Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Esdra 4


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LA SACRA BIBBIADIODATI
1 Quando i nemici di Giuda e Beniamino vennero a sapere che i deportati costruivano un tempio al Signore, Dio d'Israele,1 OR i nemici di Giuda e di Beniamino, avendo inteso che quelli ch’erano stati in cattività, riedificavano il Tempio al Signore Iddio d’Israele,
2 si recarono da Zorobabele, da Giosuè e dai capifamiglia e dissero loro: "Vogliamo costruire assieme a voi, perché anche noi invochiamo il vostro Dio, come voi, e gli offriamo sacrifici sin dai giorni di Assaràddon, re di Assiria, che ci condusse qua".2 si accostarono a Zorobabel, ed a’ capi delle famiglie paterne, e dissero loro: Lasciate che noi edifichiamo con voi; perciocchè noi desideriamo ricercar l’Iddio vostro, come voi; ed anche noi gli sacrifichiamo dal tempo di Esar-haddon, re degli Assiri, il qual ci ha fatti venir qua.
3 Ma Zorobabele, Giosuè e i capifamiglia d'Israele risposero loro: "Non tocca a voi e a noi insieme edificare un tempio al nostro Dio! Noi soli edificheremo per il Signore Dio d'Israele, così come ci ha comandato il re Ciro, re di Persia".3 Ma Zorobabel, e Iesua, e gli altri capi delle famiglie paterne d’Israele, risposero loro: Ei non vi si conviene di edificar la Casa all’Iddio nostro con noi; ma noi congiuntamente edificheremo la Casa al Signore Iddio d’Israele, siccome Ciro, re di Persia, ci ha comandato.
4 La gente del paese si diede allora a scoraggiare il popolo di Giuda, terrorizzandoli, perché non costruissero;4 Ed il popolo del paese rendeva rimesse le mani del popolo di Giuda, e lo spaventava di fabbricare.
5 e a corrompere contro di essi alcuni funzionari, per frustrare il loro progetto. Ciò per tutti i giorni di Ciro, re di Persia, sino al regno di Dario, re di Persia.5 Oltre a ciò davano pensione a certi consiglieri contro a’ Giudei, per rompere il lor consiglio; e questo durò tutto il tempo di Ciro, re di Persia, e fino al regno di Dario, re di Persia
6 Durante il regno di Serse, all'inizio del suo regno, essi scrissero una lettera d'accusa contro gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme.6 E sotto il regno di Assuero, al principio di esso, scrissero un’accusa contro agli abitanti di Giuda e di Gerusalemme.
7 Ai giorni poi di Artaserse, Bislam, Mitridate, Tabeèl e altri loro colleghi scrissero ad Artaserse, re di Persia. Lo scritto era in caratteri aramaici e in lingua aramaica.7 E poi al tempo di Artaserse, Bislam, Mitredat, Tabeel, e gli altri suoi colleghi, scrissero ad Artaserse, re di Persia; e la scrittura e la lingua della lettera era siriaca.
8 Recum, governatore, e Simsai, segretario, scrissero una lettera del seguente tenore al re Artaserse, contro Gerusalemme:8 Rehum, presidente del consiglio, e Simsai, segretario, scrissero una lettera al re Artaserse contro a Gerusalemme, di questo tenore.
9 "Recum, governatore, e Simsai, segretario, e gli altri loro colleghi, i giudici, i controllori, i consoli persiani, gente di Uruk, Babilonia e Susa, cioè di Elam,9 Allora Rehum, presidente del consiglio, e Simsai, segretario, e gli altri lor colleghi, i Dinei, e gli Afarsatchei, i Tarpelei, gli Afarsei, gli Archevei, i Babiloni, i Susanchei, i Dehavei, gli Elamiti,
10 e degli altri popoli che l'illustre e grande Asnappar ha deportato e stabilito nella città di Samaria e nel resto dell'Oltrefiume, eccetera".10 e gli altri popoli, che il grande e glorioso Osnappar avea tramutati di stanza, e fatti abitar nella città di Samaria, e gli altri di di là dal fiume, ecc. scrissero al re Artaserse.
11 Questa è la copia della lettera che essi gli inviarono: "Al re Artaserse, i tuoi servitori, uomini dell'Oltrefiume, eccetera.11 Questo è il tenor della lettera che gli mandarono. Al re Artaserse: i tuoi servitori, gli uomini di qua dal fiume, ecc.
12 Sia reso noto al re che i Giudei, partiti da te e arrivati fra noi a Gerusalemme, stanno riedificando la città ribelle e malvagia, ricostruiscono le mura e riparano le fondamenta.12 Il re sappia che i Giudei, che son venuti d’appresso a te a noi, son giunti in Gerusalemme; e che riedificano quella città ribella e malvagia; e rifanno interamente le mura, ed hanno già racconci i fondamenti.
13 Ebbene, sia reso noto al re che se questa città viene riedificata e le mura ricostruite, essi non pagheranno più né tributo né imposta né pedaggio; e alla fine ne saranno danneggiati i re.13 Ora sappia il re, che se questa città è riedificata, e se le sue mura son rifatte, essi non pagheranno più tributo, nè taglia, nè gabella; e così quella città recherà danno alle entrate reali.
14 Ora, poiché noi mangiamo il sale del Palazzo e non vogliamo vedere l'ignominia del re, perciò inviamo questa comunicazione al re,14 Ora, conciossiachè noi siamo salariati dal palazzo, e non sia cosa conveniente a noi il vedere che il re sia schernito, perciò abbiamo mandato a fare assapere la cosa al re.
15 affinché siano fatte ricerche nel libro delle Memorie dei tuoi padri: e tu troverai nel libro delle Memorie e verrai a sapere che questa città è una città ribelle, perniciosa ai re e alle province, e vi si fomentano ribellioni sin dai tempi remoti. Perciò questa città fu distrutta.15 Acciocchè cerchi nel libro delle memorie de’ suoi predecessori; e tu vi troverai, e conoscerai che questa città è una città ribella, e dannosa ai re ed alle provincie; e che già ab antico vi si fanno dentro congiure; per la qual cagione fu distrutta.
16 Noi facciamo sapere al re che se questa città viene riedificata e le sue mura ricostruite, non ti resterà di conseguenza nessun possedimento nell'Oltrefiume".16 Noi facciamo assapere al re, che, se questa città è riedificata, e le sue mura son rifatte, la parte de’ suoi stati ch’è di qua dal fiume, non sarà più sua
17 Il re mandò questa risposta: "A Recum, governatore, e a Simsai, segretario, e agli altri loro colleghi, che dimorano in Samaria e nel resto dell'Oltrefiume. Salute, eccetera.17 Il re mandò questa risposta: A Rehum, presidente del consiglio, ed a Simsai, segretario, ed agli altri lor colleghi, abitanti in Samaria; ed a tutti gli altri di di là dal fiume, salute ecc.
18 La lettera che ci mandaste venne letta in traduzione davanti a me;18 La lettera, che voi ci avete mandata, è stata spiegata, e letta in presenza mia.
19 e da me fu dato ordine di far ricerche. Si è trovato che questa città sin dai tempi antichi insorse contro i re e si compirono in essa sedizioni e rivolte.19 E per mio comandamento, si è cercato, e trovato che cotesta città già ab antico si solleva contro ai re; che vi si fanno ribellioni e congiure;
20 Vi furono a Gerusalemme re potenti, che dominarono in tutto l'Oltrefiume, sicché tributi, imposte e pedaggio venivano pagati a loro.20 e che già vi furono re potenti in Gerusalemme, i quali signoreggiarono in tutto il paese ch’è di là dal fiume; e ch’erano loro pagati tributi, taglie e gabelle.
21 Perciò date ordine che quella gente sia messa a freno e che la città non si riedifichi prima che da me ne sia dato ordine.21 Ora dunque provvedete di far cessare quelle genti, acciocchè cotesta città non si riedifichi, finchè da me sia altrimenti ordinato;
22 E state in guardia dall'esser negligenti a fare ciò! Perché dovrebbe crescere il male a danno del re?".22 e guardatevi di far fallo in questo; perchè si lascerebbe crescere il male in detrimento dei re?
23 Non appena la copia della lettera del re Artaserse venne letta davanti a Recum e Simsai, segretario, e ai loro colleghi, essi si recarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei e li fecero desistere a mano armata.23 Allora, tosto che il tenor delle lettere del re Artaserse fu letto in presenza di Rehum, e di Simsai, segretario, e de’ lor colleghi, essi andarono prestamente in Gerusalemme a’ Giudei, e li fecero cessare a mano armata.
24 La costruzione della casa di Dio venne sospesa; e sospesa rimase fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia.24 In quel tempo fu tralasciata l’opera della Casa di Dio, che è in Gerusalemme, e restò così tralasciata fino all’anno secondo del regno di Dario, re di Persia