Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Ester 8


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LA SACRA BIBBIABIBBIA VOLGARE
1 Il re Assuero dette allora alla regina Ester la casa di Aman, il persecutore degli Ebrei, e Mardocheo fu introdotto alla presenza del re, perché Ester gli aveva detto chi era per lei.1 E lo re Assuero diede in quello dì alla regina Ester tutte le case d' Aman nemico de' Giudei; e Mardocheo venne in grazia nel cospetto del re. E allora la regina Ester manifestoe che Mardocheo era suo zio.
2 Il re si tolse l'anello che aveva ripreso ad Aman e lo dette a Mardocheo, ed Ester lo nominò capo della casa di Aman.2 Lo re (udendo questo, e volendolo onorare) die degli l'anello, lo quale avea dato ad Aman; e la regina lo fece signore della casa sua (e delle cose le quali li avea donate).
3 Ester parlò ancora al re, prostrata a terra, pianse e supplicò perché annullasse il malvagio progetto di Aman, l'agaghita, e quanto egli aveva macchinato contro gli Ebrei.3 E non essendo contenta la regina, (perciò che voleva più grazia), gittossi ai piedi del re, e piagnendo lui pregava dolcemente, che la malizia e le cose pessime e cogitazioni, che Aman avea nella vita sua ordinate contra i Giudei, dovessero essere casse (e vane).
4 Il re tese a Ester lo scettro d'oro, ed Ester si levò in piedi davanti al re4 Allora lo re (udendola e volendole piacere) pigliò la verga dell' oro con la mano, perciò ch' era segno di benignità; e levossi la regina in piedi.
5 e disse: "Se sembra bene al re e se ho trovato grazia ai suoi occhi, se la cosa pare conveniente al re e se io sono gradita ai suoi occhi, si scriva di ritirare le lettere, frutto del pensiero di Aman, figlio di Ammedàta, l'agaghita, che egli scrisse per sterminare gli Ebrei, che si trovano in tutte le province del re.5 E disse allo re: se al re piace, e' prieghi miei non li siano a tedio, e se io hoe trovata grazia nel cospetto vostro, pregovi che facciate scrivere incontanente lettere, nelle quali sia il contrario di quelle che mandò Aman, nemico de' Giudei e loro perseguitatore, i quali avea mandati per tutte le provincie, che tutti fossero incontanente morti.
6 Come potrei infatti contemplare la disgrazia che colpirebbe il mio popolo e come potrei contemplare lo sterminio della mia stirpe?".6 Come potrei io sostenere (per lo perseguitatore) la morte del popolo mio?
7 Il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo l'ebreo: "Ecco, io ho dato a Ester la casa di Aman e lui stesso ho impiccato al patibolo, perché volle stendere la mano sopra gli Ebrei.7 Allora rispose lo re Assuero alla regina Ester e a Mardocheo Giudeo, e disse: io feci pigliare Aman, e diedi (e concedetti) alla regina ogni sua sostanza, e lui feci impiccare su la croce, perciò ch' egli mise mano nel popolo Giudeo.
8 Voi scrivete agli Ebrei come meglio vi sembra, a nome del re, e sigillate con il sigillo del re, perché le lettere scritte a nome del re e sigillate con l'anello regale non possono revocarsi".8 Scriverete agli Giudei da mia parte, secondo che voi volete, e col mio sigillo (secreto) sigillate le lettere. E questa era la consuetudine, che le lettere mandate per nome del re, ed erano di questo sigillo sigillate, nessuna persona vi dicesse contra.
9 Allora, nel mese terzo, il mese di Sivan, il tredici del mese, furono chiamati gli scribi del re e, secondo gli ordini di Mardocheo, fu scritto agli Ebrei, ai satrapi, ai governatori e ai prìncipi delle centoventisette province, dall'India fino all'Etiopia, a ogni provincia secondo la propria scrittura e a ogni popolo secondo la propria lingua, e agli Ebrei nella loro scrittura e nella loro lingua.9 Fece venire (la regina Mardocheo e) tutti i scrittori del re; questo fu nel terzo mese che si chiamava Siban (cioè giugno) nel vigesimo terzo dì di quello mese; e furono scritte le lettere, le quali Mardocheo mandò a tutti i Giudei, a' prìncipi e giudici e procuratori, i quali erano in cento ventisette provincie dall' India alla Etiopia; e di provincia in provincia, e di popolo in popolo, dovessero scrivere (di loro lingua, cioè) secondo la loro lingua, sì che i Giudei le potessero leggere e udire.
10 Fu scritto a nome del re Assuero e si sigillò con il sigillo regale e le lettere furono mandate per mezzo di corrieri a cavallo, che montavano superbi cavalli di razza.10 E queste lettere, le quali erano mandate da parte del re, del suo sigillo (secreto) erano sigillate; e furono mandate per corrieri, e quelli andarono ?sì forte, che per ogni provincia furono innanzi a quelli ch' avea mandati Aman.
11 Il re dava agli Ebrei di ogni città il potere di riunirsi e di difendere le loro vite, distruggendo, uccidendo e sterminando ogni forza armata, popolo o provincia che li perseguitasse, bambini e donne, e i loro beni potevano darsi al saccheggio,11 Nelle lettere (si conteneva, e) comandava il re, che tutti i Giudei in ogni provincia sua si radunassero insieme, e stessero a udire la loro liberazione; e tutti i nimici colle donne e coi figliuoli dovessero uccidere, e le loro case dovessero tutte. guastare.
12 Qualunque città e provincia che non abbia eseguito queste disposizioni sarà per vendetta consumata a ferro e a fuoco; essa diverrà inaccessibile non solo agli uomini, ma odiosa alle fiere e agli uccelli per sempre".12 Lo giorno che si doveano raunare (in ogni parte e) per tutte le provincie a fare le vendette loro, sì fu il terzo decimo d: del mese che si chiamava Adar (cioè marzo).
13 La copia del rescritto doveva essere promulgata come legge in ogni provincia e doveva essere resa nota a tutti i popoli, perché gli Ebrei fossero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici. I corrieri, montati su superbi cavalli, uscirono rapidi e svelti13 La sentenza delle lettere fu questa, che in ogni provincia e terra, là dove lo re Assuero avea signoria, fosse manifesto, cioè che tutti i Giudei fossero (nel giorno ordinato) armati, e prendessero vendetta de' loro nimici.
14 e corsero, secondo l'ordine del re, mentre la legge fu promulgata nella cittadella di Susa.14 E questi corrieri annunciarono per tutte le provincie, come ch' era in queste lettere, [e che] lo re avea fatto porre nella città di Susa e con sigillo pendente, e questo era suo comandamento.
15 Mardocheo uscì dalla presenza del re con vesti regali, celesti e bianche, con una grande corona d'oro e un mantello di bisso e di porpora e la città di Susa fu nella gioia e nell'allegria.15 Mardocheo era in tanta grazia del re, che l' avea vestito di vestimento regale cremisino e di celestro, e avealo coronato della corona dell' oro (sì come era usanza) e coperto di panno di seta rosato. E udendo questo la gente, che Mardocheo avea tanto onore, tutti si rallegrarono.
16 Per gli Ebrei fu un giorno di luce e di allegria, di gioia e di tripudio.16 E a Giudei parea che fosse nata una luce (la quale loro avesse tratto di molte tenebre); e grande letizia, onore e festa
17 In ogni provincia e in ogni città dove arrivava l'ordine del re e il suo editto, gli Ebrei si rallegravano e gioivano, facevano banchetti e feste, e molti fra i popoli del paese si fecero Ebrei, perché il timore degli Ebrei era caduto sopra di essi.17 era a tutte le città e popoli e provincie alle quali venia il comandamento del re; imperciò istavano sempre in giuochi e in allegrezza, e faceano grandi desinari e conviti con grande festa; intanto che (vedendo) molti di altre nazioni si congiunsero alle cerimonie de' Giudei. E udendo i nemici loro fare a' Giudei tanta allegrezza, grande paura a loro entrava (e sospetto).