Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 5


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LA SACRA BIBBIABIBBIA MARTINI
1 Naaman, comandante dell'esercito del re di Aram, era un uomo molto influente e stimato presso il suo signore, perché per mezzo suo il Signore aveva accordato la salvezza ad Aram. Ora quest'uomo tanto valoroso era lebbroso.1 Naaman capitano delle milizie del re di Siria era uomo in grande stima, ed onore presso il suo padrone: perocché per mezzo di lui il Signore avea salvata la Siria: ed egli era uom valoroso, e ricco, ma lebbroso.
2 Gli Aramei, usciti a fare una razzia, rapirono dal paese d'Israele una ragazzina, la quale passò al servizio della moglie di Naaman.2 Or dalla Siria erano usciti dei ladroncelli, i quali avean condotta prigioniera dalla terra d'Israele una piccola fanciulla, la quale era al servizio della moglie di Naaman:
3 Essa disse alla sua signora: "Se il mio signore si rivolgesse al profeta che c'è in Samaria, certamente egli lo libererebbe dalla lebbra!".3 Or questa disse alla sua padrona: Volesse Dio, che il mio signore fosse andato a trovar il profeta, che è in Samaria: certamente questi lo avrebbe guarito dalla sua lebbra.
4 Naaman andò ad informare il suo signore dicendo: "La fanciulla della terra d'Israele ha detto così e così".4 Naaman pertanto andò a trovare il suo signore, e gli diede tal nuova, e disse: In questa, e questa maniera ha parlato una figlia nata in Israele.
5 Il re di Aram rispose: "Va' pure; io stesso invierò una lettera al re d'Israele". Quegli se ne andò dopo aver preso con sé dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro e dieci cambi di vesti.5 E il re di Siria gli disse: Va, che io scriverò al re d'Israele. E quegli si parti, e portò seco dieci talenti d'argento, e seimila pezze d'oro, e dieci mute di abiti,
6 Presentò al re d'Israele la lettera che diceva: "Nello stesso tempo in cui ti giungerà questa lettera, io t'invio il mio servo Naaman, perché lo guarisca dalla lebbra".6 E portò lettera al re d'Israele di questo tenore: Quando riceverai questa lettera, sappi, che ho mandato a te Naaman mio servo, affinchè tu il guarisca dalla sua lebbra.
7 Letta che ebbe la lettera, il re d'Israele si stracciò le vesti ed esclamò: "Sono io forse Dio che posso far morire e vivere, dal momento che costui mi manda uno perché lo guarisca dalla lebbra? Considerate bene e vedrete che costui sta cercando l'occasione per nuocermi".7 Or il re d'Israele, letta questa lettera, stracciò le sue vesti, e disse: Sono forse un Dio, onde io possa uccidere, e risuscitare, mentre colui mi manda un uomo, perchè io lo guarisca dalla sua lebbra? Ponete mente, e vedrete, ch'ei cerca pretesti contro di me.
8 Quando Eliseo, l'uomo di Dio, ebbe udito che il re d'Israele s'era stracciato le vesti, gli mandò a dire: "Perché ti sei stracciato le vesti? Venga pure da me e saprà che v'è un profeta in Israele".8 La qual cosa essendo giunta alle orecchie dell'uom di Dio Eliseo, viene a dire, che il re d'Israele avea stracciate le sue vesti, mandò a dirgli: Per qual motivo hai tu stracciate le tue vesti? Venga colui da me, e sappia, che v'ha un profeta in Israele.
9 Naaman venne con i suoi cavalli e il suo cocchio e si fermò davanti alla porta della casa di Eliseo.9 Andò adunque Naaman co' suoi cavalli, e co' suoi cocchi, e si fermò alla porta della casa di Eliseo:
10 Allora Eliseo gli mandò un messaggero che gli dicesse: "Va' a bagnarti sette volte nel Giordano e la tua carne ritornerà come prima e sarai purificato".10 Ed Eliseo mandò un uomo a dirgli: Va, e lavati sette volte nel Giordano, e la tua carne tornerà sana, e tu sarai mondato.
11 Naaman si adirò e se ne andò dicendo: "Ecco, io m'ero detto: "Certamente egli uscirà, mi starà davanti e invocherà il nome del Signore Dio suo, agitando la mano sulla parte infetta e mi libererà dalla lebbra".11 Naaman si partiva sdegnato, e diceva: Io avea creduto, che egli sarebbe venuto a me, e stando in piedi avrebbe invocato il nome del Signore Dio suo, e avrebbe toccate colla sua mano le parti, dov' è la lebbra, e mi avrebbe guarito.
12 I fiumi di Damasco, l'Abana e il Parpar, non sono forse migliori di tutte le acque d'Israele? Se mi bagnassi in essi, non sarei forse purificato?". Si voltò e se ne andò tutto infuriato.12 Non son eglino di tutte le acque d'Israele migliori i fiumi di Damasco Abana, e Pharphar per lavarmi, ed essere mondato? Mentre egli adunque volgea le spalle, e se n'andava sdegnato.
13 I suoi servi però gli vennero vicino e gli dissero: "Padre mio! Se il profeta ti avesse ordinato una cosa difficile, non l'avresti forse eseguita? A maggior ragione ora che ti ha detto: "Bagnati e sarai purificato".13 I suoi servi se gli appressarono, e dissero a lui: Padre, quand' anche il profeta avesse ordinata a te una qualche cosa difficile, tu certo dovresti farla: quanto più ora, che egli ti ha detto: Lavati, e sarai mondato?
14 Allora egli discese e si immerse sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio: la sua carne tornò come quella di un ragazzino e fu purificato.14 Ando egli, e lavossi sette volte nel Giordano secondo l'ordine dell'uomo di Dio, e la sua carne tornò come la carne di un piccol fanciullo, e restò mondo.
15 Ritornò poi dall'uomo di Dio con tutto il suo seguito, entrò, gli stette davanti e disse: "Ecco, io so che in tutta la terra non v'è Dio se non in Israele! Ora, accetta un regalo dal tuo servo".15 E tornò con tutto il suo accompagnamento all'uom di Dio, e si presentò inanzi a lui, e disse: Veramente io conosco, che non v'ha altro Dio in tutta la terra, fuorché quello d'Israele. Io ti prego adunque dì accettare l'offerta del tuo servo.
16 Egli rispose: "Per il Signore vivente, ch'io servo, non l'accetterò!". Quegli insistette perché accettasse, ma egli rifiutò.16 E quegli rispose: Viva il Signore, al cospetto del quale io sto; non la accetterò. E per quanto quegli lo pressasse, non si arrendè in verun modo.
17 Allora Naaman disse: "Poiché non vuoi, acconsenti che sia data al tuo servo la terra che può essere caricata su due muli, perché il tuo servo non offrirà più olocausti e sacrifici ad altri dèi tranne che al Signore.17 E Naaman disse: Sia come vuoi: ma ti prego, che permetta a me tuo servo di prendere tanta terra, quanta ne portano due muli: perocché il tuo servo non offerirà più olocausti, e vittime a dei stranieri, ma solo al Signore.
18 Il Signore però perdoni il tuo servo per questa azione: quando il mio signore si recherà al tempio di Rimmon per farvi adorazione, si appoggerà al mio braccio e io mi prostrerò nel tempio di Rimmon mentre egli si prostra. Voglia il Signore perdonare il tuo servo per quest'azione".18 La sola cosa, della quale pregherai tu il Signore pel tuo servo, si è, che quando il mio padrone entrerà nel tempio di Remmon, per fare adorazione, appoggiandosi sulla mia mano, se io adoro nel tempio di Remmon, mentre egli adora nel luogo stesso, il Signore perdoni a me tuo servo tal cosa.
19 Il profeta gli rispose: "Va' in pace!". Quegli si allontanò per un buon tratto di cammino.19 E quegli disse a lui: Va in pace. Egli adunque se n'andò nella stagion migliore della terra.
20 Giezi, servo di Eliseo, uomo di Dio, disse tra sé: "Ecco, il mio signore ha avuto riguardo per questo Naaman arameo, rifiutandosi di prendere dalla sua mano quanto gli aveva portato. Com'è vero che vive il Signore, gli correrò dietro e certamente prenderò da lui qualcosa".20 Ma Giezi servitore dell'uomo di Dio, disse: Il mio padrone è stato troppo buono con questo Siro Naaman, non accettando da lui quel, che gli avea presentato: viva il Signore; io gli correrò dietro, e qualche cosa ne caverò.
21 Difatti Giezi si mise ad inseguire Naaman. Quando questi lo vide corrergli dietro saltò giù dal cocchio per andargli incontro e gli domandò: "Va tutto bene?".21 E Giezi andò dietro a Naaman: e questi avendolo veduto correre dietro a se, saltò giù dal cocchio, e andogli incontro, e disse: Va egli tutto bene?
22 Quegli rispose: "Tutto bene! Il mio signore mi manda a dirti: "Ecco in questo momento sono venuti da me dalla montagna di Efraim due giovani dei discepoli dei profeti; dammi per loro un talento d'argento e due mute d'abiti".22 E quegli disse: Benissimo: il miopadrone mi manda perchè io dica a te, come or ora sono arrivati da lui due giovinotti de' figliuoli de' profeti dal monte Ephraim: dà loro un talento d'argento, e due mute di vesti.
23 Naaman disse: "Fammi il piacere: prendi due talenti". Dopo un po' d'insistenza, legò in due sacchi i due talenti d'argento con le due mute di abiti e li diede a due servi che li portarono davanti a Giezi.23 E Naaman disse: E' meglio, che tu prenda due talenti: e sforzollo a prenderli, e legò i due talenti d'argento in due sacchi colle due mute di vesti, e li fece porre sulle spalle di due de' suoi servi, i quali li portarono andando avanti a Giezi.
24 Giunto sulla collina, egli li prese dalle loro mani e li depositò nella casa; poi rimandò gli uomini che se ne andarono.24 E giunto (a casa) che era già sera, li prese dalle lor mani, e li ripose nella casa, e licenziò quegli uomini, i quali se n'andarono:
25 Andò quindi a presentarsi al suo signore che gli domandò: "Donde vieni, Giezi?". Quegli rispose: "Il tuo servo non è andato in nessun luogo".25 Ed egli andò, e si presentò dinanzi al suo padrone. Ed Eliseo disse: Donde vieni, o Giezi? Ed ci rispose: Il tuo servo non è andato in verun luogo.
26 L'altro replicò: "Forse che il mio spirito non era presente quando un uomo è disceso dal suo cocchio per venirti incontro? Ora che hai ricevuto il denaro, puoi comprarti giardini, oliveti e vigne, pecore e buoi, schiavi e schiave!26 Ma quegli disse: Non era forse presente il mio spirito, quando queir uomo scese dal suo cocchio per venirti incontro? Orsù, tu hai ricevuto dell'argento, e delle mute di abiti, per comperare degli uliveti, e delle vigne, e delle pecore, e de' buoi, e degli schiavi, e delle schiave.
27 Ma la lebbra di Naaman si attaccherà a te e alla tua discendenza per sempre". Quegli uscì dalla sua presenza, bianco di lebbra come la neve.27 Ma anche la lebbra di Naaman si appiccherà a te, e alla tua stirpe in eterno. E quegli si partì da lui con lebbra simile alla neve.