnovare la città,10 Et habitavit Ionathas in Ierusalem et coepitaedificare et innovare civitatem;
11 ordinando a quelli che eseguivano i lavori di costruire le mura e la cinta muraria del monte Sion con pietre quadrate come per una fortezza. Quelli fecero così.11 et dixit facientibus opera, ut exstruerentmuros et montem Sion in circuitu lapidibus quadratis ad munitionem: et itafecerunt.
12 Allora gli stranieri che erano nelle fortezze costruite da Bàcchide fuggirono12 Et fugerunt alienigenae, qui erant in munitionibus, quas Bacchidesaedificaverat,
13 e abbandonarono ciascuno il suo posto per far ritorno alla propria terra,13 et reliquit unusquisque locum suum et abiit in terram suam;
14 ad eccezione di alcuni di quelli che avevano abbandonato la legge e i comandamenti, i quali rimasero a Bet-Zur e ne fecero il loro rifugio.14 tantum in Bethsura remanserunt aliqui ex his, qui reliquerant legem etpraecepta; erat enim ad refugium.
15 Il re Alessandro venne a sapere delle promesse che Demetrio aveva fatto a Gionata. Gli parlarono pure delle guerre e degli atti di valore compiuti da lui e dai suoi fratelli, nonché delle pene che essi avevano sopportato.15 Et audivit Alexander rex promissa, quae misit Demetrius Ionathae, etnarraverunt ei proelia et virtutes, quas ipse fecit et fratres eius, et labores,quos habuerunt.
16 Allora disse: "Troveremo forse un altro uomo siffatto? Faremo perciò di lui un nostro amico e alleato".16 Et ait: “ Numquid inveniemus aliquem virum talem? Et nuncfaciemus eum amicum et socium nostrum ”.
17 Scrisse pertanto una lettera e gliela inviò, esprimendosi in questi termini:17 Et scripsit epistulam et misit eisecundum haec verba dicens:
18 "Re Alessandro al fratello Gionata, salute!18 “ Rex Alexander fratri Ionathae salutem.
19 Abbiamo saputo di te che sei un uomo valoroso e che sei disposto ad essere nostro amico.19 Audivimus de te quod vir potens es viribus et aptus es, ut sis amicus noster;
20 Perciò ti costituiamo oggi sommo sacerdote della tua nazione e amico del re -- e gli inviò la porpora e una corona d'oro -- affinché tu pensi alle nostre cose e conservi con noi amicizia".20 et nunc constituimus te hodie summum sacerdotem gentis tuae, et ut amicusvoceris regis — et misit ei purpuram et coronam auream — et, quae nostrasunt, sentias nobiscum et conserves amicitias ad nos ”.
21 Gionata incominciò a rivestirsi delle sacre vesti il settimo mese dell'anno 160, nella festa delle Capanne. Radunò truppe e si fabbricò armi in quantità.21 Et induit seIonathas stola sancta septimo mense, anno centesimo sexagesimo, in die sollemniScenopegiae; et congregavit exercitum et fecit arma copiosa.
22 Avendo saputo queste cose, Demetrio se ne rattristò e disse:22 Et audivit Demetrius verba ista et contristatus est nimis et ait:
23 "Che cosa abbiamo fatto! Alessandro ci ha prevenuti nello stringere amicizia con i Giudei a suo vantaggio.23 “ Quidhoc fecimus quod praeoccupavit nos Alexander apprehendere amicitiam Iudaeorum adfirmamentum?
24 Scriverò loro anch'io parole di incitamento con promesse di onori e di doni, affinché mi prestino aiuto".24 Scribam et ego illis verba deprecatoria et dignitates et dona,ut sint mecum in adiutorium ”.
25 Inviò loro una lettera con queste parole: "Il re Demetrio alla nazione dei Giudei, salute!25 Et misit eis secundum haec verba: “ RexDemetrius genti Iudaeorum salutem.
26 Abbiamo sentito con gioia che avete osservato i patti stabiliti con noi, che siete rimasti fedeli alla nostra amicizia e che non siete passati dalla parte dei nostri nemici.26 Quoniam servastis ad nos pactum etmansistis in amicitia nostra et non accessistis ad inimicos nostros, audivimuset gavisi sumus.
27 Perseverate, dunque, ancora nel conservarci fedeltà; noi in contraccambio a quanto fate per noi, vi beneficheremo,27 Et nunc perseverate adhuc conservare ad nos fidem, etretribuemus vobis bona pro his, quae facitis nobiscum,
28 vi concederemo molte immunità e vi invieremo doni.28 et remittemus vobispraestationes multas et dabimus vobis donationes.
29 Già da ora sciolgo ed esento tutti i Giudei dai tributi, dalla tassa del sale e dalle corone.29 Et nunc absolvo vos etremitto Iudaeos a tributis et pretio salis et a coronis;
30 Rinunzio anche da oggi alla terza parte del seminato e alla metà dei frutti degli alberi che mi toccherebbe, lasciando di prendere tutto ciò dalla terra di Giudea e dai tre distretti che le sono stati annessi, dalla Samaria e dalla Galilea, a partire dal giorno di oggi e per sempre.30 et pro tertia parteseminis et pro dimidia parte fructus ligni, quod debetur mihi accipere, remittoex hodierno die et deinceps accipere a terra Iudae et a tribus regionibus, quaeadditae sunt illi ex Samaritide et Galilaea, ex hodierna die et in totum tempus;
31 Gerusalemme con il suo territorio sia santa ed esente dalle decime e dai tributi.31 et Ierusalem sit sancta et libera et fines eius et decimae et tributa.
32 Rinunzio ad ogni potestà sull'Acra che è in Gerusalemme e la cedo al sommo sacerdote affinché vi ponga gli uomini che vorrà scegliere per custodirla.32 Remitto etiam potestatem arcis, quae est in Ierusalem, et do eam summosacerdoti, ut constituat in ea viros, quoscumque ipse elegerit, qui custodianteam.
33 Infine, rendo la libertà gratuitamente a qualunque persona giudea, condotta in schiavitù dalla terra di Giudea in qualunque parte del mio regno, e tutti siano esenti dai tributi, anche da quello sul loro bestiame.33 Et omnem animam Iudaeorum, quae captiva est a terra Iudae in omni regnomeo, relinquo liberam gratis, et omnes a tributis solvantur etiam pecorumsuorum.
34 Tutte le feste, i sabati, le neomenie, i giorni stabiliti, i tre giorni prima della festa e i tre dopo la festa, siano tutti giorni di esenzione e di remissione per tutti i Giudei che sono nel mio regno;34 Et omnes dies sollemnes et sabbata et neomeniae et dies decreti ettres dies ante diem sollemnem et tres dies post diem sollemnem sint omnesimmunitatis et remissionis omnibus Iudaeis, qui sunt in regno meo;
35 e nessuno abbia autorità di intentare causa o di molestare qualcuno di loro per qualunque motivo.35 et nemohabebit potestatem agere et perturbare aliquem illorum de omni causa.
36 Saranno reclutati tra i Giudei per gli eserciti del re circa trentamila uomini, ai quali sarà pagato il soldo che è dovuto a tutte le truppe del re.36 Etascribantur ex Iudaeis in exercitu regis ad triginta milia virorum, et dabunturillis copiae, ut oportet omnibus exercitibus regis.
37 Alcuni di essi saranno posti nelle maggiori fortezze del re ed altri saranno preposti agli affari di fiducia del regno. I loro superiori e comandanti siano scelti fra essi e possano vivere secondo le loro leggi, come il re ha prescritto anche nella terra di Giudea.37 Et ex eis constituentur,qui sint in munitionibus regis magnis, et ex his constituentur super negotiaregni, quae aguntur ex fide, et praepositi eorum et principes sint ex eis etambulent in legibus suis, sicut praecepit rex in terra Iudae.
38 I tre distretti, che dalla regione di Samaria sono stati annessi alla Giudea, siano annessi alla Giudea in modo da essere considerati dipendenti da uno solo e che non ubbidiscano ad altra autorità che a quella del sommo sacerdote.38 Et tresregiones, quae additae sunt Iudaeae ex regione Samariae, addatur Iudaeaereputari, ut sint sub uno et non oboediant alii potestati, nisi summisacerdotis.
39 Faccio dono di Tolemaide e delle sue dipendenze al tempio di Gerusalemme per le spese necessarie del santuario.39 Ptolemaida et confines eius dedi donum sanctis, quae sunt inIerusalem, ad necessarios sumptus sanctis.
40 Da parte mia dono ogni anno quindicimila sicli d'argento, da prendersi dalle casse del re sui proventi dei luoghi più confacenti.40 Et ego do singulis annis quindecimmilia siclorum argenti de rationibus regis ex locis, quae me contingunt;
41 Tutto il sovrappiù che i preposti ai negozi non hanno consegnato negli ultimi anni, da questo momento lo daranno per le opere del tempio.41 etomne, quod reliquum fuerit, quod non reddiderant, qui super negotia erant, annisprioribus, ex hoc dabunt in opera domus.
42 Oltre a ciò, i cinquemila sicli d'argento che venivano riscossi sui proventi del santuario dal conto di ogni anno, siano rimessi anch'essi perché appartengono ai sacerdoti che prestano servizio.42 Et super haec quinque milia siclorumargenti, quanta accipiebant de sanctorum ratione per singulos annos, et haecremittuntur eo quod ipsa ad sacerdotes pertineant, qui ministerio funguntur.
43 Tutti quelli che si rifugiano nel tempio di Gerusalemme e dentro tutte le sue dipendenze, perché gravati da debiti verso il re o da qualunque altra obbligazione, siano lasciati liberi con tutti i beni che possiedono nel mio regno.43 Et quicumque confugerint in templum, quod est Hierosolymis, et in omnibusfinibus eius debentes regalia et quamlibet rem, dimittantur, et universa, quaesunt eis in regno meo.
44 Anche per i lavori di ricostruzione e di restauro del santuario si provvederà alla spesa a conto del re.44 Et ad aedificanda vel restauranda opera sanctorumsumptus dabitur de ratione regis;
45 Similmente per ricostruire le mura di Gerusalemme e per le fortificazioni all'intorno si provvederà alla spesa a conto del re, come pure per ricostruire le altre mura in Giudea".45 et ad exstruendos muros Ierusalem etcommuniendum in circuitu sumptus dabitur de ratione regis et ad construendosmuros in Iudaea ”.
46 Quando Gionata e il popolo ebbero udito queste parole, non vi prestarono fede né le accettarono, poiché si ricordavano del grande male che egli aveva fatto in Israele e come li aveva oppressi fortemente.46 Ut audivit autem Ionathas et populus sermones istos, non crediderunt eis necreceperunt, quia recordati sunt malitiae magnae, quam fecerat in Israel ettribulaverat eos valde.
47 Si decisero, invece, in favore di Alessandro, perché egli si era loro rivolto per primo con parole pacifiche e divennero suoi alleati per tutti i giorni.47 Et complacuit eis in Alexandro, quia ipse fuerat eisprinceps sermonum pacis, et ipsi auxilium ferebant omnibus diebus.
48 Allora il re Alessandro radunò grandi forze e marciò contro Demetrio.48 Etcongregavit rex Alexander exercitum magnum et admovit castra contra Demetrium.
49 I due re attaccarono battaglia, ma l'armata di Demetrio si diede alla fuga e Alessandro l'inseguì, prevalendo su di essi.49 Et commiserunt proelium duo reges, et fugit exercitus Alexandri, et insecutusest eum Demetrius et praevaluit adversus eos;
50 La battaglia si fece aspra fino al tramonto del sole e anche Demetrio cadde ucciso in quel giorno.50 et confirmavit proelium nimis,donec occidit sol, et cecidit Demetrius in die illa.
51 Alessandro mandò ambasciatori a Tolomeo, re d'Egitto, per dirgli:51 Et misit Alexander ad Ptolemaeum regem Aegypti legatos secundum haec verbadicens:
52 "Ecco, sono tornato nel mio regno e mi sono assiso sul trono dei miei padri. Ho preso il potere, ho sconfitto Demetrio e sono diventato padrone del nostro paese.52 “ Quoniam regressus sum in regnum meum et sedi in sede patrummeorum et obtinui principatum et contrivi Demetrium et possedi regionem nostram
53 Ho attaccato battaglia contro di lui; la sua armata e lui stesso sono stati battuti da noi e ci siamo assisi sul suo trono regale.53 et commisi pugnam cum eo, et contritus est ipse et castra eius a nobis, etsedimus in sede regni eius;
54 Stringiamo amicizia tra noi; tu dammi tua figlia in moglie, io diventerò tuo genero e darò a te e a lei dei regali degni di te".54 et nunc statuamus ad invicem amicitiam, et damihi filiam tuam uxorem, et ego ero gener tuus et dabo tibi dona et ipsi dignate ”.
55 Il re Tolomeo rispose dicendo: "Fausto il giorno in cui sei tornato nella terra dei tuoi padri e ti sei assiso sul loro trono regale!55 Et respondit rex Ptolemaeus dicens: “ Felix dies, in qua reversuses ad terram patrum tuorum et sedisti in sede regni eorum!
56 Farò per te quanto mi hai scritto, ma vienimi incontro a Tolemaide affinché possiamo vederci l'un l'altro, e ti farò mio genero, come hai detto".56 Et nunc faciamtibi, quae scripsisti, sed occurre in Ptolemaidam, ut videamus invicem nos, etsocer fiam tibi, sicut dixisti ”.
57 Tolomeo uscì dall'Egitto con Cleopatra sua figlia e venne a Tolemaide nell'anno 162.57 Et exivit Ptolemaeus de Aegypto, ipse etCleopatra filia eius, et venit Ptolemaidam anno centesimo sexagesimo secundo.
58 Il re Alessandro gli andò incontro ed egli gli diede sua figlia Cleopatra, celebrando le sue nozze come sogliono fare i re, con grande sfarzo.58 Et occurrit ei Alexander rex, et dedit ei Cleopatram filiam suam et fecitnuptias eius Ptolemaidae sicut reges in magna gloria.
59 Il re Alessandro scrisse pure a Gionata affinché gli andasse incontro59 Et scripsit rex Alexander Ionathae, ut veniret obviam sibi.
60 e questi si recò a Tolemaide con grande pompa. Incontrò i due re e diede loro, al pari dei loro amici, argento e oro e altri doni, trovando grazia ai loro occhi.60 Et abiit cumgloria Ptolemaidam et occurrit ibi duobus regibus et dedit illis argentum multumet aurum et dona et invenit gratiam in conspectu eorum.
61 Contro di lui, tuttavia, convennero alcuni uomini pestiferi d'Israele, uomini iniqui, che volevano intervenire contro di lui; ma il re non prestò loro attenzione.61 Et conveneruntadversus eum viri pestilentes ex Israel, viri iniqui interpellantes adversuseum; et non intendit ad eos rex.
62 Il re, anzi, comandò che togliessero di dosso a Gionata i suoi vestiti e lo rivestissero di porpora; e così fecero.62 Et iussit rex, et exspoliaverunt Ionathanvestibus suis et induerunt eum purpura; et ita fecerunt. Et collocavit eum rexsedere secum.
63 Poi il re lo fece sedere accanto a sé e disse ai suoi ufficiali: "Uscite con lui al centro della città e fate proclamare che nessuno cerchi di intervenire contro di lui per qualunque motivo e nessuno gli rechi molestia per qualsiasi ragione".63 Dixitque principibus suis: “ Exite cum eo in medium civitatiset praedicate, ut nemo adversus eum interpellet de ullo negotio, nec quisquam eimolestus sit de ulla ratione ”.
64 Or quando gli accusatori videro che egli era onorato conforme a quanto il re aveva fatto proclamare, e come era stato rivestito di porpora, se ne fuggirono tutti.64 Et factum est, ut viderunt, quiinterpellabant gloriam eius, quae praedicabatur, et opertum eum purpura,fugerunt omnes.
65 Il re lo colmò d'onori, lo iscrisse tra i suoi primi amici e lo costituì stratega e governatore della provincia.65 Et magnificavit eum rex et scripsit eum inter primos amicoset posuit eum ducem et participem principatus.
66 Dopo di che Gionata ritornò a Gerusalemme con serenità e gioia.66 Et reversus est Ionathas inIerusalem cum pace et laetitia.
67 Nell'anno 165 Demetrio, figlio di Demetrio, da Creta venne nella terra dei suoi padri.67 In anno centesimo sexagesimo quinto venit Demetrius filius Demetrii a Cretain terram patrum suorum;
68 Appena lo seppe, il re Alessandro fu assai preoccupato e fece ritorno in Antiochia.68 et audivit Alexander rex et contristatus est valdeet reversus est Antiochiam.
69 Demetrio pertanto costituì Apollonio capo della Celesiria e questi, radunato un grosso esercito, andò ad accamparsi a Iamnia. Quindi mandò a dire al sommo sacerdote Gionata:69 Et constituit Demetrius rex Apollonium, quipraeerat Coelesyriae, et congregavit exercitum magnum; et accessit ad Iamniam etmisit ad Ionathan summum sacerdotem
70 "Tu sei il solo a levarti contro di noi e io son diventato oggetto di derisione e di scherno a causa tua. Perché ti fai forte contro di noi sui monti?70 dicens: “ Tu omnino solus resistisnobis; ego autem factus sum in derisum et in opprobrium propter te; et quare tupotestatem adversum nos exerces in montibus?
71 Se hai fiducia nelle tue truppe, scendi verso di noi nella pianura e misuriamoci l'un l'altro, poiché con me sta la forza delle città.71 Nunc ergo si confidis invirtutibus tuis, descende ad nos in campum, et comparemus illic invicem, quiamecum est virtus civitatum.
72 Interroga e apprenderai chi sono io e chi sono quelli che ci aiutano. Ti diranno: "Non vi è per voi stabilità di piede davanti a noi". Già due volte, infatti, i padri tuoi sono stati messi in fuga nella loro terra.72 Interroga et disce quis sum ego et ceteri, quiauxilio sunt nobis, et dicunt: “Non potest stare pes vester ante faciemnostram, quia bis in fugam conversi sunt patres tui in terra sua”.
73 Non potrai perciò resistere davanti alla cavalleria e a un tale esercito nella pianura, dove non v'è né pietra né rupe né luogo per fuggire".73 Et nuncnon poteris sustinere equitatum et exercitum talem in campo, ubi non est lapisneque silex neque locus fugiendi ”.
74 Quando Gionata udì le parole di Apollonio il suo animo ne restò agitato. Scelti perciò diecimila uomini, uscì da Gerusalemme e Simone suo fratello gli andò incontro per aiutarlo.74 Ut audivit autem Ionathas sermones Apollonii, motus est animo et elegit decemmilia virorum et exiit ab Ierusalem, et occurrit ei Simon frater eius inadiutorium.
75 Si accampò davanti a Giaffa, ma quelli della città gli chiusero le porte, giacché in Giaffa vi era una guarnigione di Apollonio. Egli allora l'attaccò75 Et applicuit castra in Ioppen; et excluserunt eum, qui erant decivitate, quia custodia Apollonii in Ioppe erat, et oppugnaverunt eam.
76 e, spaventati, quelli della città gli aprirono. Così Gionata si impadronì di Giaffa.76 Etexterriti, qui erant in civitate, aperuerunt ei, et obtinuit Ionathas Ioppen.
77 Quando lo seppe, Apollonio equipaggiò tremila cavalieri e un grande esercito e si diresse verso Asdòd, come se volesse andarvi, ma subito piegò verso la pianura, poiché aveva moltissima cavalleria e aveva fiducia in essa.77 Et audivit Apollonius et admovit tria milia equitum et exercitum multum. Etabiit Azotum tamquam iter faciens et statim exiit in campum, eo quod haberetmultitudinem equitum et confideret in eis.
78 Gionata lo seguì in direzione di Asdòd e i due eserciti attaccarono battaglia.78 Et insecutus est eum Ionathas inAzotum, et exercitus commiserunt proelium.
79 Apollonio aveva lasciato mille cavalieri nascosti alle loro spalle,79 Et reliquit Apollonius milleequites post eos occulte.
80 i quali, benché Gionata si fosse accorto che vi era un pericolo dietro alle sue spalle, circondarono il suo esercito, lanciando frecce contro il popolo dalla mattina alla sera.80 Et cognovit Ionathas quoniam insidiae sunt post se;et circuierunt castra eius et iecerunt iacula in populum a mane usque advesperam.
81 Il popolo però resistette, come aveva ordinato Gionata, e perciò i loro cavalli si stancarono.81 Populus autem stabat, sicut praeceperat Ionathas, et laboraveruntequi eorum.
82 Allora Simone fece avanzare il suo esercito e attaccò la falange; e poiché la cavalleria era stremata, furono sconfitti e fuggirono,82 Et eiecit Simon exercitum suum et commisit contra legionem;equites enim fatigati erant. Et contriti sunt ab eo et fugerunt,
83 mentre la cavalleria si disperse per la pianura. Fuggirono verso Asdòd e per salvarsi entrarono nel Bet-Dagon, che è il loro tempio idolatrico.83 et equidispersi sunt in campo et fugerunt in Azotum et intraverunt in Bethdagon idolumsuum, ut ibi se liberarent.
84 Gionata allora incendiò Asdòd e le città circonvicine, prese le loro spoglie e incendiò pure il tempio di Dagon con quelli che vi si erano rifugiati.84 Et succendit Ionathas Azotum et civitates, quaeerant in circuitu eius, et accepit spolia eorum et templum Dagon et omnes, quifugerunt in illud, succendit igne.
85 Quelli che perirono di spada insieme a quelli bruciati furono circa ottomila.85 Et fuerunt, qui ceciderunt gladio cum hisqui succensi sunt, fere octo milia virorum.
86 Partito di lì, Gionata andò ad accamparsi davanti ad Ascalòna e quelli della città gli andarono incontro con grande onore.86 Et movit inde Ionathas castra etapplicuit ad Ascalonem, et exierunt de civitate obviam illi in magna gloria.
87 Poi Gionata se ne tornò a Gerusalemme con i suoi, carichi di copioso bottino.87 Et reversus est Ionathas in Ierusalem cum suis habentibus spolia multa.
88 Il re Alessandro, conosciuti questi fatti, volle glorificare ancora di più Gionata.88 Etfactum est, ut audivit Alexander rex sermones istos, et addidit adhucglorificare Ionathan
89 Gli inviò una fibbia d'oro, di quelle che è uso donare ai parenti del re, e gli diede in proprietà Accaron con tutti i suoi territori.89 et misit ei fibulam auream, sicut consuetudo est daricognatis regum, et dedit ei Accaron et omnes fines eius in possessionem.